LANTLÔS – Decadenza Metropolitana

Pubblicato il 22/01/2009 da
 
Lo scorso anno, il panorama avantgarde/depressive black metal si è arricchito di un altro nome interessantissimo. Il debut omonimo dei tedeschi Lantlôs ha infatti messo in mostra un songwriting notevole e ricco di influenze insolite, per un risultato finale che va ben oltre i soliti luoghi comuni. Abbiamo parlato di ‘Lantlôs’ in una breve intervista via e-mail con il polistrumentista Herbst, la mente principale dietro al progetto…
 

 
BENVENUTO SULLE PAGINE DI METALITALIA.COM, HERBST. PER INIZIARE MI PARE GIUSTO PRESENTARE LA BAND AI NOSTRI LETTORI ANCORA IGNARI SULLA VOSTRA STORIA…
“Ciao! I Lantlôs sono stati fondati nel 2005 da Angrrau e da me. Ci siamo avvicinati alla musica insieme, essendo molto giovani, quindi avevamo più o meno le stesse idee sul sound che volevamo ottenere. Nel 2008 abbiamo pubblicato il nostro demo ‘Îsern Himel’ su cassetta e, dopo averlo sentito, Alboîn ha deciso di unirsi a noi come cantante session. Successivamente, io e Angrrau abbiamo registrato il nostro debut omonimo. Dopo parecchie discussioni, ho però dovuto cacciare Angrrau e, di lì a poco, anche Alboîn se ne è andato, avendo realizzato di essere troppo diverso da me. Abbiamo anche avuto dei litigi. C’è quindi stato un periodo in cui i Lantlôs erano composti solo da me. Tuttavia, poche settimane fa, ho chiesto a Tom Innocenti degli Onryo di unirsi ai Lantlôs, soprattutto per occuparsi delle linee vocali. Però, essendo lui una persona molto talentuosa, non mi dispiacerebbe se si occupasse un po’ anche delle chitarre, del basso o delle tastiere. In questo momento stiamo cercando dei turnisti per tenere qualche concerto e stiamo lavorando ad un nuovo album”.
 
LA MUSICA DEI LANTLOS NON È SEMPLICE DA DESCRIVERE, ESSENDO UN IBRIDO TRA VARI ELEMENTI. TU COME LA DEFINIRESTI?
“Per me è molto difficile rispondere, perchè odio auto-interpretarmi. Rimanendo su un piano prettamente tecnico, direi che i Lantlôs suonano un mix di post rock e black metal. Le nostre chitarre sono molto dilatate e abbastanza atmosferiche, ma il drumming è molto incisivo, così come la voce. In pratica, cerchiamo di combinare quei due stili”.
 
L’ASCOLTO DI QUALI BAND O QUALE MUSICA HANNO PORTATO I LANTLOS A FORMARSI?
“È stato tanto tempo fa e, sinceramente, non ricordo una band in particolare… trovavamo qualcosa di interessante praticamente ovunque. Io e Angrrau abbiamo sempre cercato di comporre musica insieme, sin dalla prima volta che ci siamo visti. Direi che l’ispirazione principale veniva semplicemente dai nostri incontri a base di musica”.
 
E QUALE MUSICA SEI SOLITO ASCOLTARE OGGI?
“Un’altra domanda difficile! Ascolto indie, post rock, fusion, hair metal degli anni ’80, melodic hard rock, electro, black metal, brutal death, musica barocca… Mi piace qualcosa di ogni genere, mi è difficile entrare nello specifico!”.
 
SENTITE L’ESIGENZA DI SUONARE QUALCOSA DI DIVERSO DALLA MASSA? CREDETE CHE LA SCENA METAL ODIERNA SIA MOLTO PREVEDIBILE?
“No, penso che ci siano parecchie band interessanti là fuori, basta andarle a cercare. Spesso ci sono, ma sono circondate da tonnellate di roba mediocre. Personalmente non penso che la scena sia così male. Per quanto riguarda i Lantlôs, non trovo che quello che facciamo sia così rivoluzionario… se ci pensi, le radici del nostro sound sono rintracciabili piuttosto facilmente. Però, al tempo stesso, crediamo di avere un’identità ben definita. Non è comunque una cosa alla quale prestiamo tanta attenzione… suoniamo semplicemente la nostra musica”.
 
PENSI CHE I LANTLOS ABBIANO UNA SORTA DI FAN MEDIO? CHI SEGUE LA VOSTRA MUSICA?
“Non saprei, credo che molti tipi di ascoltatore potrebbero trovare in noi qualcosa di interessante… soprattutto se ascoltano il cosiddetto avantgarde black metal o certo post rock. Leggo ogni tanto che ci definiscono una depressive black metal band… non so, forse potremmo piacere a chi ascolta questa roba. Ci paragonano anche ai vecchi Nagelfar o agli Amesoeurs e agli Alcest… insomma, se uno segue queste band, può darsi che sia anche un nostro fan”.
 
IL VOSTRO CANTATO È IN LINGUA MADRE, C’È UNA RAGIONE PARTICOLARE DIETRO A QUESTA SCELTA?
“Penso semplicemente che ben si adatti alla musica… il tedesco è stata la nostra prima scelta, non abbiamo neanche preso in considerazione altre lingue. Non chiedermi il perchè, ma non riuscivo a immaginare i testi per il debut album in una lingua che non fosse il tedesco. Quest’ultimo aggiunge un’atmosfera particolare a ‘Lantlôs’ ed è una cosa che ritengo molto importante”.
 
DICEVI DI ESSERE AL LAVORO SU UN NUOVO ALBUM, COSA PUOI DIRMI A TAL RIGUARDO?
“Sì, sto scrivendo dei nuovi brani e direi che ho circa la metà del nuovo album pronta. Sto ri-arrangiando delle parti perchè penso che alcune strutture fossero troppo semplici e noiose. Il nuovo materiale è un po’ diverso da quello di ‘Lantlôs’… lo trovo più personale. Ci sono tantissime influenze: dall’indie al jazz, sino ad arrivare al post rock. È davvero difficile descriverlo, ma è assolutamente su un altro livello! I testi saranno in inglese questa volta e su una canzone canterà Neige (Alcest, ndR) in francese. Io, comunque, smetterò di occuparmi dei testi… odio scriverli. Sono un musicista, non un poeta”.
 
PENSO CHE SUL FRONTE CONCERTI NON POSSIATE FARE GRANCHÈ AL MOMENTO…
“No, perchè non abbiamo ancora una lineup per le date live… dovremmo almeno riuscire a trovare un batterista per poterci esibire. Sarebbe bello suonare dal vivo qualche volta. Ora però è impossibile… senza contare che Tom vive in Gran Bretagna e io in Germania: la distanza è troppo grande, non possiamo provare”.
 
SEI COINVOLTO IN ALTRI PROGETTI MUSICALI IN QUESTO MOMENTO?
“Suono in un gruppo post rock chiamato Líam. Potete ascoltarci su www.myspace.com/myjourneytothesky se siete interessati”.
 
BENE, GRAZIE PER L’INTERVISTA, HERBST…
“Grazie a voi! Tenete gli occhi aperti!”.
 
 
 
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