LEGION OF THE DAMNED – No Remorse!

Pubblicato il 26/07/2007 da
 
Strana storia quella dei death-thrashers olandesi Legion Of The Damned. Il gruppo ha militato per anni nell’underground con il nome di Occult senza mai riscuotere un grosso successo. Poi, giusto un paio di anni fa, i nostri hanno cambiato nome in Legion Of The Damned, hanno firmato per Massacre Records e nel giro di pochi mesi sono diventati una sorta di istituzione in Germania e in nord Europa. E tutto questo senza aver minimamente modificato il loro stile! Il primo album sotto il nuovo moniker, “Malevolent Rapture”, ha permesso loro di supportare i Cannibal Corpse nel loro ultimo tour europeo e di prendere parte sia al Wacken che al Summer Breeze festival, mentre il nuovo “Sons Of The Jackal” – per chi scrive, nettamente più ispirato e coinvolgente del suo predecessore – è entrato nella classifica di vendite di parecchie nazioni ed è stato promosso da un tour europeo di spalla a colossi del calibro di Celtic Frost e Kreator! Insomma, davvero niente male per una band che sino a poco tempo fa veniva considerata un inutile clone degli Slayer e dei suddetti Kreator! Ai microfoni di Metalitalia.com è intervenuto il frontman Maurice Swinkels…

 
CIAO MAURICE, “SONS OF THE JACKAL” E’ NEI NEGOZI DA ALCUNI MESI ORMAI… PUOI GIA’ TRACCIARE UN BILANCIO?
“Il feedback da fan e media è stato davvero molto positivo, siamo contentissimi. L’album inoltre mi soddisfa ancora tanto, sia a livello di songwriting che di produzione. Per me si tratta di un grandissimo album ancora oggi”.
 
COME SPIEGHI CHE STIATE DIVENTANDO POPOLARI SOLAMENTE OGGI, QUANDO SONO GIA’ PARECCHI ANNI CHE PUBBLICATE ALBUM? CREDI CHE IL CAMBIO DI MONIKER DA OCCULT A LEGION OF THE DAMNED SIA UNA DELLE CAUSE?
“Non proprio, perchè il cambio di nome non è coinciso con una netta svolta musicale. Piuttosto si è trattato di una serie di coincidenze: poco dopo aver cambiato nome abbiamo firmato per la Massacre, che ci garantisce una promozione più massiccia rispetto alla nostra ex label. Poi siamo entrati in un periodo molto esaltante e redditizio sotto il profilo del songwriting… abbiamo iniziato a comporre brani sempre migliori e questo ha fatto sì che il nome Legion Of The Damned diventasse sin dall’inizio sinonimo di musica di qualità. I fan se ne sono accorti e ora ne stiamo raccogliendo i frutti”.
 
MUSICISTI FAMOSI COME RAYMOND HERRERA DEI FEAR FACTORY, SCOTT IAN DEGLI ANTHRAX O MILLE PETROZZA DEI KREATOR HANNO PUBBLICAMENTE ESPRESSO PARERI MOLTO POSITIVI SULLA VOSTRA MUSICA. CHE COSA HAI PROVATO NEL LEGGERE LE LORO PAROLE?
“E’ stato fantastico, una sensazione indescrivibile. Sono molto orgoglioso di ciò che stiamo ottenendo con la band negli ultimi tempi. Avere tra i propri fan una leggenda come Mille Petrozza è un sogno per ogni thrasher. Cercheremo di non deludere nessuno!”.
 
AVETE PER CASO INTENZIONE DI RISTAMPARE CON IL NUOVO MONIKER IL CATALOGO DEGLI OCCULT? ALBUM COME “ELEGY FOR THE WEAK” O “THE ENEMY WITHIN” POTREBBERO FARE LA GIOIA DI MOLTI VOSTRI NUOVI FAN…
“Stiamo definendo i dettagli della ristampa di ‘Elegy For The Weak’: quello è davvero un grande album e merita di tornare disponibile con il nostro nuovo nome. Non ci interessa invece ristampare ‘Enemy Within’ e il resto del vecchio materiale… per quanto ci riguarda, può essere tutto dimenticato”.
 
TRA “MALEVOLENT RAPTURE” E IL NUOVO “SONS OF THE JACKAL” E’ TRASCORSO SOLO UN ANNO E DURANTE QUEST’ULTIMO SIETE STATI SPESSO IN TOUR. QUANDO AVETE TROVATO IL TEMPO PER COMPORRE I NUOVI PEZZI?
“E’ vero, i due album sono usciti a breve tempo l’uno dall’altro, ma devi sapere che ‘Malevolent Rapture’ è arrivato nei negozi molto dopo il suo completamento. Inizialmente doveva uscire sotto il nome Occult, ma poi sono accadute varie cose tra cui il cambio di moniker e di etichetta, con il risultato che è stato pubblicato diversi mesi dopo la conclusione delle registrazioni. All’epoca eravamo già al lavoro su del nuovo materiale ed ecco perchè non ci è voluto molto per dare alle stampe il suo successore”.
 
TROVI CHE A LIVELLO STILISTICO CI SIANO DIFFERENZE TRA I DUE LAVORI?
“Credo che la principale differenza risieda della produzione: quella di ‘Sons…’ è molto più curata. Per il resto trovo i nuovi brani un po’ più dinamici e variegati di quelli di ‘Malevolent Rapture’, ma nel complesso si tratta sempre di thrash metal aggressivo nel nostro classico stile”.
 
SIETE SOLITI PRESTARE MOLTA ATTENZIONE ALL’ASPETTO LIRICO DEI VOSTRI PEZZI O LI CONSIDERATE SOLAMENTE UN ELEMENTO DI CONTORNO? DI CHE COSA PARLANO?
“Non sono importantissimi per noi… non a caso, vengono scritti da una persona esterna alla band. Mi basta che siano consoni al tipo di musica che proponiamo, quindi che siano oscuri, misteriosi e maligni”.
 
SIETE DI RECENTE TORNATI DA UN TOUR EUROPEO DI SPALLA A CELTIC FROST E KREATOR: CHE TIPO DI ESPERIENZA E’ STATA?
“E’ stato un tour favoloso. Come avrai intuito, sono un grande fan dei Kreator: essere stati scelti personalmente da loro per aprire questo tour è stato un grande onore. Apprezzo anche i Celtic Frost, ma i Kreator per me e per l’intera band sono un nome fondamentale”.
 
AVETE IN PROGRAMMA ALTRE DATE LIVE PER IL 2007?
“Parecchi festival in Germania e nord Europa, ma nessun tour vero e proprio. Per quello se ne riparlerà più avanti”.
 
QUALI SONO GLI OBIETTIVI DELLA BAND A QUESTO PUNTO DELLA VOSTRA CARRIERA?
“Non abbiamo obiettivi particolari… ci basta riscuotere successo a sufficienza per poter incidere altri album e continuare a suonare live di frequente. In molti ci chiedono se stiamo pensando di firmare per una label più grossa o se abbiamo in mente qualcosa di speciale per i prossimi lavori. Non so mai che cosa rispondere a queste persone: di certo faremo del nostro meglio, ma non amiamo pensare troppo in grande. Non ci interessa vendere migliaia di copie o essere considerati un gruppo importante… siamo dei semplici metalhead a cui piace suonare thrash. Siamo prima di tutto dei fan di questa musica e ci piace divertirci… siamo persone coi piedi per terra”.
 
 
 
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