LIZZY BORDEN – Entertainment or Death

Pubblicato il 17/12/2007 da
 
Lizzy Borden è un artista di grande spessore, nella sua carriera ha regalato agli amanti delle sonorità più classiche dischi notevoli, nonché concerti di grande intensità con un occhio di riguardo per un aspetto scenico da sempre una delle priorità della band. Dopo sette anni di silenzio ritorna sulle scene con un album nuovo di zecca che non tradisce le attese, confermando l’ottimo stato di forma della band. Con la consueta personalità che lo contraddistingue, Lizzy ci ha illustrato tutto su “Appointment With Death”, non lesinando succose anticipazioni sul tour imminente.

ALLORA LIZZY, SEI TORNATO CON UN NUOVO ALBUM DOPO PARECCHI ANNI DI SILENZIO, QUALI SONO LE TUE SENSAZIONI ED I TUOI OBIETTIVI?
“Il nostro obiettivo principale è al momento quello di portare avanti lo spettacolo dei Lizzy Borden, soprattutto dal vivo con l’ ‘Appointment With Death Tour’, con la speranza di riuscirlo a presentare nel maggior numero di paesi possibile”.

COSA CI PUOI DIRE RIGUARDO ALLO STILE DEL NUOVO ALBUM?, DOVE LO POSIZIONERESTI ALL’INTERNO DELLA VOSTRA DISCOGRAFIA?
“Il nuovo album è influenzato dall’intera discografia dei Lizzy Borden, dall’1983 al 2000 senza distinzione, anche concettualmente ho lavorato come sempre, cioè ho scelto un tema portante sulla quale ruotano tutte le canzoni cercando di legarlo il più possibile alla musica, in questo caso l’argomento trattato nei testi è la morte”.

A TAL PROPOSITO POTRESTI SVELARCI QUALCOSA IN PIU’ SULLE TEMATICHE DI “APPOINTMENT WITH DEATH”?
“’Appointemt With Death’, è un disco che affronta il momento in cui una persona si trova ad affrontare l’angelo della morte faccia a faccia ad un certo punto della propria vita; ogni canzone è una storia dentro la storia in cui il filo conduttore è sempre la morte. Ho sempre cercato di scrivere canzoni in cui l’ascoltatore ha sempre l’ultima parola e con la propria immaginazione può interpretare liberamente i testi, cercando il proprio significato, penso sia questa la definizione di vera arte, nonché il mio obiettivo quando impugno la penna. Il carattere saliente è la morte, il resto è nelle tue mani, incomincia a leggere…”.

CI SONO ALCUNE COLLABORAZIONI ILLUSTRI SU “APPOINTMENT WITH DEATH”: PUOI RACCONTARCI DI CHI SI TRATTA? INOLTRE SO CHE AVETE ARRUOLATO COME SECONDO CHITARRISTA JACK FROST… COME TI TROVI CON LUI E COME LO AVETE CONTATTATO?
“Il loro contributo è stato insormontabile, chiunque abbia suonato su questo disco sia che si tratti di semplici guest o membri della band veri e propri, ha aggiunto un piccolo pezzo del puzzle e credo che alla luce del risultato finale se soltanto uno di questi musicisti fosse mancato il lavoro complessivo ne avrebbe risentito. Prendi Corey dei Trivium, ha suonato in maniera pazzesca, si è presentato già preparato, sapeva quello che voleva fare e non ha commesso un solo errore, eppure non è che avesse grande familiarità coi pezzi. Lui è un grande fan del metal classico e credo sia perfetto per questo genere, suona in scioltezza, ma allo stesso ti spazza via. Marten Andersson, il nostro bassista, ha suonato in passato con George Lynch, sfruttando l’amicizia abbiamo avuto la possibilità di averlo in studio con noi. Gorge è pazzesco da guardare in studio, sembra uno scienziato pazzo con tutta la strumentazione che si porta appresso; non appena abbiamo attaccato il pezzo ha subito incominciato a suonare e dopo un po’ aveva addosso gli occhi di tutto lo studio mentre improvvisava. Avere Dave Meniketti sul nostro disco significa molto per me e Joey, siamo da sempre suoi grandi ammiratori e non perdevamo un concerto quando i suoi Y & T passavano in città. Guardarlo suonare ti dà qualcosa che nessun altro chitarrista è in grado di dare, merito dell’emozione che riesce a trasmettere; penso sia il chitarrista più sottovalutato di sempre. Jonas è un altro amico di Marten e ha suonato per noi l’assolo principale della title-track in maniera assolutamente perfetta per il pezzo, è anch’egli un chitarrista incredibile e siamo onorati di averlo come ospite sul nostro disco. L’idea di far mixare il disco a Eric Rutan invece è stata di Brian Slagel della Metal Blade; il suo apporto è stato fondamentale, inoltre durante le sessioni gli abbiamo chiesto se avesse voluto suonare qualcosa sul disco stesso e non si è certo tirato indietro. Le influenze egizie e l’assolo su ‘Something Crawlin’’ sono opera sua. Per quanto riguarda Michael T. Ross, suona negli Hardline e negli Angel una delle mie band preferite degli anni ’70, il nostro obbiettivo per questo disco era quello di avere delle tastiere subliminali che accentuassero il tono drammatico dell’opera, lui l’ha centrato alla perfezione. Adam Cameron invece è un nostro grande amico, nonché un grande chitarrista, adoro le sue linee malinconiche per cui gli ho affidato con piacere l’assolo di ‘Under Your Skin’. Anche Marliese Mildenberger è un’amica di vecchia data, è stata il secondo ingegnere del suono per il disco Visual Lies; lei è una grande tastierista e ha inserito preziose melodie nel disco, spero tanto di avere il suo apporto anch nelle future release dei Lizzy Borden, infine Jack Frost è un buon amico e un grande musicista, che ha già suonato quattro concerti con noi”.
HO SEMPRE PENSATO CHE IL VOSTRO PENULTIMO DISCO “DEAL WITH THE DEVIL” FOSSE MOLTO BUONO QUANTO SOTTOVALUTATO, COSA PENSI OGGI DI QUESTO LAVORO?
“Amo quel disco ed è uno dei miei preferiti dell’intera discografia dei Lizzy Borden, tuttavia credo tu abbia ragione nel dire che non è stato considerato quanto avrebbe meritato. Credo che la colpa sia dovuta ad una scarsa promozione, senza neppure un videoclip e al brutto periodo in cui è uscito, questo però non ci impedisce di amarlo e di esserne orgogliosi”.

QUAL E’ AD OGGI IL SIGNIFICATO CHE DAI AL PROGETTO “STARWOOD”? LO POSSIAMO CONSIDERARE ATTIVO?
“Il progetto ‘Starwood’ è certamente attivo, anzi il nuovo materiale è pronto al 90% e sarà nei negozi sicuramente nel 2008, penso sia nettamente migliore del primo disco e non vedo l’ora che possiate ascoltarlo anche voi”.

CI SARA’ UN TOUR DI SUPPORTO AL NUOVO “APPOINTMENT WITH DEATH”? SARANNO INCLUSE NELLA SET-LIST CANZONI DA “DEAL WITH THE DEVIL” E DAL PROGETTO STARWOOD?
“Sicuramente ci sarà un tour, ma non so ancora precisamente quali paesi dell’Europa toccheremo, per quanto riguarda la setlist, nulla ancora è definito, ma posso anticipare che includeremo nello spettacolo dei brani da ‘Deal With The Devil’. Per quanto concerne Starwood, invece ritengo sia un progetto che esula dal contesto Lizzy Borden e preferisco mantenere separate le due cose, tuttavia spero presto di poter organizzare un tour appositamente per gli Starwood, magari già con il prossimo disco”.

I LIZZY BORDEN HANNO SEMPRE PRESTATO GRANDE ATTENZIONE ALL’ASPETTO VISIVO DELLA BAND, RITIENI TALE CARATTERISTICA ANCORA COSI’ IMPORTANTE? AVETE PREPARATO QUALCOSA DI SPECIALE PER I NUOVI SHOW?
“Certamente l’elemento visivo rimane molto importante per noi, per il nuovo tour avremo costumi e coreografie riconducibili alla morte e alle fotografie che trovate all’interno del booklet del nuovo CD. Ovviamente ci sarà molto di più e non vedo l’ora di potervelo mostrare di persona”.

COSA PENSI DEL MUSIC BUSINESS OGGI?
“Oh, è cambiato moltissimo, forse per qualche band il cambiamento ha giovato, ma non per noi, prima si investiva sulla musica, le vendite incoraggiavano questo e qualche capolavoro mondiale è venuto fuori, oggi purtroppo non è più così”.

COSA PENSI DELLE TECNOLOGIE DI INTERNET PER PROMUOVERE LA MUSICA?
“Ci sono lati positivi e negativi nella promozione musicale via internet, comunque non credo sia giusto scaricare le canzoni gratuitamente, perché il lavoro che c’è dietro un disco è veramente enorme e non è giusto sminuire in questo modo i musicisti che spesso si vedono costretti a campare con gli introiti derivanti dal tour. Questa situazione non credo ci penalizzi più di tanto in termini economici i Lizzy Borden, in compenso influisce nei sul nostro lavoro, spingendoci a investire meno denaro sul disco e a optare per composizioni più semplici e immediate”.

HO NOTATO CHE IL TUO STILE VOCALE E’ PIUTTOSTO SIMILE A QUELLO DI GEOFF TATE DEI QUEENSRYCHE, RAPPRESENTA PERCASO UN’INFLUENZA PER TE?
“Conosco quanto basta dei Queensryche, così come credo che loro non ignorino noi, però non parlerei di influenza, c’è rispetto e ritengo Geoff Tate un singer talentuoso, ma non mi spingo oltre”.

QUALI SONO I TUOI ASCOLTI MUSICALI ULTIMAMENTE?
“Durante le registrazioni non ascolto mai niente al di fuori della nostra musica, comunque ora che le registrazioni sono abbondantemente terminate i miei ascolti vertono su Avenged Sevenfold, Trivium, My Chemical Romance e As I Lay Dying”.

PER CONCLUDERE, LIZZY, VUOI LASCIARE UN MESSAGGIO AI LETTORI DI METALITALIA.COM?
“Certo; per favore scaricate tutte le canzoni che volete di ‘Appointment With Death’, ma alla fine compratene una copia per supportare la nostra band e l’heavy metal, vi aspetto tutti ai nostri concerti, ci sarà sangue…”.

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