Nati come progetto di metal estremo con nomi importanti della scena, i Lock Up dopo un paio di album di puro grindcore hanno subito la perdita di Jesse Pintado, storico chitarrista dei Napalm Death, ponendo fine alla loro carriera in studio. Così sembrava, almeno. Dopo nove anni di relativa inattività, la voglia dei membri del gruppo di tornare a scrivere canzoni veloci e liberi dagli schemi delle loro band principali ha preso il sopravvento. Eccoci quindi a parlare di questo nuovo, devastante lavoro della band multinazionale, uno dei migliori dischi dell’anno grazie anche alla super prestazione di Tompa dai tempi degli At The Gates. Metalitalia.com dopo aver incensato “Necropolism Transparent”, ha instaurato una piacevolissima chiacchierata con Anton Reisenegger, chitarrista già negli storici cileni Pentagram, ora nei thrasher Criminal e finalmente in pianta stabile nei Lock Up.
È BELLO SENTIRVI DOPO NOVE ANNI! QUANDO AVETE PENSATO A RIMETTERE IN PIEDI LA BAND?
“Il gruppo era devastato dopo la morte di Jesse Pintado. La situazione era quella che era ed eravamo praticamente sciolti. Poi Shane mi contattò dicendo che aveva nuovo materiale e che avrebbe voluto realizzare un nuovo album. L’anno era il 2006 o il 2007, non ricordo bene. Cominciammo quindi a metterci in movimento. Ma i nostri tempi sono lunghissimi. Durante una jam dell’ottobre 2009, in vista del Damnation Festival, sentimmo un gran feeling. Di lì in poi cominciammo a scrivere il nuovo album. Abbiamo impiegato due anni per scriverlo”.
QUESTO È IL PRIMO ALBUM CHE TI VEDE ALLA CHITARRA IN STUDIO. SUONI DI SOLITO IN MANIERA DIFFERENTE NEI CRIMINAL. COME TI SEI TROVATO A SCRIVERE IN STUDIO UN ALBUM DI CHIARO STAMPO GRINDCORE?
“Quello che faccio è scrivere riff più veloci del solito. Le mie basi sono sempre quelle dei Dark Angel e dei Possessed, conosco lo stile, so come scrivere un buon riff. Nei Lock Up bisogna solo velocizzarli”.
AVETE PUBBLICATO UN SETTE POLLICI CON I MISERY INDEX A GENNAIO CON UNA CANZONE CHE COMPARE ANCHE SUL NUOVO LAVORO. L’AVETE RI-REGISTRATA PER “NECROPOLIS TRANSPARENT”? E PERCHÈ AVETE DECISO PER QUESTA PUBBLICAZIONE?
“È venuta fuori così questa pubblicazione. La canzone è stata ri-lavorata prima di finire sul nuovo album. Per noi il sette pollici è una sorta di demo, ma per noi stessi. Penso sia una chicca per i fan, sono contento del risultato e della canzone, ascoltabile in un’altra versione”.
SAPPIAMO, DAI VIDEO TRAILER VISTI ONLINE, CHE VISTO CHE VIVETE IN DIVERSE PARTI DEL MONDO E CHE VI INCONTRATE, TU ED EMBURY – OGNUNO CON I SUOI RIFF – CON GLI ALTRI MEMBRI DEL GRUPPO PER SCRIVERE LE CANZONI. PENSI CHE I VOSTRI STILI SIANO SIMILI E RITIENI CHE QUESTA SIA L’UNICA MANIERA POSSIBILE PER COMPORRE UN NUOVO ALBUM DEI LOCK UP?
“Ma penso che se non si leggessero i credits delle canzoni, nessuno riuscirebbe a capire quale canzone sia stata scritta da me e quale da Shane (esattamente quello che pensiamo, ndR). I Criminal hanno uno stile differente, mentre nei Lock Up bisogna concentrarsi nello scrivere riff tritaossa. Penso che comunque questo sia lo stile del gruppo”.
PARLIAMO DELL’ALBUM. SULLE NOSTRE PAGINE HA PRESO UNA VOTAZIONE PARI A OTTO PUNTI SU DIECI. DESCRIVENDOLO COME UN MEDICINALE, L’ABBIAMO DEFINITO ANTIDOTO AL FALSE METAL, TRENDY, O COME PREFERISCI CHIAMARLO. COME UN FARMACO, RACCOMANDIAMO UNA POSOLOGIA CHE PREVEDE ALTO VOLUME E ASCOLTO RIPETUTO, MENTRE COME EFFETTI COLLATERALI PUO’ CAUSARE SECREZIONI ADRENALINICHE E STATI DI AGITAZIONE. CHE NE PENSI?
“Molto divertente (ride, ndR). E’ una bella descrizione. La musica metal-core, trendy, fashion, chiamatela come vi pare, è una cosa per ragazzini. Magari poi li fermi, gli chiedi: ma conosci ‘Seven Churces’ (degli storici Possessed ndR)? E loro: ‘Cosa?’. Per carità, ci sono delle buone band anche in questo filone musicale, preparate tecnicamente e che suonano molto veloci, solo che se vai ad un loro concerto e non conosci le canzoni praticamente non capisci niente. Ho visto di recente Beneath The Massacre e Hate Eternal, non si capiva niente dal vivo. Riff velocissimi, ma niente di emozionante”.
A NOSTRO PARERE QUESTO ALBUM È IL PIU’ SIMILE A QUANTO PRODOTTO DAI NAPALM DEATH. RICORDA MOLTO L’ERA “ENEMY OF THE MUSIC BUSINESS”. SEI D’ACCORDO CON QUESTO PARAGONE (CHE È UN GRAN BELL’ACCOSTAMENTO A NOSTRO AVVISO)?
“Questo è inevitabile, come del resto nei Criminal per quanto mi riguarda. Noi siamo amanti dell’old school: Repulsion, Dark Angel, Possessed. Siamo dei fan del death metal dei primi anni ’90. In una certa maniera quest’album può essere visto come un tributo alla vecchia scuola metal. Ci sono differenze comunque fra quest’album e quello dei Napalm da te citato, ma anche tante similitudini, perché la musica che scrive Shane è questa”.
MOLTE PARTI HARDCORE E PUNK, MIXATE CON SPEZZONI GRIND E CON DEI BREAK ASSOLUTAMENTE KILLER. NON C’È SPAZIO PER QUALCOSA DI PIU’ SOFT NEI VOSTRI LAVORI. NON SAREBBE UN ALBUM DEI LOCK UP GIUSTO?
“No, non sarebbe altrimenti un nostro album. Potremmo ammorbidire leggermente il suono, accordare le chitarre in maniera diversa, questo ci farebbe conoscere magari a un palcoscenico più ampio a livello di pubblico, giusto rendendoci leggermente più accessibili. Ma, semplicemente, non saremmo noi”.
GLI ARRANGIAMENTI DEI BRANI SONO MOLTO CURATI. SEMBRA CHE SU QUESTO LAVORO VOI VI SIATE CONCENTRATI MOLTO SU OGNI SINGOLO DETTAGLIO PER TIRARE FUORI IL MEGLIO DALLE POTENZIALITA’ DI OGNI SINGOLO RIFF. SEI D’ACCORDO?
“Non conosco il modus operandi prima del mio ingresso nel gruppo. Per me è stata una sorpresa constatare che in un weekend di prove si metteva mano solamente a tre o quattro canzoni. Si poteva fare di più, ma la cura era maniacale. Si ripetevano riff molte volte, tanto che io pensavo: ma cosa cambia se lo suoniamo una volta in meno? Gli arrangiamenti sono fantastici, comunque. È Shane che guida il processo, quindi io chiudo la bocca ed eseguo (ride ndR)”.
INOLTRE, QUESTA È LA PERFORMANCE MIGLIORE DI TOMPA DAI TEMPI DEGLI AT THE GATES, SEI D’ACCORDO?
“Si è decisamente così. Nello split di tre song che abbiamo fatto, la sua prestazione non ci aveva convinto. Poi quando abbiamo suonato al Brutal Assault lo scorso anno abbiamo constatato un buon periodo di forma. Il tizio che organizza il festival possiede uno studio di registrazione, quindi siamo andati li’ con birra e umore giusto. Tompa ha sfoderato una prova maiuscola, molto ispirata. Poi il merito è anche di Shane che ha prodotto le sue parti vocali e ha fatto un lavoro eccellente”.
QUINDI È UNA QUESTIONE DI UMORE, O MAGARI DI BIRRA?
“Si, è una questione di umore per lui”.
COME POSSIAMO QUINDI CONSIDERARE I LOCK UP? ANCORA UN SIDE PROJECT O PENSI CHE VI EVOLVERETE IN UNA BAND VERA E PROPRIA BEN PRESENTE SULLA SCENA?
“Tutti abbiamo impegni con le nostre band principali. Non potremo mai fare un tour esteso di uno o due mesi. Possiamo fare dei concerti nei weekend, come abbiamo fatto ad esempio in Italia per due date lo scorso anno. Suoneremo nei festival, al Summer Breeze, ad esempio, ma comunque ci sentiamo una band vera e propria. Anzi, nei Lock Up, tutti ci esprimiamo liberamente, con lo spirito originale che ci ha portato qui, quello di bere birra e suonare per il gusto di farlo, senza alcuna costrizione”.
E I CRIMINAL?
“Il nostro nuovo album uscirà per Massacre Records il 19 agosto. Abbiamo un nuovo chitarrista solista. Suoneremo al Bloodstock e al Summer Breeze e a novembre dovremmo essere in giro per l’Europa!”.
VUOI AGGIUNGERE ALTRO?
“Date un ascolto al nostro album, perché è metallo vero. Non è fashion, non è trendy, è metal per appassionati fatto da appassionati. Supportateci!”.