LONG DISTANCE CALLING – Oltre la nebbia…

Pubblicato il 18/01/2007 da
 
Dalla Germania ultimamente non arrivano soltanto metal-core e power metal. I Long Distance Calling – pur essendo capitanati da due membri dei validi death metallers Misery Speaks – sono infatti la risposta tedesca ai vari Isis, Red Sparowes e Porcupine Tree, gruppi oggi sulla bocca di tutti gli amanti delle sonorità ambient e progressive. I nostri hanno nel curriculum solamente un EP di tre brani e un concerto, ma la stampa europea e non li ha già definiti la “next big thing” della scena post rock. Per saperne di più, Metalitalia.com si è messo in contatto con il bassista Jan…
 
 

CHI SONO I LONG DISTANCE CALLING? A TE LE PRESENTAZIONI!
“Ok, no problem! I Long Distance Calling sono una band tedesca nata agli inizi del 2006 a Münster. Io, Janosch e Florian ci conosciamo da tempo e un giorno stavamo discutendo sull’opportunità di dar vita ad un nuovo progetto musicale che esplorasse sonorità diverse da quelle con cui eravamo soliti cimentarci. Poco dopo, abbiamo chiesto a Dave e a Reimut se volevano darci una mano… loro hanno accettato e così è nato il gruppo, che ha di recente registrato il suo primo EP”.
 
LONG DISTANCE CALLING E’ UN GRAN BEL NOME: CHE SIGNIFICATO HA PER VOI?
“Non è stato facile trovare un buon nome per la band… inizialmente ci venivano in mente soltanto cose stupide o noiose. Poi io e Reimut siamo andati al Rock Am Ring festival quest’anno, e prima che cominciasse il concerto dei Tool abbiamo avuto modo di vedere su un megaschermo un videoclip di una band di cui ora non ricordo nemmeno il nome. Comunque, il brano si intitolava ‘Long Distance Call’ e abbiamo subito pensato che come moniker sarebbe stato perfetto! Per noi descrive la sensazione che si ha quando ci si trova lontani da un posto in cui si vorrebbe essere. Significa sforzarsi di comunicare, non accettare limiti e barriere…”.
 
“DMNSTRTN” E’ STATO ACCOLTO BENISSIMO PRATICAMENTE OVUNQUE: E’ STATO “TOP DEMO” SU PARECCHIE RIVISTE PRESTIGIOSE. VI ASPETTAVATE UN TALE RISCONTRO?
“Onestamente, no. Siamo molto contenti di come sono venuti i brani, ma non ci aspettavamo un tale feedback dai fan e soprattutto dai media. Grazie a tutti!”.
 
QUANTO TEMPO AVETE IMPIEGATO A REALIZZARE L’EP TRA SONGWRITING E REGISTRAZIONI?
“Non ci è voluto molto: quando ci siamo trovati in sala prove è bastato che spegnessimo la luce e che iniziassimo a suonare per dar vita alle canzoni. Stavamo zitti per ore e quando uscivamo avevamo sempre moltissimo materiale pronto. Le registrazioni sono invece durate tre giorni: ci siamo rivolti ad un amico di Dave, Hane, che ha fatto un ottimo lavoro. Ad aprile registreremo il primo full-length e contiamo di migliorare sotto tutti gli aspetti”.
 
C’E’ UN SONGWRITER PRINCIPALE ALL’INTERNO DELLA BAND?
“No, come ti dicevo, i nostri brani nascono durante delle jam session, dove ognuno porta delle idee. Siamo tutti appassionati di musica, ascoltiamo qualsiasi cosa, quindi ci viene facile improvvisare o costruire un pezzo partendo quasi dal nulla”.
 
QUALI SONO LE PRINCIPALI FONTI DI ISPIRAZIONE DELLA BAND?
“Credo possa sembrare un clichè, ma qualsiasi cosa è in grado di ispirarci. Ogni cosa che ci circonda o ogni nostro pensiero può tramutarsi in musica. Parlando di band, penso sia evidente che adoriamo Porcupine Tree, Red Sparowes e Isis, ma, come ti dicevo, ascoltiamo veramente di tutto: dal death metal all’hip hop… ognuno nel gruppo ha un background particolare. Credo che sia facile accumunarci alle band che ho appena citato, tuttavia ritengo che siamo in possesso di una attitudine progressive e indie che non è rintracciabile da nessuna altra parte”.
 
LA MUSICA E’ QUASI COMPLETAMENTE STRUMENTALE… PER QUALE MOTIVO? PENSATE CHE SIA PERFETTA COSI’ O NON SIETE RIUSCITI A TROVARE UN CANTANTE?
“Ad essere sinceri, avevamo pensato di inserire un cantante in formazione, ma quando ci siamo ritrovati a provare con una nuova persona, le cose semplicemente non hanno funzionato. Quindi abbiamo deciso di andare avanti così! Ci troviamo benissimo a suonare musica strumentale, ma non è detto che in futuro non aggiungeremo delle linee vocali. Magari potremmo chiedere a Maynard dei Tool di darci una mano (ride, ndR)!”.
 
VI SENTITE PARTE DI UNA DETERMINATA SCENA MUSICALE? PARLANDO DELLA VOSTRA MUSICA, IN MOLTI HANNO UTILIZZATO I TERMINI PROGRESSIVE E POST HARDCORE/ROCK…
“Non saprei proprio. Non vedo nulla di hardcore nella nostra musica, nè tantomeno di post… che cos’è ‘post’? Ogni cosa può essere ‘post’, se ci pensi bene. Per quanto ci riguarda, ci basta essere considerati una buona band di rock strumentale”.
 
SIETE UNA LIVE BAND O SOLTANTO UN PROGETTO DA STUDIO? CI SONO CONCERTI IN PROGRAMMA?
“Per ora abbiamo tenuto un solo concerto, a Münster, ed è andato benissimo. Ci piace molto suonare dal vivo, ma ognuno di noi è parecchio impegnato con la sua band principale, il lavoro o lo studio, quindi non sarà facile organizzare qualcosa. Di sicuro terremo dei concerti nel 2007, ma per ora non so darti dettagli”.
 
COME DICEVAMO, “DMNSTRTN” E’ STATO ACCOLTO ALLA GRANDE DAI MEDIA… AVETE GIA’ RICEVUTO DELLE OFFERTE DA DELLE CASE DISCOGRAFICHE?
“Sì, abbiamo ricevuto due o tre offerte piuttosto serie al momento, ma dobbiamo ancora spedire tutte le copie promozionali, quindi magari si farà avanti anche qualcun’altro prossimamente. Ci piacerebbe avere un contratto prima di entrare in studio ad aprile”.
 
FLORIAN E JANOSCH FANNO ANCHE PARTE DEI DEATH METALLER MISERY SPEAKS, CHE HANNO ESORDITO ALCUNI MESI FA CON UN LAVORO MOLTO BUONO. HAI NEWS SUL LORO CONTO?
“Sì, i ragazzi stanno scrivendo un nuovo album, che verrà registrato a maggio e mixato ancora una volta dal grande Dan Swanö. I nuovi brani sono assai brutali, ma, allo stesso tempo, colmi di splendide melodie. Aspettatevi un degno successore del debut”.
 
OK, GRAZIE MILLE PER L’INTERVISTA, JAN…
“Grazie a voi per l’interesse dimostrato nei confronti del nostro piccolo universo. Stay ambient”.
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