Sapevo fin dal principio che intervistare Johan Edlund non sarebbe stata certo una passeggiata.Tutti i miei amici che avevano avuto il piacere di intrattenersi in un’intervista telefonica con il leader dei Tiamat non mi avevano certo incoraggiato raccontandomi dei suoi lunghi silenzi e della sua propensione monosillabica pressochè ad ogni risposta…. Ad onor del vero, devo dire di essere stato fortunato, e di aver trovato un Johan sicuramente in forma,non nel mezzo di una crisi logorroica, certamente, ma comunque rilassato e propenso a rispondere alle mie tediose domande.Probabilmente il signor Edlund è geneticamente portato al silenzio e alla contemplazione, e sarà questo il motivo della sua rinomata pacatezza e,ehm, svogliatezza nel rilasciare interviste.Se poi si tratta del suo progetto LucyFire(di cui per un giudizio più approfondito vi rimando alla nell’apposita sezione), il nostro sembra animarsi, specie nel parlare del suo amore per il southern rock…
Ciao Johan, come va?
Come sempre, grazie.
Bene,cominciamo allora subito l’intervista….Perchè un solo-project?
Per prendermi una pausa dai Tiamat,per lavorare con gente diversa,e per provare a fare qualcosa di diverso dal solito.
Si ok,Johan, ma fin da “Deeper Kind Of Slumber” i Tiamat sono diventati a tutti gli effetti ‘il’ solo-project di Johan Edlund….
No, non è del tutto esatto,i Tiamat sono comunque una band, nonostante essa ruoti completamente attorno alla mia figura ed io sia il compositore pressochè unico di tutto il materiale.Diciamo che forse Tiamat è ormai una specie di entità,e con LucyFire ho voluto dare sfogo ad un altra mia vena creativa, che non vorrei fosse identificata come quella superficiale che potrebbe emergere dall’ascolto di “This Dollar Saved My Life At Whitehorse”, ma semplicemente con la voglia di rock n’roll e divertimento puro.
Benissimo Johan….prova a fare una recensione di “This Dollar….”,così che i lettori possano capire per bene le intenzioni che muovono questo lavoro….
Beh sarebbe una pessima recensione!Si,davvero pessima….E’ un disco divertente,io ho provato divertimento nel comporlo e nel risentirlo, spero sia così anche per gli altri.E’ diverso dal materiale dei Tiamat,meno introspettivo sicuramente.
In effetti ci sono molte cose che rimandano all’ultimo lavoro dei Tiamat….. Lo stesso monicker LucyFire non può non riportare alla mente “Lucy” splendida song dell’ultimo “Skeleton Skeletron”,mi verrebbe quasi da pensare ad una specie di appendice a quel lavoro piuttosto che qualcosa di completamente estraneo ai Tiamat….
Forse hai ragione, puoi considerare LucyFire come un’appendice a “Skeleton Skeletron”,specie perchè alcune influenze dell’album dei LucyFire compaiono anche se in maniera minore sull’ultimo lavoro dei Tiamat,e sto parlando della mia passione per il southern rock dei vari ZZ Top e Lynyrd Skynyrd.Sai,negli ultimi anni ho scoperto questa mia passione per quel tipo di sound, e adesso ci sono completamente dentro.
Tra l’altro il tuo amore per un certo tipo di sonorità anni’70 era già stato dichiarato con la cover in veste dark di “Sympathy For The Devil” dei Rolling Stones….
Si esatto,anche se devo dire che non sono mai stato un grande fan dei Rolling Stones;quel brano però mi piaceva in particolare,e poi noi abbiamo provato a dargli un tocco personale tutto dark….da quel che ne so è piaciuto abbastanza, e viene passato anche nei rockclub da qualche tempo(vero!l’ho sentita con i miei orecchi eheheh nda).
Tra l’altro ho visto che avete girato anche un video per “The Pain Song”…
Si,esatto.Abbiamo girato quel video in Las Vegas, e ci siamo divertiti molto. L’idea era semplicissima: lo sfondo di Las Vegas come tempio del gioco d’azzardo e quindi del vizio,ed io che mi muovo in primo piano in compagnia di alcune fanciulle…Divertente…
Cosa si nasconde dietro al monicker LucyFire?
Semplice…Lucy è un nome femminile che amo particolarmente,il fuoco è il rischio, ed io amo il rischio!E poi Lucifero…
Ami Lucifero…..?
Si…
Ohhhh…..Interessante,approfondiremo meglio nella prossima intervista Johan(incredibile!Johan ride!una risata un pò forzata, ma pur sempre una risata!!! nda)….Cambiando discorso,qual’è la tua Idea di Arte?Ti senti un’Artista?
Non credo sia Arte tutto ciò.E’ tutto fatto per il business, ed il business gioca un ruolo importantissimo in questo ambiente.Se guardi anche i veri artisti come Picasso, prima o poi hanno dovuto venire a compromessi con il denaro, e si sono corrotti da sè. Tutto sommato anch’io ho sempre suonato solo rock n’roll…
Beh oddio,c’è molta gente che dietro a lavori come “Wildhoney” e “A Deeper Kind Of Slumber” non riesce a vedere solo del rock n’roll, ma probabilmente qualcosa di più profondo….
E sicuramente sarà così, non è detto che il rock n’roll non sappia essere profondo.
Cosa ci riserverà, a tal proposito la prossima uscita dei Tiamat?
Innanzitutto sarà un album che riporterà le sonorità di “Deeper…” in primo piano, ma al tempo stesso continuerà il discorso intrapreso con l’ultimo album da tracce come “For Her Pleasure”, “Brighter Than The Sun” e appunto “Lucy”. Sarà,come sempre, diverso da qualsiasi cosa che abbiamo mai fatto…
Quanto è importante per te la parola ‘Evoluzione’ nella tua persona e nel tuo essere artista?
Direi molto.Evoluzione significa guardare sempre in avanti, non stagnare mai in un luogo o in una convinzione. Oggi sono così,domani si vedrà.
Credi che il denaro e la ricchezza possano essere la vera felicità?
No, assolutamente. Ho conosciuto molte persone ricche,che nella loro ricchezza passavano tutto il giorno nell’infelicità di decidere come spendere i propri soldi,e rimanere comunque insoddisfatti in qualsiasi modo li spendessero. Il denaro può aiutare a risolvere tanti problemi, ma non compra la felicità,questo proprio no.