MAGO DE OZ – Il circo pagano

Pubblicato il 23/10/2015 da

Le imminenti date live in Italia dei Mago De Oz sono la giusta occasione per metterci in contatto con la formazione spagnola e tracciare i primi bilanci dopo qualche mese dall’uscita nei negozi del nuovo “Ilussia”. Insieme al violinista Carlos ‘Moha’ Prieto, uno dei membri storici della band, facciamo il punto della situazione in casa Mago De Oz. Musicista di poche parole, Prieto si dimostra comunque sempre cordiale e disponibile.

mago de oz - band - 2015

COME STA ANDANDO IL TOUR E COSA DOVREMO ASPETTARCI DALLE DATE ITALIANE?
“In realtà il tour sta andando molto bene. ‘Ilussia’ ha avuto un gran consenso sia in Spagna che in America. Veniamo in Italia con moltissimo entusiasmo, dato che ogni volta che ci abbiamo suonato ci hanno trattato meravigliosamente, quindi ci stiamo andando con l’intenzione di dare il meglio”.

QUALI SONO I PAESI CHE, DURANTE I VOSTRI TOUR, SI SONO DIMOSTRATI PIU’ CALDI NEI VOSTRI CONFRONTI?
“Beh ogni nazione è diversa, ma in realtà nel nostro caso ci trattano molto bene in ogni posto”.

PARLIAMO DEL NUOVO “ILUSSIA”, A MESI DALLA SUA PUBBLICAZIONE SIETE SODDISFATTI DEI RESPONSI OTTENUTI?
“’Ilussia’ ha avuto una magnifica accoglienza, sia per il cortometraggio in 3D e sia per il disco. Ha anche significato l’integrazione definitiva dei nuovi membri della band”.

COME E’ NATO IL NUOVO DISCO?
“Il processo di creazione del disco è stato quello di comporre tutti insieme in un locale, con ognuno che apportava le proprie idee; un qualcosa che si nota tanto nell’ambiente di lavoro quanto nel risultato finale. I testi li scrivo io, in questo caso raccontando una storia da me inventata chiamata ‘Ilussia’”.

DI COSA PARLANO I NUOVI BRANI?
“ L’argomento delle canzoni è la storia di due fratelli che trovano un circo perduto in un bosco e a partire da lì si susseguono gli avvenimenti. E non vi racconto altro, è meglio che vi compriate il disco per poter capire bene tutta la storia”.

CREDETE CHE LA VOSTRA MUSICA SI SPOSI MEGLIO CON TESTI LEGATI DA UNA STORIA COMUNE OPPURE A VOLTE SENTITE IL BISOGNO DI SCRIVERE BRANI SLEGATI FRA LORO A LIVELLO DI TEMATICHE?
“Registrare concept album fa parte del nostro stile, lo facciamo da tutta la vita. E se ci va bene, perché cambiare? Quello che funziona non si cambia, come dicono gli allenatori di calcio”.

DOPO TRE ANNI INSIEME ALLA BAND, COME VALUTI IL LAVORO DEL VOSTRO CANTANTE JAVIER “ZETA” DOMINGUEZ? SIETE ANCORA IN CONTATTO CON IL VOSTRO PRECEDENTE SINGER?
“Zeta si è integrato molto bene nella band, ormai è uno di noi e siamo molto soddisfatti di lui. Riguardo al precedente cantante, non abbiamo nessun tipo di contatto con lui”.

SIETE RIMASTI IN POCHI TRA I MEMBRI ORIGINALI DEI MAGO DE OZ, SOPRAVVISSUTI AI TANTI CAMBI DI LINE-: COSA CHIEDETE AD UN NUOVO MUSICISTA CHE SI UNISCE A VOI?
“La prima cosa che guardiamo è la persona, dato che passiamo molto tempo insieme, viaggiando e convivendo lontani da casa. Quindi è un aspetto fondamentale, dopo valutiamo la parte musicale”.

COME MUSICISTI VI TROVATE MEGLIO IN STUDIO A COMPORRE MUSICA O PREFERITE ESIBIRVI DAL VIVO?
“Ogni luogo ha la sua bellezza, ma ovviamente ci si trova meglio a suonare dal vivo: è l’orgasmo del musicista”.

PER UNA BAND CHE CANTA IN LINGUA MADRE COME VOI, E’ STATO DIFFICILE IMPORVI AL DI FUORI DELLA SPAGNA?
“La maggior parte delle volte suoniamo per un pubblico di lingua spagnola, quindi non abbiamo problemi. Quando suoniamo in Europa in realtà la gente ci chiede di suonare le canzoni in spagnolo, ne siamo molto contenti perchè è la nostra lingua possiamo esprimerci al meglio. Ovviamente dobbiamo continuare a lavorare perchè non puoi mai metterti comodo, c’è sempre da guardare avanti e provare a migliorare”.

MI DATE LA VOSTRA OPINIONE SULLA SCENA METAL IN SPAGNA?
“Il metal nella nostra nazione sta più o meno come sempre, ci sono buone band, ma per tirare avanti devono combattere più di altre che fanno un genere diverso, dato che l’appoggio dei mezzi di comunicazione è molto minore. La scena metal spagnola ha la stessa qualità, se non più, rispetto a qualunque altro paese “.

QUAL E’ IL VOSTRO DISCO CHE PIU’ VI HA SODDISFATTO?
“ E’ come chiedere a un padre di scegliere fra i suoi figli: sono tutti fantastici!”.

C’E’ ANCORA QUALCHE SOGNO CHE VI PIACEREBBE REALIZZARE?
“Certo, il nostro sogno è continuare per altri venticinque anni e arrivare a suonare in più posti possibili. Speriamo che la gente continui ad appoggiarci come ha fatto finora”..

 

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