MALEVOLENCE – The great southern crowdkill

Pubblicato il 22/09/2017 da

I pochi a conoscenza dell’eccellente debutto “Reign of Suffering” attendevano il secondo lavoro dei Malevolence con ansia: dopo quattro lunghi anni ha visto finalmente la luce “Self Supremacy”, che ha riportato il quintetto all’attenzione di tutti. Quel misto tra hardcore e sludge prerogativa dei Kingdom of Sorrow viene catapultato nel regno del groove dalla band di Sheffield, con quel pizzico di southern metal eredità dei Pantera un’attitudine strettamente urbana, violenta e contemporanea presa in prestito dall’hardcore più delinquente. Chi crede che queste premesse siano pretenziose farebbe bene ad assistere ad un concerto dei Malevolence per respirare quell’aria di pericolosità fisica che, nella maggior parte delle realtà contemporanee, non si percepisce da un ventennio a questa parte. Se consideriamo che l’età media del gruppo è inferiore ai 24 anni (!) capite bene quale sia l’enorme potenziale di una formazione che necessita la vostra immediata attenzione. Ovviamente Metalitalia.com è qui per questo! Abbiamo raggiunto il frontman Alex Taylor…

SONO PASSATI QUATTRO ANNI DALLA PUBBLICAZIONE DI ‘REIGN OF SUFFERING’, COME VI SENTITE AD AVERE FINALMENTE UN NUOVO ALBUM NEI NEGOZI?
– Siamo davvero esaltati, abbiamo passato centinaia di ore in sala prove ed in studio per creare un album che fosse esattamente come lo volevamo. E’ stato frustrante dover aspettare qualche mese per la pubblicazione ma è valsa la pena attendere perchè siamo davvero molto fieri dei risultati ottenuti.

PERCHÉ ABBIAMO DOVUTO ASPETTARE TANTO A LUNGO?
– Penso che la musica dei Malevolence non sarà mai quel tipo di musica della quale si può buttar fuori un album all’anno, tuttavia ci abbiamo messo un po’ più del previsto per completare il tutto perlopiù a causa della fitta agenda di ognuno di noi. Cercare di trovare tempo per la scrittura senza sacrificare i nostri impegni personali e senza smettere di suonare dal vivo non è mai troppo facile.

VI SIETE SENTITI SOTTO PRESSIONE DOPO I BUONI RISULTATI DI “REIGN OF SUFFERING”?
– Ovviamente sì, quell’album è stato accolto davvero molto bene e ci ha portato in giro per l’Europa e addirittura negli Stati Uniti, ma abbiamo fatto tanta strada da allora e siamo cresciuti molto come band.

È DIFFICILE BILANCIARE IL SUONO DEI MALEVOLENCE?
– Di solito no, la maggior parte delle volte abbiamo idee diverse sullo sviluppo della canzone ma generalmente troviamo sempre un accordo soddisfacente. Siamo un gruppo in evoluzione ma stiamo migliorando nel proporre le proprie idee gli uni agli altri nelle sessioni di scrittura.

DA QUANDO KONAN SI OCCUPA MAGGIORMENTE DELLE PARTI VOCALI AVETE UN APPROCCIO PIÙ COLLABORATIVO AI TESTI?
– In questo album il 90% dei testi sono stati scritti da me e Wilkie, successivamente le abbiamo proposte a Konan e le abbiamo lavorate in diversi modi, con melodie e soluzioni che potessero adattarsi alle canzoni.

QUANTI ANNI AVETE?
Alex – 23
Charlie – 24
Wilkie – 24
Josh – 22
Konan – 26

SARESTE DISPOSTI A DIVENTARE UNA TOURING BAND E VIVERE DELLA VOSTRA MUSICA?
– Certo che sì, se potessi farlo di lavoro lo farei subito, ma sono anche consapevole che al momento c’è tanta strada da percorrere per arrivare a quell’obiettivo e un sacco di lavoro da fare!

POSSIAMO DIRE CHE I MALEVOLENCE SEGUONO UN’ETICA DIY?
– Per certi versi sì, abbiamo avuto dei manager in passato che ci hanno aiutato molto ma come band preferiamo avere un approccio diretto e senza filtri quando si parla dei Malevolence, funziona tutto meglio in quel modo per noi!

È UN PROBLEMA PER VOI ESSERE CONFINATI NELLA SCENA HARDCORE/BEATDOWN?
– Se fossimo una band confinata in quelle scene lo sarebbe, ma non credo stia accadendo, dopotutto abbiamo fatto tour con tanto con Dying Fetus e Goatwhore quanto con Comeback Kid e Nasty.

COS’È MLVLTD E COSA SIGNIFICA?
– MLVLTD è un collettivo di amici, un marchio e uno stato mentale. Chi ne fa parte sa cosa voglio dire.

SEMBRA SIATE MOLTO APPASSIONATI ALLO STREETWEAR: C’E’ QUALCHE TREND CHE IN QUESTO MOMENTO INFLUENZA IL DESIGN DEL VOSTRO MERCH?
– Non così tanto, personalmente indosso quello che mi piace. Adoro leggere i commenti online di gente che si lagna e critica come ci vestiamo, è troppo divertente. Per quanto riguarda il design del merch cerchiamo di fare cose stimolanti e divertenti, di solito se ne occupa Wilkie.

QUAL È IL PEZZO PIÙ FIGO NEL VOSTRO STORE?
– La maglia Malevolence Playboy, sicuramente!

CHI È L’AUTORE DELL’ARTWORK DI “SELF SUPREMACY”? È LO STESSO DI “REIGN OF SUFFERING”? SONO ARTWORK ORIGINALI?
– Entrambe le copertine sono state fatte da Tom Bates. Si tratta di artwork originali, dove “Self Supremacy” è una sorta di continuazione di “Reign Of Suffering”.

COSA PENSATE DEL CROWD KILLING? AVETE ASSISTITO A QUALCHE EPISODIO CHE SI È SPINTO TROPPO IN LÀ?
– Dirò solo una cosa: ci sono momenti e luoghi adatti per il crowd killing, ed è importante conoscerli, in caso contrario ve ne accorgerete da voi!

COSA VEDI NEL FUTURO DEI MALEVOLENCE?
– La dominazione del pianeta. Altri tour in posti vecchi e nuovi, altri dei video più fighi del metal e altro heavy metal cazzuto!

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