MALEVOLENT CREATION – Only the strong survive

Pubblicato il 23/07/2004 da

Nono album per i Malevolent Creation… e nono massacro totale! La storica band statunitense continua con “Warkult” la sua opera di demolizione dei nostri timpani e delle nostre ossa, sfornando un lavoro persino più pesante e massiccio del solito. Proprio come in occasione dell’uscita del precedente “The Will To Kill”, è stato il chitarrista Phil Fasciana, il leader dei nostri, a parlarci della loro nuova opera. Ecco cosa ci ha raccontato…


“WARKULT” E’ IL TITOLO DEL VOSTRO NUOVO ALBUM, PARTIAMO DA QUI PER PARLARNE?
“Ok! I Malevolent Creation hanno sempre avuto dei testi sulla guerra, questa volta però l’intero disco parla di questo argomento e ci è sembrato giusto renderlo chiaro già a partire dal titolo. Stavo guardando un documentario sulla seconda guerra mondiale un giorno, e questo documentario si chiamava ‘Warcult’. Mi sarebbe inizialmente piaciuto usare questa parola per il titolo ma, avendo scoperto dell’esistenza di una band chiamata con lo stesso nome, ho deciso di utilizzarla sostituendo la c con k, questo per evitare qualsiasi intervento legale da parte loro!”.

SI TRATTA QUINDI DI UN CONCEPT ALBUM?
“Più o meno sì, visto che i testi trattano tutti lo stesso argomento. Ultimamente mi sto molto appassionando ad una emittente tv che trasmette documentari. Spesso ci sono documentari sulle varie guerre del ventesimo secolo, roba che mi interessa parecchio. In poche parole ho fatto indigestione di quelle trasmissioni prima di scrivere i testi… e il concept di ‘Warkult’ ne è il risultato!”.

MUSICALMENTE COME DESCRIVERESTI “WARKULT”?
“Direi che si tratta di un tipico album di death metal alla Malevolent Creation. Questa volta però c’è più varietà nel riffing, più cambi di tempo, etc. Si tratta di un album molto coinvolgente e dinamico, più di quelli precedenti”.

SEMBRA CHE NON ABBIATE PROPRIO L’INTENZIONE DI AMMORBIDIRE IL VOSTRO SOUND!
“Assolutamente! Noi ci chiamiamo Malevolent Creation e la nostra musica sarà sempre aggressiva e pesante. I nostri fan vogliono questo e noi non abbiamo mai minimamente pensato a cambiare stile! I Judas Priest quando pubblicarono ‘Turbo’ mi delusero tantissimo… e che dire dei Metallica? Non vogliamo fare questo ai nostri fan, dobbiamo loro tutto. Ricordo pure che nei primi anni di vita della band affrontammo questo discorso… giungemmo alla conclusione che se avessimo voluto utilizzare sempre il moniker Malevolent Creation avremmo dovuto sfornare album sempre più heavy. Ed è quello che stiamo facendo! Quando poi il nuovo materiale risulterà scadente rispetto a quello vecchio ci scioglieremo”.

TOGLIMI UNA CURIOSITA’: PERCHE’ SCIEGLIESTE IL ‘MALEVOLENT CREATION’ COME MONIKER?
“Devi sapere che quando la band si formò andò avanti per qualche mese senza un vero e proprio nome. Quando però arrivarono i primi concerti seri fu necessario trovarne uno stabile. All’epoca suonavamo molte cover di Slayer e Venom e avevamo solo pochi pezzi nostri. Uno di questi si chiamava ‘Malevolent Creation’ e una sera decidemmo di adottarlo anche come moniker della band! Il pezzo è poi finito anche sul nostro debut album!”.

TORNIAMO AL DISCO: BRANI COME “PREEMTIVE STRIKE”, “SUPREMACY THROUGH ANNIHILATION” e “SECTION 8” MI SONO PIACIUTI MOLTISSIMO!
“Grazie! Sono anche alcuni dei miei preferiti, non a caso sono quelli che rappresentano meglio ‘Warkult’. Questa volta abbiamo cercato di curare meglio le dinamiche, di alternare con più frequenza parti veloci ad altre più heavy. Credo che alcuni dei riff presenti in quelle canzoni siano tra i più pesanti che abbiamo mai scritto… non troppo veloci e in grado di spezzarti il collo! Credo che ‘Section 8’ sia il mio pezzo preferito in assoluto ma anche ‘Preemtive Strike’ non scherza. Per quest’ultima gireremo anche un video e spero che tutti i ragazzi italiani abbiano presto modo di vederlo”.

PENSI CHE ANCHE IN FUTURO VI MUOVERETE IN QUESTA DIREZIONE?
“Credo di sì, tutti mi dicono che ‘Warkult’ è un album molto divertente da ascoltare proprio perché è vario e dinamico… non stanca perché non ci sono solo pezzi lenti o solo pezzi veloci. C’è un buon bilanciamento tra le due cose e la gente sta dimostrando di apprezzarlo molto. Il nuovo materiale è poi molto divertente da suonare dal vivo, quindi con tutta probabilità ci faremo influenzare dalle reazioni che avremo dal pubblico”.

PERCHE’ AVETE DECISO DI COVERIZZARE UN PEZZO AI PIU’ SCONOSCIUTO COME “JACK THE RIPPER” DEGLI HOBBS ANGEL OF DEATH?
“Perché è un brano che ci è sempre piaciuto molto e che ha un ottimo tiro. La band poi, a nostro avviso, era molto valida ed è un peccato che non abbia mai ottenuto più di tanto successo. Magari questa nostra cover invoglierà i ragazzi ad andare a scoprirla!”.

PER LE REGISTRAZIONI SO CHE QUESTA VOLTA VI SIETE MOSSI IN UN MODO UN POCHINO DIVERSO RISPETTO AL RECENTE PASSATO…
“Sì, per ‘The Will To Kill’ avevamo lavorato per tutto il tempo con il produttore Jean Francois Dagenais, chitarrista dei Kataklysm. Questa volta invece abbiamo registrato per conto nostro in uno studio molto costoso che si trova dalle nostre parti e JF ha curato solo il mixaggio e il mastering a Montreal negli Studio Wild. Ad essere onesti il budget a nostra disposizione non era elevatissimo e le cose sono state fatte un po’ di fretta. Il risultato però ci soddisfa pienamente e sono convinto che fra dieci anni questo disco suonerà ancora heavy!”.

MI HA FATTO MOLTO PIACERE IL RITORNO IN LINEUP DI DAVE CULROSS, UN OTTIMO BATTERISTA!
“Ovviamente ha fatto molto piacere anche a noi (ride, nda)! Dave voleva già suonare su ‘The Will To Kill’ ma all’epoca era davvero impegnato con il suo lavoro e la sua ragazza era incinta! In questi due anni però le cose per lui si sono stabilizzate, ha chiesto di rientrare nella band a tempo pieno, ha registrato il nuovo album e adesso ci seguirà in tour senza problemi!”.

CREDI CHE LA LINEUP SIA SOLIDA OGGI?
“Sì, al 100%! Trovo che questa sia la miglior lineup che la band abbia mai avuto, ci stiamo togliendo tante soddisfazioni!”.

IL VOSTRO EX FRONTMAN, BRETT HOFFMAN, PRENDERA’ PARTE AL TRIBUTO AI DEATH ORGANIZZATO DA JAMES MURPHY. CHE NE PENSI?
“Quel tributo era un’ottima idea ma ora si sta rivelando uno scherzo! Tanta gente che conosceva Chuck e che aveva anche avuto modo di collaborare con lui non è stata invitata a partecipare. Invece si sprecano le apparizioni di personaggi che non sanno neanche cosa sia il death metal… mah…”.

QUANDO VERRETE IN EUROPA?
“In Europa per il momento faremo solo qualche date sparsa, principalmente in occasione di festival. Un tour vero e proprio, da headliner, credo avrà luogo tra ottobre e novembre. Non ne sono ancora certo però…”.

SE NON SBAGLIO ANCHE VOI DARETE PRESTO ALLE STAMPE UN DVD…
“Sì, ma non tanto presto! Abbiamo ancora moltissimo materiale da assemblare o da visionare. Vogliamo fare qualcosa di realmente speciale, un vero documentario sulla storia della band, non una semplice raccolta di concerti”.

RECENTEMENTE PERO’ NE E’ USCITO UNO, SENZA LA VOSTRA AUTORIZZAZIONE, TRA L’ALTRO!
“Sì, è stato pubblicato da un’etichetta polacca! Invito tutti i nostri fan a boicottarlo, non solo è illegale ma è anche povero di contenuti e la qualità del materiale fa schifo! Il nostro sarà decisamente più bello, abbiate pazienza!”.

OK PHIL, GRAZIE, DIREI CHE POSSIAMO CONCLUDERE…
“Va bene! Grazie, Luca, per l’intervista! Dò appuntamento a tutti i fan italiani per il prossimo autunno, torneremo per spaccare un po’ di teste! Ciao a tutti e grazie per il supporto!”.

0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.