Ne è passata di acqua sotto i ponti dal debutto di questa band svedese. Dopo un inizio all’insegna di un interessantissimo black metal dagli spunti sinfonici ed epici, i Manegarm si sono evoluti a tal punto verso il viking metal tanto da divenire giustamente considerati come una delle band chiave del genere. Il nuovo ‘Vredens Tid’ non fa altro che confermare la vena guerriera della band, sempre più epica e massiccia, una vera colonna da affiancare ad altri nomi altisonanti del genere come i Thyrfing. Stavolta ha risposto alle nostre domande Erik, cantante e batterista della band.
“VREDENS TID” è IL VOSTRO QUARTO ALBUM. VUOI DARE UN GIUDIZIO ALLA VOSTRA CARRIERA?
“Well, credo proprio che possiamo ritenerci soddisfatti sino ad oggi. Abbiamo fatto alcuni buoni album, ottenuto buone recensioni e abbiamo parecchi fans sparsi un po’ ovunque. Credo che siamo cresciuti parecchio come band. L’ultimo anno è stato il migliore con tanti ottimi concerti e con un nuovo album in uscita”.
FORSE PER LA PRIMA VOLTA AVETE REGISTRATO UN ALBUM CHE NON è POI COSì DIVERSO DAL SUO PREDECESSORE, SEI D’ACCORDO?
“Se vuoi dire che i due album sono molto simili tra loro allora sono d’accordo con te anche se credo che il nuovo cd suoni più ‘metal’ del suo predecessore”.
“VREDENS TID” SUONA PIù PESANTE DI “DODSFARD” MA ANCHE MENO AGGRESSIVO IN ALCUNE PARTI. SEGUIRETE QUESTA VIA ANCHE IN FUTURO?
“Hai ragione quando dici che è più pesante anche se non penso sia meno aggressivo. In futuro preparati a sentire nostro materiale leggermente diverso da quello di ‘Vredens Tid’ perchè è molto più veloce e violento, un po’ come quello presente su ‘Havets Vargar’ (ottimo album ndA)”.
FORSE MI SBAGLIO MA STAVOLTA AVETE FATTO UN USO MINORE DEL VIOLINO E ANCHE LE BALLAD SONO MENO PRESENTI CHE IN PASSATO. COSA MI DICI A RIGUARDO?
“Secondo me il violino è suonato come nelle altre release, è presente anche se con brevi parti su tutte le canzoni. Magari nell’album precedente le parti di violino erano di più, ma sul nuovo cd suonano più folky e sono più ballabili. Sul nuovo album ci doveva essere anche un’altra canzone ma per tutta una serie di ragioni non è stata inserita. Nessun problema, la registreremo sul prossimo album”.
FORSE CON QUESTO ALBUM AVETE TROVATO LA VOSTRA VERA DIMENSIONE, SIGNIFICA CHE DOBBIAMO ASPETTARCI UN “VREDENS TID” PARTE SECONDA? SE NON è COSì ALLORA COSA CAMBIERà IN FUTURO?
“Siamo stati in grado di creare un nostro stile personale e di fare dei cd di cui siamo orgogliosi, ma non abbiamo ancora alcuna idea di come sarà il successore del nostro nuovo album. Cercheremo di migliorarci e di evolverci, come del resto abbiamo sempre fatto. Stiamo scrivendo nuovo materiale e speriamo di registrare il nuovo cd già la prossima estate”.
SIETE UNA DELLE PIù IMPORTANTI VIKING METAL BAND. QUALI SONO SECONDO TE I LATI POSITIVI E NEGATIVI DI QUESTO GENERE?
“La cosa più bella è il rapporto che abbiamo instaurato con i fans che abbiamo incontrato durante tutti questi anni ai concerti. Ringraziamo chi ha comprato i nostri cd, abbiamo anche conosciuto band con le quali abbiamo instaurato un ottimo rapporto, per non dimenticare alcuni organizzatori di grandi festival. C’è bisogno di più persone come loro! Naturalmente ci sono cose negative: siamo entrati in contatto con gente a cui non piace il viking, con magazine che non hanno saputo trattarci in modo oggettivo, alcuni stupidi che ci infangano sui loro siti internet e cercano di screditarci a causa del genere che suoniamo e di farci passare per un gruppo politicizzato. Noi non siamo una band che segue la politica nè lo faremo mai. Suoniamo e ci divertiamo, niente di più. Ci sono sempre i lati negativi delle cose, basta saperci convivere…”.
POCO TEMPO FA LA VOSTRA LABEL HA RISTAMPATO I VOSTRI DEMO. COSA NE PENSATE DOPO CHE SONO PASSATI COSì TANTI ANNI? CREDETE CHE ESSI RAPPRESENTINO ANCORA I MANEGARM?
“Li trovo molto validi. Sono passati ormai dieci anni ed è divertente poter risentirli di nuovo. Per essere dei demo credo che ancora oggi siano più che validi. Il secondo demo ‘Ur Nattvindar’ ha una registrazione scabrosa, ma il contenuto è buono. Forse i demo non rappresentano più il nostro sound attuale, ma è giusto quello che dice il titolo: ‘Manegarm: The Beginning’. Questi siamo noi quando abbiamo iniziato a suonare e questa è la nostra musica di quel tempo”.
COSA MI RACCONTI DEI TESTI DI QUESTO ALBUM E DEL SIGNIFICATO DEL SUO TITOLO?
“L’età della collera, questo è il significato di ‘Vredens Tid’. La storia che si nasconde dietro al titolo è ‘Kolöga Trolltand’. Abbiamo incluso le traduzioni in inglese così tutti potranno leggere, dovete solo attendere il 28 settembre”.
NON CI SONO MOLTE BAND CHE HANNO UN CANTANTE/BATTERISTA. QUESTA SITUAZIONE VI CREA PROBLEMI QUANDO SUONATE DAL VIVO?
“No, questa situazione non ci ha creato alcun tipo di problema. Sappiamo che è una line up atipica, ma ci piace proprio per questo. Il nostro amico che suona il violino, Janne, suona corre salta sul palco e non abbiamo bisogno di un altro frontman, in effetti non c’è molto altro spazio sul palco eheh!”.
QUANTO è IMPORTANTE PER VOI SUONARE QUESTO TIPO DI MUSICA? QUALI EMOZIONI VI TRASMETTE?
“Non posso dire che si tratti di qualcosa di importante, suoniamo semplicemente perchè ci piace farlo. Suoniamo da dieci anni e quello che stiamo facendo con i Manegarm ora è il risultato del duro lavoro di questi anni. Siamo stati in grado di giungere a una musica che soddisfa sia noi che i nostri fans. Ci divertiamo davvero a suonare questo tipo di musica”.
SO CHE AVETE SUONATO IN GIRO PER SUPPORTARE IL VOSTRO VECCHIO ALBUM. COME SONO ANDATI I CONCERTI?
“Sfortunatamente non siamo mai stati una live band e così non abbiamo supportato a dovere il nostro vecchio album con alcun tour, abbiamo suonato solo qualche volta saltuariamente. Quest’anno siamo stati chiamati da diverse parti e abbiamo suonato in Scozia, Germania, a Stoccolma naturalmente e poi in Austria. Ora siamo abbastanza impegnati nel fare concerti e posso dirti che non c’è niente di meglio, è una cosa stupenda!”.
QUALCHE DATA è GIà STATA FISSATA?
“Il 24 settembre suoneremo in Belgio assieme ad altri tre gruppi: In gennaio invece speriamo di riuscir a fare un mini tour tra Olanda e Germania”.
GRAZIE ANCORA UNA VOLTA PER LA VOSTRA ETERNA DISPONIBILITà. CI VEDIAMO IN TOUR!
“Grazie tante, allora ci vediamo”.