MANOWAR – Aspettando ‘Gods Of War’…

Pubblicato il 11/11/2006 da
A 24 anni dall’esordio i “Kings Of Metal”, alias Manowar, sono finalmente pronti per ritornare con il nuovo live DVD “The Day The Earth Shook – The Absolute Power” ed un nuovo album intitolato “Gods Of War”. L’attesa per questo disco è molta, a causa anche di una serie di ritardi accumulati in fase di registrazione, per via di un incidente motociclistico accaduto al chitarrista Karl Logan. La band ha in ogni modo scelto di rompere il silenzio con l’Ep “The Sons Of Odin” a detta loro solo un piccolo assaggio di quello che sarà il nuovo album. Abbiamo parlato di questo e d’altro con il simpaticissimo Eric Adams e con Karl Logan, in una conferenza stampa tenutasi ai Jungle Sound Studios di Milano.

ASCOLTANDO IL NUOVO ALBUM, SEMBRA CHE VI SIANO PIÙ PEZZI EPICI ED ORCHESTRALI RISPETTO AL SOLITO E, ASCOLTANDO IN PARTICOLARE “GODS OF WAR”, LA PRIMA IMPRESSIONE È CHE LAVORARE E SUONARE IN TOUR CON I RHAPSODY VI ABBIA IN QUALCHE MODO INFLUENZATO. ALLO STESSO MODO SI POTREBBE DIRE CHE VOI ABBIATE INFLUENZATO IL LORO SOUND. SUL LORO ULTIMO ALBUM CI SONO INFATTI CANZONI CHE SI AVVICINANO MOLTO AI VOSTRI TIPICI ANTHEM E AL VOSTRO STILE…

Eric: “No, non sono pienamente d’accordo. Lavorare con i Rhapsody credo sia stato qualcosa di buono, poiché siamo molto simili stilisticamente, ma ritengo non sia proprio corretto affermare che noi siamo stati influenzati dai Rhapsody o che loro siano stati influenzati da noi. Siamo accomunati da un certo spirito musicale oltre che dall’etichetta, ed è normale che sorga una certa empatia musicale. Vedi, su ogni nostro album ci sono canzoni lente, veloci e mid tempo. I nostri dischi non sono composti da canzoni tutte uguali ed ogni volta si cerca di accontentare un po’ tutti. Infatti, se fai un album solo con pezzi lenti ti chiedono: ehi, ma dove sono finiti i pezzi veloci? Se fai invece un album prevalentemente di pezzi veloci ti dicono: ehi, ma dove sono finiti i pezzi lenti? (risate, ndR). È sempre così…

COME PENSATE DI RIPROPORRE QUESTI PEZZI ORCHESTRALI DAL VIVO? PENSATE DI PORTARVI AL SEGUITO UN’ORCHESTRA NEL PROSSIMO TOUR?
Karl: “No, non credo e la motivazione è che diventa complicato portare un’orchestra in tour in quanto è composta da molti elementi e spesso ci possono essere limitazioni legate alle dimensioni del palco. In passato abbiamo già suonato dal vivo sfruttando anche le tastiere ed abbiamo quindi iniziato a portare un tour un tastierista. Ritengo perciò che sia molto più conveniente utilizzare delle tastiere durante gli show”.
Eric: “Hai avuto modo di vederci all’Earthshaker Festival? In quell’occasione abbiamo suonato con l’orchestra ed è stato grandioso, ma pensare di fare lo stesso per un intero tour…no, non credo proprio.

L’EP “THE SONS OF ODIN” RIFLETTE LO STILE DELL’IMMINENTE NUOVO ALBUM?
Karl: “Guarda, per ora non posso dire molto a riguardo del nuovo album. Quello che puoi sentire su ‘The Sons Of Odin’ è solo una piccola fetta della torta. Posso comunque confermarti che sarà un disco molto epico e che conterrà anche pezzi veloci e lenti, come sempre”.

POTETE DIRCI QUALCOSA A PROPOSITO DEL NUOVO DVD? PARLIAMO DELLA SUA REGISTRAZIONE…
Karl: “Il titolo sarà ‘The Day The Earth Shook – The Absolute Power’ ed è stato realizzato con ben ventisette telecamere ad alta definizione. Contiene immagini della Mega Fan Convention e due ore di concerto all’Earthshaker Festival con tanto di orchestra, due canzoni con Ross The Boss e Donnie Hamzik… e due canzoni con Rhino e David Shankle. Quello usato in occasione dell’Earthshaker è stato il palco più grande che abbiamo mai avuto. Comprando il DVD avrai un codice per entrare in un’area riservata del sito e l’opportunità di vincere due chopper customizzati. I fan saranno davvero soddisfatti! Alla fine dello show abbiamo anche usato dei fuochi d’artificio per ben sei minuti e mezzo e anche questo lo trovi sul DVD”.
Eric: “Sì, purtroppo però noi non abbiamo potuto vedere i fuochi d’artificio, visto che erano sincronizzati in modo tale da durare tanto quanto l’ultimo pezzo della scaletta. Abbiamo dovuto aspettare di vedere il video per vederli!”.

ERIC, UNA CURIOSITÀ RIGUARDANTE IL DVD SULLA CACCIA CHE HAI DA POCO PUBBLICATO. HAI AVUTO QUALCHE PROBLEMA CON LE ASSOCIAZIONI ANIMALISTE?
Eric: “Certo che ne ho avuti! Molti mi chiedono come mai uccido animali e sono consapevole che molta gente è contraria a ciò. Quando mi fanno questa domanda io rispondo che essendo sposato da ventotto anni devo per forza uccidere qualcosa! (risate, ndR) ‘Wildlife And Wild Times’ non è un video per tutti, non è un video dei Manowar o un video musicale, è piuttosto uno scorcio su parte della mia vita personale e la colonna sonora è stata scritta da me. C’è inoltre molto sangue ma d’altronde credo che anche questo faccia parte della vita. Anche se sei vegetariano uccidi qualcosa, le piante stesse sono degli esseri viventi. Inoltre anche in natura avvengono spesso episodi di caccia molto cruenti. Infine posso dirti che non uccido gli animali solo per il gusto di farlo e quando torno a casa da ogni battuta di caccia, cucino ogni singolo animale che ho abbattuto”.

HAI DETTO CHE LA MUSICA CHE È PRESENTE SU QUESTO DVD È SOLO OPERA TUA, MA TU IN OGNI MODO NON HAI MAI SCRITTO MUSICA PER I MANOWAR, CREDI DI POTERLO FARE IN FUTURO?
Eric: “Non avevo mai scritto musica prima, ma magari in futuro potrò scrivere qualcosa anche per i Manowar. Karl e Joey solitamente si occupano della stesura delle basi dei pezzi e delle idee principali su cui si sviluppa poi un album. Solitamente io lavoro solo a livello di arrangiamenti. Questo è sostanzialmente il mio contributo al songwriting. Quando Karl e Joey arrivano nello studio con un pezzo nuovo, questo è già completo al 90% ed io e Scott ci limitiamo solo a dare dei consigli su come raggiungere ed ottimizzare il risultato finale”.

TORNIAMO A PARLARE DELL’USO DI PARTI SINFONICHE. CREDETE CHE IL TERMINE “EPICO” ABBIA LO STESSO SIGNIFICATO DI “SINFONICO”?
Eric: “Oh,no! Io credo che epico sia una sensazione, qualcosa che si prova e che è insito in determinate canzoni. Sono poi le canzoni stesse che per raggiungere la completezza necessitano dell’aggiunta di certi strumenti, come nel caso di ‘Gods Of War’. Questo pezzo inizialmente non conteneva orchestrazioni, era basato solo sul riff di chitarra. Ci siamo resi conto che era sì un bel brano ma poteva essere migliorato e, lavorandoci sopra, lo abbiamo completato inserendo le parti sinfoniche che ora puoi sentire sulla versione definitiva”.
Karl: “Abbiamo inserito degli elementi ‘cinematografici’ in questo pezzo, in modo che l’ascoltatore potesse anche quasi ‘vedere’, attraverso la musica, la storia a sfondo mitologico su cui si basa la canzone. D’altronde certe storie richiedono particolari accorgimenti per essere narrate”.
Eric: “Sì, alcune tematiche richiedono necessariamente una musica adeguata, proprio come certi film, come ad esempio ‘Ben Hur’, richiedono colonne sonore che ne valorizzino il lato epico. Questa è la nostra idea”.

SONO PASSATI MOLTI ANNI DAL VOSTRO PRECEDENTE ALBUM. PER VOI OGGI È PIÙ DIFFICILE COMPORRE NUOVE CANZONI RISPETTO AGLI ANNI PASSATI?
Eric: “No, al contrario credo che rispetto ad una volta sia attualmente più facile per noi scrivere pezzi perché con ogni album che realizziamo, impariamo qualcosa di nuovo riguardo al processo di registrazione. Inoltre Joey e Karl hanno sempre un sacco di idee e abbiamo ogni volta molte canzoni pronte per essere completate e registrate”.

IL VOSTRO OBIETTIVO È SEMPRE E COMUNQUE VALORIZZARE LA QUALITÀ DEL PRODOTTO CHE REALIZZATE?
Eric: “Certo, in tutto ciò che facciamo, sia esso un concerto, un disco, un video o qualsiasi altra cosa targata Manowar, c’è sempre un solo obiettivo: offrire un prodotto della massima qualità. Facciamo tutto questo per i fan e posso dire di non conoscere altre band che facciano così tanto per i propri estimatori. Attualmente per loro abbiamo addirittura messo in palio due motociclette da ben 40000 dollari! Inoltre per quanto riguarda i concerti che terremo in Germania nel mese di marzo, pensa che ogni fan che presenterà il proprio passaporto ci sarà una maglietta omaggio. Questo ci costerà una fortuna ma è un modo di chiedere scusa ai fan per i ritardi accumulati nell’ultimo periodo, a causa dell’incidente accaduto a Karl. Questo spiacevole fatto ci ha comunque permesso di dedicare più tempo alla realizzazione del nuovo album che sarà veramente speciale. Sarà il primo capitolo di una saga incentrata sugli Dei della guerra. Non sappiamo ancora quanti altri capitoli saranno necessari per completare una toria di questa portata. Ad ogni modo, sarà un grande album seguito poi da dei grandi concerti”.

KARL, VUOI RACCONTARCI QUALCOSA RIGUARDO ALL’INCIDENTE CHE TI È ACCADUTO E COME MAI C’È VOLUTO COSÌ TANTO TEMPO RIMA DI RIPRENDERE A SUONARE?
Karl: “Ok, tutto è successo durante delle prove invernali prima di una gara di motocross. Ho avuto un incidente e purtroppo ho subito danni ad un nervo che controlla le dita della mano sinistra. Vedi, i nervi quando si danneggiano richiedono moltissimo tempo per guarire, non è come rompere un osso… l’unica cosa che puoi fare è immergere l’arto in acqua fredda e poi calda. Sono servite 4-6 settimane per permettere al nervo di guarire, dopodiché ho dovuto affrontare ben quattro mesi di riabilitazione prima di poter ricominciare a muovere correttamente le dita e quindi a suonare”.

SIETE SEMPRE PIÙ IMPEGNATI NELLE ATTIVITÀ LEGATE ALLA VOSTRA ETICHETTA MAGIC CIRCLE MUSIC, COME VI TROVATE IN QUESTO NUOVE VESTI DI PRODUTTORI?
Karl: “Fino ad oggi siamo sempre stati sotto l’ombrello delle etichette, con le quali eravamo spesso in conflitto poiché spesso cercavano di influenzarci, di spingerci a suonare in modo più trendy o di imporci delle scelte che a noi non sembravano giuste. Inoltre le case discografiche cambiano continuamente il loro personale e a volte ti trovi ad avere a che fare con gente poco esperta. Noi invece siamo in attività ormai da 25-30 anni e sappiamo esattamente quello che è giusto per la nostra band. E’ per questo che abbiamo deciso di chiudere con questo tipo di problemi e di creare una nostra casa discografica, in modo da poter controllare tutte le attività da un solo ufficio centrale. In questo modo possiamo anche aiutare altri gruppi ed offrir loro la stessa libertà e la stessa organizzazione di cui oggi noi godiamo”.

PARLATECI ORA DELLA MEGA FAN CONVENTION TENUTASI L’ANNO SCORSO A GEISELWIND IN GERMANIA…
Eric: “E’ stata veramente un’esperienza fantastica! La puoi vedere sul DVD! C’erano fan venuti da 37 paesi tra cui Australia, Brasile o Giappone! Si è trattato della nostra prima fan convention ed è stata veramente molto emozionante per noi. C’era un concorso per chi riusciva a bere la birra nel tipico stile di Joey, uno per chi faceva lo ‘scream’ più lungo, l’elezione di Miss Manowar, seminari di chitarra e batteria e altro ancora. E’ stato molto bello, infatti ogni volta che stiamo coi nostri fan ci divertiamo molto. Questa stupenda esperienza ci è costata molti, molti soldi e tantissimo lavoro a livello di organizzazione ma speriamo di poterla ripetere al più presto”.

QUALI SONO I PROGETTI FUTURI PER QUANTO RIGUARDA LE PROSSIME DATE DAL VIVO? PASSERETE ANCHE IN ITALIA?
Eric: “Bella domanda! Non so ancora dirti quando verremo a suonare in Italia. Al momento non abbiamo nulla di definito ma stiamo pianificando delle date. Purtroppo i piani cambiano quasi tutti i giorni ma posso assicurarti che è nostra intenzione passare anche qui in Italia”.

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