Dodici full length album, alcuni dei quali hanno scritto un pezzo di storia del black metal. Ben pochi sono quei gruppi che possono vantare simili credenziali in tutto il mondo e per nostra fortuna i Marduk non sembrano minimamente intenzionati a riporre i propri strumenti nelle custodie. Morgan e soci, mutevoli come un serpente, si rigenerano di album in album e danno nuova vitalità al loro marchio di fabbrica infuocato. Il classico stile Marduk è vivo e presente più che mai nel liturgico “Serpent Sermon”, la nuova devastante release del quartetto svedese. Probabilmente il sound del 2012 dei Marduk non è immediato da assimilare, sta di fatto che in sede di questa intervista Morgan è qui per presentare ai nostri lettori l’ennesimo capolavoro frutto della costanza e della convinzione. A voi i Marduk come sono sempre stati: convinti dei propri mezzi e devoti alla causa black metal!
CIAO MORGAN, CONGRATULAZIONI PER IL VOSTRO NUOVO ALBUM! L’ENNESIMO CAPOLAVORO DEI MARDUK, ANCHE SE SUONA PIUTTOSTO DIVERSO RISPETTO AL SUO PREDECESSORE “WORMWOOD”. COME MAI?
“Grazie! Beh, questo è un album diverso e quindi suona diverso dal suo predecessore. Non c’è ragione di registrare due album uguali. ‘Serpent Sermon’ rappresenta i Marduk nel 2012 e la potenza in esso contenuta fa parte del cerchio oscuro conosciuto come Marduk!”.
“WORMWOOD” ERA MOLTO OSCURO E CONTORTO, MENTRE “SERPENT SERMON” E’ MOLTO PIU’ VARIO E ANCHE L’ATMOSFERA DI BASE E’ DIVERSA…
“Naturalmente c’è un’atmosfera differente, la registrazione è diversa così come lo sono le canzoni e naturalmente lo stile. Non ci mettiamo di certo a pianificare a tavolino il nuovo album, scriviamo la musica così come veniamo ispirati: l’energia inizia a scorrere nelle vene e ci fa viaggiare; ci mostra fino a dove il potere delle tenebre e la creatività ci possono trascinare. In questo caso il viaggio ci ha trascinati nella direzione di ‘Serpent Sermon’!”.
AVETE FIRMATO PER UNA GRANDE LABEL COME LA CENTURY MEDIA, CREDI CHE PER I MARDUK CAMBIERA’ QUALCOSA?
“Semplicemente, d’ora in poi avremo un’etichetta che appoggerà il nostro gruppo al 100%. Diciamo che negli ultimi due anni le cose con la Regain Records non funzionavano molto bene. Abbiamo ancora la nostra personale etichetta Blooddawn Productions che aveva già la licenza per la Century Media. La Century Media è un’etichetta che vanta una grande esperienza, con gente che lavora sodo e ci sentiamo ispirati a lavorare con loro… e questa cooperazione è appena iniziata!”.
CREDI CHE QUESTA SIA LA MIGLIORE LINE UP DI SEMPRE PER I MARDUK? POSSIAMO CONSIDERARE “PLAGUE ANGEL”, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, COME UNA SORTA DI NUOVO INIZIO PER LA VOSTRA CARRIERA?
“Non lo vedo come un nuovo inizio, ma l’entrata in una seconda fase della nostra carriera. E’ vero, considero questa line up come la più forte che i Marduk abbiano mai avuto: quattro elementi che mostrano la stessa devozione, bruciano della stessa ambizione e prendono attivamente parte nel processo creativo. Per me lavorare assieme a loro è fonte di grande ispirazione e ciò ci rende davvero uniti”.
QUAL E’ IL MESSAGGIO CHE VOLETE DIFFONDERE ATTRAVERSO QUESTO NUOVO SERMONE DIABOLICO?
“Well, con ‘Serpents Sermon’ vogliamo predicare e al contempo svelare le dottrine del Male; questo è il vero messaggio del nuovo album”.
QUALI SONO GLI ALTRI MESSAGGI CHE TROVEREMO ALL’INTERNO DEL NUOVO ALBUM?
“Basta ascoltare bene l’album e sono sicuro che ognuno di voi riuscirà a trovarli. Non tocca a me spiegare il contenuto del messaggio presente nell’album. Tocca all’ascoltatore trovarlo assieme al potere in esso contenuto. Non è nel mio interesse spiegare questi aspetti della mia musica come non lo è per un artista spiegare i propri quadri. Il messaggio è lì, basta trovarlo, accarezzarlo ed ascoltarlo con il cuore”.
COME SIMBOLO AVETE SCELTO IL SERPENTE PER IL VOSTRO SERMONE, VOLETE DUNQUE AGGIUNGERE A QUESTO ANIMALE QUALCHE SIGNIFICATO NUOVO RISPETTO A QUELLI TRADIZIONALI CHE LO VEDONO ASSOCIATO ALLA TENTAZIONE, AL MALIGNO, ALLA CORRUZIONE DELL’ANIMA?
“Sì, quello che dici è corretto, non avrei potuto spiegarlo con parole migliori!”.
MOLTI CREDONO CHE PER L’UMANITA’ QUESTO SARA’ L’ULTIMO ANNO O CHE CI SARANNO DELLE RIVELAZIONI O GRANDI SCOPERTE: CREDI CHE LA FINE SIA DAVVERO COSI’ IMMINENTE?
“No, è da prima del Medioevo che la gente predice la fine del mondo, ma si tratta semplicemente di una farsa. Non credo che saremo così fortunati dall’assistere alla fine del mondo, possiamo solo sperare che ciò accada veramente! Tutto sarà avvolto dalle fiamme!”.
NON CREDI FORSE CHE “SERPENT SERMON” PUO’ ESPRIMERE PERFETTAMENTE CIO’ CHE STA ACCADENDO NEL MONDO IN QUESTO PERIODO? GRANDI CRISI ECONOMICHE, TERREMOTI, ERUZIONI VULCANICHE, FORSE UN’IMMINENTE TERZA GUERRA MONDIALE… “SERPENT SERMON” E’ LO SPECCHIO O IL PRODOTTO DEI NOSTRI GIORNI?
“Sebbene la tua interpretazione non è quella che ho dato io all’album, è comunque plausibile in quanto si tratta di un riflesso di questo mondo”.
IL PERIODO DECADENTE DI ADESSO HA ISPIRATO IL VOSTRO PROCESSO CREATIVO?
“Ad essere sincero, non credo che in questo momento stiamo vivendo in un periodo di disgrazia, semplicemente vogliono farti credere tutto questo”.
“SERPENT SERMON” HA MOLTE ANIME PERCHE’ IL SUO STILE VARIA MOLTO DI CANZONE IN CANZONE E PROBABILMENTE LA SUA GRANDEZZA RISIEDE PROPRIO IN QUESTA SUA DIVERSITA’. SUONATE BLACK METAL DA PIU’ DI VENTI ANNI EPPURE OGNI VOSTRO ALBUM E’ DIVERSO DALL’ALTRO…
“Naturalmente l’album è stato scritto con energia, anima e devozione. E’ vero, tutti i nostri album sono diversi tra loro e sono i pilastri che ci sorreggono. Personalmente sono fiero di tutte le release prodotte perché ciascuna rappresenta il gruppo in momenti diversi della carriera”.
“TEMPE OF DECAY” HA UN’ATMOSFERA ERETICA GRANDIOSA: NON SO SE ASCOLTATE IL FILONE DENOMINATO ‘RELIGIOUS BLACK METAL’, SUONATO PREVALENTEMENTE DA GRUPPI FRANCESI, MA IN ALCUNI BRANI DI QUESTO ALBUM SEMBRATE DAVVERO UNO DI LORO…
“Per prima cosa, ci tengo a precisare, se non è un album religioso allora non è black metal! Questo punto fondamentale purtroppo viene a mancare nel momento in cui una band black metal si definisce, appunto, ‘religiosa’. Il satanismo è il fondamento del black metal, se viene a mancare allora non possiamo più parlare di black metal. Riguardo alla scena francese non posso esprimermi perché non la conosco. Non vedo alcuna idea ereticale in ‘Temple Of Decay’, per me il significato di questo brano è completamente diverso”.
SE DOBBIAMO PER FORZA ACCOSTARE “SERPENT SERMON” AD UN VOSTRO ALBUM DEL PASSATO, CREDI SIA GIUSTO CITARE “ROM 5:12”? ENTRAMBI HANNO STILI ASSAI DIVERSI AL LORO INTERNO…
“Well, non mi sono mai messo a meditare e comparare tra loro gli album dei Marduk poichè credo che ciascuno di loro sia assolutamente unico nel suo genere. Come hai detto tu, gli album differiscono tra loro pertanto non vedo motivo di doverli paragonare, almeno dal mio punto di vista. Lascio questo compito agli altri. Focalizzo tutte le mie energie per quello che verrà, non per le cose che ho già fatto”.
QUALE SOGNO NEL CASSETTO NON HAI ANCORA REALIZZATO CON I MARDUK? MAGARI VISITARE UN PAESE IN PARTICOLARE DURANTE UNO DEI VOSTRI PROSSIMI TOUR?
“Cerchiamo sempre di realizzare le nostre visioni e per fortuna spesso otteniamo ciò che vogliamo. Abbiamo girato molto durante gli innumerevoli tour diffondendo il nostro messaggio ed incontrando moltissimi nostri fan! Ma ci sono ancora alcuni territori che non abbiamo conquistato! Mi piacerebbe vedere nella mia agenda dei futuri impegni paesi del Medio Oriente o dell’Africa! Immagino sia un’esperienza altamente elettrizzante”.
IN QUESTO ULTIMO PERIODO HAI LETTO QUALCHE LIBRO INTERESSANTE O VISTO QUALCHE FILM O SERIE TELEVISIVA CHE POSSA AVER IN QUALCHE MODO INFLUENZATO IL PROCESSO DI CREAZIONE DELLA NUOVA RELEASE?
“Niente di tutto questo ispira la nostra creatività, credo che nel nostro caso venga sempre dall’interno. I giorni scorrono via veloci e non ci sono cose che mi circondano che mi ispirano veramente”.
SPERO CHE PRESTO TORNERETE A SUONARE IN ITALIA, GIA’ MAGARI DURANTE IL PROSSIMO TOUR. CI PUOI GIA’ ANTICIPARE QUALCOSA?
“Naturalmente torneremo in Italia! Niente ci può tenere lontani dal vostro paese, posso già anticiparti che faremo due date con il nuovo prossimo tour nel vostro paese. Ritorniamo sempre volentieri, mi ricordo ancora il primo concerto che tenemmo nel lontano 1995 e da quella volta siamo sempre ritornati e così sarà anche in futuro! Un saluto ai nostri fedelissimi fan italiani!”.