Il nome Mark Boals è da sempre associato al metal neoclassico ed alla figura del Maestro Yngwie Malmsteen! Anche i suoi album solisti hanno sempre ricalcato lo stile neoclassico che lo ha lanciato nell’olimpo del metal grazie soprattutto all’indimenticato “Trilogy”, masterpiece immancabile nella collezione di ogni amante del genere! Questa volta le cose sono cambiate: con “The Edge Of The World” il prode Mark ha dato un netto taglio al passato, sfornando un disco maturo, complesso ed influenzato da progressive, heavy metal e hard rock melodico! Non potevamo certo perderci l’opportunità di contattare il mitico singer per carpire più dettagli possibili sulla sua nuova fatica!MARK, COME E’ NATO “THE EDGE OF THE WORLD”?
“L’idea di base era di scrivere canzoni che si differenziassero dal classico disco che ci si potrebbe aspettare da me, desideravo da molto tempo comporre un album heavy melodic progressive tutto incentrato sulle linee vocali. Ho iniziato a scrivere i pezzi lo scorso inverno ed ho fatto alcune demo su cui ho lavorato minuziosamente a livello di sound e struttura. Avevo inoltre intenzione di lavorare con gente nuova, che potesse dare una certa aria di novità nella mia musica, così ho contattato alcuni ‘amici’, chiedendo loro se erano disposti a collaborare per co-scrivere insieme a me alcuni brani. Uno di questi nuovi amici è un grande chitarrista, Chris Brooks, mi ha suggerito l’idea di base per comporre un pezzo, e lo stesso hanno fatto Tony Macalpine e Virgil Donati. Per quanto riguarda la batteria ho sempre amato il modo di suonare di Vinnie Appice, in particolare i suoi album con i Black Sabbath e Ronnie James Dio li trovo sensazionali, di conseguenza gli ho chiesto di partecipare sul mio disco. Arriviamo così alle tastiere, e la mia intenzione era ottenere un sound fuori dal comune, chi altri se non Erik Norlander avrebbe potuto aiutarmi? Devi sapere che Erik possiede la più grande collezione di tastiere e relativi accessori che abbia mai visto! La maggior parte del disco è stato registrati ai Mothership, gli studi di Steve Vai, il resto nei miei studi ed in quelli di Erik. Il mixaggio e mastering sono avvenuti agli studi di Erik.
COME MAI HAI ABBANDONATO IL MONIKER RING OF FIRE? NON HAI PIU’ INTENZIONE DI CONTINUARE L’AVVENTURA CON LA TUA BAND?
“I Ring Of Fire sono vivi e vegeti, non è successo nulla di preoccupante! Questo disco lo si deve considerare come una mio lavoro personale, ma ti assicuro che molto presto uscirà un nuovo disco dei Ring Of Fire.”
CHE TEMATICHE HAI AFFRONTATO SU “THE EDGE OF THE WORLD”?
“Principalmente ho parlato di mondi fantastici, al di fuori della vita reale. Ho scelto questo argomento perché ogni tanto è bello fuggire da tutto e da tutti, anche se nel disco sono comunque presenti pezzi che parlano di storie d’amore e altri con tematiche sociali.”
COME ANTICIPAVI PRIMA, SU “THE EDGE OF THE WORLD” TI ALLONTANI DAL TUO TIPICO STILE NEOCLASSICO PRIVILEGIANDO SONORITA’ PROGRESSIVE E HARD ROCK MELODICHE…
“Esatto e la cosa in un certo senso è stata pianificata. Come ti dicevo prima, era mia intenzione fare un disco del genere, ma solo perché questa voglia è nata in maniera spontanea dentro di me. Mi sono semplicemente limitato ad aspettare che arrivasse un’opportunità per poterlo registrare. I tempi maturi sono giunti ed eccoci qui!”
MARK, RIUSCIRAI A VENIRE A SUONARE IN VESTE SOLISTA QUI IN ITALIA?
“Credo proprio di sì, con i nostri promoter stiamo lavorando per poter venire a suonare anche nel vostro splendido Paese. Dovremmo venire a suonare in Italia attorno alla primavera del 2003, vi aspetto tutti, ci sarà da divertirsi!”
DOPO LA RELEASE DI “WAR TO END ALL WARS” DI YNGWIE MALMSTEEN HAI FATTO UN PERIODO DI ENTRA ED ESCI NELLA LINE-UP DEL GUITAR HERO SVEDESE…CHE E’ SUCCESSO?
“E’ una vecchia storia, una volta finito l’album Yngwie Malmsteen senza tanti ripensamenti ha licenziato manager, produttore ed ingegnere del suono, decidendo di occuparsi in prima persona di tutto! Io ero decisamente contrariato dal risultato finale del miraggio, ma volevo comunque andare in tour con lui, perché suonare dal vivo è sicuramente la parte più divertente nel lavorare con Yngwie. Purtroppo il suo nuovo manager si era messo in testa di cambiare cantante, così è avvenuto lo split. Non troppo tempo dopo il nuovo singer di Malmsteen lo ha mollato a tour già iniziato, così Yngwie in persona mi ha chiamato per un rientro in line-up. Io ho accettato di aiutarlo a finire il suo lungo tour mondiale, anche perché altrimenti sarebbe stato costretto a cancellarlo definitivamente. In fondo nonostante tutto, io e lui siamo vecchi amici! Ai tempi avevo già fatto uscire l’album ‘Ring Of Fire’, così, a tour finito, ho lasciato Malmsteen ed insieme ai miei musicisti abbiamo formato una nuova band.”
AVRESTI CANTATO SUL NUOVO DISCO DI MALMSTEEN?
“No, ero troppo occupato con la mia nuova band, che mi lascia sfogare tutta la mia creatività liberamente, senza alcun vincolo. Quando lavori con Yngwie ti puoi scordare di proporre idee liberamente!”
IN ALCUNE INTERVISTE YNGWIE MALMSTEEN HA DICHIARATO CHE IL VOSTRO RAPPORTO E’ SPESSO BURRASCOSO…
“Vedi, andare d’accordo con Yngwie è cosa non da poco, anche se per quanto mi riguarda è un musicista pieno di talento! Abbiamo avuto alcune grosse discussioni, ma alla fine ci rispettiamo molto a vicenda. Anche se fa certe dichiarazioni in pubblico, sinceramente non mi toccano!”
UN GIUDIZIO SULLA SCENA METAL?
“Credo che oggi la scena stia crescendo, ma il successo dipende dalle nuove band che dovranno essere in grado di venir fuori con musica originale e di conquistare i fans.”
RECENTEMENTE HAI COLLABORATO CON DANIELE LIVERANI NELLA SUA ROCK OPERA “GENIUS. COSA MI RACCONTI IN MERITO?
“Ti dico che mi sono divertito moltissimo perché la musica di ‘Genius’ è molto differente da ciò che suono normalmente, è stata una sorta di nuovo stimolo. Le melodie create da Daniele sono molto interessanti, in quel disco c’è davvero un sacco di buona musica.”
MARK SO CHE PER LA RELEASE DEL DVD LIVE DEI RING OF FIRE HAI AVUTO UNA SERIE DI PROBLEMI LEGALI CON IL SOLITO MALMSTEEN A CAUSA DI DUE SUE COVER CHE AVEVI INSERITO IN SCALETTA…
“Si trattava del medley di due pezzi presi dall’album ‘Trilogy’, ‘You don’t Remember I’ll Never Forget’ e ‘Magic Mirror’. Io ho cantato quei pezzi su disco e volevo includerli nel live come una sorta di tributo al mio passato insieme a Malmsteen. Non ci sarebbe stato alcun problema, questo fino a quando non si è deciso di fare la versione Dvd! Tutti i permessi erano in regola, ma a Dvd finito l’autorizzazione ci è stata negata e abbiamo dovuto rifare tutto con enorme dispendio di denaro! La cosa strana è che le royalties per quei pezzi erano stati pagati…non ho mai capito, e nemmeno mi è stato mai detto il perchè della scelta di Yngwie…”
QUANTO E’ IMPORTANTE PER TE CONTINUARE A SUONARE IL TUO BASSO?
“Semplicemente è il mio strumento preferito, amo suonarlo e continuerò sempre a farlo!”
SIAMO ALLA FINE, HAI ALTRO DA AGGIUNGERE?
“Italy rocks!!!!!!!!!!!! Voglio vedervi tutti quanti la prossima primavera in tour!!!! Non mancate!”