MAYHEMIC – La nuova stirpe

Pubblicato il 11/10/2024 da

Dal sempre fervente panorama cileno, sono di recente emersi i Mayhemic, una giovane formazione che ha letteralmente scosso la scena con il proprio album di debutto “Toba”. Non siamo nuovi a exploit di questo tipo, se pensiamo al sempre più rispettato circuito del paese sudamericano, ma il primo full-length di questi ragazzi sta dimostrando di avere davvero una marcia in più in una corrente – quella thrash metal – dove ormai è sempre più raro imbattersi in produzioni di valore.
Con il suo debutto, uscito per la sempre affidabile Sepulchral Voice, il gruppo ha colpito per la sua energia selvaggia, abbinata a un grande estro creativo a livello di strutture, per un mix tanto avvincente quanto attuale, a dispetto delle ovvie influenze mutuate da certi cosiddetti padri del genere.
Andiamo a conoscere meglio la band con le parole dei chitarristi/cantanti Noctumbra e Doom…

CONGRATULAZIONI PER “TOBA”, IL VOSTRO FANTASTICO ALBUM DI DEBUTTO. SEMBRATE UNA BAND NUOVISSIMA, MA SIETE ATTIVI GIÀ DA DIVERSI ANNI, CON VARI DEMO E SINGOLI ALL’ATTIVO. PERCHÉ AVETE IMPIEGATO COSÌ TANTO PER COMPLETARE IL PRIMO ALBUM?
Noctumbra: – Saluti dalla fine del mondo! La verità è che l’album è stato praticamente composto nel corso del 2021, ma la situazione con il Covid-19 ha ritardato tutto: abbiamo avuto qualche problema a coordinarci per le prove, fino ad avere qualche complicazione a livello finanziario e di produzione. Solo nel 2022 abbiamo potuto riprendere le prove e iniziare a registrare l’album.
Il processo non è stato privo di difficoltà e anche in questa circostanza abbiamo subìto alcuni ritardi, ma credo che alla fine il disco stia uscendo al momento giusto. Siamo molto soddisfatti del risultato, quindi penso che il tempo sia stato ben speso.

MUSICALMENTE AVETE CAMBIATO SOLO QUALCHE SFUMATURA NEL CORSO DEGLI ANNI. SI PUÒ DIRE CHE ABBIATE LASCIATO SPAZIO A UN PO’ PIÙ DI MELODIA E CHE OGGI LE CANZONI SIANO UN PO’ PIÙ TECNICHE, MA IL VOSTRO STILE È ORMAI NOTO. COME LO VEDETE DALL’INTERNO?
Noctumbra: – Sono d’accordo, anche se devo sottolineare come abbiamo anche aumentato significativamente la velocità. Se parliamo di bpm, in media, le canzoni sul nostro demo “No Life” erano intorno ai 210 bpm, mentre sull’EP “Mortuary Feast of Skeletons” avevamo raggiunto i 270; quindi su “The Last Judgment / Volcanic Blast” si parla di 286 e ora, nel nostro debut album, abbiamo addirittura toccato i 320 bpm (“Extinction & Mystery”).
Questo, abbinato a un leggero salto in avanti a livello tecnico – e melodico, in parti molto specifiche, anche se non sono sicuro che ‘melodico’ sia il termine più consono – ha portato a quanto puoi ascoltare sul disco.
Per il prossimo album, l’idea è quella di continuare a crescere, ma non con così tanta enfasi sulla velocità. Sto pensando di approfondire ancora di più la creazione di concept album, non solo dal punto di vista lirico, ma anche musicale; da quella prospettiva potrebbero esserci alcune sorprese, le quali comunque non allontaneranno in alcun modo i Mayhemic dal loro violento suono thrash.

QUALI TEMATICHE VOLETE APPROFONDIRE CON I MAYHEMIC? QUANTO SONO IMPORTANTI I TESTI PER UN GRUPPO COME IL VOSTRO?
Noctumbra: – Nei nostri primi lavori, i testi trattavano temi come l’anticristianesimo, la morte e perfino certe tematiche fantasy. Il nostro album di debutto è invece un vero e proprio concept: ogni canzone affronta uno scenario diverso che ruota attorno all’idea dell’estinzione umana.
Come accennato, ci piacerebbe che in futuro i testi siano ancora più legati a un concept specifico. Ho già alcune idee in mente, ma le svelerò più avanti.
Naturalmente trovo i testi estremamente importanti: per me sono una vera risorsa in più, come se si trattasse di altri strumenti musicali. È un discorso che potrei allargare alla copertina o anche al booklet. Non tutte le band si concentrano su questi aspetti di un disco: in alcuni casi riescono comunque a fare un ottimo lavoro, ma, a mio avviso, sottovalutare un elemento come quello lirico è sempre un gran peccato.

È DIFFICILE PER VOI CREARE NUOVI RIFF E CANZONI IN UNA CORRENTE COSÌ SPECIFICA E TENDENZIALMENTE TRADIZIONALISTA DEL METAL? IL THRASH METAL, DOPO TUTTO, È TRA I GENERI CHE ESISTONO DA PIÙ TEMPO, NEL NOSTRO PANORAMA…
Noctumbra: – Per adesso, direi di no. Partendo dal fatto che suoniamo uno stile che si sta sviluppando da quasi mezzo secolo, siamo senz’altro consapevoli che quello che faremo assomiglierà quasi sempre a qualcos’altro, in un modo o nell’altro. Tuttavia, ciò non ci ha mai impedito di impegnarci nella composizione e di metterci alla ricerca di una nostra strada.
Quando abbiamo iniziato come Mayhemic, sapevo che ci sarebbero stati dei commenti per via della somiglianza con i primi lavori dei Kreator o dei Sodom, ma sentivo dentro di me che avevamo le carte in regola per confezionare delle canzoni in grado di aggiungere qualcosa a questo genere, e così abbiamo fatto. Detto ciò, la nostra vena compositiva sta crescendo poco a poco e l’obiettivo è raggiungere un’identità unica, anche se sappiamo che ci vorrà del tempo.

QUALE ASPETTO DEL THRASH METAL VI APPASSIONA COSÌ TANTO?
Noctumbra: – Il thrash metal può essere estremamente veloce, violento e può persino risultare soverchiante all’ascolto. Qualcosa di simile alla tachicardia! Secondo me non c’è molta musica che possa offrire tutte queste esperienze contemporaneamente. Voglio creare e condividere quella sensazione, ed è per questo che mi cimento in questa musica. Inoltre, sono convinto che il thrash metal abbia ancora dei limiti che, in questi termini, non sono ancora stati raggiunti; possiamo dimostrare che questo stile può essere ancora più estremo, senza tuttavia sfociare completamente nel death o nel black metal. Ecco perché i Mayhemic sono qui!

OVVIAMENTE SEMBRATE DECISAMENTE APPASSIONATI DI METAL VECCHIA SCUOLA IN GENERALE. QUANDO AVETE INIZIATO AD ENTRARE IN CONTATTO CON IL METAL? C’È STATA UNA PERSONA IN PARTICOLARE CHE VI HA COINVOLTO O SOLO UNA SERIE DI EVENTI E COINCIDENZE? LA MUSICA VI HA CATTURATO SUBITO OPPURE SI È TRATTATO DI UN PERCORSO GRADUALE?
Doom: – All’inizio non ero un fan di alcun genere metal specifico: sai, quando inizi a esplorare questo mondo sei più aperto a tutto ciò che ha da offrire. Solo col tempo i tuoi gusti diventano più raffinati.
Penso che la scena thrash in Cile spinga parecchio verso la ricerca di un suono tradizionale: abbiamo molti interpreti validissimi dalle nostre parti e, tramite loro, è facile entrare in contatto con i vari capostipiti o venire a conoscenza di altri nomi di culto. Il nostro attaccamento a questo stile nasce quindi in seguito alle nostre frequentazioni: trovandoci nel pieno di questo ambiente molto infervorato è stato facile appassionarci a nostra volta.

I MAYHEMIC SONO CHIARAMENTE UNA REALTÀ UNDERGROUND: COME PRENDERESTE L’OPPORTUNITÀ DI SUPPORTARE UN NOME COME KREATOR O OVERKILL IN UN TOUR? PENSATE CHE UNA SIMILE EVENTUALITÀ SIA ALLA VOSTRA PORTATA?
Doom: – Sarebbe fantastico, anche se appunto per ora non credo che una simile opportunità sia dietro l’angolo. Non sarebbe male avere modo di cimentarci in un circuito più mainstream e vedere che tipo di responso saremmo effettivamente in grado di ottenere. Di certo sarebbe un sogno condividere il palco con simili nomi.

RESTANDO DALLE VOSTRE PARTI, LA SCENA METAL CILENA È FANTASTICA. POTRESTE CONSIGLIARCI QUALCHE NUOVA BAND DEL PANORAMA LOCALE CHE SECONDO VOI DOVREMMO TENERE D’OCCHIO?
Doom: – Infestation of Death: questi ragazzi propongono un ottimo death metal progressivo. Poi Mortajas e Heraldica de Mandrake sono dei gruppi doom davvero notevoli. Quindi posso citare anche Suffering Sights, Trastorned, Morbid Cruelty, Blood Oath, ecc. Abbiamo veramente una scena fantastica in questo momento.

QUALI SONO I VOSTRI PROGRAMMI PER IL RESTO DELL’ANNO? STATE GIÀ LAVORANDO A NUOVA MUSICA?
Noctumbra: – In termini musicali, sto raccogliendo dei libri per iniziare a sviluppare il prossimo concept lirico, per poi iniziare a comporre il secondo album. Ho già alcuni riff e idee, ma c’è ancora molta strada da fare prima di poter dire qualcosa di concreto. La verità è che la band continua a progredire sotto ogni aspetto e siamo molto felici del momento che stiamo vivendo.
Doom: – Siamo appena tornati da un tour in Bolivia e vogliamo ancora promuovere “Toba”, quindi speriamo di avere modo di tenere altri concerti!

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