MEGATON SWORD – Un amarcord borchiato

Pubblicato il 28/03/2023 da

La nostalgia dei tempi andati è un fenomeno che si riflette inevitabilmente anche sulla nostra amata musica, nata ormai più di quarant’anni fa, ma come fa un gruppo di giovani ad appassionarsi così tanto al caro vecchio true epic metal? Ne abbiamo parlato con i Megaton Sword, forti del loro ottimo secondo disco “Might & Power”. Una band che non nasconde la sua passione per la musica vecchia scuola né nel nome esegerato, né dai soprannomi che il combo svizzero si è dato per portare alle masse il messaggio degli déi dell’heavy metal.
Fra storie di monicker nati in preda al delirio alcolico, film e libri culto e una fratellanza in corso fra tutte le band che si sono ritrovate a suonare questo genere, abbiamo esplorato tutte le possibilità di un piccolo gruppo proveniente da Zurigo che è riuscito a farsi strada insieme a decine di altri che interpretano, ognuno a suon modo, questo genere musicale, guidati dalla passione smodata per il fantasy e per i riffoni battaglieri.

CIAO E BENVENUTI SU METALITALIA.COM. POTRESTE SPIEGARE AI NOSTRI LETTORI LA STORIA DEI MEGATON SWORD, COME LA BAND È NATA E PERCHÉ AVETE SCELTO UN NOME COSÌ STRANO?
Simon The Sorcerer: – Uzzy, Dan ed io ci siamo incontrati ad un concerto degli Obituary a Zurigo nell’estate del 2017. Conoscevo Uzzy da un po’ di tempo, ma non eravamo proprio amici stretti al momento, mentre Dan non lo conoscevo affatto. Abbiamo cominciato a parlare, bevendo un sacco di birra, e abbiamo realizzato che avremmo voluto formare insieme una band di metal classico nello stile dei Manowar e di altre band ‘true metal’. Poche settimane dopo ho chiesto al mio amico Chris se voleva suonare la chitarra: questo non è proprio il suo genere, ma alla fine ha ceduto. Dopo di che tutto è andato piuttosto velocemente: il primo EP “Niralet” è uscito nel 2019, il primo album “Blood Hails Steel – Steel Hails Fire” nel 2020. Nello stesso anno, Seth Angel si è unito alla band come secondo chitarrista. Naturalmente, anche il nome della band è stato creato sotto l’influenza del luppolo (quale non lo è stato?): volevamo solo avere un nome figo che fosse veramente eccessivo.

COMINCIAMO A PARLARE DELL’ALBUM: “MIGHT & POWER” MI FA PENSARE A ROBERT E. HOWARD E AI SUOI RACCONTI CIMMERI, MA HO NOTATO CHE L’ALBUM NON HA UN CONCEPT. DA DOVE È VENUTA L’ISPIRAZIONE PER LA VOSTRA SCRITTURA DEI TESTI?
Uzzy Unchained: – Per i testi e l’artwork, abbiamo un concept, ma forse non è così ovvio da vedere. Dall’EP “Niralet” in poi, le nostre canzoni hanno tutte raccontato storie ambientate in Niralet, un continente su un pianeta simile alla Terra: Xarkahar, un mondo che ho inventato e continuo ad espandere. Le storie offrono solo scorci di questo mondo, come se fossero scatti fotografici. Di conseguenza, è probabilmente difficile notare come tutte le canzoni siano collegate: in realtà hanno anche un ordine cronologico, che però non corrisponde all’ordine di riproduzione delle uscite. Inoltre, alcune storie si svolgono in parallelo. Tengo una lista dell’ordine cronologico e mi appunto quali parti delle storie ho già raccontato, quindi, quando scrivo nuovi testi, posso continuare una linea narrativa o aggiungerne una nuova, a seconda di ciò che la canzone richiede. Tuttavia il mio lavoro sui testi non inizia fino a quando non ho scritto le melodie: perché questo accada, ‘The Sorcerer’ deve fare la sua magia per primo. Forse vorrà esprimere qualche parola sulle sue ispirazioni…
Simon: – Lo stregone può fornire solo informazioni sulle ispirazioni musicali, poiché quelle letterarie non sono rilevanti per questa band. Le maggiori influenze sono probabilmente Manowar, Saxon, Grand Magus, Manilla Road, Grave Digger ecc., ma attingiamo anche dalle influenze del metal estremo o del rock classico. Tutti noi abbiamo un gusto abbastanza ampio in materia di musica, che si riflette nella scrittura delle canzoni.

AVETE DIVISO IL TITOLO DELL’ALBUM IN DUE TRACCE: “MIGHT” E “POWER”, È STATA UNA SCELTA DERIVANTE DALLA COMPOSIZIONE DELLA TRACKLIST O TOTALMENTE CASUALE?
Simon: – Circa tre mesi dopo l’uscita di “Blood Hails…”, è scoppiata la pandemia. Avevamo sviluppato l’idea di pubblicare un 7 pollici non appena la pandemia fosse finita per dare all’album la possibilità di essere promosso al meglio. Il nome “Might & Power” era già nella nostra testa a quel punto, quindi ho iniziato a scrivere due canzoni che si sarebbero chiamate “Might” e “Power”. Come tutti sappiamo, la pandemia è durata più a lungo di quanto pensassimo, quindi abbiamo abbandonato l’idea di pubblicare solo un EP e abbiamo iniziato a scrivere un nuovo album! Ma abbiamo pensato che il titolo fosse così figo che l’abbiamo mantenuto.

MI PIACE IL FATTO CHE ALCUNE TRACCE SIANO VELOCI E ABBIANO UN RITORNELLO ACCATTIVANTE, COME “IRON PLAINS”, E ALTRE ABBIANO UN APPROCCIO PIÙ DRAMMATICO COME LA FINALE “BABE ETERNAL”: COME SI PASSA DA UN’ATMOSFERA ALL’ALTRA?
Simon: – Mi piace semplicemente la varietà e la creatività, quindi per me è molto facile giocare con diverse atmosfere o tempi. Scrivere un album uniforme sarebbe molto più difficile, perché probabilmente mi sarei annoiato dopo un po’.

PENSO CHE IL CANTATO DI UZZY UNCHAINED SIA DIVENTATO PIÙ AGGRESSIVO, PIÙ VICINO AI VECCHI ALBUM DEI MANILLA ROAD, RISPETTO A CIÒ CHE HA FATTO IN “BLOOD HAILS STEEL – STEEL HAILS FIRE”. SIETE D’ACCORDO? AVETE DECISO DI DIVENTARE PIÙ AGGRESSIVI E MENO DRAMMATICI IN QUESTO NUOVO ALBUM?
Simon: – Le voci aggressive di cui parli si possono già sentire in “Wastrels” o in “For Glory”. Volevamo averne di più nel nuovo album perché alcune parti della storia lo richiedevano. A parte questo, penso che la sua voce sia diventata più espressiva in generale: le parti cantate in modo pulito sono diventate ancora più drammatiche. Questo rende “Might & Power” ancora più vario di quanto già fosse il nostro disco precedente.

QUESTO ALBUM È PURO EPIC METAL VECCHIA SCUOLA: MI HA RICORDATO MOLTI DISCHI, SIA VECCHI CHE NUOVI. ASCOLTATE LE NUOVE BAND CHE SUONANO QUESTA MUSICA? PENSATE CHE POSSANO AVERVI INFLUENZATO IN QUALCHE MODO?
Simon: – Sì, certo, ad esempio ultimamente ho apprezzato gli Arkham Witch, i Nite e soprattutto i Famyne. Ma non direi che queste band ci influenzino musicalmente. È bello che ci siano così tante band che interpretano lo stesso genere in modo completamente diverso.

ABBIAMO VISTO CHE LA LETTERATURA FANTASY È AUMENTATA NEGLI ULTIMI ANNI, GRAZIE AL SUCCESSO DELLA SAGA DI MARTIN “IL TRONO DI SPADE”, MA ANCHE GRAZIE AI VIDEOGIOCHI COME “THE WITCHER” E MOLTI ALTRI: PENSATE CHE CI SIA UNA CORRELAZIONE TRA QUESTO AUMENTO DELLA PASSIONE PER IL FANTASY E LA FORMAZIONE DI MOLTE NUOVE BAND DI EPIC METAL NEL MONDO? QUESTO HA ANCHE INFLUENZATO VOI?
Uzzy: – Sono stato molto contento di questa tendenza, perché improvvisamente ci sono state così tante nuove e grandi serie fantasy e film che dovevo davvero guardare. Comunque, ho iniziato a leggere fantasy decenni fa: il primo vero libro che ho mai finito di leggere è probabilmente stato “Il Signore degli Anelli”. Da allora ho letto molto di fantascienza e fantasy, moderni e antichi. Suppongo che tutto ciò mi influenzi in qualche modo (spesso inconsciamente), ma cerco comunque di non pensarci quando lavoro sui miei testi.

PERCHÉ UNA BAND DI WINTHERTUR, VICINO A ZURIGO, DECIDE DI SUONARE EPIC METAL? IN CHE MODO IL LUOGO IN CUI VIVETE (O I LUOGHI IN CUI AVETE VISSUTO), INFLUISCE SULLA MUSICA CHE CREATE, O SUL VOSTRO GUSTO MUSICALE? PER QUANTO RIGUARDA IL METAL, LA SVIZZERA È PRINCIPALMENTE CONOSCIUTA PER TOM G. WARRIOR E FORSE GLI ELUVEITIE, PIÚ RECENTEMENTE.
Dan Thundersteel: – Io, Simon e Uzzy siamo sempre stati molto interessati al caro vecchio ‘true metal’ in stile Manowar. Quando gli Eternal Champion e la new wave of traditional heavy metal sono emersi, circa cinque anni fa, abbiamo capito che volevamo fare qualcosa di simile, specialmente dal momento che nessun altro in Svizzera stava suonando questo tipo di musica. Simon the Sorcerer ha anche scoperto di avere centinaia di riff di questo tipo nelle sue corde! Ad essere sinceri, comunque, non penso che la posizione geografica abbia avuto molto impatto su di noi. La maggior parte della nostra ispirazione musicale proviene dal Regno Unito e dagli Stati Uniti.

COME SIETE FINITI A LAVORARE CON PAOLO GIRALDI? DA DOVE È VENUTA L’IDEA DI CHIEDERGLI DI REALIZZARE LA COPERTINA DELL’ALBUM?
Dan: – Adam Burke ha fatto un lavoro eccellente sui primi due dischi, ma questa volta volevamo che l’artwork fosse più vicino alle tematiche dell’album. Poiché Giraldi è un maestro nel catturare magnificamente la malvagità, sapevamo fin dall’inizio che era l’uomo giusto per il lavoro questa volta. Siamo contenti di aver collaborato con lui e che abbia creato un incredibile pezzo d’arte per noi.

L’EPIC METAL, SECONDO VOI, È ANCORA UN GENERE MUSICALE FERTILE IN GRADO DI ATTIRARE NUOVI FAN NELLA SCENA DI OGGI? TROVATE IL PUBBLICO PARTICOLARMENTE PROPENSO A QUESTO TIPO DI MUSICA?
Simon: – Sì! In generale, l’heavy metal classico ha visto un enorme ripresa negli ultimi anni. Ma questo non riguarda solo le nuove band: anche la riscoperta di cose degli anni Settanta o Ottanta, abbastanza evidente quando guardiamo tutte le ristampe in vinile degli ultimi anni. È difficile dire quanto durerà questa tendenza, o se a un certo punto si verificherà di nuovo una pausa, come è stato il caso in quasi tutti i sottogeneri negli ultimi decenni.

IN CHE MODO LA DYING VICTIM PRODUCTIONS VI STA AIUTANDO A EMERGERE DALL’UNDERGROUND? SIETE FELICI DI QUESTA COLLABORAZIONE?
Dan: – La Dying Victims Productions sta facendo un lavoro fantastico nel promuoverci e far conoscere il nostro nome, che per noi si traduce in vendite di dischi migliori e una esposizione maggiore sui vari media. La comunicazione è veloce e professionale e Florian, che gestisce l’etichetta, è un appassionato di musica sfegatato proprio come noi, quindi è una corrispondenza perfetta. L’etichetta si sta espandendo lentamente, ma vediamo grandi possibilità per il nostro futuro.

AVETE SUONATO AL KEEP IT TRUE 2022 E SUONERETE IN PIÙ FESTIVAL NEI PROSSIMI MESI: CI SARANNO POSSIBILITÀ DI VEDERVI IN ITALIA? SIETE MOLTO VICINI A NOI!
Simon: – Sì, stiamo programmando un tour più piccolo per la fine di aprile/inizio maggio con i nostri fratelli Venator. La maggior parte dei concerti si terrà nel sud-est della Germania, poi due in Austria, uno in Repubblica Ceca e uno in Svizzera. Suoneremo anche al primo ‘Dying Victims Attack! Festival’, organizzato dalla nostra etichetta. Naturalmente speriamo di trovare spazio anche per uno show in Italia. Alle agenzie di booking là fuori: mettetevi in contatto con noi!

0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.