A solo un anno dalla prima intervista, riaccogliamo sulle nostre pagine i Memoriam di Karl Willetts, nel frattempo diventati una delle nuove band più prolifiche in campo death metal, vita la serie di EP e singoli che il gruppo ha pubblicato dalla primavera scorsa, culminata nell’imminente arrivo del debut album “For The Fallen”, promosso dal colosso Nuclear Blast. L’ex frontman dei Bolt Thrower e i suoi compagni di avventura non hanno perso tempo una volta ritrovatisi in sala prove, prendendo le distanze dalla definizione di ‘progetto’ e cercando di imporsi come una vera e propria band il più presto possibile. L’improvvisa morte dell’amico Martin ‘Kiddie’ Kearns rappresenta un importante monito per questi veterani del death metal britannico, oggi più che mai desiderosi di vivere nel presente e di sfruttare al meglio ogni occasione. Ne parliamo nuovamente con il gioviale cantante.
DUE EP, UN SINGOLO E UN ALBUM PUBBLICATI IN CIRCA UN ANNO. AVEVATE IN MENTE UNA TALE PROLIFICITA’ QUANDO AVETE FONDATO I MEMORIAM?
“No, niente affatto. Le cose sinora sono andate in modo fantastico: volevamo soltanto trovarci in sala prove per divertirci fra di noi e guarda dove siamo ora. Abbiamo già ottenuto tutto questo e ciò che arriverà d’ora in avanti sarà solo un grande bonus”.
SCOTT E’ IL PRINCIPALE COMPOSITORE DELLA BAND. IMMAGINO CHE AVESSE GIA’ ABBASTANZA MATERIALE PER UN ALBUM QUANDO LO AVETE INCONTRATO, CONSIDERATA LA CELERITA’ CON LA QUALE SIETE ARRIVATI SUL MERCATO.
“Sì, tutte le canzoni che abbiamo composto sinora hanno origine da idee e da riff di Scott. Aveva già due brani pronti ancora prima che ci trovassimo in sala prove per la prima volta. Il resto dei pezzi è stato ultimato molto velocemente: Scott ha un grande archivio di riff sul suo suo computer. Insieme abbiamo 192 anni, ma lavoriamo e siamo veloci come dei ragazzini (ride, ndR)”.
I MEMORIAM SEMBRANO EFFETTIVAMENTE UN GRUPPO VITALE E AFFAMATO: NON SOLO AVETE GIA’ COMPOSTO UN INTERO ALBUM, MA AVETE ANCHE AVUTO MODO DI ESIBIRVI FUORI DALL’INGHILTERRA. CIO’ MI FA DOMANDARE SE LA DECISIONE DEI BOLT THROWER DI NON PUBBLICARE PIU’ NUOVA MUSICA DOPO “THOSE ONCE LOYAL” E DI MANTENERE UN BASSO PROFILO FOSSE CONDIVISA DA TUTTI I MEMBRI DELLA BAND. SE POTESSI TORNARE INDIETRO FARESTI CERTE COSE DIVERSAMENTE?
“E’ difficile rispondere. Non amo soffermarmi sui ‘se’ e i ‘ma’. Penso che i Bolt Thrower abbiano fatto bene a non andare oltre ‘Those Once Loyal’, ma al tempo stesso non posso negare che mi mancasse l’aspetto creativo del fare parte di una band. Credo che ciò abbia contribuito alla velocità con cui i Memoriam hanno provato ad imporsi. Come ho recentemente imparato, la vita è breve e non dobbiamo lasciarci sfuggire alcuna occasione. Non sai mai cosa potrebbe accadere domani”.
“FOR THE FALLEN” E I DEMO HANNO RAPPRESENTATO LA TUA PRIMA ESPERIENZA IN UNO STUDIO DI REGISTRAZIONE IN PIU’ DI UN DECENNIO. COME TI SEI TROVATO AD ESSERE NUOVAMENTE ALLE PRESE CON DELLE REGISTRAZIONI? ANCHE PER ANDY WHALE DEVE ESSERE STATA UN’ESPERIENZA SIGNIFICATIVA, VISTO CHE PARE CHE NON SUONASSE LA BATTERIA DAGLI ANNI NOVANTA…
“In effetti non è stato facile registrare dopo un periodo così lungo di assenza dallo studio. Il mio stile e il modo di esprimermi sono inoltre cambiati, anche per questioni di età. Tuttavia, è stato un piacere trovarmi di nuovo in questa situazione: non capita spesso di potere registrare un nuovo album e l’entusiasmo era alle stelle. E’ stato inoltre bellissimo vedere nuovamente Andy dietro la batteria: già dalle prime prove ho capito che la passione fosse di nuovo dentro di lui. Penso che non abbia mai suonato così bene ed è un piacere vederlo appassionarsi sempre di più”.
DOPO AVERE ASCOLTATO I PRIMI BRANI CHE AVETE RILASCIATO, MI ASPETTAVO UN ALBUM PIUTTOSTO BREVE. “REDUCED TO ZERO”, “CORRUPTED SYSTEM”, “FLATLINE” E “LAST WORDS” – LE INEDITE DEL DISCO – SONO INVECE CANZONI LUNGHE E STRUTTURATE. PER QUALE MOTIVO LE AVETE LASCIATE PER ULTIME? E’ STATA SOLO UNA COINCIDENZA?
“Abbiamo iniziato a lavorare seriamente su quelle canzoni nella primavera del 2016: si sono tutte evolute da pochi riff. Quando abbiamo deciso di ultimarle eravamo tutti più a nostro agio con il songwriting e la direzione musicale che volevamo imboccare e il risultato è ciò che puoi sentire su quei pezzi. Il materiale che stiamo componendo adesso segue quella scia”.
HAI UN EPISODIO PREFERITO SUL DISCO?
“I pezzi che preferisco sono ‘Flatline’, ‘Corrupted System’ e ‘Last Words’, per una serie di ragioni. ‘Flatline’ perchè amo la pesantezza dei suoi riff più doom; ‘Corrupted System’ per la sua vena punk: per la prima volta ho avuto modo di registrare un brano con quel tipo di attitudine. Infine, ‘Last Words’ perchè è un episodio epico e molto emotivo”.
DI COSA PARLANO I TESTI, INVECE? IL TITOLO “FOR THE FALLEN” SEMBRA UN CHIARO RIFERIMENTO A KIDDIE, MA COSA PUOI DIRMI DEI BRANI?
“L’album nella sua interezza deve essere visto come un tributo alla vita di Martin ‘Kiddie’ Kearns; la sua scomparsa ha avuto un forte impatto su di me ed è diventata la scintilla per l’inizio dell’avventura Memoriam. I testi dell’album possono essere visti come un’espressione catartica dei miei sentimenti e del mio dolore per la scomparsa di Kiddie. Esiste un tema guerresco che attraversa tutto il disco, ma ciò nasconde una riflessione più personale sul concetto di lutto. In alcuni frangenti ho anche accennato ad alcuni argomenti di matrice politica, una cosa che non avevo mai fatto in precedenza”.
UNO DEGLI ASPETTI PIU’ CONVINCENTI DEL DISCO E’ SENZA DUBBIO LA COPERTINA A CURA DI DAN SEAGRAVE. IMMAGINO SIATE MOLTO SODDISFATTI DEL RISULTATO FINALE. COME E’ STATO LAVORARE CON QUESTO LEGGENDARIO ARTISTA?
“Contattare Dan è stato molto semplice, così come spiegargli cosa avevamo in mente. Ci piaceva l’idea di una processione funebre attraverso un campo di battaglia e la sua interpretazione è stata perfetta. Siamo davvero contenti di questo artwork: ha così tanti dettagli che io stesso non posso ancora dire di conoscerlo del tutto”.
HO AVUTO IL PIACERE DI VEDERE I MEMORIAM ALLO SCORSO PARTY.SAN OPEN AIR IN GERMANIA. NEI VOSTRI PRIMI SHOW AVETE SEMPRE INCLUSO DEI PEZZI DEI BOLT THROWER. COME AVETE OPERATO LA SCELTA SU QUALI BRANI PROPORRE?
“Adoro il Party.San, davvero un grande festival! Sì, suoniamo sempre almeno un paio di tracce dei Bolt Thrower, sia per sfruttare al meglio il tempo che ci viene concesso, sia per omaggiare il passato. I pezzi che abbiamo scelto di suonare per adesso sono tutti particolarmente amati dai fan. Noi rappresentiamo l’unica chance che hanno di ascoltare quei brani dal vivo. Per adesso abbiamo proposto ‘Powder Burns’ perchè è il pezzo dei Bolt Thrower preferito del nostro bassista Frank; inoltre contiene il verso ‘Psychological technique – invincible no pain’, che è forse la mia frase preferita tra i testi dei Bolt Thrower. Poi suoniamo una versione accorciata di ‘Spearhead’, pezzo che è stato composto anche da Andy e che i Bolt Thrower non hanno suonato per tantissimi anni. Infine all’Eindhoven Metal Meeting abbiamo rispolverato ‘Inside the Wire’ perchè il nostro amico Dave Ingram era presente all’evento e ha voluto raggiungerci sul palco”.
LO SCIOGLIMENTO DEI BOLT THROWER HA LASCIATO UN VUOTO ENORME NELLA SCENA DEATH METAL. A PARTE I MEMORIAM, VEDI UNA BAND CAPACE DI RACCOGLIERE LA VOSTRA EREDITA’? NON SOLO A LIVELLO MUSICALE, MA ANCHE ETICO.
“No, non la vedo affatto. Cercheremo di colmare quel vuoto con i Memoriam”.
SEI IN CONTATTO CON BAZ E GLI ALTRI MEMBRI DEI BOLT THROWER? SAI COSA STANNO FACENDO IN QUESTO MOMENTO?
“No, non sono in contatto con nessuno di loro”.
OK, ORA CHE “FOR THE FALLEN” STA PER ESSERE PUBBLICATO, QUALI SONO I PIANI DEI MEMORIAM? SICURAMENTE AVREMO MODO DI VEDERVI SUI PALCHI EUROPEI…
“Il piano è di prendere parte al maggior numero di festival possibile nel 2017. Non abbiamo alcuna intenzione di vivere su un tour bus per un mese. Lo abbiamo fatto in passato e una tale esperienza non riuscirebbe a conciliarsi con le nostre vite attuali. Preferiamo i festival e abbiamo già quattordici eventi confermati da qui a settembre. Stiamo inoltre pensando di entrare in studio già ad ottobre per un nuovo album: stiamo componendo i brani e non posso che affermare che il 2017 sarà un anno molto intenso per i Memoriam”.