METSATOLL – Danze estoni a tempo di metal!

Pubblicato il 24/10/2005 da

Uno che abbia a cuore il metal, quello epico e/o estremo in particolare, nel corso degli anni prima o poi avrà di certo fatto l’incontro con una band proveniente dall’area Baltica; cosa non facilissima da farsi ma plausibile. E così dopo i primi pionieri lituani di un certo tipo di metal estremo piuttosto sperimentale, venne il tempo degli ormai conosciuti lettoni Skyforger a farci conoscere, tramite la loro musica ancorata alle tradizioni del posto, la loro terra natìa. In questo elenco però c’era un gap evidente: la mancanza di una band estone utile a chiudere il cerchio. Nel giro di un anno il cerchio è chiuso, prima con l’arrivo dei ruvidi e black metal oriented Loits, ora con i Metsatöll, band che mescola la tradizione folkloristica e musica estone con un metal semplice ma d’effetto. La buona qualità del CD, la peculiarità della proposta e l’ottima promozione fatta dall’etichetta Nailboard Records ha invogliato Metalitalia.com a contattare la band per farvi conoscere tutto quello che c’è da sapere su una folk metal band proveniente dall’Estonia! Buona lettura!

L’UNICA CHE BAND CHE SI CONOSCEVA SINO AD ORA PROVENIENTE DALL’ESTONIA ERANO I LOITS. CI VUOI PRESENTARE LA TUA BAND?
“I Metsatöll si sono formati all’inzio del 10212 – 10212 sono gli anni a partire dalla nascita della nostra terra, è sbagliato iniziare a contare gli anni a partire dalla nascita del profeta Gesù che oramai sappiamo essere errata anche come dato storico – ed eravamo in tre: Andrus Tins come bassista, Factor alla batteria e Markus alle chitarre e alla voce. Nei primi tempi la band suonava un heavy metal romantico con alcuni testi riferiti al folklore locale, il primo album ‘Terast mis hangund me hinge’ venne registrato dopo pochissimo tempo. Da quando sono entrato nella band abbiamo fatto solo due concerti. Io suonavo anche alcuni strumenti tradizionali e feci alcuni esperimenti inserendo alcune parti su quelle metal. La cosa ci piaceva e così decidemmo di continuare su questa strada. Così dopo vennero i brani nuovi, come ‘Merepojad’, e anche altri concerti. Dopo entrò in formazione il nuovo bassista Kuriraivo e alla fine Atso, ottimo drummer”.

A VOLTE LA VOSTRA MUSICA SEMBRA INFLUENZATA DA BAND QUALI I FINNTROLL, ALTRE VOLTE DA GRUPPI PROVENIENTI DALLA VOSTRA STESSA AREA BALTICA, COME AD ESEMPIO GLI SKYFORGER. CREDI CHE I METSATOLL SI INSERISCANO TRA QUESTI DUE FILONI?
“Quando ci siamo formati non si conosceva alcun gruppo con nome Finntroll, ho sentito solo il nome degli Skyforger un anno dopo che erano stati fondati i Metsatoll. Così tutto quello che si può sentire nella nostra musica è frutto di una spontanea ricerca a scoperta sonora che si accorda al folk estone e all’heavy metal. Non vorrei essere paragonato a nessun altro gruppo. Noi non facciamo altro che suonare quello che ci piace; se ciò sia più rock, più metal o più folk, lo lasciamo dire e decidere dalla critica”.

I PAESI BALTICI HANNO UN BACKGROUND CULTURALE COMUNE, MA OGGI DIFFERISCONO TRA LORO? IN COSA?
“Le nostre tradizioni nonostante tutto differiscono parecchio sia adesso, ma anche nel passato. Ma non si può rispondere a questa domanda con un paio di semplici battute”.

LA VOSTRA MUSICA SEMBRA AVVICINARSI MOLTO A QUEL BACKGROUND BALTICO DI CUI PARLAVAMO PRIMA, SEI D’ACCORDO?
“Una piccola precisazione: l’Estonia è un paese ugro-finnico, non è così simile agli altri due Paesi Baltici, se così si può dire. Quello che senti nella nostra musica è la nostra parlata tradizionale detta ‘regilaul’, un modo di cantare ugrofinnico in cui una prima persona canta la linea base di una melodia e poi un coro canta da solo le sillabe di quella stessa linea melodica poi ripetuta dal primo cantante. Questo modo di cantare lo puoi sentire bene in brani come ‘Ma Laulaks Seda Luguda’ e ‘Hiiekoda’. Anche gli strumenti tradizionali estoni sono differenti e suonano in modo diverso rispetto ad altri strumenti dell’area baltica. Ad ogni modo ci sono anche alcuni punti in comune con il resto dell’area ugro-finnica”.

SE ETICHETTIAMO LA VOSTRA MUSICA COME PAGAN/FOLK METAL, QUALI SONO LE BAND APPARTENENTI A QUESTO STESSO FILONE CHE VI PIACCIONO MAGGIORMENTE?
“Vorrei dire una cosa sul termine ‘pagan’. Pagano è tutto ciò che non è cristiano da un punto di vista cristiano. Io non sono pagano dal mio punto di vista e credo che oggi questo termine non abbia più una connotazione fortemente cristiana, quindi tutto dovrebbe esser comparato a partire da un diverso punto di vista. Per questo trovo sbagliato parlare di pagan metal. Ad ogni modo non ho sentito band che suonano qualcosa di simile alla nostra musica. Forse soltanto alcune celtic-metal band possono ricordare il nostro modo di suonare. Ascolto un sacco di generi di musica diversa, anche gruppi pseudo-folk metal come gli Znich della Bielorussia, gli spagnoli Mägo De Oz, gli israeliani Orphaned Land o i lituani Zalvarinis”.

L’ATMOSFERA DEL VOSTRO CD RIMANDA AD UN ANTICO BANCHETTO, MOMENTO CARICO D’IMPORTANZA NELLE ANTICHE TRADIZIONI SIA PER LA SUA CERIMONIALITA’ CHE PER UN TOCCO DI MAGIA. E’ QUESTA L’ATMOSFERA CHE VOLETE INFONDERE CON LA VOSTRA MUSICA?
“Già, hai ragione, sembra di stare ad un banchetto! Ognuno, ascoltando musica, scopre delle sensazioni e crea delle immagini, dovrebbe sempre essere così. Credo che per un musicista sia un grande complimento sentirsi dire che la propria musica ha atmosfera”.

AD ESSER SINCERO NON HO MAI VISTO UN FOGLIO PROMOZIONALE PROFESSIONALE COME QUELLO INVIATO PER VOI DALLA NAILBOARD RECORDS. IL LAVORO SVOLTO DA QUESTA LABEL E’ A DIR POCO ECCELSO, SE NON PERSINO ESAGERATO. IMMAGINO SIATE SODDISFATTI DEGLI SFORZI COMPIUTI DA QUESTA LABEL PER SUPPORTARVI…
“Stanno facedo un ottimo lavoro e nel farlo ci mettono il cuore”.

SE NON SBAGLIO NELLA VOSTRA LINE UP CI SONO ANCHE ALCUNI MEMBRI DEI LOITS, ALTRO VALIDO GRUPPO ESTONE. QUALI ALTRI GRUPPI INTERESSANTI CI SONO DALLE VOSTRE PARTI?
“C’è solo il nostro batterista Atso che fa parte dei Loits, come di altre numerose band qui in Estonia. Credo che ogni band ugro-baltica abbia qualcosa di interessante, sta sorgendo una discreta scena dalle nostre parti”.

IL METAL E’ SEGUITO NEL VOSTRO PAESE? BISOGNA FARE GROSSI SFORZI ECONOMICI PER L’ACQUISTO DI CD/DVD?
“No, non c’è nessun problema qui da noi per acquistare un CD o un DVD”.

CONTINUERETE A SCRIVERE I VOSTRI TESTI IN ESTONE? QUALI SONO I TEMI PRINCIPALI CHE TRATTATE NEL VOSTRO ALBUM?
“Penso in estone e quindi il mio modo più naturale per esprimermi rimane la mia lingua madre. I nostri testi parlano di storie dell’antica Estonia: di guerrieri, eroi, lupi, birra, guerra ma non tutti sono racconti tradizionali, bisognerebbe riuscire a tradurre i libri di antico estone per farlo ma il compito è davvero arduo. Credo poi sia più facile tradurre un testo dall’estone in finlandese che non in inglese, perché le nostre lingue hanno parecchio in comune e anche il nostro folklore ha storie in comune come quella del gigante eroe Töllus, di cui abbiamo scritto un brano, che era così alto che, quando camminava nel mare per prendere alcuni cavoli da cucinare da suo fratello che viveva su un’isola, le acque gli arrivavano solo agli stinchi. Töllus aiutò gli abitanti di quelle zone anche in tempi bui, combatté e sconfisse sempre i nemici. Verso la fine dei suoi giorni promise che sarebbe tornato dalla morte se ci fossero stati altri problemi e se la gente lo avesse chiamato per essere da lui aiutata”.

NELLA VOSTRA TRADIZIONE ESISTONO CONVINZIONI POPOLARI DELL’ESISTENZA ANCHE DI STREGHE E TROLL?
“Non ci sono troll in Estonia, ma nel nostro folklore ci sono moltissime altre creature, la metà delle quali vivono ancora ai giorni nostri, e ci sono molte persone che le hanno incontrate. Per diventare un lupo mannaro ad esempio non occorre aspettare la luna piena o di essere morsi da un altro mannaro, basta pronunciare bene alcune parole. Per tornare uomo dovevi correre come un lupo e rubare alcune pecore… Un tempo in Estonia c’erano così tanti lupi mannari che noi chiamiamo ‘libahunt’. Ma, come detto prima, ci sono molte altre creature qui da noi: puuk, kratt, koll, rukkihall, tont, näkk, lendva, hännamees, külmtõbi, katk, eccetera”.

COSA PENSATE DELLA STORIA DEL VOSTRO PAESE? AVETE DOVUTO DIFENDERVI PER SECOLI DALL’INTRODUZIONE FORZATA DEL CRISTIANESIMO E DAGLI ATTACCHI DELL’ORDINE DEI CAVALIERI TEUTONICI, POI DI RECENTE AVETE FATTO PARTE DEL DOMINIO SOVIETICO, ORA FINALMENTE GLI ESTONI HANNO UNO STATO LIBERO INDIPENDENTE. NON VOGLIO UNA RISPOSTA POLITICA, NON MI INTERESSA, DESIDEREREI PIUTTOSTO SAPERE QUAL E’ LA PERCEZIONE CHE HANNO GLI ESTONI DELLA LORO STORIA ED IDENTITA’…
“A dire il vero non furono solo i cristiani a volerci conquistare, il problema non stava nella fede, ma nella terra. Credo che in Estonia ci sia un forte spirito nazionalista, più forte di quello che possono avere i Bretoni in Francia, o qualsiasi altro popolo che faceva una volta parte dell’ex URSS come i bielorussi ed altri. Ecco perché ora siamo un popolo libero su una terra libera. Posso solo consigliare a tutti di conservare la propria identità e le proprie tradizioni per non dimenticare chi siamo veramente”.

QUAL E’ IL VERO ANIMO DELLA VOSTRA MUSICA?
“Lasciamo che sia ciascuno di voi a scoprirlo. Ascoltate la musica senza preconcetti e con la mente aperta così sarete voi da soli a scoprire la musica e le storie presenti sul nostro CD”.

SIAMO GIUNTI ALLA FINE. GRAZIE PER LA VOSTRA DISPONIBILITA’, E COMPLIMENTI PER IL VOSTRO CD!
“Grazie mille per l’interesse dimostrato per il nostro gruppo e il nostro paese. Auguro a te e ai tuoi connazionali un ottimo autunno! Forse un giorno ci incontreremo in Italia!”.

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