Con il nuovo “With Echoes In The Movement Of Stone”, i Minsk si sono confermati una delle realtà più interessanti del panorama sludge/post, riunendo ascoltatori provenienti dal metal tanto quanto ascoltatori provenienti dall’hardcore e da generi che prediligono la psichedelia. Nel sound della band sono presenti tutti questi elementi, miscelati con creatività e intelligenza. Li abbiamo intervistati a proposito del loro sound, delle loro influenze e del loro modo di comporre.
COME RIUSCITE A PORTARE LIVE UN TIPO DI SUONO COSÌ PARTICOLARE E STRATIFICATO?
“Be’, cominciamo con l’usare molti amplificatori, il volume è una componente importante del nostro sound. Impieghiamo inoltre molti pedali e sintetizzatori per creare trame. Infine, Tony ha un setup composto da molti tom”.
COME COMPONETE UNA CANZONE? C’È QUALCUNO IN PARTICOLARE CHE PORTA UN’IDEA O È UN PROCESSO CORALE?
“Generalmente una canzone nasce o come un riff o un’idea che suoniamo e proviamo fino a che non si evolve in qualcosa, oppure da una jam da cui riprendiamo e riordiniamo delle parti in modo da formare una canzone. Le canzoni ‘Pisgah’ e ‘Consumed By Horizons Of Fire’ sono nate in questo secondo modo. Chris ha un sacco di di idee e riff che prova con Tony fino a che si forma una struttura, uno scheletro, e poi io e Tim aggiungiamo le nostre parti. ‘Three Moons’ e ‘Shores Of Transcendence’ sono state canzoni su cui abbiamo lavorato molto tempo perché sono piuttosto complesse, mentre ‘Means To An End’ era un’idea sulla quale lavoravo che tutti sentivano di voler usare, quindi l’abbiamo utilizzata modificandola un po’ per renderla più melodica”.
L’USO DELLE PERCUSSIONI È PIUTTOSTO PARTICOLARE E INUSUALE: COME MAI QUESTA SCELTA? SIETE IN QUALCHE MODO AFFASCINATI DALL’ASPETTO “TRIBALE” CHE QUESTO ELEMENTO PUÒ GARANTIRE?
“Pensiamo che il ritmo sia molto importante, al punto da provare ad avere ritmi quasi trance e ‘ballabili’. Le percussioni possono trasmettere molta profondità e dinamica, creare un altro strato all’interno di un pezzo. Ci piace inserire elementi che non si trovano nel resto della musica pesante, come i synth, l’organo e il sax. Credo che l’utilizzo di questi strumenti contribuisca a rendere quello che facciamo unico ed interessante. Insieme ai ritmi delle percussioni, usiamo in modo particolare le voci, con urla e altri versi espressivi, cosa che trasmette un feeling di primitività e aggiunge uno strato alla canzone”.
C’È UN CONCEPT DIETRO A “WITH ECHOES IN THE MOVEMENT OF STONE”?
“Di base c’è dietro l’elemento della Terra e il ritmo. ‘With Echoes In The Movement Of Stone’ è l’idea del suono e della melodia che si muovono attraverso una struttura stabile, solida. Quest’idea rappresenta potenza, passione e forza”.
DI COSA PARLANO I VOSTRI TESTI E CHI LI SCRIVE?
“I nostri testi sono molto personali e solitamente trattano di momenti delle nostre vite, buoni o cattivi che siano. Non abbiamo un messaggio definito, niente politica o cose del genere”.
AVETE INTRAPRESO TOUR CON BAND CHE SUONANO GENERI MOLTO DIVERSI: CE N’È QUALCUNA TRA QUESTE CHE VI HA INFLUENZATO PARTICOLARMENTE NEL MODO DI SUONARE LIVE? CHE BACKGROUND MUSICALE AVETE?
“Io sono cresciuto suonando in band punk e hardcore a partire dalle superiori; ero anche l’unico ragazzo della mia città ad avere un quattro piste, quindi registravo le demo di tutti. Appena uscito dalle superiori ho cominciato ad interessarmi all’industrial, cosa che mi ha portato a comprare un computer e a metter su uno studio nel mio appartamento, e mi ha spinto a frequentare una scuola di registrazione. Poco dopo essermi trasferito a Chicago, nel ’98, sono entrato a far parte di una band thrash chiamata Behold! The Living Corpse e ho creato la band noise Decomposingbaby. Nel 2001 ho messo su una band con alcuni vecchi amici, chiamata Buried At Sea. E’ durata circa tre anni; durante questo periodo abbiamo registrato 2 full length e un 12″ EP. Poi nel 2004 sono entrato a far parte dei Minsk”.
“Sì, stiamo organizzando un tour con gli A Storm Of Light. Il tour inizierà al Damnation Fest di Leeds il 24 ottobre e finirà in Spagna a metà novembre”.
CHE IMPORTANZA RIVESTE IL LAYER DI NOISE NELLE VOSTRE COMPOSIZIONI? SEMBRA CHE SPESSO CONTRIBUISCA A RENDERE PIÙ “PIENO” IL BRANO, CHE NE DITE?
“Il rumore è un fattore molto importante all’interno delle nostre canzoni; crea tensione e sì, aggiunge veramente molto spessore. Abbiamo tutti un certo tipo di background noise, alcuni più di altri. L’ansia e la soggezione che può essere raggiunta usando il rumore rappresenta un interessante contrasto al lato più organico della band; penso che questi due lati convivano molto bene e siano complementari”.
COSA PENSATE DELL’INFLUENZA DI MERZBOW SUL NOISE?
“Merzbow ha avuto una grossa influenza sulla scena noise e su di me personalmente. Chicago ha sempre avuto radici molto profonde nella scena noise e sono sicuro che questo fattore sia entrato nel nostro modo di fare musica attraverso molte vie. Ho sempre avuto un rapporto di amore-odio con Merzbow e con molti artisti noise giapponesi. Vidi MSBR e Government Alpha (due esponenti della scena noise giapponese, ndR) alcuni anni fa, e la ricordo come un’esperienza molto intensa e caotica. Un altro artista che ha avuto un forte impatto su di me attraverso gli anni è Brighter Death Now (un artista harsh/power noize svedese, ndR), vidi il suo unico concerto con il newyorkese Slogun e fu senza ombra di dubbio l’evento noise più violento e intenso a cui abbia mai assistito”.
SPESSO ASCOLTANDO LA VOSTRA MUSICA SI HA L’IDEA CHE VOGLIATE EVOCARE IMMAGINI NELLA MENTE DI CHI ASCOLTA: PRENDETE MAI SPUNTO DA COSE CHE NON SIANO LA MUSICA PER COMPORRE I VOSTRI BRANI, AD ESEMPIO DA FILM, O QUADRI?
“Non riesco a individuare una singola immagine o un film che ci abbia fatto venire una precisa idea per una canzone, ma sono sicuro che ce n’è uno. Di certo per quanto riguarda suoni e composizioni i vecchi film horror italiani avevano bellissime colonne sonore, specialmente quelli musicati dai Goblin. ‘Irreversible’ è un altro film con una colonna sonora veramente fantastica da cui so di aver rubato qualche idea. ‘Samurai Jack’ è un cartone con splendidi effetti sonori e musica; credo che il sound design di quest’ultimo sia uno dei migliori che abbia mai sentito, veramente stupendo”.