Dopo essersi riformati dopo tanti anni di assenza, i Morgoth si sono subito resi protagonisti di una soddisfacente seconda parte di carriera, prendendo parte a numerosi festival prestigiosi (Hellfest, Maryland Deathfest, ecc), imbarcandosi nel loro primo vero tour europeo in secoli (con i Bolt Thrower, solo poche settimane fa) e svelando i piani per un nuovo album in studio che dovrebbe presentare il gruppo tedesco di nuovo alle prese con lo stile death metal degli esordi. Oltre a tutto ciò, è in dirittura d’arrivo la primissima calata italica per i Nostri: il prossimo 8 novembre, infatti, al Circolo Colony di Brescia, il quintetto sarà l’headliner della quinta edizione dell’Hellbrigade Fest. Con tutta questa carne al fuoco, ci è sembrato quindi il caso di contattare il chitarrista Sebastian Swart per fare brevemente il punto della situazione…
SIETE IN TOUR CON I BOLT THROWER IN QUESTI GIORNI. COME STANNO ANDANDO LE COSE PER VOI? DEVE ESSERE DIFFICILE FARE BELLA FIGURA DAVANTI A UNA SIMILE LIVE BAND…
“Questo tour sta andando benissimo. I ragazzi dei Bolt Thrower sono persone veramente amabili e ci stanno trattando alla grande. Non potrebbe esserci un’atmosfera migliore, sia sul bus che ai concerti. Quasi tutti i concerti sono sold out e il pubblico sta supportando al meglio ogni band. Non posso proprio fare altro che definirlo il nostro miglior tour di sempre”.
AVETE DI RECENTE RILASCIATO UN NUOVO SINGOLO, “GOD IS EVIL”. PENSI CHE I DUE PEZZI IN ESSO CONTENUTI SIANO MOLTO INDICATIVI DEL NUOVO ALBUM CHE STATE PREPARANDO?
“Direi di sì: i pezzi di ‘God is Evil’ dimostrano che siamo tornati al classico death metal caro ai Morgoth dei veccho tempi. Abbiamo un buon lotto di canzoni pronte: alcune molto serrate, altre più atmosferiche, ma ognuna di esse è vicina al vecchio stile Morgoth. Credo che chi ci segue da sempre potrà trovarle interessanti”.
DOVETE AVER AVUTO QUALCHE DUBBIO QUANDO AVETE INIZIATO A COMPORRE NUOVA MUSICA DOPO COSI’ TANTI ANNI. CHE COSA VI HA FATTO PENSARE DI POTERCELA FARE?
“Abbiamo iniziato a giocare con qualche idea circa un anno e mezzo fa, ma la decisione effettiva di scrivere un nuovo album è stata presa mentre stavamo prendendo parte alla crociera Barge to Hell negli USA. Confesso che inizialmente vi erano diversi dubbi a riguardo, ma quando io e Harry abbiamo cominciato a scambiarci i primi riff abbiamo realizzato che le cose potevano davvero funzionare. Oggigiorno viviamo in città diverse, ma la tecnologia ci ha aiutato molto in questo senso”.
VI SIETE SENTITI INFLUENZATI DALLA SCENA DEATH METAL ATTUALE? VI SONO GRUPPI CHE AVETE SCOPERTO DI RECENTE E CHE VI HANNO ISPIRATO?
“Personalmente non ascolto death metal nel mio tempo libero, quindi non posso che rispondere in maniera negativa alla tua domanda”.
QUALI SONO QUINDI I PIANI PER LE REGISTRAZIONI DI QUESTO NUOVO ALBUM?
“L’idea è di pubblicare il disco entro aprile 2015. Il lavoro verrà prodotto da noi e le registrazioni avranno luogo presso i Sound-division studios in Germania. Collaboreremo con Jörn Michutta, colui che ci ha aiutato a registrare ‘God is Evil'”.
I DISCHI OGGI VENDONO MOLTO MENO RISPETTO AGLI ANNI NOVANTA. QUALI SONO LE VOSTRE ASPETTATIVE A RIGUARDO? QUANDO POTRETE DECRETARE IL NUOVO ALBUM UN SUCCESSO?
“Il disco sarà un successo ai nostri occhi quando noi, gli amici e magari anche i nostri fan dimostreranno di apprezzarlo. Lo stiamo facendo soprattutto per noi stessi. Certo, non mi dispiacerebbe accontentare la casa discografica e vedere dei buoni dati di vendita, ma il mercato di oggi non sempre regala grandi soddisfazioni in questi termini. Vedremo che succederà, ho l’impressione che la gente oggi preferisca investire in concerti e merchandise”.
COMUNQUE, NON TROVI CHE IL METAL SIA OGGI MOLTO PIÙ POPOLARE E “BEN VISTO” RISPETTO A QUANDO AVETE INIZIATO?
“Sì, tutto sommato il metal non è più un genere così di nicchia, ma bisogna comunque fare delle differenze: musica come la nostra resta dopo tutto molto underground e poco digeribile dalla massa. A volte persino chi ascolta gruppi metal non riesce a comprendere il death metal. In ogni caso, nel complesso hai ragione a dire che ci siamo avvicinati al mainstream. Vedere Heino (noto cantante tedesco, ndR) sul palco coi Rammstein mi ha però dato una brutta sensazione…”.
GUARDANDOTI INDIETRO, CAMBIERESTI QUALCOSA NELLA CARRIERA DEI MORGOTH?
“No, penso che ogni decisione presa fosse quella più giusta per l’epoca. Inoltre, che senso avrebbe guardarsi indietro e lamentarsi, nel caso in cui non fossimo contenti di qualcosa? Ormai è storia e non possiamo farci nulla. È sempre meglio guardare avanti”.