MURDERDOLLS – Non ci frega niente di nulla!

Pubblicato il 25/10/2010 da

 

Abbiamo incontrato il chitarrista e co-leader dei Murderdolls a Milano, subito prima dell’esauritissimo show di supporto ai Guns N’ Roses, di cui potete leggere sulle nostre pagine. Nell’attesa di salire su un palco mastodontico, Joey Jordison, alla presenza anche del cantante Wednesday 13, ci ha parlato del nuovo tour, del fresco di stampa "Women And Children Last" e della sua visione della scena musicale. Leggerete anche quali saranno le prossime mosse in casa Slipknot. Ma sentiamo cosa di dice il buon Joey, di nero bardato e di umore piuttosto altalenante…

 

CIAO JOEY, E BENVENUTO SU METALITALIA.COM. COME STA ANDANDO IL TOUR?
“Ciao e grazie per l’accoglienza. Per ora sta andando tutto bene, anche perché questa è solo la seconda data, e spero che continui nello stesso modo. Abbiamo suonato ieri sera (quattro settembre) a Roma e tutti sono impazziti, per cui ci metterei la firma dovesse continuare così”.

QUANTE DATE AVETE IN PROGRAMMA IN TUTTO?
“Quelle fissate per ora non sono molte , mi pare dodici comprese quelle di ieri e oggi, e si limitano al supporto ai Guns qui in europa più altre date sparse, ma stiamo lavorando per ottenerne altre in modo da allungare il tuor man mano che si svolgerà”.

COME REAGISCONO I FAN DEI GUNS N’ ROSES AL VOSTRO SHOW?
“Un’emozione grandissima! Da quel poco che abbiamo potuto vedere ieri a Roma, i ragazzi hanno mostrato di apprezzare. Sono sicuro che non ci saranno problemi nelle prossime esibizioni, e anzi, credo che riusciremo a scaldare a puntino la folla ogni sera di più”.

RECENTEMENTE C’E’ STATO QUALCHE PROBLEMA (DUBLINO, LEEDS, READING) CON I RITARDI DEI GUNS, AVETE SOFFERTO ANCHE VOI DELLA SITUAZIONE? (LA SERA PRIMA A ROMA CI SONO STATE DUE ORE DI RITARDO, E A MILANO FORTUNATAMENTE E’ STATO CONCESSO AI MURDERDOLLS DI SUONARE QUALCHE MINUTO IN PIU’ PER OVVIARE AD EVENTUALI LUNGHE ATTESE, NDR)
“No, niente di influente, non ce ne preoccupiamo (lapidario, ndR)”.

CHE PEZZI SUONERETE IN QUESTO TOUR? VECCHI, NUOVI, QUALCHE COVER O PEZZI DAL PROGETTO SOLISTA DI WEDNESDAY?
“No, abbiamo deciso di comune accordo di non proporre pezzi da altri nostri progetti, perché vogliamo concentrare completamente l’attenzione sui Murderdolls e sulla nostra musica. Questo non vuol dire, e infatti sarà così, che non possiamo prendere qualche canzone di artisti che ci piacciono e che calza bene con il concept lirico e visivo e proporla nella nostra versione. Per il resto, avendo da poco un disco nuovo fuori non possiamo, e non vogliamo, sottrarci agli obblighi promozionali, e sinceramente abbiamo anche una fottuta voglia di suonare le nuove canzoni. E comunque, pur dando sempre la preminenza ai pezzi più recenti, la scalettta cambia e cambierà ogni sera, la stiamo decidendo giusto adesso con Wed, per cui ancora non so dirti esattamente quali e quanti pezzi suoneremo sul palco. Non potendo farle tutte, o almeno tutte quelle che vorremo, vedrai che almeno non mancheranno le preferite dal pubblico”.

COME HAI APPENA RICORDATO, “WOMEN AND CHILDREN LAST” E’ APPENA USCITO. QUANTO E’ DURATO IL PROCESSO DI COMPOSIZIONE?
“In verità le volte in cui abbiamo potuto sederci uno di fronte all’altro con le nostre chitarre per buttare giù i pezzi e jammare non sono state tantissime, ma sono state distribuite nell’arco quasi sei anni, più o meno dal 2003 al 2009. Fortunatamente io e Wed ci conosciamo abbastanza bene, anche dal lato musicale: sappiamo cosa piace l’un l’altro e riusciamo subito a trovare la giusta sintonia compositiva, evitando di insistere e spaccarci la testa su giri che non vanno bene per i Murderdolls o che non hanno futuro, abbiamo questo tipo di relazione. E infatti non è che ci sediamo lì e pensiamo a cosa dobbiamo comporre, il più viene creato d’istinto, il che integra bene l’essenza che vogliamo dare alla nostra musica. E’ solo fottutissimo rock, e come tale non puoi rimuginarci sopra troppo tempo, o rischi di perdere quella scintilla magica che fa suonare i soliti tre accordi come una belva feroce. D’altronde rispetto al primo disco, che era più una raccolta di pezzi che io e Wed avevamo creato separatamente e solo arrangiato insieme, questo l’abbiamo scritto interamente a quattro mani, e più organico, rappresentante. E ti posso dire che ci sono tantissime altre canzoni sugli stessi regimi musicali che hanno dovuto restare fuori dalla tracklist finale, ma solo per non allungare troppo il tempo totale. Non sarebbe stato molto rock avere un disco di settanta minuti. ‘Women And Children Last’ è il primo vero disco dei Murderdolls come una band, non solo come il progetto solista di mebri di Slipknot e Frankenstein Drag Queen From Planet 13”.

CHI DA’ IL MAGGIORE CONTRIBUTO ALLO SVILUPPO DEI PEZZI IN FASE DI SCRITTURA?
“E’ un diplomaticissimo cinquanta e cinquanta (ride, ndR)”.

INVECE LE REGISTRAZIONI IN STUDIO QUANTO TEMPO VI HANNO PORTATO VIA? SIETE VELOCI O PERFEZIONISTI ALLA DEF LEPPARD?
“No, no, io lavoro abbastanza veloce in studio, anche perché non sono il tipo a cui piace rifare la stessa traccia più e più volte, di solito la prima è quella buona e quella che poi finisce sul master. Naturalmente così si riesce anche a preservare la sfrontatezza e l’energia delle prime volte in cui si suona un pezzo, invece che arrivare a suonarlo meccanicamente senza cuore”.

HAI DETTO CHE QUESTO DISCO NON E’ UN RITORNO, MA UNA VENDETTA. CONTRO CHI?
“Questa affermazione, che ribadisco violentemente, è il risultato di tutta la merda di musica che abbiamo sentito in giro, della cosidetta scena odierna. Stavo finendo coi ragazzi degli Slipknot il tour di ‘All Hope Is Gone’ e nei lunghi viaggi tra una data e l’altra, durante le attese negli alberghi e nei momenti in cui aspettavamo di salire sul palco, per passare il tempo ci autobombardavamo con tutto ciò che usciva dalle radio, dalle TV o che magari amici e colleghi ci passavano da ascoltare. E ne abbiamo avuto veramente fin sopra la testa di tutta quella merda. Non c’è quasi più nulla che valga la pena di ascoltare veramente, non ci sono più rockstar, non c’è più trasgressione e originalità, è tutto preconfezionato e etichettato come se fosse al banco del supermercato, tanto da non doversi neppure preoccupare di cercare qualcosa che piaccia, ma solo qualcosa per passare il tempo. Allora ci siamo detti con Wed: ‘Cazzo, facciamole noi le rockstar! Registriamo un disco che sia come una bomba nel culo!’ (A questo punto Wednesday 13, presente in sala, scaglia una bottiglia di plastica contro il muro e scherzosamente urla ‘We don’t fucking care!’, ndR). In definitiva la filosofia del disco è: fottetevi tutti, non ci frega nulla di nessuno, facciamo quel cazzo che ci pare. Eccola, è tutta qui”.

COME RIESCI A TROVARE IL TEMPO PER ORGANIZZARE TUTTE LE TUE ATTIVITA’? MURDERDOLLS, SLIPKNOT, ROB ZOMBIE…
“Non è un problema, ma un’opportunità, e infatti ne sono assolutamente contento. Voglio dire: suonare è la mia vita, il mio cuore, la mia anima. Ho un buon management che riesce a incastare tutti gli impegni e sono tutte espressioni musicali di cui non riuscirei a fare a meno, sono diversi aspetti del Joey Jordison musicista. Ora sono concentrato al massimo sui Murderdolls, e non avrò di sicuro altro in testa almeno fino alla fine del tour, poi vedremo, chissà…”.

QUALI SONO LE DIFFERENZE TRA SUONARE LA CHITARRA E LA BATTERIA SUL PALCO? IMMAGINO SUSCITI SENSAZIONI E RESPONSABILITA’ DIVERSE.
“E’ proprio così. Quando suono la batteria, devo essere molto più concentrato e attento, tutta la band ruota attorno a me, e se io scazzo il tempo o combino qualche altro casino tutta l’esecuzione ne risente. Invece suonare la chitarra nei Murderdolls e correre da una parta all’altra del palco ti dà più libertà e minori grattacapi. Dopotutto è una rock ‘n’ roll band, non facciamo balletto classico! Sarebbe pericoloso se avessi lo stesso livello di pazzia mentre suono la batteria. Che fossero gli Slipknot, i Korn, Rob Zombie o i Ministry, sarebbe stato un bel problema anche perché tante volte sei obbligato a usare il click in cuffia e non puoi permetterti di sbagliare neanche di un millesimo quando tu dai il tempo e un riferimento a tutto il gruppo”.

QUALI SONO I PIANI FUTURI DEI MURDERDOLLS DOPO IL TOUR?
“Faremo un nuovo disco a breve, come ti dicevo prima molti pezzi sono già pronti e altri solo da registrare. Di sicuro i nostri fan non dovranno aspettare altri otto anni per un nuovo album dei Murderdolls. A dire il vero potremmo già far uscire un nuovo disco in questo momento, per cui non vi faremo attendere troppo a lungo, potete contarci”.

E PER UN NUOVO DISCO DEGLI SLIPKNOT, INVECE, QUANDO SE NE PARLERA’?
“Per quello invece dovrete arrivare fino al 2012, è quella la data che abbiamo pianificato e intendiamo rispettarla”.

OK JOEY, GRAZIE PER L’INTERVISTA. FAI UN SALUTO AI NOSTRI LETTORI E CONCLUDI COME VUOI.
“Hey guys, qui è Joey Jordison dei Murderdolls. voglio ringraziarvi tutti per il supporto che state dando al nostro nuovo album e mandare un saluto a voi lettori di Metalitalia.com”.

GRAZIE JOEY, E BUON CONCERTO.

 

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