NAMELESS CRIME – Dal Vesuvio con furore!

Pubblicato il 16/10/2004 da

In occasione dell’uscita dell’EP “Backdraft”, gustoso three-track di anticipo al nuovo lavoro in studio dei napoletani Nameless Crime in uscita nella prossima estate, abbiamo avuto l’opportunità di scambiare qualche parola con Marco Ruggiero, chitarrista e leader della band, che ci ha parlato dei pezzi presenti su “Backdraft”, del tour in cui la band si sta per imbarcare, dell’attuale scena heavy del nostro paese e di tante altre cose, che lasciamo scoprire a voi lettori di Metalitalia.com, nel resoconto della chiacchierata con Marco!
PER PRIMA COSA PARLIAMO DEL NUOVO EP… COME MAI AVETE SCELTO DI RILASCIARE UN MINI AL POSTO DI DARE VITA IMMEDIATAMENTE AD UN NUOVO FULL-LENGTH?
“Questa decisione è nata dal fatto che congiuntamente con l’etichetta era stata presa la decisione di rilasciare il nuovo disco ad inizio 2005, che poi è stata ulteriormente posticipata per l’estate dello stesso anno; così è nata la decisione di immettere sul mercato questa sorta di EP, che altro non è che un’anticipazione che serve ad ingannare l’attesa”.

I TRE BRANI DELL’EP SARANNO CONTENUTI ANCHE SU ALBUM?
“Sì, l’EP non contiene inediti, perché all’inizio non era nei nostri programmi… ad ogni modo, sul disco, saranno presenti, oltre a quei tre pezzi, sette inediti, per un totale di dieci pezzi”.

IL NUOVO ALBUM E’ GIA’ PRONTO O E’ ANCORA IN FASE DI LAVORAZIONE?
“Be’, dobbiamo solo registrarlo, per la qual cosa pensavamo di entrare in studio verso dicembre; ad ogni modo, per quanto riguarda la composizione, è stata ultimata già da tempo”.

PROVA A DESCRIVERE AI NOSTRI LETTORI SU QUALI COORDINATE MUSICALI SI MUOVE “BACKDRAFT”… A ME E’ SEMBRATO DI SENTIRE INFLUENZE SEMPRE MAGGIORI PRESE DALLO U.S. METAL E DAL THRASH, SEI D’ACCORDO?
“I tuoi sono accostamenti che senza dubbio ci calzano a pennello, anche se ti dirò che non amiamo definire ciò che noi suoniamo in modo preciso, perché ci sembra un’affermazione presuntuosa; io credo che soltanto i grandi nomi dell’heavy metal, per i quali queste etichette sono state inventate, possano essere associati ad esse. Onestamente a volte trovo ridicolo, nell’underground, associare la musica di qualcuno ad un genere ben preciso; a questo punto preferirei il paragone con qualche band. Nel nostro caso, noi non facciamo né solo power, né solo heavy metal, né solo thrash… magari piuttosto un insieme di questi generi, ma essendo una band abbiamo ascolti molto diversi, per esempio il cantante è molto appassionato di rock, hard rock e blues, e questo magari può essere riscontrato nel Nameless Crime sound, magari in alcune linee vocali…”.

MI PARLI DEI TESTI DI “BACKDRAFT”?
“Innanzitutto rispetto al passato per quanto riguarda i testi abbiamo usato un approccio molto più ironico e metaforico; in ‘Octopus Eye’, per esempio, come si può intuire dallo stesso titolo, si parla di uno sguardo sulla vita da un punto di vista diverso. ‘Vesuvius 79 D.C.’ parla di un grande monumento della nostra città, e nello specifico parla di una lettera (l’ultima lettera risalente a Plinio il Vecchio, subito dopo coinvolto nell’eruzione del 79, ndr) scritta durante l’eruzione del vulcano, e abbiamo cercato di far rispecchiare, con questa citazione, nel nostro testo le emozioni e le paure che le persone avrebbero potuto provare in quei frangenti. Sai, ci piacciono molto i testi storici, li troviamo una buona alternativa ai classici testi metal… anche nel nostro debutto ce n’era qualcuno, come ‘The Sign Of Your Pain’, incentrato sulla leggenda di Teseo e del minotauro”.

COME LAVORATE NELLA COMPOSIZIONE DI UN DISCO?
“Di solito si parte da un riff di chitarra solitamente concepito da me o da Alessandro (l’altro chitarrista, ndr) e di conseguenza, stabilita la struttura del brano, ognuno lavora singolarmente sulle sue parti e alla fine Fabio, prima dell’arrangiamento finale, concepisce ed inserisce nella musica le sue parti vocali. Di solito le cose comunque funzionano così: i brani vengono portati avanti e completati abitualmente da una sola persona, mentre tutti partecipano alla fase di arrangiamento”.

COME VEDI LA SCENA HEAVY/THRASH AI NOSTRI GIORNI IN ITALIA? PENSI CHE CI SIA QUALCHE GRUPPO CHE POSSA EMERGERE REALMENTE E PORSI ALL’ATTENZIONE DELLE MASSE, RIUSCENDO A CORONARE IL SOGNO DI VIVERE DI SOLA MUSICA?
“Quella del nostro paese è sempre stata una situazione particolare, poiché le persone hanno sempre teso ad andare dove il vento le trascinava; diciamo che la proposta più commerciale qui è sempre stata quella maggiormente accostabile al business, sicché tutte le persone ne sono molto influenzate, e tendono a ricercare un tale tipo di musica. Per quanto riguarda i generi che hai citato, indubbiamente i miei preferiti, è molto difficile che una band del genere possa emergere, mentre, forse, in passato era più facile; ad ogni modo per tentare la prima cosa da fare è avere tutte le carte in regola, sia dal punto di vista compositivo che dal punto di vista di un buon contratto con una label che tiene a te e ti spinge. Molto spesso, infatti, delle band valide arrivano al successo non tanto per la loro bravura quanto per le conoscenze che possiedono”.

IL GUAIO E’ CHE ORA NON CI SONO ORMAI PRATICAMENTE PIU’ LABEL CHE TRATTANO SERIAMENTE QUEI GENERI…
“Già, sicuramente rispetto al passato molte label non vogliono più rischiare con questi generi, che sono ormai passati di moda, ed una label non ci tiene più a rischiare immettendo sul mercato di continuo proposte che, anche se valide, sanno essere a bassissimo potenziale commerciale… e questo sicuramente non fa bene alla scena, poichè molte band, appurato questo, cambiano genere e si danno, per esempio, al power all’italiana, sapendo di poter raccogliere maggiori consensi”.

AVETE IN PROGRAMMA UN TOUR, MAGARI DI SUPPORTO A QUALCHE BAND PIU’ IMPORTANTE?
“Dovremmo proprio cominciare, si spera a breve, il nostro primo tour europeo, e saremo di supporto, se tutto va bene, ai Vicious Rumors… comunque è ancora tutto da confermare, e dovra’ essere pianificato e confermato dalla Agenzia Sol Music di Tiziana Arrigoni.”.

OK, GRAZIE X IL TEMPO CHE CI HAI MESSO A DISPOSIZIONE, FINISCI L’INTERVISTA COME MEGLIO CREDI, DICENDO QUALCOSA AI NOSTRI LETTORI!
“Voglio per prima cosa ringraziare voi di Metalitalia.com che ci supportate da tempo, fin dalle nostre origini, voglio ricordare il nostro sito, che è www.namelesscrime.com, ed un grande saluto a tutti i lettori di Metalitalia!”.

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