NAPALM DEATH – Riot of violence!

Pubblicato il 25/08/2004 da


Il grindcore è ormai una divenuto un vero e proprio genere ampiamente tenuto in considerazione anche dalle grandi case discografiche. Ne sono una dimostrazione i Napalm Death, tra i maestri di questo genere, che recentemente sono passati sotto le ali protettrici della Century Media, avendo così modo di pubblicare con una distribuzione capillare la loro nuova raccolta di cover “Leaders Not Followers: Part 2”. Abbiamo parlato di questo ed altro con il simpatico frontman Mark ‘Barney’ Greenway…


CIAO BARNEY, ALLA FINE CE L’AVETE FATTA A PUBBLICARE UN NUOVO ALBUM DI COVER!
“Sì, sono passati cinque anni dalla pubblicazione di ‘Leaders…’ e in tutto questo tempo non abbiamo quasi fatto altro che pensare a dare un degno seguito a quell’ep. Ci sembrava ingiusto tralasciare così tante altre band che per noi significavano realmente qualcosa, così abbiamo deciso di realizzare un vero e proprio full length con canzoni di quasi tutti i nostri gruppi preferiti”.

E’ STATO ARDUO SCEGLIERE LE SONG DA INCLUDERE?
“Direi di sì (ride, nda)! Inizialmente, avendo deciso di realizzare un full length, eravamo tutti entusiasti e abbiamo iniziato a proporre song… una dopo l’altra! Poco dopo però ci siamo resi conto che erano davvero troppe e che sarebbe stato un azzardo pubblicare il disco con tutte quelle song. Alla fine ne abbiamo discusso ed è venuta fuori la selezione che hai tra le mani”.

TI ANDREBBE ALLORA DI DESCRIVERE UN PO’ QUESTA SELEZIONE?
“Si tratta di una raccolta di brani appartenenti a band che per noi rappresentano ancora il top del loro genere. Gente come Kreator o Agnostic Front per noi non hanno ancora rivali, li consideriamo dei veri maestri! Ma aggiungerei anche Cryptic Slaughter, Siege, Master… non è stato per nulla difficile pensare a che canzoni coverizzare, si trovano tutte su demo o vinili che ascoltiamo ancora oggi! Ci sono tutte le nostre vere influenze, dal punk al metal”.

C’E’ QUALCHE BRANO CHE TI SODDISFA PARTICOLARMENTE?
“Devo ammettere che mi sento molto legato a ‘Lowlife’ dei Cryptic Slaughter, una band che ho sempre amato. Credo che il pezzo sia venuto benissimo, non a caso lo abbiamo scelto per aprire il disco. Poi, anticipando la tua prossima domanda, non c’è alcun pezzo nell’album che non mi piaccia (ride, nda)!”.

LE BAND DI CUI STIAMO PARLANDO SANNO DELLA VOSTRA DECISIONE DI COVERIZZARE ALCUNI DEI LORO PEZZI? SE SI’, CHE NE PENSANO?
“Non so dirti se gli altri abbiano avvisato qualcuno… io l’ho fatto con i Cryptic Slaughter, visto che è da tempo che sono in contatto con loro, e posso dirti che sono totalmente entusiasti della cosa! Loro apprezzano molto i Napalm Death e per me questo è un grande onore…”.

IN UN PAIO DI PEZZI DEL DISCO SUONA ANCHE JIM WITHELEY, IL VOSTRO PRIMO BASSISTA! COME E’ NATA QUESTA COLLABORAZIONE?
“In modo molto naturale… Jim è sempre rimasto un amico di Shane (Embury, nda), infatti a quanto ne so si vedono spesso, e ci avrebbe fatto piacere vederlo suonare ancora una volta per i Napalm Death. Lo abbiamo invitato in studio e tutto è filato liscio. Shane era molto contento di questo”.

“LEADERS NOT FOLLOWERS: PART 2” E’ IL VOSTRO PRIMO ALBUM PER LA CENTURY MEDIA, COME SIETE ENTRATI IN CONTATTO CON LORO?
“Era da tempo che avevamo problemi con le label… c’era chi faceva poca promozione, chi aveva una distribuzione scadente, chi non ci garantiva dei tour, etc. Inizialmente volevamo pubblicare ‘Leaders…’ per la nostra label, la Feto Records, ma poi ci siamo decisi a cercare una casa discografica finalmente professionale, che lavorasse bene per noi e che ci permettesse di stare tranquilli. E’ arrivata la Century Media e ora siamo tutti contenti di questa nuova situazione”.

CHE COSA VI GARANTIRA’ LA CENTURY MEDIA?
“Loro sanno che non possono interferire nella nostra musica e nella nostra immagine. Ci vogliono così e in futuro potete aspettarvi dei tour, dei nuovi album registrati con un budget decente e di trovare questi ultimi in tutti i negozi”.

IL GRINDCORE NE HA FATTA DI STRADA IN TUTTI QUESTI ANNI…
“Sì, credo che il grosso merito dei Napalm Death sia stato quello di rimanere nel giro per tutti questi anni e di continuare a pubblicare dischi nonostante gran parte della gente e dei media ci criticasse. Abbiamo dimostrato di non essere un fenomeno da baraccone, di avere qualcosa da dire e crediamo di aver fatto crescere il metal estremo e di aver fatto crollare diverse barriere. Ora il grindcore non è più un genere di nicchia, i fan che seguono questo genere sono numerosi e ci sono band dei più disparati stili che citano noi ed altri come loro influenza”.

SIETE AL LAVORO SU UN NUOVO ALBUM DI INEDITI?
“Sì, anche se i pezzi per il momento pronti non sono tantissimi. Credo che il prossimo disco che verrà fuori sarà musicalmente sulla scia degli ultimi due: ‘Enemy Of The Music Businness’ e ‘Order Of The Leech'”.

IL VOSTRO CHITARRISTA JESSE PINTADO OGGI E’ RIENTRATO NELLA BAND?
“Pensavo di sì, ma ultimamente sono venuto a sapere che è nuovamente alle prese con seri problemi di natura personale. E’ a casa sua e per il momento pare che non se ne parli proprio di tornare a suonare con noi… ha un sacco di problemi quel ragazzo…”

CONTINUERETE COME UN QUARTETTO O AVETE IN MENTE DI TROVARE UN SOSTITUTO?
“No, continueremo in quattro. Dal vivo non abbiamo problemi ad esibirci con una sola chitarra e non vogliamo inserire un nuovo elemento in line up in tutta fretta. Noi quattro lavoriamo in perfetta armonia e per ora non ci va di avere a che fare con qualcuno di esterno al gruppo”.

OK, TI RINGRAZIO BARNEY!
“Grazie a te, che i lettori visitino www.enemyofthemusicbusinness.com per tenersi aggiornati sui Napalm Death. Ciao!”.

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