E’ un momento importante per i Neaera. La melodic death metal band tedesca ha infatti da poco pubblicato il suo nuovo full-length, “Armamentarium”, il terzo in soli tre anni, e si appresta ad imbarcarsi nel suo primo tour europeo da headliner. Lavorando sodo su tutti i fronti, il giovane quintetto ha prima impressionato favorevolmente la Metal Blade Records e poi una larga fetta di fan soprattutto in Europa centrale, che ora li osanna tanto quanto i loro colleghi e amici Heaven Shall Burn e Maroon. Per quanto ci riguarda, a questi ragazzi manca però ancora qualcosina per essere messi sullo stesso piedistallo dei gruppi succitati, tuttavia è indubbio che i nostri abbiano buone potenzialità e – come appunto dimostra “Armamentarium” – che si stiano velocemente muovendo nella direzione giusta. Andiamo a analizzare meglio il disco in questo botta e risposta con il batterista Sebastian Heldt…
“ARMAMENTARIUM” E’ STATO COMPLETATO SOLO POCHI MESI FA ED E’ GIA’ ARRIVATO NEI NEGOZI. SIETE CONTENTI?
“Sì, siamo contenti perchè è venuto molto meglio di quanto sperassimo. Sapevamo che il materiale era buono, ma purtroppo questa volta non eravamo riusciti a fare una pre-produzione adeguata, quindi quando siamo entrati in studio non avevamo un’idea precisa di come sarebbe venuto una volta inciso, soprattutto a livello di basso e voce. Per fortuna, il nostro produttore Jacob Hansen è riuscito a tirare fuori il meglio da ogni pezzo, tanto che quando abbiamo ascoltato il CD finito siamo rimasti tutti davvero sorpresi. Siamo quindi felicissimi che ‘Armamentarium’ sia stato pubblicato, non vediamo l’ora di suonare dal vivo i nuovi pezzi”.
“Sì, siamo contenti perchè è venuto molto meglio di quanto sperassimo. Sapevamo che il materiale era buono, ma purtroppo questa volta non eravamo riusciti a fare una pre-produzione adeguata, quindi quando siamo entrati in studio non avevamo un’idea precisa di come sarebbe venuto una volta inciso, soprattutto a livello di basso e voce. Per fortuna, il nostro produttore Jacob Hansen è riuscito a tirare fuori il meglio da ogni pezzo, tanto che quando abbiamo ascoltato il CD finito siamo rimasti tutti davvero sorpresi. Siamo quindi felicissimi che ‘Armamentarium’ sia stato pubblicato, non vediamo l’ora di suonare dal vivo i nuovi pezzi”.
IL NUOVO MATERIALE E’ MOLTO PIU’ HEAVY E OSCURO DI QUELLO CONTENUTO NEI DUE ALBUM PRECEDENTI. SI SENTONO SPESSO INFLUENZE BOLT THROWER E KATAKLYSM. TI VA DI PARLARE DI QUESTA VOSTRA EVOLUZIONE?
“Devo dire che la scelta di scrivere alcune canzoni molto pesanti è stata attentamente ponderata. Sia Bolt Thrower che Kataklysm sono band che amiamo… dimostrano che essere brutali non significa andare a mille tutto il tempo. Abbiamo voluto ispirarci a loro per alcune soluzioni, come dimostra, ad esempio, l’opener ‘Spearheading the Spawn’, così abbiamo finito col comporre un album molto heavy. Ci siamo concentrati soprattutto sulle parti groovy, anche se bisogna comunque sottolineare che nel complesso il disco rimane piuttosto veloce”.
“Devo dire che la scelta di scrivere alcune canzoni molto pesanti è stata attentamente ponderata. Sia Bolt Thrower che Kataklysm sono band che amiamo… dimostrano che essere brutali non significa andare a mille tutto il tempo. Abbiamo voluto ispirarci a loro per alcune soluzioni, come dimostra, ad esempio, l’opener ‘Spearheading the Spawn’, così abbiamo finito col comporre un album molto heavy. Ci siamo concentrati soprattutto sulle parti groovy, anche se bisogna comunque sottolineare che nel complesso il disco rimane piuttosto veloce”.
QUAL’E’ SECONDO TE IL BRANO CHE MEGLIO RAPPRESENTA QUESTO VOSTRO NUOVO CORSO?
“Penso che sia proprio ‘Spearheading the Spawn’… non poteva esserci un’opener migliore di quella per questo disco. Tuttavia io mi sento particolarmente legato a ‘Synergy’. E’ uno dei pezzi più melodici dell’album, un midtempo con una struttura semplice e un bel chorus. Sono curioso di vedere come reagiranno i fan quando la suoneremo live, mi piacerebbe vederli cantare con noi”.
“Penso che sia proprio ‘Spearheading the Spawn’… non poteva esserci un’opener migliore di quella per questo disco. Tuttavia io mi sento particolarmente legato a ‘Synergy’. E’ uno dei pezzi più melodici dell’album, un midtempo con una struttura semplice e un bel chorus. Sono curioso di vedere come reagiranno i fan quando la suoneremo live, mi piacerebbe vederli cantare con noi”.
IL TITOLO DELL’ALBUM E’ INTERESSANTE… CHE COS’E’ QUESTO “ARMAMENTARIUM”?
“I testi vengono scritti da Stefan, uno dei nostri chitarristi, e da Benjamin, il nostro bassista. Studiano inglese all’università, quindi non hanno difficoltà ad occuparsene. L’album è una specie di concept sugli svantaggi di vivere in una società individualista e su come ci si debba premunire e ‘armare’ per sopravvivere e condurre una vita serena. Da qui il titolo ‘Armamentarium’. Personalmente, mi piace pensare che il metal e la musica estrema in generale siano lo scudo di tante persone, ci aiutano ad affrontare la vita di ogni giorno e non ci fanno sentire soli”.
“I testi vengono scritti da Stefan, uno dei nostri chitarristi, e da Benjamin, il nostro bassista. Studiano inglese all’università, quindi non hanno difficoltà ad occuparsene. L’album è una specie di concept sugli svantaggi di vivere in una società individualista e su come ci si debba premunire e ‘armare’ per sopravvivere e condurre una vita serena. Da qui il titolo ‘Armamentarium’. Personalmente, mi piace pensare che il metal e la musica estrema in generale siano lo scudo di tante persone, ci aiutano ad affrontare la vita di ogni giorno e non ci fanno sentire soli”.
HO TROVATO INTERESSANTE ANCHE L’ARTWORK… NON SI TRATTA DELLA SOLITA COPERTINA DEATH METAL…
“Anche noi ne siamo convinti. Ci siamo rivolti a questo ragazzo norvegese di nome Terje, che ha curato l’artwork dell’ultimo album degli Heaven Shall Burn. Ci ha proposto tantissimi di questi particolari disegni e motivi, con dei colori scuri e dei caratteri inusuali, e ci sono piaciuti sin dall’inizio. Credo che farà strada…”.
“Anche noi ne siamo convinti. Ci siamo rivolti a questo ragazzo norvegese di nome Terje, che ha curato l’artwork dell’ultimo album degli Heaven Shall Burn. Ci ha proposto tantissimi di questi particolari disegni e motivi, con dei colori scuri e dei caratteri inusuali, e ci sono piaciuti sin dall’inizio. Credo che farà strada…”.
I NEAERA HANNO PUBBLICATO UN ALBUM OGNI ANNO. COME FATE A SCRIVERE COSI’ TANTE CANZONI E, AL TEMPO STESSO, AD EVOLVERE IL VOSTRO SOUND COSTANTEMENTE?
“Per quanto ci riguarda, un anno non è un lasso di tempo tanto breve! Nonostante siamo soliti andare in tour o tenere concerti nei weekend, ci rimangono moltissimi giorni per provare e per scrivere nuovo materiale. Ogni settimana componiamo qualcosa, così finiamo sempre con l’avere molti pezzi pronti per essere registrati. Per noi è un processo molto naturale… non troviamo per niente strano il fatto di registrare un album nuovo ogni anno”.
“Per quanto ci riguarda, un anno non è un lasso di tempo tanto breve! Nonostante siamo soliti andare in tour o tenere concerti nei weekend, ci rimangono moltissimi giorni per provare e per scrivere nuovo materiale. Ogni settimana componiamo qualcosa, così finiamo sempre con l’avere molti pezzi pronti per essere registrati. Per noi è un processo molto naturale… non troviamo per niente strano il fatto di registrare un album nuovo ogni anno”.
CHI SONO OGGI I SONGWRITER PRINCIPALI DELLA BAND?
“Sono essenzialmente Tobi e Stefan, i due chitarristi, ma anch’io gli dò una mano. Siamo soliti trovarci due volte a settimana per lavorare su nuove idee. Quando abbiamo pronte le strutture base di un po’ di nuovi pezzi, invitiamo il bassista, Benjamin, e il cantante, Benny, per fargliele ascoltare e per avere la loro opinione. Se tutti sono soddisfatti, allora Benny inizia a pensare alle linee vocali”.
“Sono essenzialmente Tobi e Stefan, i due chitarristi, ma anch’io gli dò una mano. Siamo soliti trovarci due volte a settimana per lavorare su nuove idee. Quando abbiamo pronte le strutture base di un po’ di nuovi pezzi, invitiamo il bassista, Benjamin, e il cantante, Benny, per fargliele ascoltare e per avere la loro opinione. Se tutti sono soddisfatti, allora Benny inizia a pensare alle linee vocali”.
NON PENSATE CHE UN GIORNO POSSIATE RITROVARVI A CORTO DI IDEE?
“Non lo so, noi ultimamente non abbiamo fatto altro che migliorare come musicisti e come songwriter, quindi spero che la tendenza non cambi. Ci sentiamo in forma e davvero creativi al momento… più suoniamo live e più miglioriamo”.
“Non lo so, noi ultimamente non abbiamo fatto altro che migliorare come musicisti e come songwriter, quindi spero che la tendenza non cambi. Ci sentiamo in forma e davvero creativi al momento… più suoniamo live e più miglioriamo”.
MOLTI VOSTRI COLLEGHI USANO MOLTISSIMO MYSPACE PER FARE PROMOZIONE. CHE COSA NE PENSATE DI QUESTO SITO?
“E’ senz’altro utilissimo alle giovani band che vogliono farsi conoscere. Noi preferiamo suonare live, ma MySpace e YouTube sono comunque delle realtà che non vanno affatto sottovalutate. La nostra pagina è abbastanza visitata e stiamo pensando di renderla ancora più personale nei prossimi tempi”.
“E’ senz’altro utilissimo alle giovani band che vogliono farsi conoscere. Noi preferiamo suonare live, ma MySpace e YouTube sono comunque delle realtà che non vanno affatto sottovalutate. La nostra pagina è abbastanza visitata e stiamo pensando di renderla ancora più personale nei prossimi tempi”.
A QUANTO HO CAPITO, STATE PROGRAMMANDO L’ATTIVITA’ LIVE PER I PROSSIMI MESI. CHE COSA AVETE IN SERBO PER I VOSTRI FAN?
“Ad ottobre saremo in tour da headliner in Europa centrale. Ci accompagneranno i nostri amici Deadlock. Poi stiamo pensando anche ad altro. Siccome questa volta non toccheremo l’Italia e nessuno dei paesi al sud, è probabile che ripartiremo per un’altra serie di date attorno a novembre”.
“Ad ottobre saremo in tour da headliner in Europa centrale. Ci accompagneranno i nostri amici Deadlock. Poi stiamo pensando anche ad altro. Siccome questa volta non toccheremo l’Italia e nessuno dei paesi al sud, è probabile che ripartiremo per un’altra serie di date attorno a novembre”.
C’E’ UNA BAND CON LA QUALE VORRESTE AD OGNI COSTO ANDARE IN TOUR?
“Se fossero ancora in vita, faremmo carte false per andare in tour con gli At The Gates. Sono stati molto importanti per la nostra crescita musicale e purtroppo nessuno di noi è mai riuscito a vederli dal vivo”.
“Se fossero ancora in vita, faremmo carte false per andare in tour con gli At The Gates. Sono stati molto importanti per la nostra crescita musicale e purtroppo nessuno di noi è mai riuscito a vederli dal vivo”.