A distanza di vent’anni dalla loro primissima uscita discografica e dopo uno scioglimento e una reunion con conseguenti cambi di line up, i Necrodeath continuano a picchiare durissimo e a fregarsene dei trend del momento; a seguito dell’uscita del best of celebrativo del ventennale, i nostri tirano le somme sul loro brillante passato e si preparano a gettarsi a capofitto nella preparazione di un nuovo studio album. Di questo e di altro si parlerà nell’intervista a seguire…
AVETE DECISO DI FESTEGGIARE I VENT’ANNI DELLA BAND CON UN BEST OF:COME SONO STATI SCELTI I BRANI CHE NE FANNO PARTE?
John: “Non è stato facile… Inizialmente volevamo mettere più brani per ogni disco e anche i videoclip, ma sarebbe costato troppo e così abbiamo scelto due pezzi (i più significativi) per ogni album e abbiamo aggiunto i pezzi del demo ‘The Shining Pentagram’ (del 1985), il tutto rimasterizzato leggermente, non volevamo stravolgere troppo il sound anni ’80 dei primi dischi. Poi per rendere un po’ più gustosa la ricetta abbiamo registrato la cover di ‘Black Sabbath’, un pezzo che eseguiamo anche dal vivo”.
DOPO VENT’ANNI DI CARRIERA COME RIUSCITE A TROVARE ANCORA STIMOLI PER SUONARE CANZONI TANTO VIOLENTE?
Peso: “Non saprei…forse perché apprezzo ancora ascoltare gente come gli Slayer e le vibrazioni che mi dà un certo tipo di musica non riesco a trovarne in altri campi sia musicali e non… vorrei anche aggiungere pero’ che ultimamente, a livello di composizione, noi Necrodeath non siamo solo dediti alla violenza sonora, ma abbiamo anche inserito molto groove e situazioni più lente e pesanti come macigni….”.
I NECRODEATH SONO UNO DEI POCHI GRUPPI CHE SPRIGIONA ODIO DA TUTTI I PORI: E’ UN QUALCOSA CHE AVETE DENTRO O PENSATE CHE SIA UN ARGOMENTO CHE BEN SI ADATTI ALLA VOSTRA MUSICA?
John: “Sicuramente se parlassimo di giardini fioriti non sarebbe molto adatto alla nostra musica (ride, ndR)! A parte gli scherzi, come si fa a non provare odio e sdegno guardando quello che succede nel mondo di oggi? Così assimiliamo tutte queste cattive energie e le sfoghiamo nella nostra musica”.
HO AVUTO MODO DI ASSISTERE A QUALCHE VOSTRO CONCERTO, SIETE DI UNA VIOLENZA CHE POCO HA DI UMANO: DOVE LA TROVATE QUESTA ENERGIA?
John: “Questo si ricollega un po’ a ciò che dicevo prima, il concetto è lo stesso. Inoltre, l’esperienza ci aiuta a dare la massima resa dal vivo e soprattutto il supporto dei nostri fan, che si aspettano questo da noi!”.
ALL’ULTIMO VOSTRO CONCERTO A CUI HO ASSISTITO (ALL’OSSARIO DI MARTINENGO) HO NOTATO CHE NON SUONAVA CLAUDIO E NON E’ PRESENTE NEMMENO NELLA LINE UP DEL BEST OF: FA ANCORA PARTE DELLA BAND? E SE E’ USCITO POTRESTE SPIEGARCENE IL MOTIVO?
John: “Dopo l’uscita di ‘Ton(e)s Of Hate’, Claudio è stato molto impegnato per motivi personali, così abbiamo ingaggiato Andy come sostituto temporaneo, facendolo suonare dal vivo quando Claudio non poteva. Andy si
sta comportando da vero professionista e siamo molto contenti del suo lavoro! Addirittura abbiamo deciso di far registrare a lui la cover dei Black Sabbath presente sul nostro 20 Years!”.
VISTO CHE RIUSCITE A SUONARE ABBASTANZA REGOLARMENTE IN GIRO PERL’ITALIA CHE SENSAZIONI AVETE RIGUARDO AL PUBBLICO METAL? TROVATE DEI CAMBIAMENTI NELL’AUDIENCE RISPETTO AGLI INIZI DELLA VOSTRA CARRIERA?
Peso: “Sì, ma non sostanziali… vedo sempre un grande entusiasmo nelle prime file e sento, nonostante la mia posizione sempre arretrata sul palco, cantare i nostri ritornelli…questo accadeva anche vent’anni fa…”.
COME REPUTI LA SITUAZIONE DEL METAL NEL NOSTRO PAESE? DIETRO LE GROSSE BAND POWER PROG MI SEMBRA CHE CI SIA UN BEL MOVIMENTO DI GRUPPI DEDITI A SONORITA’ PIU’ ESTREME CHE PERO’ NON RIESCONO AD EMERGERE…
John: “Sinceramente non so nulla di power prog… Per quanto riguarda il fatto di emergere ti posso dire che sono tempi duri per tutti. La crisi della discografia c’è e ovviamente si ripercuote sulle band per prime. Anche con gli altri gruppi al debutto in cui suono, i DyNAbyte e i Raza De Odio, abbiamo avuto non poche difficoltà a ricavarci un piccolo spazio nella scena…”.
SI RIFORMERANNO MAI I SADIST? ERANO UN GRUPPO AVANTI DI ANNI, FORSE PER QUESTO NON SONO STATI APPREZZATI A FONDO…
Peso: “No, i Sadist non si riformeranno, o per lo meno non con la formazione nella quale militavo… addirittura posso dirti che Chicco si e’ trasferito in Canada ed è il nuovo bassista dei Sonica, una band prog-metal molto quotata laggiù! E ora partirà tra l’altro in tour con i Quo Vadis, band le cui parti di basso sono state registrate nientemeno che da Steve Di Giorgio…. Zanna invece canta con me e John nei Raza De Odio…”.
PESO, CHE DIFFERENZE TROVI TRA LA LINE UP DEI VOSTRI VECCHI LAVORI E QUELLA PIU’ RECENTE?
Peso: “Quella attuale è molto più affiatata e professionale!”
CHE SENSAZIONI PROVATE QUANDO SUONATE PER ESEMPIO “MATER TENEBRARUM”, CHE FATE DA QUASI VENT’ANNI?
Peso: “A volte una pesantezza che parte dai bassifondi… zona testicolare per intenderci… questo fortunatamente solo in sala prove, però dal vivo è sempre emozionante risuonare per l’ennesima volta quel brano…”.
FORSE E’ PREMATURO CHIEDERLO VISTA L’USCITA DEL BEST OF, MA STATE GIA’ LAVORANDO SU MATERIALE INEDITO?
John: “Certamente! Siamo già a buon punto e registreremo alla fine dell’anno in una località segreta”.
I COMEBACK, PER LA MAGGIOR PARTE DELLE VOLTE, SONO FATTI PER SPILLARE SOLDI AI VECCHI FAN PROPONENDO LORO UNA SORTA DI MINESTRA RISCALDATA: A GIUDICARE DA QUELLO CHE AVETE PRODOTTO VOI SI DIREBBE CHE AVEVATE UNA GRAN VOGLIA DI TORNARE…
John: “Se l’abbiamo fatto per spillare soldi ai nostri fan, allora ne deduco che i nostri fan hanno le pezze al culo perché qui non è arrivato un granché di denaro (ride, ndR)! A noi piace suonare, ci piace ciò che facciamo e pensiamo di farlo bene, tutto qui!”.
A LIVELLO DI ASCOLTI VI RIFATE SEMPRE AI CLASSICI OTTANTIANI CON I QUALI VI SIETE FORMATI O SEGUITE CON INTERESSE ANCHE LE NUOVE BAND?
Peso: “Oltre al thrash anni Ottanta adoro le nuove band svedesi, in primis i The Haunted! Grandissimo il loro ultimo ‘rEVOLVEr’!”.
AVETE ANCORA UN “SOGNO NEL CASSETTO” CHE CON I NECRODEATH NON SEI ANCORA RIUSCITO A REALIZZARE?
Peso: “Sì… suonare in Giappone!”.
DOPO VENT’ANNI DI CARRIERA COME RIUSCITE A TROVARE ANCORA STIMOLI PER SUONARE CANZONI TANTO VIOLENTE?
Peso: “Non saprei…forse perché apprezzo ancora ascoltare gente come gli Slayer e le vibrazioni che mi dà un certo tipo di musica non riesco a trovarne in altri campi sia musicali e non… vorrei anche aggiungere pero’ che ultimamente, a livello di composizione, noi Necrodeath non siamo solo dediti alla violenza sonora, ma abbiamo anche inserito molto groove e situazioni più lente e pesanti come macigni….”.
I NECRODEATH SONO UNO DEI POCHI GRUPPI CHE SPRIGIONA ODIO DA TUTTI I PORI: E’ UN QUALCOSA CHE AVETE DENTRO O PENSATE CHE SIA UN ARGOMENTO CHE BEN SI ADATTI ALLA VOSTRA MUSICA?
John: “Sicuramente se parlassimo di giardini fioriti non sarebbe molto adatto alla nostra musica (ride, ndR)! A parte gli scherzi, come si fa a non provare odio e sdegno guardando quello che succede nel mondo di oggi? Così assimiliamo tutte queste cattive energie e le sfoghiamo nella nostra musica”.
HO AVUTO MODO DI ASSISTERE A QUALCHE VOSTRO CONCERTO, SIETE DI UNA VIOLENZA CHE POCO HA DI UMANO: DOVE LA TROVATE QUESTA ENERGIA?
John: “Questo si ricollega un po’ a ciò che dicevo prima, il concetto è lo stesso. Inoltre, l’esperienza ci aiuta a dare la massima resa dal vivo e soprattutto il supporto dei nostri fan, che si aspettano questo da noi!”.
ALL’ULTIMO VOSTRO CONCERTO A CUI HO ASSISTITO (ALL’OSSARIO DI MARTINENGO) HO NOTATO CHE NON SUONAVA CLAUDIO E NON E’ PRESENTE NEMMENO NELLA LINE UP DEL BEST OF: FA ANCORA PARTE DELLA BAND? E SE E’ USCITO POTRESTE SPIEGARCENE IL MOTIVO?
John: “Dopo l’uscita di ‘Ton(e)s Of Hate’, Claudio è stato molto impegnato per motivi personali, così abbiamo ingaggiato Andy come sostituto temporaneo, facendolo suonare dal vivo quando Claudio non poteva. Andy si
sta comportando da vero professionista e siamo molto contenti del suo lavoro! Addirittura abbiamo deciso di far registrare a lui la cover dei Black Sabbath presente sul nostro 20 Years!”.
VISTO CHE RIUSCITE A SUONARE ABBASTANZA REGOLARMENTE IN GIRO PERL’ITALIA CHE SENSAZIONI AVETE RIGUARDO AL PUBBLICO METAL? TROVATE DEI CAMBIAMENTI NELL’AUDIENCE RISPETTO AGLI INIZI DELLA VOSTRA CARRIERA?
Peso: “Sì, ma non sostanziali… vedo sempre un grande entusiasmo nelle prime file e sento, nonostante la mia posizione sempre arretrata sul palco, cantare i nostri ritornelli…questo accadeva anche vent’anni fa…”.
COME REPUTI LA SITUAZIONE DEL METAL NEL NOSTRO PAESE? DIETRO LE GROSSE BAND POWER PROG MI SEMBRA CHE CI SIA UN BEL MOVIMENTO DI GRUPPI DEDITI A SONORITA’ PIU’ ESTREME CHE PERO’ NON RIESCONO AD EMERGERE…
John: “Sinceramente non so nulla di power prog… Per quanto riguarda il fatto di emergere ti posso dire che sono tempi duri per tutti. La crisi della discografia c’è e ovviamente si ripercuote sulle band per prime. Anche con gli altri gruppi al debutto in cui suono, i DyNAbyte e i Raza De Odio, abbiamo avuto non poche difficoltà a ricavarci un piccolo spazio nella scena…”.
SI RIFORMERANNO MAI I SADIST? ERANO UN GRUPPO AVANTI DI ANNI, FORSE PER QUESTO NON SONO STATI APPREZZATI A FONDO…
Peso: “No, i Sadist non si riformeranno, o per lo meno non con la formazione nella quale militavo… addirittura posso dirti che Chicco si e’ trasferito in Canada ed è il nuovo bassista dei Sonica, una band prog-metal molto quotata laggiù! E ora partirà tra l’altro in tour con i Quo Vadis, band le cui parti di basso sono state registrate nientemeno che da Steve Di Giorgio…. Zanna invece canta con me e John nei Raza De Odio…”.
PESO, CHE DIFFERENZE TROVI TRA LA LINE UP DEI VOSTRI VECCHI LAVORI E QUELLA PIU’ RECENTE?
Peso: “Quella attuale è molto più affiatata e professionale!”
CHE SENSAZIONI PROVATE QUANDO SUONATE PER ESEMPIO “MATER TENEBRARUM”, CHE FATE DA QUASI VENT’ANNI?
Peso: “A volte una pesantezza che parte dai bassifondi… zona testicolare per intenderci… questo fortunatamente solo in sala prove, però dal vivo è sempre emozionante risuonare per l’ennesima volta quel brano…”.
FORSE E’ PREMATURO CHIEDERLO VISTA L’USCITA DEL BEST OF, MA STATE GIA’ LAVORANDO SU MATERIALE INEDITO?
John: “Certamente! Siamo già a buon punto e registreremo alla fine dell’anno in una località segreta”.
I COMEBACK, PER LA MAGGIOR PARTE DELLE VOLTE, SONO FATTI PER SPILLARE SOLDI AI VECCHI FAN PROPONENDO LORO UNA SORTA DI MINESTRA RISCALDATA: A GIUDICARE DA QUELLO CHE AVETE PRODOTTO VOI SI DIREBBE CHE AVEVATE UNA GRAN VOGLIA DI TORNARE…
John: “Se l’abbiamo fatto per spillare soldi ai nostri fan, allora ne deduco che i nostri fan hanno le pezze al culo perché qui non è arrivato un granché di denaro (ride, ndR)! A noi piace suonare, ci piace ciò che facciamo e pensiamo di farlo bene, tutto qui!”.
A LIVELLO DI ASCOLTI VI RIFATE SEMPRE AI CLASSICI OTTANTIANI CON I QUALI VI SIETE FORMATI O SEGUITE CON INTERESSE ANCHE LE NUOVE BAND?
Peso: “Oltre al thrash anni Ottanta adoro le nuove band svedesi, in primis i The Haunted! Grandissimo il loro ultimo ‘rEVOLVEr’!”.
AVETE ANCORA UN “SOGNO NEL CASSETTO” CHE CON I NECRODEATH NON SEI ANCORA RIUSCITO A REALIZZARE?
Peso: “Sì… suonare in Giappone!”.