Probabilmente una delle band che si riveleranno più influenti negli anni a venire, i Nevermore di Warrel Dane (cantante dalla voce particolarissima, dotato di un carisma fuori dal comune e in passato leader dei cult heroes Sanctuary) da qualche tempo stanno vedendo consolidarsi sempre di più la loro leadership in campo heavy metal (sì, heavy metal e basta!) grazie a dischi, “The Politics Of Ecstasy”, “Dreaming Neon Black” e “Dead Heart In A Dead World”, uno più pregevole dell’altro, concentrati di tecnica, passione, aggressività e melodia rasentanti la perfezione. Per chi scrive, con l’uscita del nuovo “Enemies Of Reality”, la magica formula del quartetto di Seattle pare essersi un pochino inceppata ma, come avrete potuto leggere in sede di recensione, questo piccolo mezzo passo falso non dovrebbe spaventare nessuno, a tutti capita un momento no e a gente che ci fa sognare da anni con la propria musica si dovrebbe perdonare questo e altro! A pochi giorni di distanza dall’uscita nei negozi dell’album abbiamo avuto modo di svolgere una distesa intervista telefonica con il bassista Jim Sheppard, ragazzo schietto e simpatico che ha oramai alle spalle una carriera più che decennale, essendo stato compagno di Dane già nell’avventura Sanctuary. Si è parlato del nuovo album, dell’imminente tour e non sono neanche mancate frecciatine alla loro (quasi ex) label Century Media. Che altro dire… buona lettura!
CIAO JIM, CHE NE DICI DI PRESENTARE IL VOSTRO NUOVO ALBUM AI NOSTRI LETTORI?
“Sì, noi siamo i Nevermore ed ‘Enemies Of Reality’ è il nostro quinto album, esce in questi giorni per Century Media Records (ride, nda)!”.
MA PERCHE’ FATE TUTTI COSI’? OK, ALLORA PARLAMI DELLE REGISTRAZIONI E DELLA PRODUZIONE! LA COSA CHE PIU’ COLPISCE DI ‘ENEMIES OF REALITY’ E’ IL SUONO CHE AVETE ADOTTATO, PIU’ SPORCO RISPETTO AL PASSATO…
“Be’, a dire il vero non è stata una decisione presa a priori, non volevamo ottenere ad ogni costo un suono del genere. La Century Media purtroppo questa volta ci ha dato un budget limitato e così siamo stati costretti a fare le cose un po’ di fretta e a non badare troppo a certi dettagli. Abbiamo registrato il disco con Kelly Gray, una persona che ha fatto comunque un buon lavoro. Onestamente sono soddisfatto della produzione del disco, potrebbe essere migliore ma mi piace. Poi suppongo che tu abbia sentito la prima versione del disco. Poche settimane fa abbiamo deciso di rimasterizzarlo e la versione che puoi trovare nei negozi ha un suono leggermente diverso”.
COME HAI DETTO TU, QUESTA VOLTA AVETE LAVORATO CON KELLY GRAY ANZICHE’ CON ANDY SNEAP, PERCHE’ NON LO AVETE CHIAMATO? SEMPRE PROBLEMI DI BUDGET?
“Non proprio, lo abbiamo chiamato ma lui era un po’ troppo impegnato. Non ce la sentivamo di fare tutto da soli e così abbiamo chiamato Kelly Gray, il quale, tra l’altro, non aveva mai sentito un nostro pezzo in vita sua! Ti ripeto comunque che a mio parere ha fatto un buon lavoro, non era facile lavorare con quei pochi soldi a nostra disposizione ma siamo riusciti ugualmente a tirare fuori qualcosa di buono”.
VENIAMO ALLA MUSICA… SECONDO TE CHE DIFFERENZE INTERCORRONO TRA “ENEMIES OF REALITY” E I LAVORI PRECEDENTI?
“Credo che non abbiamo fatto altro che progredire ulteriormente, abbiamo fatto un disco che resta legato in parte alle sonorità dei nostri vecchi dischi ma che comunque presenta qualcosa di innovativo. E’ un disco molto pesante e aggressivo, quasi una via di mezzo tra ‘The Politics Of Ecstasy’ e ‘Dead Heart In A Dead World’… dal primo prende il riffing tecnico, dal secondo le linee vocali più catchy”.
A MIO PARERE I BRANI PIU’ RIUSCITI DEL DISCO SONO LA TITLE TRACK, “SEED AWAKENING” E “I, VOYAGER”, TU CHE NE PENSI?
“Sì, sono d’accordo, quelli che hai menzionato sono brani che rappresentano bene il nuovo disco. Amo soprattutto ‘I, Voyager’ e ‘Seed Awakening’, due brani molto heavy le cui sonorità saranno riprese molto probabilmente anche per il prossimo album. Tutti vogliamo andare in quella direzione e io ne sono molto felice, perché ritengo che siano le cose che siamo riusciti a fare meglio in quest’ultimo periodo”.
SU “I, VOYAGER” NON NASCONDETE IL VOSTRO AMORE PER I MESHUGGAH…
“Sì, Jeff è un grandissimo fan di questa band e non è raro che i suoi riff li ricordino. Anche a me piacciono molto queste sonorità, amo suonare parti intricate e tecniche e Jeff non me le fa mai mancare”.
SO CHE FORSE NON E’ LA DOMANDA PIU’ ADATTA A TE, VISTO CHE SE NE OCCUPA WARREL, MA COSA PUOI DIRMI RIGUARDO AI NUOVI TESTI?
“Allora, so che il nuovo album non è un concept ma credo che tutti i testi siano in qualche modo legati tra loro. Hai ragione, non sono la persona più adatta a parlarne perché non li ho scritti io e anche conoscendoli non posso scendere nei dettagli, Warrel è sempre molto enigmatico… credo che ognuno possa interpretare a modo suo i testi per come sono scritti. Uff… la dovrebbe finire di fare il filosofo, ogni volta non so che cosa dire quando mi fanno questa domanda (ride, nda)!”.
LA COPERTINA DELL’ALBUM E’ NOTEVOLMENTE MENO OSCURA E DRAMMATICA DI QUELLE DEI DISCHI PRECEDENTI, E’ STATA UNA SCELTA PRECISA?
“Non proprio, anche in questo caso si torna a parlare dei testi (ride, nda)! Devi sapere che l’autore, Travis Smith, è solito iniziare a disegnare dopo aver letto i testi fornitigli dalla band. Si vede che ha interpretato il tutto in un certo modo e ha disegnato quella ‘dead skin mask’ ripiena di vermi! E’ un’immagine se vogliamo meno oscura ma molto più demoniaca del solito… a me piace moltissimo il disegno del cucchiaio con i vermi (ride, nda)!”.
COME HAI GIA’ AMPIAMENTE ACCENNATO, QUESTO E’ IL VOSTRO ULTIMO ALBUM PER LA CENTURY MEDIA RECORDS… AVETE GIA’ CONTATTI CON QUALCHE ALTRA LABEL?
“No, al momento vogliamo concentrarci sulla promozione di questo album, fare il tour e quante più interviste sia possibile. Siamo in contatto con molte label ma prima di prendere accordi in modo serio vogliamo aspettare”.
DA COME NE HAI PARLATO PERO’ CREDO CHE NON VEDIATE L’ORA DI ANDARVENE DALLA CENTURY MEDIA…
“(ride, nda) Più o meno! Negli ultimi anni non ci siamo trovati affatto bene a collaborare con loro, col tempo le cose anziché migliorare sono peggiorate… e il colmo è che i nostri dischi più venduti sono gli ultimi! Hanno iniziato a pretendere cose assurde, volevano che li informassimo di ogni nostra mossa, anche se dovevamo suonare sotto casa nostra! Inoltre i termini economici del nostro accordo non sono mai stati soddisfacenti per noi e loro, dopo che gli abbiamo fatto incassare un bel po’ di soldi, si sono ben guardati dal ritoccarli…”.
PARLAVI DI VENDITE… QUAL E’ IL VOSTRO BEST SELLER?
“‘Enemies Of Reality’! Al momento ancora no, ma lo diventerà di sicuro, ogni nostro disco vende più del precedente quindi non ci resta che aspettare”.
SO CHE IN AUTUNNO SARETE IN TOUR IN EUROPA CON GLI ARCH ENEMY, UN OTTIMO BILL! CREDI CHE SI UNIRA’ A VOI QUALCHE ALTRA BAND COME OPENER?
“Per l’opener non so ancora nulla, il posto al momento è libero perché la label non è ancora stata in grado di trovare una band adatta. Al momento quindi siamo solo noi e gli Arch Enemy. Si tratta di un ottimo bill, senza dubbio! Mi piacciono molto gli Arch Enemy ma sono un grandissimo fan dei Carcass e suonare sullo stesso palco con Michael Amott sarà un vero piacere”.
CREDO CHE DAL PUNTO DI VISTA MUSICALE QUESTE DUE BAND ABBIANO MOLTO IN COMUNE, TU CHE NE DICI?
“Sì, è vero, i nostri stili sono diversi ma entrambi suoniamo puro heavy metal… a volte più sul thrash, altre volte melodico e delle volte siamo quasi death metal! Credo che sia Nevermore che Arch Enemy possano essere definiti semplicemente gruppi heavy metal, ci piace variare la nostra proposta ma rimaniamo ben saldi in questo filone”.
CHE COSA VI ASPETTATE DA “ENEMIES OF REALITY”?
“Oltre al fatto che venda almeno quanto il precedente, e che quindi ci permetta di chiudere definitivamente coi nostri lavori, vogliamo che permetta ai Nevermore di esssere considerati una volta per tutte una solida realtà nella scena metal”.
GRAZIE JIM, LE TUE ULTIME PAROLE?
“Allora, ringrazio te per l’intervista, ci vediamo a Milano ad ottobre! Poi voglio ringraziare tutti i fan italiani per il loro infinito supporto, venite a vederci con gli Arch Enemy, non vi deluderemo”.