Durante la calata italica dei Nile, poco prima dell’inizio della performance di Rimini, abbiamo avuto il piacere e l’onore di scambiare quattro piacevoli chiacchiere con un pacioso e affabile Karl Sanders, songwriter e principale creatore dei vari lavori della band. E’ un piacere constatare come, dopo tanti anni di carriera, gli occhi di Karl si illuminino ancora quando parla della sua band. Ma per metterlo in difficoltà dobbiamo chiedergli di scegliere una canzone rispetto alle altre e sembra proprio come chiedere a un padre di molti figli quale sia il suo prediletto. Di seguito, ecco il resoconto della nostra chiacchierata con lui, una breve panoramica sul passato, sul presente e anche un piccolo accenno riguardante il futuro.
CIAO KARL, INIZIAMO QUESTA INTERVISTA PARLANDO DEL VOSTRO ULTIMO ALBUM: MI SEMBRA CHE L’INTENZIONE SIA STATA QUELLA DI UNA SORTA DI RITORNO ALLE ORIGINI, CON LE COMPOSIZIONI PIU’ DINAMICHE, PIU’ GROOVY A TRATTI… E’ STATA UNA SCELTA INTENZIONALE?
"Be’, vedi, quando abbiamo iniziato a produrre qualcosa, tutto quello di cui avevamo voglia era semplicemente di un altro classico: ‘…Catacombs…’ è un classico; ‘Black Seeds…’ è un classico; ‘In Their Darkened Shrines’ è un classico; volevamo soltanto un altro classico album dei Nile".
ED E’ CAMBIATO QUALCOSA NEL VOSTRO PROCESSO DI SCRITTURA DEI BRANI?
"No, in verità non più di tanto".
TI VA DI PARLARMENE UN PO’?
"Certo! Generalmente scrivo i pezzi quasi completi, li mando a Dallas (Toler-Wade, ndR), poi faccio una sorta di demo… Dopodiché il grosso è fatto!".
E QUINDI GLI ALTRI MEMBRI DELLA BAND NON PARTECIPANO ALLA SCRITTURA DEI BRANI?
"Be’, diciamo che io mando a loro le canzoni già quasi complete, loro ci devono mettere le loro parti… Per esempio mando a George (Kollias, ndR) lo scheletro delle tracce e lui scrive le sue parti di batteria. Sai, essendo lui greco, non abbiamo la possibilità di stare tante ore in sala prove, quindi cerchiamo di trovarci alle sessioni di registrazione già tutti pronti a fare il nostro dovere".
UNA DELLE MIE CANZONI PREFERITE DEL VOSTRO ULTIMO ALBUM E’ PROPRIO LA TITLE TRACK. PER QUALE MOTIVO L’AVETE SCELTA COME TITOLO DELL’ALBUM?
"Perché mi piace! Perché è la canzone con il messaggio più forte del disco, capisci? ‘Quelli che gli Dei detestano!’. E’ un messaggio molto forte, che rimane in testa".
SENTI, MA TOGLIMI UNA CURIOSITA’: COSA SIGNIFICA UN TITOLO COME "KEM KAFA KHESHEF"?
"’Kem Kafa Kheshef’ significa ‘guidare il serpente misterioso’, è una storia egiziana che parla di un serpente che viene guidato attraverso gli inferi".
UN’ALTRA CANZONE MOLTO PARTICOLARE E’ "KAFIR"; CHI E’ CHE CANTA LA PARTE FINALE MELODICA DELLA CANZONE?
"Si tratta di Mike Breazeale, è un ragazzo con cui avevamo già lavorato: era già comparso in ‘Unas Slayer Of The Gods’ ed anche nel mio solo project".
C’E’ UN FILO CONDUTTORE CHE LEGA LE CANZONI DEL VOSTRO DISCO?
"Non più di tanto, diciamo però che un po’ tutte le canzoni fanno i conti con un Dio, o gli Dei".
UN ALTRO DEI PUNTI FORTI DI QUESTO DISCO E’ LA PRODUZIONE, AD OPERA DI NEIL KERNON. COSA CI PUOI DIRE A PROPOSITO DEL MODO DI LAVORARE DI NEIL?
"Sì, questa è già la terza volta che lavoriamo con lui, e devo dire che in questa occasione è stato un fottuto ‘fascista’ (ridendo entrambi, ndR)… Davvero, sai? Però volevamo fare un album veramente grande, che fosse davvero perfetto… Ci ha fatto lavorare come schiavi, ma ne è valsa la pena!".
E COME MAI AVETE REGISTRATO SOLTANTO LE PARTI DI BATTERIA CON ERIK RUTAN?
"Oh, nulla di così particolare, eravamo stanchi e avevamo voglia di lavorare vicino a casa (ridacchia, ndR)".
KARL, QUAL E’ IL TUO ALBUM PREFERITO DEI NILE?
"Il mio album preferito dei Nile? Nessuno! Semplicemente perché sono tutti i miei preferiti. Ricordo ancora quando avevamo finito ‘…Catacombs…’ e pensavo ‘che grande album!’. Poi, quando finimmo ‘Black Seeds Of Vengeance’ mi dissi ‘merda, questo è il mio preferito’. Fino a quando non uscì ‘In Their Darkened Shrines’… e QUELLO (alzando la voce, ndR) divenne il mio preferito… E’ successo per ogni disco che ho composto, e sono tutti quanti i miei preferiti!".
OK, CAPISCO… PERO’ AVRAI UNA CANZONE PREFERITA…
"Mmm, canzone preferita, dici?".
SI’, OPPURE UNA CANZONE CHE VORRESTI SEMPRE SUONARE DAL VIVO, CHE TI RICORDA QUALCOSA… UNA CANZONE CHE RAPPRESENTA I NILE, CHE FARESTI SENTIRE A QUALCUNO CHE ANCORA NON VI CONOSCE…
"Be’, forse ‘Sacrifice Unto Sebek’, che è così potente… O forse ‘Annihilation Of The Wicked’, oppure ‘Unas Slayer Of The Gods’! Anzi, forse ‘Black Seeds Of Vegeance’. Oppure ‘Smashing The Antiu’? NO! ‘Serpent Headed Mask’! Ecco… Ma in realtà sono tutte fra le mie preferite!".
I NILE COL TEMPO SONO DIVENUTI UNA DELLE BAND PIU’ POPOLARI DELLA SCENA DEATH METAL, SECONDO TE COME MAI PIACETE COSI’ TANTO, QUAL E’ IL SEGRETO DEL VOSTRO SUCCESSO?
"Sinceramente non lo so, non ne ho veramente idea! Ho sempre fatto musica perché farlo è la cosa che mi rende più felice al mondo, e se questo rende felice altra gente… be’, è il massimo, no?".
SICURO! IO CREDO CHE UNO DEI MOTIVI PER CUI LA VOSTRA PROPOSTA PIACCIA ANCHE A CHI NON HA DIMESTICHEZZA COL DEATH METAL, STIA NEL VOSTRO ESSERE COSI’ PARTICOLARI, COSI’ DIVERSI DALLE ALTRE BAND. QUALI POSSONO ESSERE ALTRI MOTIVI SECONDO TE?
"Davvero credimi, non ne ho idea, però sicuramente quello che dici tu credo anche io sia uno degli aspetti che la gente apprezza di più".
KARL, CI SONO BAND DELLA SCENA ATTUALE CHE SECONDO TE MERITANO ATTENZIONE?
"Secondo me tutte le band meritano attenzione, perché chi suona vuole sempre trasmettere qualcosa, vuole dire qualcosa… E generalmente vuole essere anche ascoltato".
ASCOLTANDO I TUOI SOLO ALBUM E’ OVVIO COME TU NON SIA SOLTANTO UN ASCOLTATORE, E COMPOSITORE, DI MUSICA METAL. GIUSTO? CHE COSA TI PIACE SENTIRE QUANDO NON ASCOLTI METAL?
"Musica rilassante! Mi piace molto la musica classica e vado pazzo per le colonne sonore dei film. E a volte adoro anche il suono del nulla. Fermarmi, e ascoltare il suono della natura. E’ la musica più surreale e incredibile che esista (fa una pausa evocativa, ndR)".
E, SUONO DELLA NATURA A PARTE OVVIAMENTE, CHE TIPO DI SENSAZIONI RIESCE A REGALARTI QUESTA MUSICA CHE ASCOLTI?
"E’ musica che mi aiuta molto a riflettere, a meditare, a staccare il cervello e rilassare la mente".
SO CHE STATE CERCANDO UN NUOVO BASSISTA, COME PROCEDONO LE RICERCHE?
"Adesso ne abbiamo uno!".
AH, SI’? E DI CHI SI TRATTA?
"Chris. E’ in tour con noi, no?".
MA NON E’ IL VOSTRO BASSISTA UFFICIALE!
"Be’, in effetti non ne abbiamo uno ufficiale".
BE’, CONVERRAI CHE E’ UNA SITUAZIONE UN PO’ ATIPICA, CHRIS SUONA CON VOI DA UN PO’…
"E’ un problema per te?".
NO, ASSOLUTAMENTE, MI CHIEDEVO SOLTANTO PERCHE’…
"Tu suoni il basso? Hai bisogno di un lavoro (risate, ndR)?".
OK, KARL, UN’ULTIMA DOMANDA: CHE PROGRAMMI AVETE, UNA VOLTA TERMINATO QUESTO TOUR?
"Dopo questo tour ne faremo un altro in America, in Sud America, in Australia e Nuova Zelanda. E poi concerti, concerti e ancora concerti… Abbiamo un nuovo album fuori, dobbiamo farlo sentire a quanta più gente possibile".
ABBIAMO TERMINATO, KARL, GRAZIE MILLE E IN BOCCA AL LUPO PER IL TOUR E PER LA BUONA RIUSCITA DI TUTTI I VOSTRI PIANI!
"Grazie a te, e un saluto a tutti i lettori!".