NOKTURNAL MORTUM – Prodi guerrieri

Pubblicato il 15/11/2005 da
 
Il gruppo più rappresentativo dell’Est europeo in ambito black metal, e uno dei più prolifici, dopo parecchio tempo di silenzio, ritorna con un album epico superbo. “Weltanschauung” mostra una band che sembra aver abbandonato le radici black verso un pagan/viking metal molto elaborato e sinfonico. Una trasformazione che rende i Nokturnal Mortum ancora più interessanti ed accessibili ad una più vasta fetta di pubblico anche se l’ambito underground resta ancora la casa di questi prodi guerrieri ucraini. Andiamo a sentire direttamente dalle parole di Knjaz Varggoth tutto quello che c’è da sapere su questa band monumentale dell’Europa più remota…
 
 

“WELTANSCHAUUNG” SI DISCOSTA UN PO’ DALLE PASSATE RELEASE, C’È UN’EVOLUZIONE NEL SOUND CHE HA PORTATO ELEMENTI SINFONICI E FOLK A FONDERSI ASSIEME…
“Finalmente ‘Weltanschauung’ è uscito! Per ben cinque anni ci siamo occupati di questo album, il nostro nuovo full length dopo ‘Nechrist’. In questi anni sono accaduti molti fatti, problemi con la line up, ma anche una diversa concezione del mondo che ci circonda, per questo la musica suona in modo diverso. ‘Weltanschauung’ secondo me è un album più intellettuale, non è fatto da ragazzini giovani ed impetuosi, ma è creato da uomini maturi (e la differenza si sente tutta! ndR). Stavolta volevamo dei buoni suoni ed abbiamo perso molto tempo per averli; siamo andati nel miglior studio di registrazione che c’è in Ucraina. Il CD esce in due differenti versioni: quella europea è affidata alla No Colours, mentre qui in Ucraina esce con il nome di ‘Mirovozzrenie’ per Oriana Music. La differenza sta nei diversi inserti strumentali e nei testi che nel primo caso figurano in inglese mentre nel secondo in ucraino”.

SEI D’ACCORDO SE DICO CHE “LUNAR POETRY” ERA UN CD MISTICO, “GOAT HORNS” QUELLO PIÙ SINFONICO, “TO THE GATES OF BLASPHEMOUS FIRE” IL PIÙ VIOLENTO E “NECHRIST” CARATTERIZZATO DA INSERIMENTI FOLK? SE È COSÌ, COME POTRESTI DEFINIRE IL NUOVO CD? UN MIX DI OGNI PASSATA RELEASE?
“Condivido quello che hai detto sugli album passati anche se non sono in grado di giudicare la mia musica, ma non direi che l’ultimo album è un insieme di quelli passati. Di certo ci sono elementi in comune, ma si tratta sempre di musica fatta dai Nokturnal Mortum. Dal mio punto di vista la musica è assi cambiata con il nostro nuovo album. Qui abbiamo un black metal basato sui mid tempo epici e distruttivi con elementi folk. Di sicuro questa è la nostra migliore produzione fatta sino ad ora!”.

QUALI SONO I GRUPPI CHE HANNO ORA UN FORTE ASCENDENTE SU DI TE? HO NOTATO ELEMENTI PROVENIENTI DAI BATHORY E QUINDI DI RIFLESSO ANCHE DA GRAVELAND E UN PO’ DAI PRIMI THYRFING…
“Non posso essere influenzato dai Thyrfing perché li ho sentiti solo nominare, ma non li ho mai ascoltati. Il nome dei Bathory invece possiamo farlo visto che nutro un grande rispetto verso questa band e anche per i Graveland! Devo però anche dire che non sono mai stato ispirato da qualche band in particolare, forse soltanto dalla musica folk. La mia vita di tutti i giorni è la mia grande fonte d’ispirazione.”

SE NON VADO ERRATO SIETE UNA BAND CON FORTI IDEALI POLITICI ALLE SPALLE. NE APPROFITTO QUINDI PER CHIEDERTI UN TUO PARERE SULLA RIVOLUZIONE ARANCIONE COMPIUTA NEL TUO PAESE QUALCHE MESE FA E COM’È ORA LA SITUAZIONE…
“Per prima cosa vorrei dire che non ho avuto alcun ruolo nella Rivoluzione Arancione (nata da pesanti sospetti di imbrogli elettorali alle ultime elezioni e conclusasi con una rivoluzione di piazza pacifica, dove fu preso il colore arancione come simbolo per rivendicare giustizia, ndR). Tutte e due le parti secondo me sono nel torto, però ammetto di aver notato qualcosa di positivo in tutto questo. Dopo questa rivoluzione ho iniziato a credere nella nostra nazione. Come spesso accade, la rivoluzione ha mostrato il vero volto delle persone e gli Ucraini hanno dimostrato di essere gente intelligente e di volere una nazione libera. Si vedono già alcuni cambiamenti come la lotta alla corruzione e lo snellimento delle procedure burocratiche, ma per vedere davvero cos’è cambiato forse è meglio riparlarne tra due o cinque anni”.

GRAZIE PER LA SINCERA E MATURA RISPOSTA. TORNIAMO ALLA MUSICA: COSA MI DICI DEI MOLTISSIMI SIDE PROJECT CHE LA VOSTRA BAND HA IN PIEDI? CREDI ABBIANO RALLENTATO I NOKTURNAL MORTUM IN QUALCHE MODO?
“Di solito si suona in un side project quando non ci si sente liberi di esprimere certi feeling nel gruppo principale. Di volta in volta sento il bisogno di esprimere i miei pensieri che non sono in accordo con quello che viene fatto nei Nokturnal Mortum. Il mio progetto Mistigo Varggoth Darkestra è fermo dal 2000. Non è colpa dei Nokturnal Mortum, diciamo che quel progetto dal misticismo oscuro è passato ad un violento realismo ed ora credo che sia giunto il tempo di continuare con quel progetto”.

LA VOSTRA COVER ALBUM MI HA SUBITO RIPORTATO IN MENTE L’IMMAGINE INIZIALE E SIMBOLO DEL FILM “IL GLADIATORE”. CHE NE PENSI?
“Essa simbolizza la mia visione di ‘Weltanschauung’ e certe mie emozioni collegate ad esso che non saprei davvero come spiegare, spero tu capisca. Sono stato io a scattare quella foto in quel posto chiamato Kievan Rus’ dove il principe Valdimir venne fatto cristiano nell’anno 988. L’accettazione del cristianesimo ha profondamente cambiato la storia del nostro popolo. Per questo motivo quel posto è molto importante per noi. Ma forse hai ragione, ricorda il film ‘Il Gladiatore’ anche se per me non è importante questa somiglianza”.

TUTTI QUESTI CAMBI DI FORMAZIONE HANNO INCISO SUL MODO DI SCRIVERE LA MUSICA DEI NOKTURNAL MORTUM?
“Sono io a scrivere tutta la musica del gruppo e quindi questi cambiamenti non hanno inciso minimamente sullo stile della band. Quello che incide è il mio stato depressivo. Ad ogni modo dopo la partenza del chitarrista Karpath è stato duro trovare un suo sostituto ed io mi sono chiuso in casa a scrivere il nuovo materiale. La line up di adesso è la migliore che la band abbia mai avuto e mi lascia ben sperare per il futuro”.

“THE TASTE OF VICTORY” È UNA CANZONE PARTICOLARE, DIVERSA DALLE ALTRE, E NON SOLO PERCHÉ È CANTATA QUASI ESCLUSIVAMENTE IN MODO PULITO. COSA MI DICI DI QUESTO BRANO?
“La canzone è dedicata alla Seconda Guerra Mondiale, una guerra fratricida. Non vogliamo che accada nuovamente (lo speriamo bene! ndR) e  cerchiamo di contribuire a questo obiettivo attraverso la musica dei Nokturnal Mortum”.

CI SONO MOLTI ELEMENTI FOLK IN QUESTO ALBUM, MA NON TUTTI MI SEMBRANO PROPRI DELLA TRADIZIONE DEL TUO PAESE. POSSO ANCHE SBAGLIARMI…
“La grande maggioranza degli elementi folk su questo album non è ‘folk’ in senso stretto, sono stati creati da noi, non vogliamo rifare antiche canzoni prese dal folklore ucraino o russo. Usiamo il folk per creare nuova musica. Tutti gli strumenti tradizionali che senti però fanno parte della nostra tradizione slava. Io sono un appassionato di strumenti tradizionali di tutta Europa. A breve potrete vedere le foto di questi strumenti sul nostro nuovo sito web in allestimento”.

QUAL È L’ASPETTO DELLA TRADIZIONE UCRAINA CHE TI PIACE DI PIÙ?
“Gli Ucraini appartengono alla grande famiglia della nazione slava. Tutte le genti slave hanno tradizioni analoghe anche se ci sono specifiche differenze nella lingua, nella cucina e in molte altre cose. Tutta la tradizione musicale in Europa è simile perché ci sono le radici indoeuropee a far da comune denominatore. Abbiamo strumenti simili, ma li chiamiamo in modo diverso. Ti faccio un esempio: in questo album puoi sentire la cornamusa ucraina che si chiama ‘koza’, simile a quella irlandese o scozzese. Ai giorni nostri e anche in passato la più famosa cornamusa è quella scozzese e molta gente è tenuta a credere che sia uno strumento nato sull’isola britannica, ma invece venne creata nell’Est. Forse in principio nacque nel nord dell’India e poi venne suonata in varie culture come quella egizia o greca. Lo strumento fatto come lo conosciamo oggi ha una tradizione europea millenaria e la cornamusa ucraina chiamata ‘koza’ è una della più antiche perché consiste di due sole canne. Anche le melodie in Europa hanno una radice comune e noi seguiamo quelle indoeuropee, anche se per essere più precisi direi quelle della zona transcarpatica, perché è la musica folk dei Carpazi che ci influenza maggiormente”.

GRAZIE PER L’INTERESSANTISSIMA RISPOSTA. NON MI RESTA CHE RINNOVARTI I COMPLIMENTI PER IL TUO OTTIMO ALBUM!
“Grazie a te per l’intervista e le buone parole. Non seguite strane concezioni globalizzanti, stay individual!”.

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