Ormai divenuti una delle band cardine della scena tricolore (e non solo!) e da poco tornati sul mercato con “Dreams d’Azur”, splendida rivisitazione del loro storico debut album “Wish I Could Dream It Again…”, i romani Novembre si sono recati in quel di Milano per apparire in ben due programmi di RockTV (per la cronaca, “Database” e “Sala Prove”). Poco dopo la fine delle trasmissioni abbiamo avuto modo di incontrare, e di scambiare con lui quattro chiacchiere, il disponibilissimo Carmelo Orlando, che ci ha spiegato tutto sulla loro ultima fatica e sui loro progetti per il futuro!
CIAO CARMELO, VORREI INIZIARE L’INTERVISTA CHIEDENDOTI IL PERCHE’ DI QUESTO “DREAMS D’AZUR”…
“Be’, quando siamo approdati alla Century Media abbiamo subito avuto l’idea di ripubblicare il primo album perché secondo noi quando venne inizialmente pubblicato dalla nostra vecchia casa discografica (la Polyphemus, nda) non ebbe il giusto risalto: la casa discografica aveva dei grossi limiti per quanto riguarda la promozione e questo non ha permesso al disco di raggiungere i risultati sperati. Abbiamo così pensato di farlo uscire su Century Media potendo contare su una promozione adeguata. Non lo abbiamo fatto subito perché all’inizio avevamo l’esigenza di pubblicare del materiale nuovo ma, una volta giunto un momento di pausa, ovvero l’estate scorsa, lo abbiamo riregistrato senza pensarci due volte. Abbiamo deciso di registrarlo da capo anziché remixarlo o rimasterizzarlo perché sarebbe stato pressoché impossibile fare un’operazione di quel tipo: tutto il materiale era stato registrato su bobine che ormai, al giorno d’oggi, non si utilizzano più; avremmo dovuto riversare tutto su computer per lavorarci sopra, ma sarebbe stato un lavoraccio e inoltre non avremmo potuto fare modifiche o correzioni. Non volevamo ripubblicare ‘Wish…’ così com’era…”.
OLTRE CHE PER MOTIVI TECNICI LA SCELTA DI REGISTRARE “WISH…” E’ STATA DOVUTA ANCHE AL FATTO CHE CERTI ASPETTI DELLA VERSIONE ORIGINALE NON VI PIACCIONO PIU’?
“A dir la verità certe cose di quel disco non mi sono mai piaciute! Per problemi di budget, il quale era assai limitato, ci siamo ritrovati a dover registrare ben tredici brani in soli undici giorni e a mixarli tutti in uno! Purtroppo, a causa del breve tempo a nostra disposizione, abbiamo dovuto soprassedere su molti errori ed imperfezioni e se non fosse stato presente un genio come Dan Swano alla console penso proprio che il risultato sarebbe stato anche peggiore. Queste quindi sono le motivazioni per cui abbiamo deciso di riregistrare tutto: noi amiamo tutt’ora quei pezzi, e quella versione non rendeva loro giustizia”.
CHE COSA AVETE PROVATO NEL RISUONARE QUEI PEZZI A DISTANZA DI OTTO ANNI?
“E’ stato veramente strano, perché la maggior parte di quei pezzi non li suonavamo da allora! Per molti di quei riff ho personalmente trovato le stesse difficoltà di allora nel registrarli, solo che oggi ho molta più esperienza e anche le moderne tecnologie ti danno una mano sotto questo aspetto. E’ stato una sorta di viaggio a ritroso nel tempo… ad esempio, registrare le parti di growl mi ha suscitato una strana sensazione: il mio stile infatti è abbastanza cambiato in questi otto anni e, volendo riproporre fedelmente anche le mie parti vocali, ho telefonato a Dan per farmi spedire le bobine con tutte le tracce separate. Ho passato del tempo a riascoltare la bobina contenente solo la mia voce e, una volta giunto il momento di registrare, ho dovuto praticamente imitarmi…. è stato molto divertente!”.
“DREAMS D’AZUR” E’ STATO INTERAMENTE REGISTRATO NEI VOSTRI OUTER SOUND STUDIOS. PERCHE’ NON AVETE DECISO DI TORNARE A LAVORARE IN SVEZIA CON DAN SWANO?
“Purtroppo Dan Swano non lavora più per altre band. Ogni tanto fa delle eccezioni, ma tutto deve coincidere con i suoi impegni personali: lui di giorno lavora in un negozio di strumenti musicali perciò può occuparsi del suo studio solamente di sera. Far mixare il disco a Dan sarebbe stato bello ma avrebbe richiesto davvero troppo tempo. Abbiamo deciso di registrarlo completamente da noi perché, essendo un disco colmo di arrangiamenti, armonizzazioni e sovraincisioni solo in questo modo avremmo potuto lavorare con la dovuta tranquillità e curare ogni minimo particolare. Andare da un’altra parte ci avrebbe costretto a lavorare di fretta e noi non volevamo assolutamente una cosa del genere per questo disco”.
COSA CHE INVECE VI E’ CAPITATA IN PASSATO…
“Sì, ad esempio per il mixaggio di ‘Classica’, che è stato fatto un po’ alla svelta. Fortuna che quel materiale non è troppo complesso e che Andy Laroque, che poi è un grande professionista, ha fatto un lavoro egregio”.
UN ALTRO ALBUM CHE SECONDO ME, PER MOTIVI ANALOGHI A QUELLI CITATI, NON HA RACCOLTO CIO’ CHE SI MERITAVA E’ “ARTE NOVECENTO”, IL VOSTRO SECONDO DISCO. PENSI CHE IN FUTURO RIPUBBLICHERETE ANCHE QUELLO?
“Non lo so, se ciò accadrà non sarà di sicuro nell’immediato futuro. Penso però che difficilmente ripeteremo pari pari il metodo utilizzato per ‘Wish…’. ‘Arte Novecento’ ha dei suoni che personalmente ritengo validi, ha un’atmosfera particolare e mi dispiacerebbe snaturarlo. Ha sicuramente qualche piccolo difetto, ma credo che basti un’accurata rimasterizzazione per ovviare a questi problemi”.
OK, TORNANDO A “DREAMS…”, VORREI SAPERE SE C’E’ UN BRANO LA CUI NUOVA VERSIONE NON TI SODDISFA PIENAMENTE…
“No, preferisco di gran lunga le nuove versioni di tutti i brani”.
E PERCHE’ AVETE DECISO DI MODIFICARE “CHRISTAL”, IL BRANO CHE CHIUDE L’ALBUM?
“‘Christal’ purtroppo fu il pezzo che più risentì di quelle frettolose registrazioni. Ricordo che Thomas (Negrini, ex tastierista della band, nda) fece l’arrangiamento di tastiere in quattro e quattr’otto e non rispecchiò pienamente ciò che io avevo in mente. Inoltre venne eseguita a velocità troppo elevata e le voci che registrai non mi piacquero per niente! E’ un pezzo che piace a molta gente e anch’io, alla fine, me l’ero quasi fatto piacere, ma questa nuova versione credo che sia decisamente migliore”.
SO CHE SIA THOMAS CHE IL VOSTRO VECCHIO CHITARRISTA ANTONIO HANNO PARTECIPATO ALLE REGISTRAZIONI. DA CHI E’ PARTITA L’IDEA DI RICONTATTARLI, E PERCHE’ ALL’EPOCA USCIRONO DAL GRUPPO?
“Entrambi uscirono dal gruppo per motivi al di fuori della sfera personale: Thomas trovò un lavoro molto impegnativo che non gli consentì più di dedicarsi alla band, mentre Antonio ci lasciò perché non era soddisfatto della direzione che stavano prendendo i nuovi pezzi di allora, ovvero quelli che finirono su ‘Arte Novecento’. Lui premeva per fare cose più heavy ed infatti ora suona nei Ghouls, che sono una band di brutal death molto in gamba. Antonio è migliorato tantissimo nel corso degli anni e per noi, nel corso di queste registrazioni, ha suonato tantissimo. Ha eseguito soprattutto le parti più heavy e serrate, quelle in cui serviva una plettrata velocissima. E’ stato molto bello rivedere entrambi e coinvolgerli: chiamare Thomas poi è stato quasi un obbligo perché sapevamo che ci avrebbe messo pochissimo a ricordarsi le sue parti e a registrarle! Sono davvero contento perché poi abbiamo parlato tanto dei vecchi tempi, delle serate passate in Svezia… mi ha fatto molto piacere”.
AVETE SEMPRE AVUTO DEI PROBLEMI DI LINE UP, SOPRATTUTTO PER QUANTO RIGUARDA IL RUOLO DI BASSISTA, E ANCHE QUESTA VOLTA SI SONO RIPRESENTATI. DEMIAN, IL BASSISTA CHE HA SUONATO SU “NOVEMBRINE WALTZ”, NON FA INFATTI PIU’ PARTE DELLA BAND. COS’E’ SUCCESSO?
“Come puoi vedere oggi è con noi Sandro, il bassista che suonò su ‘Classica’. Lui lasciò la band per motivi di lavoro che lo portarono a trasferirsi qui a Milano. Siamo però rimasti in ottimi rapporti e spesso ci dà una mano se abbiamo in programma dei concerti nel nord Italia. Le parti di basso sul disco sono invece state suonate da Fabio Fraschini, che tra l’altro è un buon amico di Sandro. Lui ci sta dando una mano anche per i concerti al sud e nella nostra zona. E’ una persona squisita ma purtroppo anche lui ha seri impegni lavorativi perciò siamo tutt’ora alla ricerca di un bassista fisso. Venendo a Demian, lui ha lasciato il gruppo perché non si è creata la giusta alchimia con noi, ci sono state delle incomprensioni ma alla fine tutto si è chiarito e siamo tornati amici come prima. Vorrei poi spendere due parole su Massimiliano (Pagliuso, chitarrista, nda), il quale ha lasciato la band l’anno scorso per un brevissimo periodo per poi rientrare in pianta stabile e seguirci nel tour con gli Opeth. Purtroppo ci lasciò poco prima che venissero scattate le foto promozionali e che venisse stilato il booklet di ‘Novembrine Waltz’ ma il suo contributo a quel disco e a questo nuovo è stato molto ampio”.
PARLIAMO ALLORA DI “NOVEMBRINE WALTZ”. SIETE SODDISFATTI DEI RISULTATI CHE AVETE OTTENUTO?
“Sì, assolutamente! I risultati sono stati molto soddisfacenti e ora l’interesse intorno ai Novembre sta crescendo in modo esponenziale. Se guardi il guestbook del nostro sito (www.novembre.nu , nda) puoi ben vedere come ci arrivino valanghe di messaggi dall’estero e soprattutto dagli Stati Uniti, nazione in cui al momento non siamo ancora distribuiti. La Century Media sta avendo ultimamente una fortissima richiesta di nostri cd da quelle parti e così, probabilmente, dal prossimo album saremo distribuiti anche laggiù. Inoltre ci stanno arrivando moltissimi inviti per suonare ancora all’estero, non solo in festival estivi ma anche durante l’inverno come date singole, quindi presto saremo di nuovo in Europa a suonare”.
PENSO CHE ANCHE IL TOUR CON GLI OPETH ABBIA CONTRIBUITO MOLTO A FARVI CONOSCERE…
“Sì, anche se il tour con gli Opeth è stato per certi versi difficile: ultimamente c’è davvero una mania per loro, un sacco di gente accorreva ai concerti solo per loro e quasi non prestava attenzione neanche ai Katatonia! Comunque c’è stata una buona fetta di pubblico che ci ha scoperti ed apprezzati: gli inviti che ci stanno pervenendo per suonare sono spesso di persone che ci hanno visto durante quel tour e sono rimasti colpiti. Come puoi vedere, alla fine, i tour servono sempre!”.
A PROPOSITO DI TOUR, LA CENTURY MEDIA VE NE HA ORGANIZZATO UNO?
“No, ma ci va bene così. Al momento ci preme scrivere un nuovo disco e un tour lungo ci porterebbe via troppo tempo. Ora è importante per noi pubblicare del nuovo materiale”.
AVETE GIA’ DEI BRANI PRONTI?
“Ci stiamo lavorando in questo periodo. Ci vediamo tre volte a settimana e stiamo scrivendo molti riff. Sono molto entusiasta, Massimiliano inoltre sta contribuendo al songwriting come mai in passato, e ne stanno venendo fuori moltissime cose interessanti!”.