OBSCURA – Philosophie Der Natur

Pubblicato il 04/05/2011 da

Pur non raggiungendo le vette di eccellenza assoluta toccate con il precedente “Cosmogenesis”, anche il nuovo lavoro degli Obscura “Omnivium” rappresenta un ottimo album di metallo progressivo ed estremo. Forti di una tecnica eccezionale e di una carica melodica molto marcata a queste latitudini, la band guidata da Steffen Kummerer continua a fare proseliti tra gli appassionati e punta a diventare sempre più un punto di riferimento per ciò che concerne la scena extreme prog. Il nostro interlocutore, il drummer Hannes Grossmann non fa mistero di tutto ciò ed anzi si pone proprio come obiettivo il raggiungimento di uno status di primissimo piano che possa fare da punto di partenza per le band che verranno in futuro. Ovviamente a Grossmann abbiamo anche chiesto lumi per entrare nei complicati meandri lirici e musicali di “Omnivium”: qui sotto le sue risposte, buona lettura. 


COSA AVETE FATTO DALL’USCITA DI “COSMOGENESIS” AD OGGI?

“Ovviamente siamo stati impegnati con la scrittura e la produzione di ‘Omnivium’, che ci ha portato via molto tempo (ride, ndR). Oltre a ciò io mi sono unito ad inizio 2010 ai Blotted Science, con i quali ho registrato un album che uscirà quest’anno. Poi ho pubblicato un DVD dedicato all’apprendimento della batteria, ordinabile direttamente dal mio sito (www.hannesgrossmann.com); inoltre ho tenuto parecchie lezioni e partecipato a diversi clinic. Sono piuttosto impegnato, come vedi, e così anche gli altri membri degli Obscura. Steffen ha finito l’università ed ha registrato un nuovo album con i Thulcandra mentre Chris ha lavorato sul un album solista pieno di materiale chitarristico pazzesco”.

COME MAI AVETE DECISO DI BASARE I VOSTRI TESTI SULLA FILOSOFIA DELLA NATURA DI FRIEDRICH SCHELLING?
“Perché no? (ride, ndR) Steffen è quello che propone idee su possibili concept lirici e visivi. E questo argomento, basato sulla filosofia e su tutte quelle domande che ruotano attorno al mondo spirituale contrapposto alla sensibilità umana, è un qualcosa che ci interessa e nel quale ci identifichiamo al 100%”.

CHE COLLEGAMENTO C’E’ TRA SCHELLING E GLI OBSCURA?
“Il nostro genere musicale, che è piuttosto aperto mentalmente, richiede un concept che sia altrettanto aperto alle interpretazioni. Nella nostra musica sviluppiamo una varietà di sentimenti molto diversi tra loro, quindi abbisogna anche di testi che trattino argomenti differenti. L’elevata complessità dell’opera di Schelling che abbiamo deciso di trattare rappresenta benissimo la nostra musica”.

A NOSTRO PARERE “COSMOGENESIS” RAPPRESENTA IL PERFETTO EQUILIBRIO TRA PROG, DEATH E SHREDDING. A TUO PARERE QUESTO PUNTO DI EQUILIBRIO SIETE RIUSCITI A RAGGIUNGERLO ANCHE CON “OMNIVIUM”?
“Intanto grazie. Abbiamo solamente provato a combinare dei generi differenti tra loro, in quanto noi non siamo solamente ascoltatori di death metal. Mi rendo conto che per gli appassionati di old school death il nostro sound è troppo melodico e debole, ma per noi è una cosa naturale mischiare elementi tratti da band quali Dream Theater, Emperor, Dissection, Iron Maiden, Death e Morbid Angel. Per me è importante che ogni brano suoni differente dagli altri. su ‘Omnivium’ ogni canzone ha la propria unica personalità e questo mi rende estremamente soddisfatto del nostro lavoro”.

SU “OMNIVIUM” STEFFEN KUMMERER HA NOTEVOLMENTE MIGLIORATO LE SUE PERFORMANCE VOCALI: HA PER CASO PRESO QUALCHE LEZIONE DI CANTO PER PROVARE A FARE SEMPRE MEGLIO?
“No, nessuna lezione, ma ha lavorato duramente sulla sua voce. E’ certamente uno dei musicisti più talentuosi con i quali abbia mai lavorato. Se si pone un obiettivo, come ad esempio quello di suonare partiture chitarristiche sempre più complicate e nel contempo cantare con differenti stili vocali, stai pure certo che non si darà pace fino a che non sarà riuscito nel suo intento, cosa che non tutti i musicisti fanno”.

QUALI SONO LE DIFFERENZE TRA “COSMOGENESIS” ED “OMNIVIUM”?
“Con ‘Cosmogenesis’ non avevamo alcuna pressione e ci siamo divertiti a suonare musica che ci piaceva, perlopiù influenzati da Death e Cynic. Non ci aspettavamo nulla, invece è arrivato un grande successo. Stavolta ci siamo posti l’obiettivo di proporre qualcosa di più personale e di scrivere materiale che avrebbe potuto essere d’ispirazione ad altri, per spostare i limiti del genere extreme prog più in là. Un obiettivo importante. A differenza di ‘Cosmogenesis’, poi, il nuovo album è composto da brani più lunghi ed elaborati che contengono molti stili differenti”.

AVETE LAVORATO ANCORA CON V. SANTURA: POSSIAMO COSIDERARLO ORMAI IL QUINTO MEMBRO DELLA BAND?
“Assolutamente sì! E’ l’uomo giusto per noi, ci dà sempre il suo punto di vista sulle cose e ci aiuta molto. Anche in futuro non riesco ad immaginare gli Obscura che registrano con un altro produttore”.

C’E’ QUALCOSA DI PARTICOLARE CHE CI PUOI RACCONTARE DI INERENTE ALLE REGISTRAZIONI ED ALLA FASE DI SCRITTURA DEI BRANI?
“Nulla di particolare, le registrazioni sono state molto stressanti. Forse risulterà interessante la modalità con la quale abbiamo scritto l’album. Non abbiamo suonato una singola nota prima di entrare in studio. Tutto ciò che abbiamo fatto è stato scrivere tutti i riff che avevamo pensato su un taccuino e da lì creare le strutture dei brani, ovvero un modo di procedere utilizzato dai compositori classici. La prossima volta probabilmente registreremo delle demo prima di entrare in studio, si guadagna tempo e non si rischiano crisi nervose”.

PER VOI E’ PIU’ FACILE SCRIVERE CON IL PASSARE DEL TEMPO E CON IL MATURARE DELL’ESPERIENZA, OPPURE E’ PIU’ DIFFICOLTOSO A CAUSA DEL FATTO CHE NON VOLETE RICICLARE IDEE DEL PASSATO?
“E’ sempre più difficile. Vogliamo sempre proporre qualcosa di nuovo, ma anche tentare di mantenere il nostro trademark senza per questo ripeterci. Certamente più scrivi più diventi bravo a scrivere, la qual cosa però non significa che tutti i riff o le idee originali e nuove siano migliori di quelle vecchie. Per fare una canzone devi combinare tra loro le parti individuali di ciascuno e devi farlo nel miglior modo possibile. Questo diventa molto difficile se non vuoi correre il rischio di diventare ripetitivo”.

IL BRANO “OCEAN GATEWAYS” E’ DECISAMENTE OLD SCHOOL PER I VOSTRI CANONI E GIA’ DAL TITOLO RICHIAMA I MORBID ANGEL: E’ PER CASO IL VOSTRO TENTATIVO DI OMAGGIARLI?
“E’ sicuramente un brano ispirato dai Morbid Angel più slow, quelli di ‘Summoning Redemption’, ‘Where The Slime Lives’ o ‘God Of Emptiness’, ma non lo definirei un omaggio. ‘Incarnated’ era un omaggio ai Death ed al lavoro di Chuck Schuldiner, ma ‘Ocean Gateways’ la consideriamo una nostra traccia che ci è stata ispirata dai Morbid Angel. La loro influenza su di noi comunque è piuttosto ovvia. Il titolo della canzone è più legato ai testi, dato che questi comparano questo mondo ad un oceano profondo dove si annidano misteri e pericoli”.

COSA PENSI DELLA RISTAMPA DEL VOSTRO PRIMO ALBUM “RETRIBUTION” AD OPERA DELLA RELAPSE?
“Semplicemente è un buon disco con un artwork davvero meritevole”.

AVETE GIA’ ORGANIZZATO QUALCHE TOUR DI SUPPORTO AD “OMNIVIUM”?
“Certo. A maggio saremo in Europa con gli Hate Eternal, mentre a giugno e luglio sbarcheremo negli States. Spero che nel frattempo saltino fuori altre opportunità di suonare dal vivo, che per noi è importantissimo”.

ABBIAMO FINITO, VUOI AGGIUNGERE QUALCOSA?
“Grazie a tutti”.

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