OBSCURA – Super Gruppo = Super Album!

Pubblicato il 07/03/2009 da

Non abbiamo dubbi quando affermiamo che “Cosmogenesis” degli Obscura sarà uno dei migliori death metal album del 2009. Basta ascoltare una qualsiasi traccia contenuta nel lavoro per rendersene conto. Il leader della band Steffen Kummerer ha davvero fatto le cose in grande, chiamando a sè musicisti fenomenali ed affinando sensibilmente il proprio songwriting. Steffen, in questa intervista, sviscera quanto più possibile il sound della sua creatura e lo fa con estrema modestia, pur rendendosi conto di avere ideato un album devastante. Lasciamo dunque a lui la parola, augurandoci di poter ammirare presto gli Obscura anche in sede live.

CIAO, PRIMA DI TUTTO POTRESTI FARE UNA BREVE STORIA DELLA BAND?
“Gli Obscura si sono formati nel 2002 in Germania. Dopo sei mesi di prove abbiamo tenuto i nostri primi concerti e nel 2003 abbiamo registrato il nostro unico demo, intitolato ‘Illegimitation’, con il produttore V. Santura dei Dark Fortress. Con quel poco materiale siamo riusciti ad imbastire un piccolo tour per la Germania. All’inizio del 2004 il chitarrista ed il bassista abbandonarono la band in quanto non riuscivano a trovare il tempo per conciliare la musica con i loro studi. In estate siamo entrati nei Mastersound Studios di Alex Krull degli Atrocity per registrare il nostro primo album ‘Retribution’. Siccome ai tempi non avevamo una label, il lavoro è uscito solamente nel 2006. Dopo la pubblicazione del debut siamo riusciti a suonare in diversi festival europei e abbiamo intrapreso due tour: il primo di spalla ai Suffocation ed il secondo, nel 2007, da headliner”.

COME MAI DOPO L’USCITA DI “RETRIBUTION” HAI DECISO DI RIVOLUZIONARE LA LINE UP?
“Ancora una volta due membri non erano in grado di seguire la band soprattutto in tour, sempre per motivi di studio, così abbiamo deciso per la separazione, che è stata del tutto amichevole. Jonas Baumgartl, che era un membro fondatore, invece se n’è andato perché voleva concentrarsi su altri progetti musicali. Anche con lui ci parliamo ancora e quando ci vediamo ci divertiamo molto insieme, non ci sono stati screzi”.

HANNES GROSSMANN, CHRISTIAN MUENTZER E JEROEN PAUL THESSELING SONO ARTISTI PIUTTOSTO NOTI: COME HANNO CONTRIBUITO AL SOUND DI “COSMOGENESIS”?
“Tutti nella band sono coinvolti nel songwriting e nella costruzione degli arrangiamenti. La maggior parte del materiale di ‘Cosmogenesis’ è stata scritta e composta da Hannes e da me, Christian ha realizzato la magnifica ‘Universe Momentum’ e Jeroem, oltre alle linee di basso, ha contribuito ad alcuni passaggi della title track. E’ un dato di fatto che abbiamo lavorato insieme su di ogni singola nota e a tutto ciò che concerne la band, a partire dalla pianificazione dei tour. Abbiamo discusso ogni idea portata dai singoli e siccome negli Obscura ci sono quattro songwriter, il suono di ‘Cosmogenesis’ è dato da quattro differenti background musicali”.

COME SI E’ SVOLTA LA FASE DI SONGWRITING?
“Non siamo il genere di band che compone insieme in sala prove o jamma tutta la notte fino a che non esce una canzone. La maggior parte delle tracce è stata composta tramite GuitarPro. Ogni frammento, ogni composizione veniva mandata agli altri membri cosicché tutti erano in grado di dare il loro contributo. Alla fine, quando eravamo convinti, non apportavamo più nessun cambiamento. Noi lavoriamo così”.

COME MAI VI SIETE RIVOLTI A V. SANTURA PER LE REGISTRAZIONI?
“Santura è un mio caro amico e ci siamo aiutati a vicenda da quando la band è nata. E’ stato il produttore del nostro demo nel 2003, quando ancora eravamo agli inizi. Qui in Germania Santura è famoso per le sue produzioni: ti accorgi che in ogni traccia viene utilizzato un vero drum kit e non un set elettronico dove tutto è triggerato al 100%. Ha lavorato con moltissime band e oltretutto è un ragazzo piacevole ed è facile lavorare con lui. Dopo aver prodotto diverse grosse band in studi differenti, ha deciso di costruire il suo tempio, i Woodshed Studios, vicino a Monaco. Noi siamo stati i primi a registrare li e ci abbiamo messo tre mesi. Alla fine siamo molto soddisfatti del suo lavoro e torneremo da lui anche in futuro”.

COSA DIFFERENZIA “COSMOGENESIS” DA “RETRIBUTION”?
“Intanto tra i due lavori sono passati cinque anni, durante i quali migliori come musicista e maturi dei punti di vista differenti su come comporre una canzone. A mio parere ‘Retribution’ rappresenta il meglio che potessimo fare nel 2004. E’ vero, non siamo soddisfatti del suono della batteria, ma sono le canzoni in sé che contano. Qualche settimana fa, di ritorno da una prova, ho ascoltato in macchina entrambi gli album e ho sentito parecchi spunti interessanti nel debut che ora sapremmo sviluppare meglio. Pensa ai break di clean guitar, al tempo pazzesco 17/8 o anche al mix di death/black e thrash! Era tutta roba già presente su ‘Retribution’, ma non con la stessa qualità. Dopo sicuramente si sentono i differenti musicisti coinvolti. A livello di sensazioni ritengo il nuovo album più simile al nostro demo”.

AVETE TROVATO IL MODO DI OSPITARE SUL NUOVO ALBUM MUSICISTI DEL CALIBRO DI RON JARZOMBEK E TYMON KRUIDENIER: COME LI AVETE CONTATTATI?
“Un mio amico ha dato ai ragazzi dei Cynic un promo di tre pezzi registrato per le etichette nel 2008. A Tymon è piaciuto molto, così ci ha contattato e ha contribuito a ‘Cosmogenesis’ con un magnifico solo fusion in ‘Choir Of Spirits’: personalmente lo adoro. Ha innalzato la canzone ad un livello superiore. Per quanto riguarda Ron, l’idea di contattarlo è stata di Jeroen. Nel giro di tre giorni è riuscito a preparare un grandissimo solo: sembrava di sentire Brian May dei Queen su di un brano death metal!”.

SECONDO NOI CON “COSMOGENESIS” AVETE SVOLTO UN LAVORO SUPERBO: CHE OBIETTIVI VOLETE RAGGIUNGERE CON LA VOSTRA MUSICA?
“Grazie del complimento. La nostra prima intenzione è quella di scrivere veri e propri brani e non di mostrare le nostre capacità tecniche con in mano gli strumenti. In quel caso potevamo sembrare come i Brain Drill. Io adoro band quali Death, Cynic, Atheist e Pestilence perché hanno scritto brani con un’anima e delle hookline che non ti potrai mai scordare. Allo stesso tempo hanno portato il death ad un livello superiore, includendo nel genere degli stili nuovi. Mi auguro di poter continuare il nostro lavoro insieme anche per i prossimi album; vogliamo essere conosciuti per la musica, non per i cambi di line up. Di certo non si può vivere con il death, ma vogliamo arrivare al punto in cui almeno non devi pagare di tasca tua per produrre musica. Tutto ciò che verrà in più sarà comunque estremamente gradito”.

NELLA VOSTRA MUSICA C’E’ ANCHE UNA COMPONENTE MELODICA, SOPRATTUTTO NEGLI ASSOLI DI CHITARRA: POSSIAMO CONSIDERARE QUESTA COMPONENTE ASSIMILABILE ALLE BAND DELLA SCENA DI GOTHEBORG DI META’ ANNI NOVANTA?
“No, non proprio. Entrambi noi chitarristi ascoltiamo quel genere musicale, specialmente i Dissection. Ma gli assoli sono decisamente più influenzati dagli shredder ottantiani e da qualche chitarrista classico”.

I PESTILENCE ED I NECROPHAGIST CHE PESO HANNO AVUTO SULLA VOSTRA MUSICA?
“Per me le band di death metal tecnico degli anni novanta,quindi di riflesso anche i Pestilence di ‘Spheres’, sono state una grandissima influenza. Dal canto suo Jeroem non ha suonato death per quattordici anni, quindi non saprei rispondere per lui. Christian e Hannes hanno suonato a lungo nei Necrophagist, ma se paragoni il loro ultimo album con il nostro ci sono delle differenze enormi. Ad ogni modo non puoi negare le tue radici”.

A LIVELLO DI STRUTTURA DEL BRANO “UNIVERSE MOMENTUM” NON RICORDA “SPIRIT CRUSHER” DEI DEATH?
“(ride, ndR) Grazie mille, ‘Spirit Crusher’ è una canzone fantastica. Per ciò che concerne ‘Universe Momentum’ la maggiore influenza è quella dello shred neoclassico . Ci sono anche idee mutuate dalla musica classica, pensa ai contrappunti di chitarra acustica, ad esempio. Ci vedo più Bach che i Death. Ad ogni buon conto è un onore essere paragonati al lavoro di Chuck Schuldiner”.

QUANDO IL VOSTRO SOUND PRENDE UNA PIEGA MAGGIORMENTE DARKEGGIANTE MI RICORDA I DARK TRANQUILLITY DI “PROJECTOR”: SEI D’ACCORDO?
“Non credo. Ho quell’album nella mia collezione ma non credo si possa paragonare a noi in nessun modo. Mi piacciono i Dark Tranquillity ma non penso siano un’influenza per me”.

PASSIAMO AI TESTI: DI COSA TRATTANO?
“L’intero ‘Cosmogenesis’ verte su argomenti cari ai filosofi del diciannovesimo secolo. Ad esempio Anna Blavatsky (crediamo si tratti in realtà di Helena Blavatsky, ndR) aveva sviluppato delle teorie interessanti sulla coscienza casuale della terra. Idee complesse ma molto originali. ‘Cosmogenesis’ non è un concept, ma piuttosto una raccolta di idee differenti su di una base comune”.

COSA VI ASPETTATE DA “COSMOGENESIS”?
“Speriamo di poter andare in tour. Ad oggi i responsi che abbiamo ottenuto sono fenomenali, al di là di ogni nostra più rosea aspettativa. Se le vendite per la Relapse andranno bene potremmo raggiungere molti più posti di quelli che avevamo in mente. Per ora siamo confermati per un tour negli States ed in Canada con Cannibal Corpse, The Faceless e Neuraxis. Un tour del genere è il sogno di ogni musicista”.

A PROPOSITO DI TOUR: CHE FINE HA FATTO IL CONTAMINATION TOUR EUROPEO DELLA RELAPSE AL QUALE ERAVATE STATI CONFERMATI?
“Purtroppo il tour non si terrà. Ciò nonostante siamo molto felici di potere attraversare l’oceano per suonare con i Cannibal Corpse. Stiamo anche lavorando su alcune date europee da tenersi entro fine anno e probabilmente saremo in grado di arrivare anche in Italia per la prima volta”.

COME VA CON LA RELAPSE? SIETE SODDISFATTI DEL SUPPORTO CHE VI STANNO DANDO?
“Abbiamo mandato un promo a varie etichette nel 2008 ed abbiamo ottenuto buoni responsi ed offerte interessanti da parte di tutti. Alla fine abbiamo optato per la Relapse in quanto sono davvero molto onesti e sanno come fare il loro lavoro. Ad oggi non siamo assolutamente pentiti della nostra scelta. Se occorre ti dicono con molta sincerità che le idee che tu proponi non sono fattibili. Spero di poter lavorare con loro anche in futuro”.

AVETE UTILIZZATO MYSPACE IN MANIERA COPIOSA PER PROMUOVERE IL NUOVO ALBUM: COME VI PONETE NEI CONFRONTI DELLE NUOVE TECNOLOGIE E DEL LORO IMPATTO SUL MUSIC BUSINESS?
“Per fartela breve, i download di album interi da Rapidshare o da altre piattaforme distruggeranno la scena nel giro di pochi anni. Molta gente pensa che se scarica solo roba di grossi nomi, tipo Madonna o i Metallica non succederà niente, in quanto tanto quegli artisti restano comunque pieni di soldi. Vero, ma dieci anni fa una big band vendeva abbastanza copie da permettere all’etichetta di mettere sotto contratto dieci nuovi gruppi e dar loro una chance sul mercato. Statisticamente poi sei di queste band erano dei flop commerciali. Oggi i costi coperti dalle vendite permettono alle label di mettere sotto contratto solo un paio di gruppi nuovi e la percentuale di flop aumenta drasticamente. Alla fine solo i nomi grossi avranno un contratto garantito, quindi chi è nell’underground avrà ben poche chance di farsi notare. Non voglio dire che alle nuove band servano soldi da sperperare in droga e party, ma se non hanno un rientro economico non possono organizzare tour ad esempio. Sto studiando le nuove tecnologie nel campo della produzione e del marketing, vi garantisco che so quello che dico. A mio parere lo streaming è un buon mezzo per far conoscere la tua band in internet. Mi riferisco a MySpace in primis. Certo, in molti sanno rippare i brani in streaming, ma la loro qualità è piuttosto scadente”.

CHE FEEDBACK AVETE OTTENUTO DA PARTE DEL PUBBLICO A SEGUITO DEI BRANI MESSI ONLINE SU MYSPACE?
“A molta gente è piaciuta l’idea della sette corde nella titletrack, altri sono entusiasti dello shredding di ‘Universe Momentum’. Alla fine i feedback sono stati positivi e in tanti ci hanno contattato e ci contattano per avere info sulle canzoni, sull’album o su eventuali tour. Penso che per la band tutto stia andando per il meglio”.

GRAZIE, ABBIAMO FINITO! CONCLUDI PURE TU COME MEGLIO CREDI.
“Grazie a voi per l’interesse dimostrato per gli Obscura. Speriamo di vedervi in tour, possibilmente in Italia. Date una possibilità a ‘Cosmogenesis'”.

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