OFFICIUM TRISTE – L’istituto del dolore

Pubblicato il 05/07/2004 da

Dall’Olanda l’ennesima conferma di come il doom metal sia radicato in questa terra che può già vantare un’importante tradizione. Grazie ad una maturazione in continua ascesa, gli Officium Triste si segnalano alla critica con il loro nuovissimo “Reason”, un piccolo gioiello di tristezza ed emozioni intense che ripercorre i passi degli storici My Dying Bride.


SALVE RAGAZZI, COMPLIMENTI PER IL VOSTRO NUOVO ALBUM! MA COS’è SUCCESSO NEGLI ULTIMI TRE ANNI?
“Ciao, grazie tante per i complimenti. In questi ultimi tre anni siamo stati molto impegnati nella promozione del nostro album precedente album “The Pathway” e nella creazione di nuovo materiale. Siamo decisamente lenti nello scrivere nuove canzoni. Oltre a questo abbiamo anche costruito il nostro studio di registrazione dove abbiamo inciso il nuovo album”.

LA PRODUZIONE è PROPRIO BUONA, IMMAGINO SIATE SODDISFATTI…
“Si infatti lo siamo molto in quanto è stata la prima volta che registravamo qualcosa nel nostro studio personae di registrazione. Certo, avevamo inciso alcuni demo prima ma stavolta volevamo fare un cd registrato come si deve. Di certo è stato un lavoro impegnativo perchè solitamente uno è stressato in quanto deve registrare tutto un album in soli dieci giorni, mentre stavolta avevamo tutto il tempo necessario per fare qualcosa di buono e spero sia sia visto il risultato. Beh, alcune cose naturalmente potevano essere fatte meglio, ma nonostante tutto siamo davvero molto soddisfatti”.

ORA SUONA CON VOI UN EX DEI BLACKSTER LIAR OF GOLGOTHA, HA FORSE PORTATO UNO STILE PARTICOLARE ALL’INTERNO DEGLI OFFICIUM TRISTE?
“Non proprio, Lawrence suonava la batteria nei Liar Of Golgotha ed era il chitarrista in una death metal band. A noi serviva un bassista e gli chiedemmo se fosse disponibile a venire con noi: accettò subito. Il fatto di aver suonato in un gruppo black metal non ha inciso sul songwriting degli Officium Triste, a lui piace la nostra musica ed è subito entrato in armonia con gli altri membri”.

COSA POTETE DIRMI RIGUARDO I DUE CAPOLAVORI CONTENUTI NEL VOSTRO ULTIMO ALBUM: “POURING RAIN” E “THE SILENT WITHNESS”?
“Entrambi i brani sono molto dinamici e variano da parti lente e melodiche a parti più sostenute. Con molta probabilità si tratterà di due brani che suoneremo molto spesso dal vivo. I testi invece parlano da soli e non c’è molto altro da dire su queste due canzoni, si tratta solo di ascoltarli ed ascoltarli più volte per rendersi conto dei vari significati che hanno”.

PER VOI è LA MUSICA CHE ISPIRA I TESTI OPPURE SONO QUESTI ULTIMI CHE RIFLETTONO I VOSTRI SENTIMENTI NELLA MUSICA?
“Entrambi. a musica viene per prima e solitamente ascoltiamo musica capace di creare un certo felling. Poi vengono i testi che crediamo rispecchino la musica. Tutto deve procedere di pari passo. I testi sono davvero molto importanti per la musica, in qualche modo la completano”.

IL VOSTRO DOOM METAL è PIUTTOSTO OLD STYLE ANCHE SE FATE USO DI TASTIERE: LE VOSTRE PARTI LENTE E PESANTI MI FANNO RICORDARE GLI SHAPE OF DESPAIR… QUALE CREDETE SIA IL GRUPPO CHE VI HA INFLUENZATO MAGGIORMENTE DURANTE QUESTI ANNI?
“Quando iniziammo nel 1994 eravamo molto influenzati dai Paradise Lost, My Dying Bride, Anathema, Celestial Season e Katatonia. Altri gruppi a cui facevamo riferimento erano Type O Negative e Winter. Poi altri gruppi ci hanno influenzato e ultimamente anche gli Shape Of Despair e credo che tu puoi sentirle tutte nella nostra musica anche se abbiamo un nostro sound proprio”.

IL MOOD DI “A FLOWER IN DECAY” HA INFATTI ALCUNE COSE IN COMUNE CON I CELESTIAL SEASON DELL’EPOCA “SOLAR LOVERS”. COSA PENSATE DI QUESTI VOSTRI CONTERRANEI?
“Ci piacciono davvero molto i loro primi due album e sono stati importanti per il nostro sound credo. Sebbene si siano trasformati in un gruppo stoner per un periodo, la loro reputazione è ancora ottima, ma non come quella all’epoca dei loro primi due album perchè poi stilisticamente se ne sono discostati di troppo”.

L’USO CHE FATE DEI SYNTH è GENERALMENTE BUONO, MA FORSE IN “THE SUN DOESN’T SHINE ANYMORE” LA PARTE FATTA CON IL VIOLINO SAREBBE VENUTA MEGLIO CON UNO STRUMENTO VERO, NON LO CREDETE? SUONERETE ALCUNE PARTI CON STRUMENTI VERI IN FUTURO?
“Va bene, sarebbe fantastico poter suonare alcune parti con strumenti veri, ma non so se avremo mai un budget tanto alto da poterci permettere un’orchestra! Fino a quando non conosceremo qualcuno capace di suonare questi strumenti classici sarà difficile rpodurre un cd con parti simili. Però quella di far suonare violini veri è senza dubbio un’idea molto interessante. Vedremo se riusciremo a realizzare questa cosa in futuro”.

COME STA ACCOGLIENDO LA CRITICA IL VOSTRO NUOVO “REASON”? ILVOSTRO NUOVO ALBUM PRESENTERà DELLE NOVITà RISPETTO ALLA VOSTRA ULTIMA FATICA?
“Le critiche sono davvero ottime, molte sono molto positive più di quanto sperassimo. Non abbiamo pensato ancora al nuovo album, ma continueremo con il nostro stile anche se il futuro non è mai sicuro. Una cosa però è certa: suoneremo metal pesante e melodico perchè questo fa parte del nostro trademark”.

SIAMO AI SALUTI, GRAZIE PER LA DISPONIBILITà E COMPLIMENTI ANCORA PER “REASON”…
“Grazie tante per le belle parole e per il tuo interesse negli OfficiumTriste, lo apprezziamo molto. SPeriamo che i vostri lettori ascolteranno il nostro album e sarebbe davvero bello poter venire a suonare dalle vostre parti in futuro. Date un’occhiata al nostro sito internet: www.officiumtriste.com“.

 

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