OXYGEN DESTROYER – La legge della giungla

Pubblicato il 21/10/2024 da

È con piacere che diamo il benvenuto sulle nostre pagine a Lord Kaiju, chitarrista, cantante e leader degli Oxygen Destroyer, una delle formazioni più feroci della scena death-thrash statunitense contemporanea. Ormai noti per il loro sound estremamente frenetico – spesso in bilico tra richiami ai migliori Sepultura dei primi album e partiture ritmiche più serrate, sulla scia di Vader o The Crown – oltre al forte richiamo all’universo di Godzilla e dei kaiju (mostri tipici della fantascienza nipponica), gli Oxygen Destroyer hanno di recente rilasciato il loro terzo album, “Guardian of the Universe”.
Quest’ultima fatica discografica conferma la netta ascesa del gruppo originario di Seattle, combinando il meglio della passata produzione in un canovaccio leggermente più tecnico e meglio prodotto.
Nell’intervista che segue, Lord Kaiju ci racconta il processo creativo dietro l’album, l’evoluzione della band e il suo legame profondo con il mondo dei mostri giganti.

COME SI È FORMATA LA BAND? C’È STATO SIN DA SUBITO UN PIANO SPECIFICO PER QUANTO RIGUARDA IL SUONO CHE VOLEVI PRODURRE?
– L’idea mi è venuta quando avevo ventuno anni. Suonavo la chitarra da circa un anno e ha presto voluto suonare thrash e death metal vecchia scuola. Volevo anche rendere omaggio ai cosiddetti ‘giant monster movies‘: sono un grande fan di Godzilla, Kong e Gamera fin da quando ero bambino e penso che il metal estremo che ho in mente si adatti molto bene a queste bestie immaginarie.
Abbiamo attraversato una manciata di cambi di formazione durante i nostri primi anni, ma alla fine tutto si è risolto: lavoro con il nostro batterista Chris Craven e il chitarrista Joseph Walker dal 2015, mentre Paul Wright suona il basso per noi dal 2018. Sono tutte brave persone e hanno molto talento, sono felice di lavorare con loro.

POTRESTI PER FAVORE SPIEGARE IL NOME DELLA BAND? COS’È UN DISTRUTTORE DI OSSIGENO?
– È un riferimento al film “Godzilla”, l’originale del 1954. L”Oxygen Destroyer’ è un dispositivo con cui il mostro viene ucciso in quel film. Volevo fare riferimento a uno dei migliori film di tutti i tempi e ho pensato che sarebbe stato un nome perfetto per una band metal del nostro tipo.

È DIFFICILE OTTENERE VISIBILITÀ PER UNA BAND COME LA VOSTRA IN UN MOMENTO COME QUESTO? SIETE IN ATTIVITÀ DA UN DECENNIO E CERTAMENTE OGGI INTERNET OFFRE UN GRANDE AIUTO A LIVELLO PROMOZIONALE, TUTTAVIA LA CONCORRENZA È AGGUERRITA. CI SONO PIÙ BAND CHE MAI…
– Sicuramente ci sono pro e conto, ma noi stiamo riuscendo comunque a trovare un terreno fertile. Stiamo ricevendo un grande supporto dal circuito underground e i responsi sono in crescita. Abbiamo sempre cercato di fare le cose seriamente e credo che se dai il massimo e ti impegni davvero tanto, la ‘carriera’ prenderà la piega giusta a lungo termine.
Per quanto riguarda il numero di band, senz’altro ce ne sono tante, ma noto anche una piacevole varietà alla base. Se vuoi ascoltare death metal, thrash, grindcore o heavy metal tradizionale, nell’underground ci sono un sacco di grandi realtà che vale la pena provare. Alcuni dei miei gruppi moderni preferiti sono Skeletal Remains, Necrot, Rapture, Molder, Disease, Noisem e Oath of Cruelty.

SE DOVESSI SPIEGARE COME SUONANO GLI OXYGEN DESTROYER A UN VECCHIO METALLARO CHE HA SMESSO DI ASCOLTARE NUOVA MUSICA METAL PUBBLICATA DOPO GLI ANNI ’90, PARAGONANDOVI A GRUPPI/ALBUM METAL LEGGENDARI DEI VECCHI TEMPI, COME LO FARESTI?
– Molto semplice: descriverei il nostro sound come una combinazione di thrash classico e death metal. Come se Vader, Morbid Saint, Kreator e Sepultura venissero fusi insieme.

“GUARDIAN OF THE UNIVERSE” È IL VOSTRO TERZO FULL-LENGTH. COME DESCRIVERESTI LA VOSTRA EVOLUZIONE MUSICALE? SECONDO TE QUALI SONO LE PRINCIPALI DIFFERENZE TRA IL NUOVO DISCO E IL DEBUTTO “BESTIAL MANIFESTATIONS OF MALEVOLENCE AND DEATH” E IL SUO SEGUITO “SINISTER MONSTROSITIES SPAWNED BY THE UNFATHOMABLE IGNORANCE OF HUMANKIND”?
– È sicuramente la nostra opera più veloce e tecnica finora. Con questo disco ci siamo mossi più che mai verso un suono fortemente ispirato da band come Protector, Necrophobic e Morbid Angel.
L’album è inoltre un omaggio alla trilogia di Heisei Gamera, i miei film preferiti di tutti i tempi. Sono alcuni dei migliori film sui Kaiju mai realizzati, quindi anche per questo motivo volevo che il nuovo album suonasse il più epico possibile.

MENTRE COMPONI NUOVE CANZONI, COME VALUTI LA QUALITÀ DELLA TUA MUSICA? QUALI SONO I TUOI CRITERI PER UNA BUONA CANZONE DEGLI OXYGEN DESTROYER? QUALI PASSAGGI SEGUI PER CREARE UNA TRACCIA PERFETTA PER UN VOSTRO ALBUM?
– Queste canzoni sono un tributo a tutti i miei film preferiti, ai quei lungometraggi sui mostri con cui sono cresciuto, film che significano molto per me. Quando scrivo una canzone basata su un particolare film o mostro, cerco praticamente di sincronizzare i riff con scene specifiche del film. Fondamentalmente devo assicurarmi di poter vedere certe immagini specifiche nella mia testa quando suono queste canzoni. Deve insomma esserci una certa atmosfera, qualcosa in grado di stimolare la mia immaginazione.
Quando tutto è a puntino e posso sentire la presenza del Kaiju a cui sto rendendo omaggio, allora so che un nuovo brano è degno e completo.

UNA COSA CHE VI DISTINGUE È APPUNTO IL CONCEPT SU GODZILLA. LA MUSICA SUONA TOTALMENTE SERIA, PERÒ. COME TROVI UN EQUILIBRIO TRA IRONIA E SERIETÀ?
– Il franchise di Godzilla ha sicuramente un’enorme influenza sul nostro sound, ma non ci limitiamo ad esso. Come accennato, la nostra musica è un tributo al genere dei cosiddetti giant monster movies, nel suo insieme. Anche se ammetto che molti di questi film possono essere scadenti e ridicoli, penso anche che molti di loro siano molto ben diretti e trattino argomenti che coinvolgono l’avidità, l’inquinamento e gli orrori delle armi nucleari.
Uno dei miei obiettivi con questa band è dimostrare che alcuni di questi film sono più intelligenti di quanto si creda e che valga la pena guardarli. “Godzilla” (1954), “Godzilla Minus One”, “King Kong” (1933), la trilogia “The Heisei Gamera”, “Them” e “The Beast From 20,000 Fathoms” sono tutti buoni esempi. Consiglio vivamente questi film, sono eccezionali!
Detto questo, non sono contrario alla spensieratezza di tanto in tanto. La nostra canzone “As Big As a Battleship” è un omaggio a “The Giant Claw”, uno dei peggiori film di mostri mai realizzato. È così brutto da risultare assolutamente fantastico (risate, ndr)!

SIETE ORIGINARI DEL PACIFIC NORTHWEST. VEDI QUALCHE MOTIVO CHE POSSA SPIEGARE IL PROLIFERARE DI BAND E LA NOTEVOLE SCENA METAL CHE QUELLA ZONA ATTUALMENTE VANTA?
– Inutile negarlo, il cosiddetto PNW di questi tempi se la sta passando bene, soprattutto per il death metal. Non sono sicuro avere una risposta per la tua domanda: tutto è nato spontaneamente e oggi ci ritroviamo con un circuito fantastico. Immagino che siamo solo fortunati e ne sono decisamente grato!
Alcune delle mie band preferite qui sono Drawn And Quartered, Fetid, Mortiferum, Witch Vomit, Torture Rack, Coffin Rot, Petrification, Hellslaught e Chaotic Injustice.

SE GLI OXYGEN DESTROYER DOVESSERO CREARE LA LINE-UP DEFINITIVA PER UN VOSTRO TOUR, PER CHI OPTERESTE?
– Ucciderei per andare in tour con Demolition Hammer, Vader e i Cavalera, ovvero i veri Sepultura!

COSA SAI DELLA SCENA METAL ITALIANA? HAI QUALCHE BAND PREFERITA DEL NOSTRO PAESE?
– Siamo stati in tour con i Fulci lo scorso anno e sono stati fantastici! Sicuramente una delle nostre band death metal moderne preferite, oltre che dei bravi ragazzi. Per quanto riguarda le band classiche, adoro davvero i Necrodeath: “Fragments of Insanity” è un capolavoro black-thrash decisamente sottovalutato!

QUALI SONO LE AMBIZIONI PER GLI OXYGEN DESTROYER A QUESTO PUNTO?
– Abbiamo in programma di suonare dal vivo il più possibile a supporto del nostro nuovo album. E ho già quasi finito di scrivere anche il nostro quarto full-length! Il caos continuerà!

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