PAGANIZER – Death metal e basta!

Pubblicato il 06/06/2003 da

Ci sono gruppi che, incuranti delle mode e delle accuse di immobilismo sonoro, continuano a suonare la loro musica preferita. E’ il caso dei Paganizer, death metal band svedese che non pensa minimamente a scimmiottare le band che oggi “contano” (Soilwork, In Flames…) ma che invece continua a proporre del classico death metal sulla scia di mostri sacri quali Dismember, Entombed e Grave, roba oggi etichettata dai più come anacronistica, grezza, etc, etc. ma che, se ben concepita come nel caso dei Paganizer, sa ancora essere più che interessante e regalare emozioni ormai perdute nel tempo. Perché lo fanno? Perché, come ci ha spiegato il cantante/chitarrista Rogga, è semplicemente la loro musica preferita. E, per chi scrive, è una fortuna che esistano ancora gruppi del genere!

CIAO, ROGGA. DATO CHE NON CREDO CHE MOLTI DEI NOSTRI LETTORI VI CONOSCANO, TI ANDREBBE DI RIASSUMERE BREVEMENTE LA VOSTRA STORIA?
“Ci siamo formati nel 1998 ma all’epoca eravamo praticamente un’altra band: io ero solo il cantante e suonavamo una sorta di thrash-death vecchia maniera. Dopo aver pubblicato il debut album la band si sfaldò a causa di insanabili divergenze interne e, dopo qualche tempo, siccome ero stato io a sceglierne il monicker, la riformai con nuovi membri per iniziare a suonare il genere che davvero mi interessava: old school death metal”.

PERCHE’ DECIDESTI DI CHIAMARE LA BAND PAGANIZER? CHE COSA SIGNIFICA PER TE?
“Mi piaceva il nome Terrorizer e volevo qualcosa che suonasse in modo simile… Paganizer è venuto fuori senza troppe difficoltà. Per me il monicker sta a significare l’attitudine della band verso le religioni, siccome nessuno di noi crede in esse rappresenta bene il nostro modo di pensare. Inoltre, essendo noi svedesi, può ricordare il fatto che i nostri avi erano pagani prima che il cristianesimo contagiasse i re e la popolazione”.

PERCHE’ AVETE DECISO DI SUONARE QUESTO TIPO DI MUSICA? QUALI PENSI CHE SIANO LE VOSTRE PRINCIPALI INFLUENZE A LIVELLO MUSICALE E LIRICO?
“L’avvicinamento al death metal ha rappresentato il punto di svolta della mia carriera di fruitore di musica: non avevo mai sentito qualcosa che mi piacesse così tanto. I primi dischi che ho comprato sono stati quelli dei Dismember e il debut album dei Massacre e prima di ciò avevo iniziato a scambiare cassette coi miei coetanei. E’ per me stato quindi molto naturale iniziare a suonare questo tipo di musica: ora lo faccio nei Paganizer ma prima l’ho fatto nei Terminal Grip e nei Mournful. Penso che le nostre principali influenze siano senza dubbio Grave, Entombed, God Macabre e Hypocrisy. Nessuna band recente? I Vomitory, sono grandiosi! Per quanto riguarda l’aspetto lirico invece siamo influenzati dalle solite cose: film, libri, esperienze di vita quotidiana, etc.”.

IL VOSTRO NUOVO ALBUM, “MURDER DEATH KILL”, E’ UN OTTIMO ESEMPIO DI DEATH METAL SVEDESE. SIETE RIMASTI SODDISFATTI DI COME E’ VENUTO?
“Grazie per il complimento! Sì, il disco ci soddisfa veramente molto, è senz’altro il nostro miglior lavoro: musicalmente non si discosta molto dal precedente ‘Dead Unburied’ ma il suono generale è molto più potente e definito. Credo che anche il prossimo album seguirà queste coordinate, anche se voglio non riesco mai a cambiare troppo il mio modo di concepire riff e strutture!”.

“MURDER DEATH KILL” E’ STATO REGISTRATO CON  MIESZKO TALARZCYK DEI NASUM E MASTERIZZATO DA DAN SWANO. COME VI SIETE TROVATI A LAVORARE CON QUESTI DUE GRANDI MUSICISTI?
“Lavorare con Mieszko è stato molto semplice, è un ragazzo in gamba che sa tirare fuori il meglio dalle apparecchiature dello studio. Lo abbiamo sorpreso un po’ perché a noi piace lavorare molto in fretta mentre lui avrebbe preferito fare le cose con più calma. Di solito registriamo la batteria in un giorno solo e poi ci concentriamo sul resto nei giorni seguenti. Posso parlare altrettanto bene di Dan Swano, un ragazzo con grande esperienza che ha portato ad un livello ancora superiore il sound creato da Mieszko. E’ stato molto costruttivo lavorare con questi due grandi artisti e penso che continueremo a farlo anche in futuro”.

COME COMPONETE I VOSTRI PEZZI?
“In questo caso è molto facile rispondere visto che attualmente io mi occupo del 99% della musica e dei testi! Solitamente strimpellando la chitarra sono in grado di abbozzare un nuovo brano in non più di una decina di minuti: ho sempre molte nuove idee ma mi rendo benissimo conto che sono in grado di scrivere solo del materiale per i Paganizer. Ho provato a scrivere musica per altri progetti ma alla fine diventava sempre simile a quella della band… sono condannato a scrivere death metal!”.

AVETE IN PROGRAMMA UN TOUR O QUALCOSA DI SIMILE?
“Mi piacerebbe moltissimo andare in tour, ma al momento siamo ancora troppo underground per poter interessare a qualche agenzia che organizzi tour. Sarebbe molto costoso organizzarci anche solo un paio di date in Europa visto che siamo svedesi: le spese per il viaggio sarebbero insostenibili per una band come la nostra. Comunque spero che il nuovo album ci apra qualche spiraglio, la nostra musica è fatta per essere suonata dal vivo e noi chiediamo solamente un rimborso spese per il viaggio e un paio di casse di birra!”.

UN BREVE COMMENTO SULLA SCENA DEATH METAL ATTUALE?
“Penso che sia più viva che mai: ci sono ottime band che stanno per esordire ufficialmente o che lo hanno fatto da poco e sono molto contento per loro. Sto parlando dei tedeschi Misanthropic e degli svedesi Visceral Bleeding e Butchery. Ovviamente sono anche felice che i Grave siano ritornati e che presto vedremo nei negozi un nuovo album dei Dismember… o almeno spero!”.

QUALI SARANNO LE VOSTRE PROSSIME MOSSE?
“Vedremo se qualcuno ci proporrà di fare qualche concerto, altrimenti entreremo presto in studio per registrare un nuovo album: abbiamo già del materiale per altri due dischi!”.

OK ROGGA, GRAZIE MILLE PER L’INTERVISTA!
“Grazie a te Luca, sei stato il primo a contattarci da quando la label ha spedito i promo! Un saluto a tutti i death metal fan italiani, vi invito a dare un ascolto a ‘Murder Death Kill’, se amate Grave e God Macabre non vi deluderà”.

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