A quasi un anno di distanza dall’uscita del loro settimo album in studio (“F.E.A.R.”, uscito a Gennaio), tornano dalle nostre parti i Papa Roach, stavolta di spalla ai ‘real American heroes’ Five Finger Death Punch. A raccontarci qualcosa di più sull’ultimo lavoro in studio e sullo show che ci aspetta il 22 è il batterista Tony Palermo, ultimo entrato ma già perfettamente inserito nello spirito della band, anche se ancora legato alla scena punk-rock californiana…
IN ATTESA DI VEDERVI QUI IN ITALIA, COME STA ANDANDO IL TOUR CON I 5FDP?
“Molto bene, grazie. Abbiamo cominciato da poco, ma finalmente siamo tornati a suonare nelle arene e abbiamo la possibilità di montare un bell’allestimento sul palco. Purtroppo non credo riusciremo a portare una simile produzione anche in Europa, ma dal punto di vista del live vogliamo regalare a vecchi e nuovi fan uno show indimenticabile, anche perchè è un po’ che manchiamo dalle vostri parti”.
VISTO CHE NON AVETE ANCORA SUONATO “F.E.A.R.” DALLE NOSTRE PARTI, AVETE GIA’ PENSATO ALLA TRACKLIST?
“Chiaramente non vediamo l’ora di far sentire un po’ di nuovi pezzi anche ai nostri fan europei, anche perchè è sempre più divertente suonare i brani più ‘freschi’, ma nel complesso la setlist sarà bilanciata tra vecchi e nuovi classici. Di recente negli U.S.A. abbiamo suonato ‘Gravity’ con anche il supporto di Maria on-stage, ed è stato fantastico, ma ci inventeremo qualcosa, magari la faremo cantare a Jerry, dopo averli messo una parrucca bionda (risate NdA)”.
CON L’ULTIMO DISCO AVETE FLIRTATO ANCORA PIU’ CHE IN PASSATO CON L’ELETTRONICA: C’E’ UN ELECTRO-GUY, O VI SIETE AFFIDATI A KEVIN CHURKO (IL PRODUTTORE, NdA)?
“In realtà il legame con l’elettronica nella musica dei Papa Roach c’è dai tempi di ‘Getting Away With Murder’, anche se sicuramente in quest’occasione Kevin ci ha dato una grossa mano ad integrarla meglio nella nostra musica. In effetti su un paio di pezzi mi sono chiesto io per primo se non fossero troppo elettronici, ma gli altri mi hanno detto ‘No, no, va bene così‘, e visto il risultato finale avevano probabilmente ragione. Quello che è sicuro è che alla fine vogliamo essere prima di tutto una rock band, non vogliamo fare la fine di quei gruppi ‘no synth, no party’, ovvero che senza la base non sono in grado di suonare”.
ORMAI KEVIN CHURKO E’ IL TALISMANO DELLA SCENA MODERN METAL, ALMENO TANTO QUANTO ROSS ROBINSON LO ERA DELLA SCENA NU 15-20 ANNI FA…LAVORERETE ANCORA CON LUI AL PROSSIMO DISCO?
“Qualche settimana fa eravamo a Las Vegas e ci siamo incontrati con Kevin per iniziare a parlarne: sicuramente ci piacerebbe lavorare ancora insieme, ma dobbiamo vedere se sarà disponibile quando saremo pronti per entrare in studio, anche perchè come facevi notare tu è molto richiesto, anche perchè riesce veramente a tirare fuori il meglio da ogni artista. D’altro canto, credo anche per lui sia stato divertente lavorare con noi, visto che siamo entrati in studio senza aver praticamente nulla di pronto, e nel giro di tre mesi abbiamo composto e registrato insieme tutti i pezzi”.
SIETE QUINDI GIA’ AL LAVORO SUL NUOVO ALBUM?
“Non ci siamo ancora seduti tutti insieme per raccogliere con calma le idee, anche perchè siamo costantemente in tour, ma diciamo che stiamo gettando le basi ognuno per conto suo, e credo riusciremo a fare il punto insieme dopo questo tour in Europa. E’ ancora presto per parlare di una data, ma di sicuro non siamo con le mani in mano”.
TORNANDO A “F.E.A.R.”, MI HA MOLTO COLPITO IL COVER ARTWORK ‘RILASSANTE’, SOPRATTUTTO SE CONFRONTATO AI TESCHI DI “THE CONNECTION”…
“Siamo una band che non ama ripetersi, con lo sguardo sempre proiettato al futuro e aperto alle contaminazioni, questo ovviamente anche prima che entrassi io. Quest’apertura al cambiamento e voglia di evolvere è quella che ci permette di restare sempre ‘freschi’, ed in qualche modo si riflette anche nell’artwork”.
IL VOSTRO ULTIMO DVD, “LIVE AND MURDEROUS IN CHICAGO”, E’ ORMAI ABBASTANZA DATATO, VISTO CHE SONO PASSATI NEL FRATTEMPO QUATTRO ALBUM…A QUANDO IL PROSSIMO?
“E’ un qualcosa di cui parliamo spesso, ed un paio d’anni fa avevamo in mente di registrare lo show alla Brixton Academy di Londra, ma poi per motivi di budget e produzione non se n’è fatto più nulla, quindi abbiamo preferito lasciar perdere piuttosto che avere un prodotto di cui non avevamo soddisfatti tanto per tappare un buco tra un disco e l’altro. Speriamo di poterlo fare a breve, magari già l’anno prossimo, ma di sicuro dovrà essere qualcosa che ci rappresenti al 100%”.
PRIMA DI UNIRTI AI PAPA ROACH HAI SUONATO IN BAND PRETTAMENTE PUNK: COM’E’ STATO IL PASSAGGIO? E SUONI ANCORA CON ALCUNI DEI VECCHI COMPAGNI?
“Come puoi immaginare i Papa Roach portano via parecchio tempo, dato che siamo sempre in tour, quindi non ho avuto tempo di fare praticamente nulla coi miei vecchi compagni, se non finire l’album dei Pulley che avevamo iniziato prima che entrassi nella band. Ovviamente sono molto felice di suonare con i Papa Roach ed esibirmi nelle arene, ma al tempo stesso devo dire che ho un po’ di nostalgia di quei tempi, non solo perchè i ragazzi della band erano miei compagni di scuola, ma anche perchè l’energia che si respira ad uno show punk-rock è qualcosa di unico, tant’è vero che quando posso vado ancora a vedere degli show di vecchi amici come NOFX o Lagwagon”.
BEH, PUOI SEMPRE PROPORRE AI RAGAZZI DELLA BAND DI FARE UNA COVER DI “DONT’CALL ME WHITE” (PEZZO PIU’ FAMOSO DEI NOFX, NdA)… :)
“Buona idea (risate, NdA)! Ricordo come fosse ieri quando è uscito quel pezzo, ha segnato un’intera generazione alla pari della scena cali-punk di quelli anni, dai Pennywise ai No Use For A Name…”.
TORNANDO AI PAPA ROACH, ORA CHE SI AVVICINA NATALE VEDREMO SUI SOCIAL UN SACCO DI CANTANTI (TRA CUI ANCHE COBY) CON DEGLI ORRENDI MAGLIONI NATALIZI ‘GRIFFATI’ DALLE BAND CON TANTO DI RENNE E PUPAZZI DI NEVE: PER QUANTO APPREZZI L’IRONIA, MI SONO SEMPRE CHIESTO SE QUALCUNO LI COMPRA DAVVERO…
“Come band cerchiamo di offrire sempre qualcosa di nuovo ai nostri fan, tra cui i maglioni natalizi o le maglie da football americano. Vogliamo andare oltre quello che è la solita maglietta facendo qualcosa che sia anche divertente da indossare, tra cui appunto i maglioni natalizi: non abbiamo ancora scelto il disegno finale, ma sicuramente ci saranno anche quest’anno”.
A QUESTO PUNTO ASPETTIAMO DI VEDERE SU FACEBOOK LA TUA FOTO DEL PRANZO DI NATALE CON IL NUOVO MAGLIONE :)
“No, io ho già il mio maglione degli Slayer, a cui sono molto affezionato (risate, NdA)”.
DOMANDA FINALE: LA BAND CON CUI NON AVETE MAI SUONATO, MA CON CUI PIU’ DI OGNI ALTRA TI PIACEREBBE ANDARE IN TOUR?
“Personalmente direi i Muse. Hanno sempre un grande allestimento, un grande show, e un grande sound: fosse per me andrei a vederli ogni sera, e sarei felice di accompagnarli in tour. Non sono proprio simili a noi, ma d’altronde abbiamo suonato con rapper come Nelly e un sacco di metal band, quindi siamo aperti a tutto, compreso il punk-rock”.