PARADISE LOST – 20 anni da Shadowkings

Pubblicato il 13/07/2008 da
Contribuiamo a celebrare il ventesimo anniversario dei Paradise Lost con questa breve intervista con lo storico frontman Nick Holmes, rilasciata poco dopo l’arrivo nei negozi del nuovo live DVD della band, “The Anatomy Of Melancholy” (Century Media Records). Pochi minuti di chiacchierata, ma utili per fare il punto della situazione in casa Paradise Lost e prepararci alle prossime mosse dei cinque di Halifax, ovvero dei concerti speciali in compagnia dei vecchi amici My Dying Bride e Anathema e un nuovo full-length, probabilmente in arrivo nel 2009…

 
“THE ANATOMY OF MELANCHOLY” DOCUMENTA IL VOSTRO CONCERTO AL KOKO DI LONDRA DELL’APRILE 2007. CHE COSA RICORDI DI QUELLA SERA?
“È stato senza dubbio uno dei nostri migliori concerti degli ultimi anni. Locale bellissimo, biglietti sold out, un pubblico molto caloroso, ottimi suoni sul palco… non riesco a trovare aspetti negativi. Volevamo che si rivelasse una serata speciale per tutti i presenti e crediamo di aver raggiunto l’obiettivo”.
 
PERCHÈ AVETE SCELTO ANCORA LONDRA COME LOCATION PER QUESTO NUOVO DVD? ANCHE IL DVD “EVOLVE” ERA STATO REGISTRATO QUI…
“Sì, a dire il vero, questa volta volevamo cambiare. Stavamo pensando alla Grecia, dove siamo davvero famosissimi sin dai primi anni ’90, ma non siamo stati in grado di trovare una location all’altezza della situazione. Così abbiamo nuovamente scelto Londra, sicuri di poter usufruire di una location splendida come il Koko… un ex teatro con una tradizione incredibile in materia di concerti”.
 
LA SETLIST DEL CONCERTO È STATA IN PARTE SCELTA DAI FAN SU INTERNET… COME VI È VENUTA QUESTA IDEA?
“Sarò sincero… abbiamo letto tutti i suggerimenti arrivatici, ma alla fine abbiano scelto per lo più di testa nostra. Giusto ‘Sweetness’, che è una B-side alla quale non stavamo proprio pensando, è stata direttamente suggerita dai fan… a quanto pare, è un brano che piace parecchio, pur essendo lontano dall’essere un nostro classico. È stato divertente rispolverarlo, così come ‘Gothic’…”.
 
 
ALCUNI FAN SI ERANO LAMENTATI DELL’ASSENZA IN SCALETTA DI PEZZI COME “HALLOWED LAND” ED “ENCHANTMENT”…
“Lo so, ma non si può accontentare sempre tutti… e comunque ciò significa che nel nostro repertorio abbiamo parecchi brani validi, è solo un complimento per noi. Abbiamo preferito suonare altri pezzi al posto di ‘Hallowed Land’ ed ‘Enchantment’ perchè entrambi sono stati proposti spesso negli ultimi anni… avevamo voglia di cambiare. Penso che ‘Sweetness’ o ‘The Last Time’ abbiano fatto contente molte altre persone”.
 
ALLA LUNGA DEVE ESSERE NOIOSO PER VOI CONTINUARE A SUONARE OGNI SERA PEZZI COME QUELLI O “AS I DIE”…
“No, non direi… diciamo che a casa non mi verrebbe mai voglia di ascoltare ‘As I Die’ nello stereo, però in concerto, anche se l’abbiamo praticamente suonata ogni sera da quando è stata pubblicata, è sempre divertente cantarla. È come se spegnessi il cervello e mi concentrassi solo sulla risposta dal pubblico. Tutti si aspettano quella canzone ed è bello vedere ogni singola persona cantare a squarciagola”.
 
HO NOTATO CHE PER ALCUNI BRANI DEGLI ESORDI HAI ADOTTATO UNO STILE PIÙ VICINO A QUELLO ATTUALE… CON GLI ANNI HAI PERSO IL TUO GROWL?
“No, so ancora cantare in growl, ma richiede per me un grosso sforzo e attualmente non riuscirei a cantare un brano in growl e poi uno in pulito con la stessa padronanza. Mi sforzerei troppo e finirei per rovinare le interpretazioni dei pezzi successivi. In quelle occasioni ho quindi deciso di adottare uno stile che è un po’ una via di mezzo”.
 
“THE ANATOMY…” ARRIVA NEI NEGOZI A POCHI MESI DI DISTANZA DA “OVER THE MADNESS”, IL DOCUMENTARIO SULLA VOSTRA STORIA… NON TEMETE CHE I FAN NON RIESCANO A STARE DIETRO A TUTTE QUESTE PUBBLICAZIONI?
“È vero, sono due DVD che portano il nostro nome, ma sono due pubblicazioni completamente diverse. ‘Over The Madness’ è un film/documentario su di noi completamente curato da una persona esterna alla band, mentre ‘The Anatomy Of Melancholy’ è un live DVD. Certo, ci saranno persone interessate a entrambe, ma non è detto che i DVD si rivolgano allo stesso target di pubblico. Sappiamo che alcune persone non hanno trovato interessante ‘Over The Madness’ proprio perchè non contiene concerti e magari ci sarà gente che considererà noioso il nuovo DVD…”.
 
TI È PIACIUTO “OVER THE MADNESS”?
“Sì, è un’opera interessante e per noi molto divertente… fa uno strano effetto vedere un regista di una certa caratura interessarsi e impegnarsi così tanto in un film su di noi. Un altro traguardo raggiunto che ricorderemo con piacere negli anni a venire…”.
 
CHE MI DICI INVECE DI “IN REQUIEM”, A CIRCA UN ANNO DALLA SUA PUBBLICAZIONE?
“Siamo davvero soddisfatti… è un grande successo per la band. Oltre alle copie vendute, a oggi qualche centinaio di migliaia, siamo assai contenti dal punto di vista artistico. È sicuramente uno dei migliori album della nostra discografia… continuiamo a sentirlo con piacere e dal vivo i brani funzionano alla grande”.
 
STATE GIÀ PENSANDO AL SUO SUCCESSORE?
“Sì, ma con calma… nei prossimi mesi Greg probabilmente ci sottoporrà le sue prime idee e inizieremo a lavorarci sopra”.
 
PREVEDI UN ENNESIMO CAMBIO DI DIREZIONE?
“Quel poco che ho sentito per ora è heavy tanto quanto ‘In Requiem’, ma non so se il resto del materiale si assesterà su queste coordinate… magari verrà fuori completamente diverso. Avremo un’idea più chiara tra qualche mese”.
 
VI SENTITE INFLUENZATI DA QUALCHE NUOVA BAND ULTIMAMENTE? SEGUITE LA SCENA ATTUALE?
“No, non credo che delle nuove band possano influenzarci. Comunque dovresti chiederlo a Greg. Personalmente ho poco tempo per seguire la scena metal di oggi, ma ogni tanto mi fa piacere ascoltare qualche disco. In questi giorni sto ascoltando l’ultimo lavoro dei Septicflesh e mi piace tantissimo”.
 
TORNANDO IN TEMA DI CONCERTI, È NOTIZIA DI QUESTI GIORNI CHE CELEBRERETE ULTERIORMENTE IL VOSTRO VENTESIMO ANNIVERSARIO CON DEGLI SHOW SPECIALI A SETTEMBRE, IN COMPAGNIA DI MY DYING BRIDE E ANATHEMA…
“Sì, un regalo per i fan della prima ora e per coloro che hanno sempre supportato la scena britannica di quel periodo. Ma anche un modo per suonare di nuovo assieme con dei vecchi amici e divertirci un mondo. Saranno delle serate veramente speciali… non vediamo l’ora!”.
 
PERCHÈ NON AVETE OPTATO PER UN VERO E PROPRIO TOUR?
“Sarebbe stato troppo complicato allestire un tour con tre band di questa caratura. Poi, a quanto ne so, gli Anathema hanno altri impegni e i My Dying Bride da qualche anno non si imbarcano in tour lunghi, quindi non sarebbe stato proprio possibile. Ma va bene così… meglio due/tre serate speciali e altamente curate che un tour durante il quale può accadere di tutto. Spero che i fan riescano a organizzarsi e a venire a Londra e a Parigi… ci saranno tante sorprese”.
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