Tra musicisti “open minded” non è difficile collaborare. Ce lo possono confermare Adrian Smith degli Iron Maiden e l’ex Sikth Mikee Goodman, freschi reduci dalla pubblicazione del debut album dei Primal Rock Rebellion, “Awoken Broken”. Mescolando i bagagli stilistici delle sue due menti, il progetto inglese ha confezionato un disco certamente atipico, che prova a gettare un ponte fra passato e presente del metal. I risultati, in verità, non sono sempre brillantissimi, ma, dal canto nostro, non possiamo fare a meno di rispettare l’operato di un musicista come Adrian Smith, “arrivato” da decenni, ma sempre pronto a mettersi in gioco e a far sentire la propria voce, rinunciando a quell’immunità che il monicker Iron Maiden sarebbe in grado di garantirgli sempre e comunque. Su gentile invito di Spinefarm/Universal Music, Metalitalia.com si è recata negli uffici londinesi della casa discografica per approfondire il discorso con i diretti interessati. Di seguito potete leggere il resoconto della nostra breve chiacchierata…
PENSO SIA IL CASO DI INIZIARE CHIEDENDOVI DI SPIEGARCI LA GENESI DEI PRIMAL ROCK REBELLION…
Adrian: “L’idea risale a parecchi anni fa, ormai. Ho conosciuto Mikee a una festa a casa mia, tramite amici in comune. Onestamente, sapevo poco o nulla della sua band, ma abbiamo iniziato a parlare e abbiamo scoperto di avere tante cose in comune. Successivamente, visto che abitiamo più o meno nella stessa zona, ci siamo rivisti e abbiamo mostrato l’uno all’altro la musica su cui stavamo lavorando in quel periodo. Sono solito comporre musica continuamente, non necessariamente per i Maiden, quindi ho sempre un grosso archivio di materiale composto per sfizio o, come in questo caso, per un eventuale progetto. Mikee si è dimostrato subito interessato ad alcune delle mie idee e allora abbiamo iniziato a scambiarci file, idee e input. A causa dei miei impegni con i Maiden, ci sono voluti letteralmente anni per completare la stesura dell’album, ma direi che il risultato finale abbia ripagato l’attesa”.
IL PROGETTO È STATO MANTENUTO SEGRETO SINO AD ORA. VI È UN MOTIVO PARTICOLARE DIETRO QUESTA DECISIONE?
Adrian: “Prima di tutto, devi considerare il fatto che non abbiamo mai avuto un’idea precisa di quando il disco sarebbe stato ultimato. Idem per quanto riguarda le registrazioni e un’eventuale pubblicazione… per lungo tempo l’intero progetto Primal Rock Rebellion è stato poco più di un’idea, di concreto vi era poco o nulla. Inoltre, io faccio parte degli Iron Maiden, una band a cui ruotano attorno moltissime persone tra management, avvocati, discografici: non è così semplice avviare e annunciare un progetto staccato dal gruppo-madre. Abbiamo dovuto tenere conto di parecchie questioni burocratiche prima di poter avere l’ok per procedere”.
IN SOSTANZA, HAI DOVUTO CHIEDERE IL PERMESSO AI TUOI COMPAGNI DEI MAIDEN…
Adrian: “Sì, è più o meno così. I Maiden oggi, per certi aspetti, possono essere visti come un’azienda: non siamo solo sei amici che suonano insieme in studio”.
E CHE COSA PENSANO STEVE HARRIS E GLI ALTRI DEI PRIMAL ROCK REBELLION?
Adrian: “Penso che la mia idea non li abbia sorpresi più di tanto. Nella mia carriera di musicista ho sempre dimostrato di avere il desiderio di cimentarmi in qualcosa di nuovo o che comunque si staccasse dalle sonorità per cui sono diventato noto inizialmente. Non si sono espressi più di tanto in merito a Primal Rock Rebellion, ma di certo mi supportano in questa mia nuova iniziativa”.
MIKEE, TU SEI UN FAN DEGLI IRON MAIDEN?
Mikee: “Diciamo che lo sono stato. Sono cresciuto ascoltando le loro hit, assieme a tanta altra musica. Onestamente, non posso dire che oggigiorno segua ogni loro mossa, ma restano delle vere e proprie icone musicali. Meritano rispetto incondizionato da parte di ogni metal fan”.
CONOSCIAMO BENE IL BACKGROUND DI ADRIAN, MENTRE COSA PUOI DIRCI DEL TUO, MIKEE?
Mikee: “Sono stato per circa sette anni uno dei cantanti dei Sikth, un gruppo progressive metal inglese. Per anni, almeno dal 2000 al 2007, sono stati tutta la mia vita. Sono un cantante, ma sono anche in grado di suonare degli strumenti. Inoltre, mi sono sempre occupato dei testi dei lavori che ho pubblicato, compreso Primal Rock Rebellion. Ultimamente faccio parte anche dei Sad Season e dei The Painted Smiles, ma sto cercando di farmi strada pure in campi extra-musicali. Mi piace scrivere e ho anche diretto dei video in passato”.
POSSIAMO CONSIDERARE PRIMAL ROCK REBELLION UNA BAND? O SARETE SEMPRE E SOLO UN PROGETTO?
Adrian: “Per il momento Prima Rock Rebellion è strettamente un progetto. Siamo solo io e Mikee. Le persone che ci hanno aiutato per registrare il disco non costituiscono alcuna lineup. Per ora non abbiamo in mente nè di suonare live, nè di registrare un altro disco. Certo, se ‘Awoken Broken’ riscuoterà un buon successo, allora faremo tutte le valutazioni del caso, ma per ora lo consideriamo un progetto. Ci siamo divertiti molto nel realizzarlo e, onestamente, non mi dispiacerebbe ripetere l’esperienza, ma per ora è presto per parlare di sviluppi”.
COME DESCRIVERESTE IL SOUND DI PRIMAL ROCK REBELLION? CHI POTREBBE ESSERE IL VOSTRO ASCOLTATORE TIPO?
Mikee: “Credo che il materiale di ‘Awoken Broken’ rappresenti il perfetto punto di incontro fra le anime e il background di Adrian e del sottoscritto. Ci puoi sentire tutte le radici old school metal di Adrian così come la sua innata natura di sperimentatore, mentre, da parte mia, ho contribuito con le più svariate influenze e, ovviamente, con la mia voce, che tutto sommato esula dai tipici canoni metal per cui Adrian è famoso. Lui è una persona che ama tenersi aggiornata e che non ha paura di osare. Come ti dicevamo all’inizio, è bastato poco affinchè scattasse la scintilla fra noi”.
Adrian: “Ha detto tutto Mikee… per quanto riguarda il nostro ascoltatore medio, senz’altro ci saranno molti fan dei Maiden che proveranno ad ascoltarci e credo che alcuni di loro – perlomeno quelli più open minded – potranno trovare qualcosa di loro gradimento in ‘Awoken Broken’. Per il resto, non so dirti… la scena metal di oggi è sterminata, ci sono migliaia di gruppi e di sotto-generi. Io spero solo che chi ci ascolterà lo farà senza pregiudizi causati dalla presenza di Mikee o di ‘Adrian Smith degli Iron Maiden'”.
VI È UN CONCEPT LIRICO ALLA BASE DI “AWOKEN BROKEN”?
Mikee: “I miei testi per questo lavoro sono decisamente cupi e criptici. Mi piace da sempre sperimentare con le parole e dare al lettore chiavi di lettura diverse. A livello di tematiche, sono stato ispirato dalla realtà sociale britannica degli ultimi tempi, così come da ciò che sta avvenendo nel mondo sul fronte economico. È un album radicato nel presente… se hai idea di ciò che è avvenuto a Londra negli ultimi mesi, tra rivolte e occupazioni, puoi facilmente renderti conto che non c’è troppo da stare allegri…”.
ADRIAN, I MAIDEN VENDONO MILIONI DI COPIE E SUONANO IN ARENE DAVANTI A DECINE DI MIGLIAIA DI SPETTATORI. COME CI SI SENTE A FAR PARTE NUOVAMENTE DI UN PROGETTO CHE, TUTTO SOMMATO, PARTIRA’ DAL BASSO?
Adrian: “Tutto sommato, è una cosa eccitante. Mi sento un musicista, non una rock star, e per me fare musica è sempre la cosa più importante… fama e successo vengono dopo. I Maiden mi hanno dato tantissimo, ma anche con Primal Rock Rebellion mi sto togliendo delle soddisfazioni. Avevo davvero bisogno di qualcosa del genere in questo momento della mia vita”.
HAI AVUTO MODO DI COLLABORARE CON NUMEROSI MUSICISTI DI SPESSORE NELLA TUA LUNGA CARRIERA. HAI SEMPRE RITENUTO IMPORTANTE QUESTO TIPO DI “SCAMBI”?
Adrian: “Assolutamente… se sono il musicista e la persona che sono oggi, lo devo anche a tutte le collaborazioni che mi hanno visto protagonista nel corso degli anni. Ho imparato tanto e sono grato a chiunque abbia lavorato a della musica con me. Per questo stesso motivo oggi sono qui con Primal Rock Rebellion: sono una persona che ama le sfide e che ha continuamente fame di nuova musica. Negli anni ho sviluppato i miei gusti, andando ben oltre quanto ero solito ascoltare da ragazzo, e trovare persone che abbiano la mia stessa attitudine in tema di ascolti e songwriting è sempre sia una gioia che il punto di partenza per qualcosa di eccitante a livello artistico”.
PRESUMO CHE IL CALO DELLE VENDITE DEGLI ALBUM TOCCHI SINO A UN CERTO PUNTO I MAIDEN, MA POSSO IMMAGINARE CHE LE COSE PER PRIMAL ROCK REBELLION POSSANO ANDARE DIVERSAMENTE SU QUESTO FRONTE. COME TI PONI NEI CONFRONTI DEL DOWNLOAD ILLEGALE?
Adrian: “Tutti scaricano oggi e purtroppo è una cosa che difficilmente si può fermare: è un fenomeno praticamente incontrollabile. Per quanto mi riguarda, spero che chi apprezzerà il disco deciderà di acquistarlo. Con l’etichetta stiamo facendo le cose alla vecchia maniera: ci saranno una bella edizione in vinile, un video per uno dei brani… promuoveremo e pubblicheremo il disco come si faceva una volta e spero che gli ascoltatori riusciranno a cogliere tutto l’impegno che abbiamo infuso in questo progetto”.
AVETE DELLE ASPETTATIVE PARTICOLARI PER “AWOKEN BROKEN”?
Mikee: “No, nessuna vera aspettativa. Abbiamo impiegato quasi sei anni per portare a termine questo album e siamo contenti così. Tutto quello che avverrà successivamente alla sua pubblicazione sarà una piacevole sorpresa”.
Adrian: “La penso allo stesso modo. Nel 2012 sarò impegnato con i Maiden su vari fronti, ma se Primal Rock Rebellion avrà successo non potrò che esserne felice, visto che rappresenta una buona fetta della mia vita recente”.
IN CONCLUSIONE NON POSSO FARE A MENO DI CHIEDERVI QUALI SARANNO I VOSTRI PROGETTI PER IL 2012…
Mikee: “La gente continua a chiedere una reunion dei Sikth… e forse questa avrà luogo nel 2012, chissà! Per il resto, come ti dicevo, ho tanti progetti, sia musicali che di altra natura artistica, quindi cercherò di tenermi il più possibile impegnato”.
Adrian: “Gli Iron Maiden saranno in tour per un po’ di tempo nel corso del 2012 e, inoltre, cercheremo di portare avanti la stesura di nuovi brani. Ci sono tante cose in ballo, ma credo che nessuna di queste deluderà i nostri fan”.