PRIMORDIAL – Nel cuore della battaglia!

Pubblicato il 24/02/2005 da
 
I Primordial sono il gruppo metal irlandese con più storia alle proprie spalle. Nati sul finire degli anni Ottanta a Dublino, i nostri si sono sin dagli inizi distinti per sound veramente drammatico e personale, che è sempre stato in grado di prendere le cose migliori sia dalla scena classic-epic sia da quella estrema e di mischiarle e rielaborarle in una veste intrigante ed originale. Dopo un lungo periodo trascorso presso l’olandese Hammerheart Records (oggi Karmageddon Media) – periodo, ad essere sinceri, abbastanza avaro di soddisfazioni – i nostri stanno oggi raggiungendo il più che meritato successo con il nuovo “The Gathering Wilderness”, album pubblicato dalla nota Metal Blade Records che sta ottenendo responsi veramente lusinghieri, soprattutto in nord Europa. Gasatissimo per l’accoglienza riservata a questa loro nuova opera, il frontman Alan Nemtheanga ci ha contattato telefonicamente per parlarne in modo approfondito anche con noi. E il sottoscritto non si è certo tirato indietro…
 
 

CIAO ALAN, FINALMENTE SIETE TORNATI CON UN NUOVO ALBUM! SONO PASSATI TRE ANNI DA ‘STORM BEFORE CALM’…
“Non esattamente, si tratta di due anni e qualche mese (ride, ndR)! Ci è voluto un po’ di tempo più del solito esclusivamente perché abbiamo suonato molto dal vivo negli ultimi tempi e soprattutto abbiamo cambiato casa discografica, passando dalla Karmageddon Media alla Metal Blade Records”.

ECCO, PARLIAMO SUBITO DI QUESTO TRAGUARDO RAGGIUNTO…
“Sì, diciamo che è sempre stato un nostro obiettivo quello di firmare per una casa discografica abbastanza importante. Abbiamo pubblicato diversi dischi per la Hammerheart/Karmageddon Media ma questa label per un motivo o per l’altro non è mai riuscita a promuoverli a dovere. In tutti quegli anni siamo sempre rimasti in una strana posizione, tra l’underground e… l’overground! Volevamo una volta per tutte guadagnare maggiore visibilità e crediamo di esserci riusciti firmando per la Metal Blade. Amano la nostra musica e hanno un’ottima reputazione… speriamo di cogliere i frutti di tutto questo il più presto possibile!”.

OK, VENIAMO ORA A “THE GATHERING WILDERNESS”. SO CHE LO AVETE REGISTRATO CON L’AIUTO DI BILLY ANDERSON (NEUROSIS, SLEEP)…
“Esatto, questa volta volevamo che l’album suonasse il più live possibile, dunque non era il caso di rivolgersi ancora a Mags e ai suoi Academy Studios. Abbiamo scelto Billy Anderson perché abbiamo sempre amato le sue produzioni, così calde e ruvide. Ci è voluto del tempo per dare forma a ciò che avevamo in mente ma Billy è stato bravissimo e ci ha donato quello che stavamo cercando!”.

AVETE DUNQUE REGISTRATO IN MODO DIVERSO?
“Più o meno, questa volta ci siamo solamente preoccupati di suonare, come in sala prove. Billy ha fatto tutto il resto: è stato il più lontano possibile dai trigger e dai computer e ha fatto in modo di catturare la vera essenza della nostra musica. Il disco suona più intenso e organico proprio per questo”.

COME E’ STATO ACCOLTO IL DISCO SINO AD ORA?
“In modo assolutamente eccellente: ‘The Gathering Wilderness’ è ‘album del mese’ in almeno tre riviste e i voti sono tutti molto alti. Speriamo che anche le vendite siano decenti, non ci dispiacerebbe poter vedere qualche soldo dopo così tanti anni di carriera”.

PARLIAMO DEL CONTENUTO MUSICALE DI “THE GATHERING WILDERNESS”: PERSONALMENTE L’HO TROVATO MOLTO PIU’ CUPO E PESANTE DEL SUO PREDECESSORE…
“Sono d’accordo, ‘The Gathering Wilderness’ è forse l’album più oscuro da noi mai concepito. Non contiene nessuna parte particolarmente veloce: i brani sono lunghi e assai tetri, carichi di disperazione. La musica si sposa perfettamente con i testi, che questa volta sono davvero personali”.

OK, VOGLIAMO PARLARE ALLORA DEL CONCEPT CHE E’ DIETRO AI TESTI DEI PRIMORDIAL?
“La nostra musica è sempre stata lo specchio della vita che viviamo, della nostra vita da irlandesi. Abbiamo rispetto per i nostri antenati, viviamo nel presente ma è impossibile per noi dimenticare il passato. Il nuovo album però tratta temi un pochino diversi dal solito, ha a che fare con i miei sentimenti e la mia immaginazione. Personalmente sento un odio e una rabbia crescente nelle strade al giorno d’oggi. Mi sembra che il mondo stia sprofondando verso la rovina sotto ogni punto di vista: sociale, culturale, politico. Le cose terribili accadute negli ultimi tre anni ne sono un esempio… abbiamo rimpiazzato la spiritualità con l’avidità e così facendo non si va da nessuna parte. ‘The Gathering Wilderness’ parla quindi più che altro di questo mio disagio, dell’oscurità che ci sta avvolgendo…”.

NON C’E’ CHE DIRE, NON POTEVI TROVARE UNA MUSICA MIGLIORE PER DEI SIMILI TESTI!
“Proprio così! E’ un album rabbioso e disperato, serio come tutti quelli della nostra discografia. E sarà sempre così per noi, ho sempre tante cose da dire, tanti argomenti da affrontare, tante ingiustizie da condannare. Non parlaremo mai di zombi, vampiri, automobili veloci o che altro… la nostra è musica con un background culturale. Ci stanno a cuore la cultura, la storia, le nostre tradizioni… sono anni che parliamo di tutto ciò e continueremo a farlo in futuro”.

AL GIORNO D’OGGI NON CREDO DUNQUE CHE TI FACCIA MOLTO PIACERE SENTIR PARLARE DI GLOBALIZZAZIONE…
“Hai detto bene, la globalizzazione e le multinazionali oggi sono il mio vero nemico (ride, ndR)! Stanno portandoci via la nostra identità e facendo danni impressionanti a livello economico. Comunque sono contento che, almeno qui in Irlanda, la popolazione si stia lamentando… è ora di far sapere al nostro governo e alla multinazionali che non possono permettersi di riscrivere la nostra storia e di vendere la nostra cultura solo per i loro sporchi fini”.

POTRESTI SPIEGARMI DI CHE COSA PARLA “THE COFFIN SHIPS”? IL TITOLO E’ MOLTO CURIOSO…
“Questo brano parla della carestia che colpì l’Irlanda tra il 1845 e il 1849, quando tre milioni e mezzo di persone morirono o emigrarono in America. Le navi che furono utilizzate per il viaggio vennero presto soprannominate le ‘navi bara’ perché molti dei passeggeri morivano di stenti nel corso del viaggio. Per anni ho cercato di scrivere un testo su questo argomento e solo oggi sono finalmente riuscito a realizzarne uno che mi soddisfacesse davvero. E’ il mio omaggio a tutte quelle persone che persero la vita”.

QUAL E’ INVECE IL TUO BRANO PREFERITO DEL DISCO?
“Direi la title track, il sunto dei contenuti musicali e lirici dell’intero lavoro. Sarà interessante proporla dal vivo”.

LE TUE CLEAN VOCALS QUESTA VOLTA SONO INCREDIBILMENTE SENTITE E POTENTI, DIREI CHE SONO SENZ’ALTRO UNO DEI PUNTI FORTI DEL DISCO!
“Ti ringrazio molto, in effetti ci ho lavorato tanto questa volta. Mi fa piacere tutto questo entusiasmo dei media nei confronti delle mie clean vocals, vuol dire che in tutti questi anni sono migliorato sul serio come cantante. La voce pulita infatti c’era già sin dal primo album ma nessuno la menziona mai… vuol dire che allora non era proprio nulla di che (ride, ndR)!”.

TROVO CHE MOLTE DELLE CANZONI DEL NUOVO ALBUM SIANO DECISAMENTE INFLUENZATE DA BATHORY E CANDLEMASS. CHE NE DICI?
“E’ vero, sono completamente d’accordo con te. Si tratta di due formazioni che amiamo molto e che hanno sempre rappresentato qualcosa di speciale per noi. Era prevedibile che componendo brani più controllati la loro influenza risaltasse in modo più marcato del solito!”.

QUALI ALTRE BAND VI HANNO INFLUENZATO AGLI INIZI DELLA VOSTRA CARRIERA?
“Oltre a Candlemass e Bathory direi Kreator, Metallica, Megadeth, Manowar… la primissima ondata death metal e quella black metal. Molte di queste influenze ora non le puoi proprio più udire ma nel 1987 eravamo soliti ascoltare tutti questi gruppi”.

LA PRIMA EDIZIONE DI “THE GATHERING WILDERNESS” CONTERRA’ UN BONUS DVD, CE NE VUOI PARLARE?
“Mah, non è nulla di speciale, a dire la verità. E’ un breve documentario sulle registrazioni del disco: i nostri fan lo apprezzeranno ma non è certo qualcosa che puoi vedere e rivedere all’infinito”.

AVREMO MODO DI VEDERVI IN TOUR PROSSIMAMENTE?
“Sì, di sicuro andremo in tour ma mi spiace doverti dire che al momento non so proprio né quando né con chi né dove!”.

NON TUTTI SANNO CHE HAI CANTATO SULL’ULTIMO ALBUM DEI NOSTRANI VOID OF SILENCE, VUOI RACCONTARCI QUALCOSA RIGUARDO A QUESTA ESPERIENZA?
“Mi è piaciuto molto collaborare con quei ragazzi, trovo che il disco sia eccellente, di sicuro all’altezza di quanto avevano fatto in precedenza. Ora non so che cosa abbiano in mente per il futuro, a me comunque piacerebbe molto tornare a cantare per loro (il gruppo però ha annunciato pochi giorni fa di essersi sciolto, ndR)”.

OK ALAN, TI RINGRAZIO MOLTISSIMO PER IL TEMPO CONCESSOMI, QUESTA ERA LA MIA ULTIMA DOMANDA…
“Grazie a te per il supporto, mi fa molto piacere che la scena italiana sia interessata ai Primordial. Invito tutti i nostri fan a dare un ascolto a ‘The Gathering Wilderness’ e magari a visitare www.metalireland.com per saperne di più sulle band del mio paese”.

0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.