Tra le realtà più o meno recenti in campo death metal, negli ultimi anni si sono fatti strada i tasmaniani Psycroptic. I nostri hanno avuto un’escalation notevole, che li ha portati nel giro di poco tempo ad incidere per il colosso Nuclear Blast. “Ob(Servant)” è la prima uscita sotto l’egida della label tedesca e, sebbene non sia un brutto lavoro, probabilmente l’arrivo sulla scena che conta ha frenato la creatività della band; le composizioni infatti sono più dirette e con meno tecnicismi rispetto al passato, cosa che ha fatto storcere il naso a più di un fan storico. L’album comunque rimane un notevole concentrato di sonorità death metal e scorre via che è un piacere. Di questo e di altre curiosità sul disco e sulla band abbiamo parlato con un disponibile David haley, drummer della band e fratello del mastermind Joe, che non rinnega nulla di quanto fatto ed anzi difende le scelte artistiche di una band che è comunque destinata a fare grandi cose anche in futuro.
“Siamo praticamente stati sempre in tour. Abbiamo fatto due tour europei completi e parecchie date in Australia e Nuova Zelanda. Abbiamo anche partecipato al Summer Slaughter Tour negli States poco prima dell’uscita di ‘Ob(Servant)’ e ci siamo divertiti parecchio. Perciò come vedi siamo stati piuttosto impegnati! In più considera che abbiamo tutti i nostri lavori, quindi è davvero difficile riuscire a fare combaciare il tutto. Il 2009 parrebbe un altro anno impegnativo per noi, soprattutto a livello di date live”.
A CHI O A COSA SI RIFERISCE IL TITOLO DEL VOSTRO ALBUM “OB(SERVANT)”?
“E’ tratto dalla canzone omonima che descrive un essere che può vedere il futuro ed i suoi sviluppi ma non ha il potere di cambiare nulla. Questo lo rende un servo della conoscenza che possiede. Osserva tutto ma rimane un servo della conoscenza. Mi piace il doppio significato della parola. Volevamo un titolo che avesse una sola parola per quest’album, in quanto i nostri precedenti lavori avevano dei titoli piuttosto lunghi…è stato giusto per fare qualcosa di diverso”.
COME VI SIETE REGOLATI NELLO SCRIVERE I BRANI DEL NUOVO ALBUM E DA COSA AVETE TRATTO ISPIRAZIONE?
“La lavorazione del nuovo album è stata leggermente differente rispetto al solito, in quanto Joe (Haley, chitarrista, ndR) ha scritto tutti i brani e poi ce li ha passati. In precedenza non avevamo mai lavorato in questo modo, solitamente tutto nasceva da delle jam. E’ stato un bene rinnovare la nostra formula compositiva e il nostro metodo di lavoro, in quanto questo dona al nuovo materiale un sound diverso. Quando Joe ha scritto i brani non ha ascoltato altri gruppi metal, probabilmente per non esserne influenzato inconsciamente. Si è dato quindi all’ascolto di sonorità extra metal”.
E PER QUANTO RIGUARDA LE REGISTRAZIONI?
“E’ stato un lavoro rilassante, in quanto se ne è occupato direttamente Joe nel suo studio personale. Abbiamo registrato le parti di batteria in una sala di registrazione locale; successivamente abbiamo portato il tutto da Joe ed abbiamo aggiunto chitarre e basso, per poi tornare nello studio locale per le parti vocali. Nonostante si parli di un metal album intenso ed estremo, il lavoro è stato rilassante e ci siamo realmente divertiti”.
PERCHE’ AVETE AFFIDATO IL MIXING ED IL MASTERING A LOGAN MADER?
“Abbiamo sentito parecchi lavori di Logan e tutte le volte siamo rimasti impressionati dal suono chiaro ma allo stesso tempo molto pesante. Ci piaceva questo aspetto, in quanto il riffing di Joe è unico e volevamo che l’audio fosse ottimale e che nulla andasse perso nel mixing. Abbiamo contattato Logan, lui ha dato la sua disponibilità e quindi abbiamo prenotato i suoi servigi. Tutto è filato liscio e saremmo davvero contenti di poter lavorare ancora con lui in futuro”.
SEMBRA CHE LA VOSTRA PROPOSTA SIA DIVENTATA PIU’ AGGRESSIVA ED IN-YOUR-FACE RISPETTO AL PASSATO: SEI D’ACCORDO?
“Qualcuno mi ha detto che siamo diventati più diretti ed è una cosa azzeccata. Volevamo comporre roba più diretta rispetto a quella composta in passato, che comunque era ottima. Questo è di sicuro il nostro album più potente e quello del quale siamo maggiormente orgogliosi. Ha diversi piani di lettura, è sempre tecnico ma composto in maniera tale che riesce a catturare l’attenzione su più livelli. Volevamo renderlo molto intenso senza perdere la musicalità”.
PENSATE CHE IL TOUR CON I CANNIBAL CORPSE ABBIA INFLUITO SU QUESTA NUOVA DIREZIONE MUSICALE?
“Non del tutto, non credo. Come detto prima, Joe non ascolta molto death metal, è più interessato a sonorità rock e fusion. Questo è un bene dal nostro punto di vista, perché significa che suoniamo in maniera differente dalla maggior parte delle band sulla scena. Ovviamente ascoltiamo ed amiamo i Cannibal Corpse, ma andare in tour con loro non ha influito sulla composizione del nuovo materiale. D’altro canto invece abbiamo imparato tantissimo da loro, sono dei veri guerrieri sul palco”.
DI COSA TRATTANO I TESTI DI “OB(SERVANT)”? SIAMO DAVANTI AD UN CONCEPT?
“Già in molti mi hanno chiesto se ‘Ob(Servant)” sia un concept: ebbene, non lo è intenzionalmente, ma se la gente vuole vederlo come tale per me va bene. Ho scritto le liriche in modo che ognuno possa dare loro il significato che più gli aggrada, quindi se qualcuno pensa che sia un concept album gli dico che per lui lo è. Io so qual è il significato che sta dietro ai miei testi, ma quella è la mia versione: la cosa bella è che in molti possono dare un altro significato alle mie parole, intenderle diversamente. Comunque i testi parlano di tematiche oscure che circondano l’umanità, trattano dell’evoluzione/involuzione della specie, e si pongono dei quesiti di carattere esoterico”.
COME SEMPRE L’ARTWORK E’ OTTIMO: VUOI INTRODURCI L’ARTISTA CHE SE NE E’ OCCUPATO?
“Raymond Swanland ha lavorato sulla serie di giochi per PC ‘Oddworlds’, il suo lavoro è strabiliante. Vive negli Stati Uniti e, dopo che ho visto il suo sito web, l’ho contattato e gli ho espresso il nostro interesse per le sue opere. Gli ho inviato i testi ed un breve commento e gli ho lasciato carta bianca sull’intero processo creativo. Il risultato è assolutamente fantastico, ne siamo davvero fieri. Non vediamo l’ora di stampare la cover sulle t-shirt!”.
IN POCO TEMPO SIETE PASSATI DALLA UNIQUE LEADER ALLA NEUROTIC FINO ALLA NUCLEAR BLAST: QUALI SONO STATI I CAMBIAMENTI PER UNA BAND COME LA VOSTRA?
“E’ senza dubbio un grossissimo passo avanti. Voglio dire, le precedenti etichette hanno fatto tutto quello che hanno potuto per noi ma ovviamente erano limitate a livello di promozione e distribuzione rispetto alla Nuclear Blast. Comunque sia tutti ci hanno trattato molto bene ed hanno realmente creduto nella band e nella nostra musica, così come ci crede la nuova etichetta che anche prima dell’uscita dell’album ci ha aiutato molto. Speriamo che la partnership sia proficua”.
IL PROSSIMO ANNO PARTIRETE IN TOUR CON I THE BLACK DAHLIA MURDER ED I CEPHALIC CARNAGE: SIETE ECCITATI ALL’IDEA? COSA NE PENSATE DELLE BAND CHE SARANNO ON THE ROAD CON VOI?
“Sarà fantastico. Siamo amici con i ragazzi dei Black Dahlia Murder ed abbiamo già conosciuto alcuni membri dei Cephalic Carnage che sembrano davvero ottime persone. Pronostico che sarà un massacro. E’ da un po’ che manchiamo dall’Europa, quindi non vediamo l’ora di tornare. La line up del tour è molto buona ed attirerà differenti tipologie di persone, il che sarà un bene”.
GRAZIE PER L’INTERVISTA. SALUTA PURE I VOSTRI FAN ITALIANI…
“Spero di vedere la maggior parte di voi in giro per l’Europa nel 2009!”.