Forti di un album vincente quale il recentissimo “Soundchaser” i Rage stanno per imbarcarsi in un tour che, insieme agli Helloween, servirà per racimolare materiale in previsione della release di un prossimo live cd e Dvd. Vent’anni di carriera per una band che definire power metal sarebbe limitante, Peter “Peavy” Wagner e compagni più di tutti i colleghi tedeschi hanno cercato di personalizzare e rendere originale il proprio sound grazie a sperimentazioni che li hanno portati ad incrociare quelle sonorità orchestrali che tempo dopo sarebbero diventate un trend nel metal. Ritornati, da un paio d’album a questa parte, ad un sound più diretto, i Rage con “Soundchaser” raggiungono un picco importante per la loro carriera. E’ proprio Peavy, leader e simbolo dei Rage, a parlarci dei nuovi brani che addirittura prendono ispirazione da Lovecraft e dal mito di Cthulhu.
QUANDO HAI INIZIATO A PENSARE AL NUOVO MATERIALE CHE AVREBBE COMPOSTO “SOUNDCHASER”?
“Le prime idee sono nate verso la fine dello scorso anno, mentre tra Gennaio e Febbraio ci siamo trovati tutti assieme per unire questi spunti e creare i brani. Successivamente ci siamo dedicati a tutti gli arrangiamenti, per ‘Soundchaser’ devo dire che siamo stati velocissimi, tutto questo lavoro è stato completato in soli cinque giorni. Le idee che io ed i ragazzi della band avevamo in mano erano veramente molte, però abbiamo voluto ‘restringerle’ negli undici brani del disco, proprio per poter concentrare in pochi estratti tutte le nostre proposte vincenti. Se così non avessimo fatto, avremmo potuto scrivere materiale per ben due dischi, ma col rischio di non arrivare ad un prodotto della giusta qualità. E’ arrivato poi il momento di inserire i testi, altri due giorni di lavoro, che, come saprai, narrano un concept su questa creatura bio-meccanica chiamata appunto Soundchaser. Moltissimi anni fa sulla Terra c’era una razza superiore, i Grandi Antichi, che hanno reso possibile una sorta di evoluzione delle forme di vita sul pianeta. Con il passare del tempo sulla Terra aumentavano l’odio e le guerre, così queste entità costruirono i Soudchaser per essere difesi, ne parla proprio il brano ‘Defenders Of The Ancient Life’. Una volta giunti alla conclusione che questa malvagità non si sarebbe potuta sconfiggere, i Grandi Antichi lasciarono la Terra, dimenticandosi però alcuni di questi Soundchaser che, millenni dopo saranno scoperti dall’uomo. Grazie alla tecnologia moderna gli esseri bio-meccanici vengono risvegliati, e si scopre che reagiscono solo grazie a stimoli musicali (ma che storia malata!!! NdJR) . I Soundchaser vengono così utilizzati per preservare la sicurezza sul pianeta, ma essendo in parte umani, questi esseri sono purtroppo condannati a morire, vedi gli ultimi due brani del disco.”
A DIFFERENZA DI “UNITY”, AVETE ABBANDONATO GLI STUDI DEI BLIND GUARDIAN, OPTANDO INVECE PER I MI SUENO DI ANDI DERIS…
“Beh, lavorare a Tenerie è stato molto conveniente per noi, innanzitutto il posto è stupendo, sembra di essere sempre in vacanza e fuori dal tempo. A prima vista possono apparirti come parole stupide, ma per un musicista essere rilassati mentre si lavora è molto importante, e Tenerife è l’ideale per chi vuol sfuggire allo stress. L’attrezzatura dei Mi Sueno è attuale ed aggiornata, non ci sono grandi differenza in questo senso con i vecchi studi in Germania, alla fine molto del lavoro è stato fatto con il Pro Tools…poco è cambiato. Ai tempi eravamo comodi in Germania, perché gli studi erano vicini a casa nostra, così chi aveva famiglia o ragazza non era costretto a separarsi, in questo caso, poichè il nostro produttore Charlie Bauerfeind abita a Tenerife, abbiamo optato per spostarci.”
TORNANDO AI TESTI DI “SOUNDCHASER”, IN PARTICOLARE SE CI RIFERIAMO AI GRANDI ANTICHI, NON SI PUO’ NEGARE LA VOSTRA ISPIRAZIONE AGLI SCRITTI DI H.P. LOVECRAFT.
“Certamente, come hai accennato parte del concept si ispira a Lovecraft ed al suo ciclo di Cthulhu. Sono un grande ammiratore di questo scrittore, mi piacciono molto le sue opere e possiamo dire che la storia di ‘Soundchaser’ si colloca nello stesso universo usato da Lovecraft. Ovviamente non ho plagiato i suoi scritti, ispirandomi a lui ho dato vita ad una storia che si basa sulle mie idee, ma l’ambientazione è proprio quella dei Grandi Antichi lovecraftiani.”
QUANDO COMPONI UN BRANO, DAI PIU’ IMPORTANZA ALLA MUSICA O AI TESTI?
“Questa è una domanda difficile, è normale che molti, ascoltando una canzone, diano la massima importanza alla musica ed alle melodie, non per altro sono il primo fattore che viene assimilato. Per capire di cosa parla un pezzo devi leggerti il testo, memorizzarlo e rifletterci sopra, questo è un processo molto meno immediato dell’ascolto. Io personalmente posso dire di avere grande considerazione per le liriche, prendendo spunto proprio da ‘Soundchaser’ mi chiedo come si possa apprezzare un concept album senza leggerne i testi! Limitandosi ad ascoltare la musica, ci si convincerà di essere di fronte ad un ennesimo disco dei Rage, mentre invece è il nostro secondo concept!”
RIALLACCIANDOMI ALLE TUE ULTIME PAROLE, SCRIVERE UN CONCEPT ALBUM TI DA PIU’ STIMOLI RISPETTO A CANZONI SLEGATE?
“Come potrai immaginare, scrivere pezzi senza un filo conduttore risulta molto più facile, in quanto si può spaziare da un argomento all’altro, cosa che non ci si può permettere quando si è alle prese con un concept. Quando un musicista si impone una trama, un filone unico per tutti i brani del disco, si deve presentare in studio di registrazione con le idee già ben definite in testa, nulla può essere lasciato al caso, perché ogni singolo dettaglio non tenuto nella giusta considerazione potrebbe causare una reazione a catena in grado di sfasare tutto il lavoro a livello globale.”
IN BRANI COME “WAKE THE NIGHTMARES” TORVIAMO ANCORA INNESTI ORCHESTRALI. NEL FUTURO DEI RAGE CI POSSIAMO ASPETTARE UNA SORTA DI RITORNO ALLE VOSTRE SONORITA’ ORCHSTRALI DI ALBUM COME “GHOSTS” O “XIII”?
“I dischi che hai citato vanno presi come una sorta di esperimenti, in quel periodo l’uso di un’intera orchestra non era così diffuso, e ritengo più che soddisfacenti i risultati che abbiamo ottenuto. Se ci focalizziamo ai giorni nostri, le orchestrazioni sono sì parte del sound dei Rage, ma tutto ciò si limita ad episodi limitati, a sfumature all’interno dei brani. Abbiamo utilizzato e anche suonato live con un’orchestra per diverso tempo, oggi sembra che tutti vogliano fare lo stesso, di conseguenza vogliamo tornare a concentrarci sul power metal tipico dei Rage.”
NELLA STORIA DEI RAGE SI SONO ALTERNATI UN GRAN NUMERO DI TALENTUOSI CHITARRISTI COME MANNI SCHMIDT, SVEN FISHER, SPIROS EPHTHIMIADES ED OGGI VICTOR SMOLSKI. CON QUALE TI SEI TROVATO MEGLIO?
“Potrà sembrarti una risposta banale, ma la line up attuale dei Rage è la migliore in assoluto dagli esordi. E’ vero, tutti i chitarristi che hai citato sono musicalmente preparati, ma Victor è senza dubbio il migliore con cui ho avuto a che fare, anche per quanto riguarda il lato umano. Oggi direi che i Rage si possono paragonare al Dream Team statunitense di basket eheh!”
DAL VIVO PERO’ NON FATE FATICA A SUONARE SOLO IN TRE, RISPETTO AL PERIODO IN CUI UTILIZZAVATE BEN DUE CHITARRISTI?
“A noi piace molto suonare in tre e, riallacciandomi alla tua domanda precedente, Victor è un chitarrista fenomenale e riesce a suonare tutte le parti ritmiche e soliste da solo, senza nessun aiuto! In studio non ci sono problemi, oltre che a registrare tutte le chitarre, Victor si occupa anche delle parti di piano…è davvero un grande musicista. Non dimentichiamo poi la storia, in fondo i Rage da ‘Perfect Man’ del 1988 fino a ‘Black In Mind’ (escluso, ndJR) erano in tre e se riuscivamo a suonare così allora, non vedo perché oggi dovremmo avere dei problemi.”
SO CHE DURANTE LO SCORSO TOUR SIETE STATI “FREGATI” DA MATT SINNER, CHE HA FATTO IN MODO CHE I PRIMAL FEAR SUONASSERO DA HEADLINERS AL POSTO VOSTRO…
“Già, quando abbiamo concordato il tour con Matt Sinner ed i suoi Primal Fear, si doveva suonare entrambi come co-headliners, poi, a contratto firmato, sono venute fuori alcune postille di cui non ci aveva parlato e secondo cui i Primal Fear avrebbero dovuto chiudere gli show. Si vede che Matt Sinner è un uomo d’affari, non per niente è arrivato ad essere uno dei dirigenti della Nuclear Blast, e questo tipo di ‘fregature’ o discorsi poco chiari per lui sono all’ordine del giorno.”
SE NON ERRO AVETE IN PREPARAZIONE UN LIVE CD E DVD.
“Sì, registreremo le date che faremo nel prossimo tour insieme agli Helloween e nel 2004, per festeggiare il ventesimo anno di attività dei Rage, faremo uscire un disco ed un Dvd dal vivo. Il Dvd conterrà inoltre una sorta di filmato sulla nostra carriera, ci sarà molto materiale inedito ed i videoclip che abbiamo realizzato in passato.”