RAVEN – Forever Athletic

Pubblicato il 22/05/2010 da

Dopo più di trent’anni di onorata carriera, i Raven continuano imperterriti ad infuocare i palchi di tutta Europa! Le mode passano, i gusti cambiano, ma la band dei fratelli Gallagher resiste ai trend e pubblica un disco energico e nervoso, degno dei loro migliori lavori degli anni ottanta! Ce ne parla proprio il “vecchio” John!

JOHN, SONO PASSATI MOLTI ANNI DAL VOSTRO ULTIMO DISCO. QUAL E’ IL MOTIVO DI QUESTA LUNGA PAUSA?
“Purtroppo abbiamo avuto un sacco di problemi personali. Mio fratello è rimasto vittima di un grave incidente, in pratica gli è crollato addosso un edificio e si è rotto le gambe in modo molto grave. Ha seriamente rischiato di rimanere in sedia a rotelle. Mark, però, non si è dato per vinto ed ha affrontato una lunghissima riabilitazione che gli ha permesso di tornare a camminare. Il titolo del nostro disco, ‘Walk Through Fire’, è proprio riferito a questo evento, Mark ha dovuto camminare sul fuoco per riprendersi. Inoltre sono morti i nostri genitori e la madre di Joe. Insomma, siamo andati incontro a tanta merda in questi anni!”.

PARLIAMO ORA DI COME E’ NATO IL NUOVO DISCO.
“Mentre Mark era ricoverato, ci siamo messi al lavoro ed abbiamo scritto tonnellate di nuovo materiale, per poi scegliere le parti migliori da includere nel disco. Nel 2006 sono stato contattato da Kevin 131, un nostro fan che mi ha detto di avere uno studio di registrazione. Mi ha invitato ad andarlo a trovare. Kevin vive non molto lontano da me, per cui un giorno ho deciso di incontrarlo. Il suo studio mi ha stupito, era molto professionale e parlando con lui ho realizzato che era la persona giusta per noi! Sono molto soddisfatto del suo lavoro, su disco ha catturato la vera essenza della band!”.

CHI HA SCELTO DI INCLUDERE SUL DISCO UNA COVER DEI MONTROSE?
“Tutti noi siamo grandi fan dei Montrose, suonavamo loro cover quando abbiamo iniziato la nostra carriera a fine anni settanta! Un giorno, mentre stavamo decidendo i brani da includere nel disco, è venuta fuori l’idea di suonare una cover dei Montrose, tutti sono stati d’accordo. In pochi minuti abbiamo preparato il pezzo ed è finito subito sul disco”.

IN TUTTI QUESTI ANNI LA SCENA E’ MOLTO CAMBIATA, CREDI CHE UNA FORMAZIONE CLASSICA COME I RAVEN POSSA ANCORA TROVARE IL SUO SPAZIO?
“Ne sono pienamente convinto! Inoltre io non considero i Raven una ‘formazione classica’: suoniamo in tre, a differenza di quasi tutte le altre band! Il nostro essere tradizionali vuol dire dare il 100% di noi stessi ad ogni show ed intrattenere al meglio i fan che vengono a vederci. I Raven hanno ancora molto da dire, anche se ci sono alcune nuove band niente male, come i White Wizzard e gli Enforcer”.

LA NWOBHM FESTEGGIA I SUOI TRENT’ANNI. CHE RICORDI HAI DI QUEL PERIODO?
“Quando ci penso, mi pare fosse ieri! NWOBHM era diventato un termine di marketing, ma c’erano davvero un sacco di ottime band in Inghilterra che suonavano soltanto per amore della musica. Il movimento ha permesso a molte di queste band di ottenere un contratto discografico! Credo che la forza della NWOBHM fosse il vasto parco di band, ognuna si differenziava dall’altra, non c’erano tanti cloni come oggi! Ricordo che da giovani facevamo un sacco di chilometri su dei furgoni, suonavamo, scendevamo dal palco e partivamo per il concerto successivo. La massima soddisfazione è arrivata quando abbiamo iniziato a conoscere i nostri eroi, come Ozzy, Ian Paice, David Coverdale, Jon Lord, i Motorhead. Oggi lo spirito di quei tempi è andato perso, c’è molto più business e molta meno musica dietro le band!”.

DA GIOVANE COSA TI PIACEVA ASCOLTARE?

“Adoravo il rock, ovviamente, e band come Slade, Sweet, Deep Purple, Budgie, Rory Gallagher, Pat Travers, Sabbath, Zeppelin. Oggi invece ascolto i generi più svariati, passo da Tori Amos ai Them Crooked Vultures ai Mahavishnu!”.

QUANDO NON SUONI, COME PASSI IL TEMPO LIBERO?
“Cerco di tenermi sempre impegnato. Recentemente ho disegnato un modello signature di basso a 8 corde insieme a October Guitars qui negli USA. A breve dovrebbe essere pronto il prototipo, sono molto eccitato all’idea di vedere il prodotto finito!”.

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