I fratelli Gallagher rappresentano una garanzia per tutti coloro che adorano il lato più classico, energico e vivace dell’heavy metal. In sella da un vita, i Raven continuano a macinare concerti su concerti in giro per il mondo, trovando anche il tempo di comporre nuova musica, sicuramente non più geniale e innovativa come agli esordi, ma quasi sempre coinvolgente ed ispirata. Ai nostri microfoni risponde un entusiasta John Gallagher, bassista e cantante di questo leggendario power trio, meritevole di aver coniato e fatto proprio un certo modo di intendere la musica: quella composta da una smodata passione, da ettolitri di sudore e da una dose infinita di adrenalina.
SONO PASSATI BEN SEI ANNI DI DISTANZA DALLA PUBBLICAZIONE DI “WALK THROUGH FIRE”. COME MAI AVETE IMPIEGATO TUTTO QUESTO TEMPO PER REALIZZARE IL NUOVO ALBUM?
“Abbiamo lasciato trascorrere circa dieci anni prima di realizzare ‘Walk Through Fire’, finalmente ci sono giunte un sacco di offerte che ci hanno permesso di intraprendere una serie di date dal vivo, partecipando anche ad alcuni importanti festival del genere. Non vedevamo l’ora di rimetterci in pista ed abbiamo trascorso circa tre anni prima di prenderci un po’ di pausa. Nel 2013 abbiamo realizzato la nostra retrospettiva in DVD intitolata ‘Rock Until You Drop’ e siamo tornati subito dopo in tour. Non ci siamo praticamente mai fermati!”.
PER QUALE MOTIVO AVETE INTITOLATO IL NUOVO DISCO “EXTERMINATION”? QUAL E’ IL SUO SIGNIFICATO?
“Il titolo è stato estratto dalla canzone ‘Destroy All Monsters’. C’è una parte dove io canto ‘Exterminate… Exterminate’ (come i Dalek nella serie TV “Doctor Who”!), così quando ci siamo messi alla ricerca di un titolo adatto ci è venuto in mente quel passaggio e l’abbiamo adattato in ‘ExtermiNation’, un cenno alle varie teorie di cospirazione dei giorni nostri”.
IN QUALE STUDIO AVETE REGISTRATO L’ALBUM?
“Abbiamo scelto gli Assembly Line Studios a Vienna, in Virginia e ci siamo nuovamente avvalsi della collaborazione del produttore Kevin 131. Ha già svolto un lavoro incredibile con il precedente lavoro, ma in questa occasione si è superato”.
QUALE SIGNIFICATO SI CELA DIETRO LA COPERTINA DI EXTERMINATION?
“Raffigura uno scienziato pazzo intento ad infettare la Terra con del veleno. L’immagine calza a pennello con il titolo e rimanda al comportamento attuale di certe multinazionali”.
QUALE PENSI CHE SIA IL BRANO PIU’ RAPPRESENTATIVO DEL NUOVO DISCO?
“Non è facile sceglierne uno, in quanto abbiamo lavorato molto duramente affinché ci sia coesione tra gli episodi, al tempo stesso ognuno di essi ha una propria identità. Non ci sono riempitivi. Ci sono alcune canzoni veloci, altre più lente, alcune più rock’n’roll ed altre più heavy… Ma se devo fare una scelta voto per ‘Destroy All Monsters’, ‘It’s Not What You Got’ e ‘Tank Treads (The Blood Runs Red)’”.
CI SARA’ UN VIDEO PROMOZIONALE A SUPPORTO DELL’ALBUM? AVETE GIA’ SCELTO UN BRANO IN PARTICOLARE?
“La nostra etichetta discografica ha realizzato un lyric video per ‘Destroy All Monsters’, già disponibile sulla piattaforma YouTube. Abbiamo girato alcune scene per una manciata di brani, così dovremmo avere materiale a sufficienza per realizzarne uno al più presto”.
QUALI SONO LE PIU’ IMPORTANTI FONTI DI ISPIRAZIONE CHE TI PERMETTONO DI COMPORRE MUSICA?
“Credo che bisogni essere dell’umore giusto, o meglio, deve scoccare la classica scintilla dell’ispirazione. Parecchie canzoni sono saltate fuori dal nulla, bisogna avere la giusta predisposizione per coglierle. E’ un processo misterioso!”.
QUALE STRUMENTAZIONE STAI UTILIZZANDO IN QUESTO PERIODO?
“In questa occasione ho cambiato completamente il mio equipaggiamento, il basso principale utilizzato su ‘ExtermiNation’ è stato praticamente assemblato in casa. Ho preso un basso bianco Flying V e gli ho aggiunto dei nuovi pickup, sintonizzatori e ponti. Suona incredibilmente bene su tutti gli episodi ad eccezione di ‘River Of No Return’, dove mi sono avvalso di un ‘Oktober’ a otto corde. Li ho collegati alla mia pedaliera ME80 ed ho filtrato il segnale all’interno di un distorsore Boss Overdrive”.
MOLTI COLLEGHI DELLA TUA ETA’ HANNO PERSO PARECCHIO IN POTENZA ED ESTENSIONE DELLA LORO VOCE. COME SEI RIUSCITO A MANTENERLA PRATICAMENTE INTATTA IN OLTRE TRENT’ANNI DI CARRIERA?
“Non faccio uso di droghe, bevo poco e non ho mai fumato in vita mia. Cerco di dormire regolarmente e non mi sono mai sentito così in forma. Riesco ancora a toccare tutte le note così come facevo quarant’anni fa, è grandioso!”.
QUANTE TRACCE DEL NUOVO ALBUM INCLUDERETE NELLA SCALETTA DEL PROSSIMO TOUR?
“Spero quattro o cinque. Dallo scorso ottobre abbiamo già testato ‘Destroy All Monsters’ e ‘It’s Not What You Got’, le quali hanno ottenuto dal pubblico una risposta sorprendente e sono anche divertenti da suonare”.
COSA PENSI DEI BOOTLEG?
“Personalmente li adoro, a patto che siano dei live bootleg! Offrono un’ottica grezza ma diretta di una band catturata dal vivo”.
QUALE RITIENI CHE SIA IL DISCO PIU’ SOTTOVALUTATO DEI RAVEN?
“Probabilmente ‘Glow’, un lavoro leggermente più sperimentale del solito. Direi anche ‘Everything Louder’, dotato di un’attitudine più hard rock del solito”.
FACENDO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE DEI TUOI ULTIMI QUARANT’ANNI, TI CHIEDO SE C’E’ UN PARTICOLARE MOMENTO DELLA TUA VITA CHE RITIENI PARTICOLARMENTE SPECIALE…
“Il momento in cui realizzo che faccio questo lavoro da quarant’anni! E’ una sensazione assolutamente elettrizzante”.
COME VEDI I RAVEN NEL FUTURO?
“Ancora migliori di oggi, faremo di tutto per suonare il più possibile dal vivo e ci dedicheremo alla composizione di nuova musica”.