RHAPSODY OF FIRE – Alla conquista dell’America!

Pubblicato il 09/02/2006 da


Se ne sono dette di cose sui Rhapsody, belle e brutte. L’insinuazione più diffusa era quella secondo cui la band non fosse in grado di suonare sul palco. Forse anche per questo è uscito il primissimo album live della band triestina, intitolato “Live In Canada 2005 – The Dark Secret”. Dell’album e di molto altro abbiamo parlato con il simpaticissimo Luca Turilli, non certo avaro di parole…



COMINCIAMO SUBITO PARLANDO DEL VOSTRO NUOVO DISCO DAL VIVO. DI SOLITO LA PUBBLICAZIONE DI UN LIVE SEGUE O PRECEDE UN PUNTO DI SVOLTA PER UNA BAND. E’ COSI’ ANCHE PER VOI?
“Sì, questa release è stata abbastanza particolare, in quanto non era stata assolutamente pianificata in precedenza. Siamo andati in tour di supporto ai Manowar in Stati Uniti e Canada, con una setlist limitata, e proprio in Canada abbiamo inaspettatamente ricevuto una calorosa accoglienza dal pubblico. Considerato il fatto che quella sera non abbiamo neanche suonato tanto male, e che la qualità sonora si è rivelata ottima, abbiamo deciso di pubblicare questo ‘Live In Canada 2005 – The Dark Secret’, che rappresenta una sorta di ‘appetizer’ del vero e proprio live che presumibilmente registreremo per il nostro tour da headliner di fine anno”.

IL SUONO E L’ESECUZIONE SONO PERFETTI, E SEMBRA PLAUSIBILE PENSARE A QUALCHE LEGGERO RITOCCO IN STUDIO… O FORSE SIAMO TROPPO MALIZIOSI?
“No, be’, diciamo che gli errori incredibili sono stati sicuramente corretti, ma quello che importava a noi era di dare la sensazione della serata senza troppi cambiamenti, anche perché i fan canadesi se ne sarebbero subito accorti. Il mixing è durato una settimana, e siamo molto soddisfatti del risultato”.

L’ALBUM SARA’ ANCHE DISPONIBILE IN EDIZIONE LIMITATA. COSA CONTERRA’ DI PARTICOLARE?
“Praticamente conterrà un DVD con estratti dal video vero e proprio dei Rhapsody che vedrà la luce in estate e alcune registrazioni dei vari festival come per esempio l’Earthshaker. La cosa che mi preme aggiungere è che il DVD conterrà l’intero album mixato in Surround 5:1”.

ORMAI DA QUALCHE ANNO SIETE SOTTO L’ALA PROTETTRICE DI JOEY DEMAIO (MANOWAR). COME E’ CAMBIATO IL VOSTRO APPROCCIO SIA AL BUSINNESS CHE ALLA MUSICA?
“Sono ormai quattro anni che lavoriamo insieme, e devo dire che per quanto riguarda il businness la situazione è cambiata radicalmente. E’ stato lui a contattarci inizialmente, attraverso il regista dei nostri video, e ci ha proposto di entrare nella sua Magic Circle Music. Ci ha convinti e, nonostante le prime perplessità mie e di Alex, siamo entrati nella sua etichetta. Avevamo inizialmente paura di intrappolarci nel suo management, ma poi le cose si sono rivelate molto positive. Ora stiamo raccogliendo i frutti, come per esempio la possibilità di lavorare con un colosso come Cristopher Lee, e di suonare negli Stati Uniti davanti a migliaia di persone”.

AVETE GIA’ INIZIATO I LAVORI SUL NUOVO ALBUM?
“Certo! Siamo già andati in Germania a registrare qualcosa, ma non so ancora dirti quando finiremo. Quest’anno è pieno di release: DVD, album solisti e tour da headliner. Ma diciamo che potrebbe esserci la remota possibilità di avere qualcosa di nuovo entro la fine del 2006”.

COLGO ALLORA L’OCCASIONE PER CHIEDERTI QUALCOSA SUL TUO PROGETTO SOLISTA: C’E’ QUINDI QUALCOSA IN ARRIVO?
“Sì, a marzo uscirà il mio terzo album solista. Sarà una cosa particolare, perché sara un doppio CD: uno è il mio disco solista e l’altro è il disco che ho registrato con la mia nuova band. Soprattutto con quest’ultima ho davvero esplorato territori nuovi per me, molto più moderni, perché in questo periodo sto davvero ascoltando di tutto, dai Rammstein a Madonna! Per non ‘scippare’ troppi soldi ai fan abbiamo deciso di pubblicare i due album insieme, al solo costo di due euro in più rispetto ad un album singolo”.

SO CHE USI MOLTI PROGRAMMI E SEQUENCER PER COMPORRE E REGISTRARE LE PRIME VERSIONI DELLE VOSTRE CANZONI, MA PROBABILMENTE DA QUESTE REGISTRAZIONI DEMO USCIRANNO VERSIONI ABBASTANZA BASILARI. VI E’ FACILE POI IMMAGINARE COME USCIRANNO ALLA FINE DELLA REGISTRAZIONE VERA E PROPRIA IN STUDIO?
“Io uso Cubase SX 3 ed Alex usa Logic 7, ed alla fine i risultati sono pressoché definitivi. Oggi è molto facile ottenere suoni pressoché perfetti con l’home-recording. Sascha aggiunge effetti qua e là, per rendere i sample realmente vivi, ma i demo che facciamo sono già molto buoni per quanto riguarda la qualità”.

AVETE MAI PENSATO DI RENDERE DISPONIBILI I VOSTRI DEMO AI VOSTRI FAN?
“Sì, li abbiamo tutti catalogati e prima faremo qualcosa. Già Limb (della Limb Music Productions, la precedente casa discorafica dei Rhapsody, ndR) voleva pubblicare i nostri primi demo, ma poi ci sono stati problemi legali e non hanno potuto essere pubblicati. Comunque è un’idea interessante”.

LE VERSIONI DEMO SPESSO HANNO UN FASCINO PARTICOLARE…
“Sì, è vero. Pensa che per la versione definitiva di ‘When Demons Awake’ abbiamo utilizzato le parti di voce del demo, perché in Germania Fabio non è mai riuscito ad ottenere la stessa interpretazione della prima registrazione. E’ una cosa che accade spesso, perché il demo contiene tutta la furia che poi per forza di cose si smorza dopo ore di lavoro magari sugli stessi passaggi”.

FIN DAI VOSTRI PRIMI PASSI NEL MUSIC BUSINNESS, SI SONO AVVICENDATE SU DI VOI UNA SERIE INFINITA DI INSINUAZIONI ED OFFESE. PRIMA ERAVATE UNA BAND COSTRUITA A TAVOLINO, POI NON SAPEVATE SUONARE. POI UNA VOLTA CHE SIETE SALITI SUL PALCO, OVVIAMENTE SI DICEVA CHE SUONAVATE IN PLAYBACK. ECCETERA ECCETERA… COSA SENTI DI DIRE OGGI A TUTTI QUESTI CALUNNIATRORI?
“E’ divertente notare come in molti festival a cui ho assistito la maggior parte delle band usasse i campionamenti. A parte da band enormi come i Nightwish, dove in un pezzo Tarja cantava su una base musicale completamente registrata, mentre la band era fuori. Noi forse siamo stati tra i primi a portare i sample sul palco, ma ora sono moltissime le band che lo fanno. Il fatto è che i sample ci hanno anche rovinato due concerti: in Spagna ad un certo punto è partita la base di un altro pezzo, ed in un altro concerto per le vibrazioni del palco si è incantato l’Akai che riproduceva i sample e si è formato un loop, così abbiamo dovuto prontamente disattivarlo. Per quanto riguarda i calunniatori, non ce ne curiamo più. Abbiamo per fortuna ricevuto sempre anche tanti complimenti, e questa è la cosa più importante per noi”.

LE ULTIME PAROLE PER I FAN…
“Non vediamo l’ora di suonare in Italia! Il tour di supporto ai Manowar purtroppo non passerà nella penisola, ma quest’autunno arriveremo con il nostro tour da headliner, e lì veramente ci sarà da divertirsi!”.

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