ROSAE CRUCIS – Acciaio Puro!

Pubblicato il 12/12/2009 da

Dopo cinque anni, “Il Re Del Mondo” e “Fede Potere Vendetta”, grazie al supporto della Jolly Roger Records di Antonio Keller, hanno finalmente riportato i Rosae Crucis sulla scena dell’epic metal made in Italy. I due dischi, entrambe riregistrazioni di vecchie demo, ci hanno permesso di tornare a parlare di uno dei gruppi epic più validi attualmente in circolazione, una formazione che ha avuto il coraggio di ridare alle stampe due lavori cantati interamente in italiano e pregni di passione in ogni loro nota. Il cantante Giuseppe “Ciape” Cialone, ci ha raccontato come è avvenuto questo atteso ritorno, descrivendoci inoltre per filo e per segno il nuovo ‘”Fede Potere Vendetta” e dandoci quanche anticipazione circa prossimo album in studio.

 

 

 

BENE CIAPE, INNANZITUTTO UNA CONSIDERAZIONE: CON DUE ALBUM PUBBLICATI IN DUE ANNI, I ROSAE CRUCIS SEMBRANO ESSERE ORA MOLTO PIÙ ATTIVI DI QUALCHE ANNO FA. COSA HA SPINTO QUESTO RITORNO SULLA SCENA?
“Diciamo che non ci siamo mai fermati, siamo stati un periodo senza suonare live ma eravamo molto attivi sotto il profilo compositivo. Il fatto che da qualche tempo abbiamo ripreso a suonare è dovuto soprattutto all’uscita dei vecchi demo riregistrati. Anche se siamo stati fermi parecchio, la gente non ci ha dimenticato e con l’uscita de ‘Il Re del Mondo’ e ‘Fede Potere Vendetta’ il nostro nome ha ricominciato a girare, il tutto poi è una consequenza. Abbiamo molto materiale pronto e speriamo di mantenere questa potenza di uscite”.

IN COSA SONO CAMBIATI I ROSAE CRUCIS DURANTE QUESTI ANNI?

“Sicuramente rispetto a prima siamo maturati molto. Abbiamo effettivamente la testa sulle spalle e i piedi ben piantati a terra. Per quanto riguarda il fattore musicale, be’ non penso che siamo cambiati molto anzi, abbiamo pronti tantissimi nuovi pezzi che non vedono l’ora di essere ascoltati. Sicuramente abbiamo lavorato molto nel migliorare la proposta live e ci stiamo ancora lavorando”.

VI HA AIUTATO LA SCELTA DI ANTONIO PER CERTI VERSI MOLTO CORAGGIOSA, DI CREARE UN’ETICHETTA DEDICATA AL METAL CANTATO IN ITALIANO?
“Antonio è una persona meravigliosa che ha tutto il nostro rispetto. Quello che ha creato non è cosa da poco e ci vogliono le palle VERE per farlo. Con lui abbiamo rispolverato le nostre vecchie canzoni, dandogli luce e vita nuova e sinceramente credo che se non ci fosse stato lui, sarebbero rimaste nel dimenticatoio. Riregistrare i vecchi pezzi è sempre  stato un sogno per noi e lui ci ha dato la possibilità di realizzarlo nel modo giusto! Non finiremo mai  di ringraziarlo”.

COME NASCE DUNQUE LA DECISIONE DI RIPUBBLICARE “IL RE DEL MONDO” E “FEDE POTERE VENDETTA”?
“Come ho detto è sempre stato un nostro desiderio il fatto di dare vita nuova alle nostre vecchie canzoni. Avevamo nel tempo scartato diverse offerte, che non reputavamo adatte a pubblicare del materiale degno. Poi Giovanni Cardellino dell’Impero delle Ombre, nostro amico da sempre, ci ha messo in contatto con Antonio Keller e con la nascente Jolly Roger Records. Dopo diversi incontri e una pianificazione e definizione degli obbiettivi, abbiamo deciso di portare avanti con lui questo progetto”.

VISTO CHE SI PARLA DI ROSAE CRUCIS, VUOI COMMENTARE QUANTO PUBBLICATO DA ANTONIO A QUESTO INDIRIZZO?
“Sono dell’idea che ognuno di noi ha il dovere di dire la propria opinione su qualsiasi argomento, basta non esagerare e non offendere le persone. Purtroppo il pochismo di alcune menti e la strumentalizzazione politica sono cose cui siamo abituati. Per quanto riguarda il gruppo, le critiche sono sempre bene accette, basta farle in modo costruttivo. Per  quanto riguarda Antonio non dico nulla, sa  badare a se stesso”.

COME STANNO ANDANDO LE COSE IN TERMINI DI RESPONSO A LIVELLO DI CRITICA E VENDITE?
“La critica è molto positiva, fortunatamente è stato accolto in maniera positiva da quasi tutti. Parecchie persone ricordavano molto bene i nostri vecchi pezzi e hanno apprezzato i nuovi arrangiamenti. Sono dell’idea che le critiche sia positive che negative (che arrivano sempre), servano a far crescere i gruppi. Le vendite vanno bene ma sinceramente guardiamo poco all’aspetto “danaroso ” della  cosa. ‘Il Re Del Mondo’ comunque è praticamente sold out e stiamo per preparare la ristampa, mentre ‘Fede’ ha una buona distribuzione in Europa, e gia moltissime copie sono andate via”.

IL CANTATO IN ITALIANO VI STA FRENANDO ALL’ESTERO?

“Questa  è una  bella domanda e la  risposta che ti do personalmente è ‘NON NE HO IDEA’. Io credo che sia normale che una casa discografica ‘consigli’ a un gruppo il cantato in inglese, semplicemente per avere più possibilità sulla riuscita del lavoro in ogni direzione, ma il fatto che ci sia un ‘rifiuto’ ad ascoltare il cantato in italiano fuori dall’Italia per me è assurdo. Torniamo sempre sui soliti discorsi, nessuno fa caso se un gruppo death canta in norvegese e credo che pochissime persone si facciano problemi ad ascoltare gruppi che cantano in spagnolo o in latino o in dialetto russo. Secondo me siamo NOI italiani che ci facciamo troppi problemi ad ‘esportare’ la nostra lingua all’estero. Sono dell’idea che  comunque sia, la voce è uno strumento musicale che completa il quadro del ‘gruppo’ e va ascoltato in qualsiasi lingua, sono anche del parere che è giusto far sapere alle persone che ti ascoltano ciò che dici ma per far questo basta riportare i testi tradotti sul disco. Ci sono moltissimi gruppi che usano la voce in modo ‘strumentistico’, cantando per fonemi senza significato e non dicendo assolutamente nulla”.

AVETE MAI PENSATO DI RIPUBBLICARE QUEI DUE ALBUM CON CANTATO IN INGLESE?

“Sì ce lo chiedono in molti e se lo faremo è solo per aumentare la nostra visibilità all’estero. Abbiamo ricevuto in realtà moltissime offerte di collaborazione e richieste dai paesi latini, e stiamo vagliando molte offerte. Stiamo comunque lavorando a ‘Fede Potere Vendetta’ in inglese per un uscita globale, con una bonus track aggiuntiva e nuovo artwork”.

VENIAMO DUNQUE PROPRIO AL NUOVO “FEDE POTERE VENDETTA”. QUALI DIFFERENZE CI SONO TRA LE NUOVE VERSIONI DEI BRANI E LE VECCHIE?

“Sostanzialmente non molte, ci sono solo cinque teste con dieci anni in più rispetto a quando abbiamo registrato il vecchio ‘Fede Potere Vendetta’ e questo comporta una maturità musicale che non può essere omessa. Quando siamo entrati in studio per registrare, abbiamo fatto delle variazioni inevitabili e spontanee e credo sia una cosa normalissima. Comunque sia i pezzi sono gli stessi con due nuovi brani e le differenze sono veramente pochissime”.

VUOI RACCONTARE AI FAN PIÙ GIOVANI COME SONO NATI I BRANI CHE COMPONGONO QUESTO ALBUM?
“Eravamo molto giovani e la maggior parte dei brani è nata anni prima che registrassimo ‘Fede Potere Vendetta’. Ci sono canzoni che hanno quindici anni e quindici anni fa il
mondo era molto diverso. Eravamo (e lo siamo ancora) dei fanatici della lettura e ogni nostro brano ha molti significati e nasconde molte cose. Quando scriviamo, ognuno di noi ha delle idee diverse, il difficile sta nel dire una cosa che le rappresenti tutte. ‘Fede Potere Vendetta’ fu una demo che suscitò molto scalpore all’epoca. Tutti i brani furono scritti veramente con la passione vera per la musica, con l’unico scopo di creare un disco METAL nel vero senso della parola. Non c’erano case discografiche, non avevamo ‘freni’ di nessun genere e non pensavamo assolutamente al denaro, il nostro unico obbiettivo era fare delle canzoni che spaccassero il culo, è per questo che ebbe molto successo, perché è un disco VERO. Adesso è difficile ragionare così, quando ci sono persone che investono in quello che fai devi stare alle regole del gioco e molte volte quello che si ascolta non è il vero messaggio che un gruppo vorrebbe dare ai propri fans.

VUOI DESCRIVERCI I BRANI DAL PUNTO DI VISTA DEI CONTENUTI?

“‘La  Caduta Del Falso” è un viaggio all’interno di un ipotetico tempio del metallo dove colui che vi entra viene accolto dal ‘METAL’ e viene preparato per la grande battaglia
metaforica contro il FALSO, l’ipocrisia, la falsità in generale.
‘Fede Potere Vendetta’ è un vero e proprio inno che descrive a modo nostro il significato delle tre parole e ci porta alla consapevolezza che tutte e tre sono pietre basilari, tre motivi per vivere e morire, per cui combattere le guerre nel mondo.
‘Crociata’ è dedicata all’Italia, alla lingua italiana e a modo nostro è un brano contro l’esterofilia che dilaga nel nostro paese.
‘Anno Domini’ ricordo che la scrivemmo dopo un periodo di fermo del gruppo, in molti ci davano per  spacciati, ma noi non abbiamo mai mollato e dopo varie vicissidutini scrivemmo questo pezzo. Era il nostro messaggio al mondo che eravamo  tornati (infatti in  principio era ‘Anno Domini 1997’).
‘Le  Cronache  di Nemedia’, ‘Crom’ e ‘Venarium’ sono le  tre e canzoni che parlano della saga di Conan il Cimmero ed è il nostro tributo a Robert Howard.
‘Sangue  Acciaio’ è un brano inedito, un brano pieno di odio che descrive la vita di un uomo dedito alla lama e alla battaglia, la sete di sangue, e tema ricorrente, di vendetta”.

UNA PRECISAZIONE RIGUARDO A ‘CROCIATA’: COME MAI AVETE ASSOCIATO L’INNO DI MAMELI A UN BRANO SULLE CROCIATE?
“Il brano è riferito alle crociate, ma come ho detto prima, le nostre canzoni hanno mille significati e la crociata che volevamo raccontare non era quella vissuta in terra santa, bensì quella che ogni gruppo metal italiano deve affrontare quando si scontra contro menti stupide che vedono il nostro paese al di sotto di molti altri paesi, ovviamente in campo  musicale, e l’inno nazionale ci sembrava adatto e per niente fuori luogo. Purtroppo molte persone hanno subito messo di mezzo il fattore politico, cosa non affatto vera nè degna di attenzione a nostro avviso. L’Italia è degli italiani, non di quei quattro signorotti di altri tempi che ci governano”.

HOWARD È SPESSO RAPPRESENTATO NELLE VOSTRE COMPOSIZIONI. DA DOVE NASCE LA PASSIONE PER QUESTO AUTORE?
“Siamo degli ottimi lettori, ci piace raccontare le storie di Howard perchè non sono propriamente fantasy e c’è sempre e un velo di cruda realtà in quello che racconta. Sono dirette e piene di violenza. Poco spazio alla fiaba”.

ORA, SEMPRE PER CHI VI HA SCOPERTO PROPRIO CON IL NUOVO DISCO, UNA BREVE DESCRIZIONE DEI VOSTRI PRECEDENTI ALBUM IN STUDIO
‘Worms Of The Earth’ è un concept ispirato interamente ad un racconto di Howard, dove il protagonosta Bran Mc Morn è costretto a ricorrere ai ‘vermi della terra’, antico popolo serpente, per sconfiggere l’avamposto Romano che insidia le sue terre.
‘Il Re Del Mondo’ è un disco dalle mille atmosfere, ci piace dare questo senso ‘cinematografico’ ai nostri brani, perchè quando li scriviamo è come se li vivessimo da dentro è un disco scritto nel 1990 e anche se alcuni pezzi possono sembrare banali, hanno poi grosse potenzialità nei testi. Ovvio che quando abbiamo scritto quei pezzi avevamo 16 anni…”

QUALCHE CURIOSITÀ:

– IL DISCO CHE TI HA INFLUENZATO PIÙ DI OGNI ALTRO
“‘Kings of Metal’ dei Manowar”.

– LA BAND CHE ADORI PIÙ DI OGNI ALTRA
“Judas Priest”.

– IL RICORDO PIÙ BELLO E AL CONTRARIO LA PIÙ GROSSA DELUSIONE DELLA TUA CARRIERA
“Il  ricordo più bello è sicuramente il concerto con i Manilla Road… Non ho mai avuto delusioni”.

– VIVETE DI MUSICA O AVETE DEI LAVORI PIÙ, DICIAMO, NORMALI?
“Nessuno di noi vive di musica… magari vivessimo  di musica! Tutti noi fortunatamente lavoriamo, io personalmente costruisco armi e armature per il cinema e collezionisti”.

CHE PUOI INVECE DIRCI DELLE PROSSIME MOSSE DELLA BAND? FARETE UN TOUR? PARTECIPERETE A QUALCHE FESTIVAL?
“Abbiamo pronto un disco dedicato interamente ai non morti e non vediamo l’ora di registrarlo. Per i festival ci sono molte cose in ballo ma non posso dire nulla per scaramanzia”.

HAI CITATO IL PROSSIMO ALBUM, CHE DOVREBBE INTITOLARSI ‘KINGDOM UNDEAD’ SE NON SBAGLIO…
“Si come  ho detto prima abbiamo questo disco pronto, ovviamente da ritoccare e registrare  ma i pezzi sono fatti. Lo stile è il nostro sarà un disco potente e soprattutto METAL, diretto, violento e pieno di atmosfere”.

SARÀ CANTATO IN INGLESE O ITALIANO?
“Questo è un dilemma … non si sa… Sarebbe un nostro desiderio non lasciare MAI la lingua italiana. Chissà, forse uscirà in entrambe le lingue. Stiamo lavorando ad entrambe le edizioni, poi sarà l’etichetta a scegliere e capire su cosa investire”.

VUOI ANTICIPARCI QUALCOSA CIRCA IL CONCEPT LO STILE DI QUESTO LAVORO?
“Lo stile è sicuramente più violento e diretto, nonostante le classiche nostre aperture epiche. Ha molti chorus ottantiani, probabilmente un buon incrocio tra Slayer e primi Manowar. Indubbiamente un disco alla Rosae Crucis, senza troppi legami ai clichè classici. Suoniamo quello che ci piace, senza preoccuparci di che genere rappresenti. L’ambientazione è molto Carpenteriana, e si tratta della lotta di un manipolo di uomini (i Brothers in Hell) contro l’infezione Zombi che sta devastando il mondo. Una lotta moderna ma comunque epica”.

HAI UN’IDEA CIRCA LA DATA DI PUBBLICAZIONE?
“Speriamo di uscire per fine 2010, dobbiamo effettivamente valutare molti aspetti e fondamentalmente per ora l’obbiettivo è rispettare la data di uscita per ‘Fede Potere Vendetta’ in inglese”.

GRAZIE MILLE. A TE LE ULTIME PAROLE…
“Supportate il metal italiano, che non è secondo a nessuno”.

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