Di recente abbiamo ritrovato i finlandesi Rotten Sound in ottima forma con il nuovo EP “Species At War” e con una più che convincente performance in quel di Londra, proprio di supporto alla pubblicazione del suddetto lavoro. Ci è venuto quindi spontaneo fare di nuovo due chiacchiere con il buon Keijo Niinimaa, frontman di quella che che è ormai diventata una delle band leader del movimento grindcore mondiale. Nell’ultimo anno lo abbiamo visto e apprezzato anche come cantante dei Nasum, ma il Nostro pare ben contento di potersi nuovamente identificare come portavoce dei “suoi” Rotten Sound, realtà di cui è membro fondatore e leader assieme al chitarrista Q. Le sensazioni, i programmi e le ambizioni dei ragazzi vengono raccontati nell’intervista che segue…
CONTINUATE AD ALTERNARE LA PUBBLICAZIONE DI UN ALBUM A QUELLA DI UN EP. LO FATE DI PROPOSITO? COSA VI PORTA A REALIZZARE TUTTI QUESTI LAVORI SULLA BREVE DISTANZA? LI UTILIZZATE PER PROVARE NUOVE IDEE O PER RIEMPIRE I COSIDDETTI TEMPI MORTI?
“Gli EP ci piacciono esattamente tanto quanto gli album. Inoltre, li utilizziamo per testare nuove tecniche di registrazione. I brani di ‘Species At War’, comunque, suonavano nelle nostre orecchie diversi sia da quelli dell’ultimo album, sia dal nuovo materiale che stiamo componendo, quindi ci è sembrato giusto pubblicarli a parte”.
I ROTTEN SOUND SONO UNA DELLE POCHE GRINDCORE BAND DI OGGI A POTER VANTARE UNO STILE PERSONALE. CHE COSA VI HA PORTATO SU QUESTI LIDI? QUANTO VI È DI STUDIATO A TAVOLINO?
“La nostra idea è sempre stata quella di provare a migliorarci anno dopo anno e di avere una mentalità aperta. Ad esempio, abbiamo sempre ascoltato tanto death metal e stoner rock e credo che queste influenze ci abbiano col tempo aiutato a rileggere il grind sotto ottiche differenti e a confezionare qualcosa di fresco”.
È ORMAI NOTO CHE PARTE DEL VOSTRO MATERIALE SI RIFACCIA CON UNA CERTA INSISTENZA A SOLUZIONI DEATH METAL, CON UNA SPICCATA INFLUENZA DEL COSIDDETTO SUNLIGHT SOUND. SIETE SEMPRE STATI FAN DI QUESTA MUSICA? COME HA AVUTO LUOGO QUESTA CONTAMINAZIONE?
“Io e Mika (Q, chitarrista, ndR) suonavamo nei Vomiturition nei primi Anni ’90 – io ho iniziato addirittura nel 1988 – e siamo sempre stati appassionati di death metal svedese, anche se il nostro modo di comporre è sempre stato prettamente finlandese, con parti più disturbanti rispetto alla media. Il sound dei Rotten Sound si è evoluto anno dopo anno, release dopo release, con molta spontaneità. La prima volta che abbiamo provato a cercare un suono più vicino al death metal è stata quando abbiamo registrato l’album ‘Drain’ proprio con Tomas Skogsberg nei suoi Sunlight Studios, poi le parti più lente e groovy sono quasi diventate una costante dopo che con dischi come ‘Murderworks’ ed ‘Exit’ ci eravamo sfogati spingendo sempre ad alte velocità”.
SIETE SEMPRE ALLA RICERCA DI NUOVI ASCOLTI ED INFLUENZE O COL PASSARE DEL TEMPO AVETE PERSO INTERESSE NEL CERCARE NUOVA MUSICA?
“No, direi che siamo sempre aperti, anche se non posso dire di passare ore a fare ricerche. So però riconoscere la buona musica e non perdo occasione di approfondire la conoscenza di gruppi che trovo interessanti. In questi giorni sto ascoltando spesso ‘Satan Worshipping Doom’ dei Bongripper, ad esempio…”.
STATE GIÀ LAVORANDO AD UN NUOVO ALBUM?
“Sì, abbiamo circa venti tracce pronte, le quali suonano abbastanza diversamente dai pezzi di ‘Cursed’. Quest’ultimo è un album che trovo molto riuscito, ma credo che la nostra evoluzione sia ancora in corso, quindi eviteremo di pubblicarne una semplice copia. In ogni caso, dovremo scrivere ancora una dozzina di tracce prima di poter avere un’idea precisa sulla direzione del nuovo materiale”.
QUAL È L’ASPETTO MIGLIORE DEL FAR PARTE DEI ROTTEN SOUND?
“Suonare live, senza dubbio. Tuttavia anche completare la stesura di un nuovo album dà bellissime sensazioni”.
QUAL È INVECE L’ASPETTO PEGGIORE?
“Non mi posso davvero lamentare di qualcosa in particolare… forse a volte andare in tour è rischioso sotto il profilo economico, ma siamo sempre stati abbastanza fortunati alla fine. Ho ottimi ricordi per ogni nostra avventura on the road”.
QUANDO È STATA L’ULTIMA VOLTA CHE HAI SCRITTO UN CANZONE?
“Personalmente, non compongo da solo un brano per i Rotten Sound dai tempi di ‘Drain’. L’ultima cosa che ho scritto è stato un riff su ‘Murderworks’. Da allora mi occupo esclusivamente dei testi. Quelli di ‘Species At War’ sono stati scritti un sabato sera dello scorso luglio: mi ero già preparato a scriverli e avevo già in mente che argomenti affrontare, ma il tutto si è realmente concretizzato in poche ore quella sera. È stata una sessione davvero interessante perchè avevo la musica pronta davanti a me e si è trattato soltanto di trovare le parole e le linee giuste. Ci è voluto pochissimo tempo, tanto che ho inciso le mie parti già il giorno seguente. È stato fantastico”.
QUAL È IL POSTO PIÙ STRANO IN CUI AVETE TENUTO UN CONCERTO O REGISTRATO QUALCOSA?
“Per quanto riguarda le registrazioni, niente di speciale… solo studi e qualche sala prove. A livello di concerti, invece, una volta abbiamo suonato su una vecchia nave da guerra a Rostock, in Germania: quella è stata una cornice davvero particolare”.
NELL’ULTIMO ANNO SEI STATO IMPEGNATISSIMO CON IL TOUR DI ADDIO DEI NASUM. SODDISFATTO DI QUESTA ESPERIENZA? CHE COSA HANNO FATTO GLI ALTRI MEMBRI DEI ROTTEN SOUND IN TUA ASSENZA?
“Sì, il tour dei Nasum è stato soddisfacente sotto molti aspetti, anche se non mi è piaciuto dover accantonare gli altri miei progetti così a lungo. Quel tour è ‘esploso’ e ci siamo ritrovati a tenere molte più date del previsto. Per fortuna, i Rotten Sound sono comunque andati avanti e siamo riusciti a completare ‘Species At War’ e a scrivere tanti altri nuovi pezzi mentre io ero in tour. Mika e Kristian non hanno tempo per altri progetti al momento, ma Sami è coinvolto in un nuovo gruppo stoner chiamato Coughdust, mentre io a breve registrerò un nuovo album con i Medeia”.
NEGLI ULTIMI ANNI VI SIETE IMBARCATI DI NUOVO IN TOUR MOLTO VARIEGATI. TROVATE IMPORTANTE DIVIDERE IL PALCO CON GRUPPI DIVERSI DAL VOSTRO, IN MODO MAGARI DA ALLARGARE I VOSTRI ORIZZONTI E MIGLIORARE COME MUSICISTI E COMPOSITORI?
“Assolutamente. Per noi la varietà è molto importante, anche perchè così facendo abbiamo sempre modo di esibirci davanti a gente nuova, che ancora non ci conosce. Di recente siamo stati in tour con una lineup davvero bizzarra: Finntroll, Ensiferum, Rotten Sound e Barren Earth. Eravamo il gruppo più aggressivo del bill e vedevo che ogni sera i fan di Ensiferum/Finntroll rimanevano molto spiazzati all’inizio del nostro set. Tuttavia, le cose sono sempre migliorate col passare dei minuti e credo che alla fine si sia trattato di un’esperienza proficua”.
I ROTTEN SOUND SONO LA VOSTRA SOLA OCCUPAZIONE? LA BAND VI PROCURA DENARO A SUFFICIENZA PER VIVERE?
“No, niente affatto… per vivere di questa musica dovremmo andare in tour almeno per sei mesi all’anno, ma credo che ciò ci porterebbe all’esaurimento. Tutti noi lavorano o, a tratti, studiano”.
VI È ANCORA QUALCOSA CHE SENTITE DI DOVER RAGGIUNGERE CON I ROTTEN SOUND? QUALI OBIETTIVI AVETE OGGI COME BAND?
“La priorità è suonare in paesi che non abbiamo ancora visitato: lo faremo quest’anno e certamente anche nel 2014, quando avremo un nuovo album”.
IN BOCCA AL LUPO, ALLORA!
“Grazie per l’intervista! Speriamo di riuscire a tornare in Italia molto presto, ci siamo sempre trovati bene dalle vostre parti e abbiamo ormai parecchi amici. Un saluto ai Buffalo Grillz!”.