Dopo la parentesi temporanea di restizioni dovute alla situazione pandemica, i Rotten Sound sono tornati a macinare l’Europa a suon di tour e hanno dato vita ad un nuovo album, “Apocalypse”, uscito lo scorso marzo per Season Of Mist. Ci eravamo fermati all’accoppiata “Abuse To Suffer” e “Suffer To Abuse”, intrisi del loro classico stile inconfondibile: grindcore adrenalinico e dinamico, dagli stessi schemi che funzionano alla perfezione da una ventina di pubblicazioni.
Nel panorama del genere si confermano come una realtà inarrestabile e concreta, dimostrando di essere efficaci in quello che fanno, senza un singolo passo falso. Con “Apocalypse”, i Rotten Sound trovano una nuova chiave per tornare ad urlare il proprio pensiero di fronte al mondo intero. In occasione dell’Helsinki Death Fest dello scorso agosto, prima della loro esibizione tanto attesa, abbiamo avuto la possibilità di fare due chiacchere con Keijo Niinimaa, frontman della formazione nata a Vaasa, trent’anni fa.
CIAO KEIJO! BENTORNATO SU METALITALIA.COM E GRAZIE DAVVERO PER IL TUO TEMPO. VORREI INIZIARE QUESTA INTERVISTA PARLANDO DI “APOCALYPSE”, USCITO LO SCORSO MARZO.
PRIMA DI TUTTO, DEVO DIRE CHE È UN ALBUM PAZZESCO E L’ABBIAMO APPREZZATO MOLTISSIMO. VI FACCIAMO I COMPLIMENTI PER AVERCI REGALATO L’ENNESIMO DISCO IMPONENTE. COSA NE PENSI DEI RISULTATI CHE FINO AD ORA L’ALBUM STA RICEVENDO? TENENDO ANCHE IN CONSIDERAZIONE IL GRAN NUMERO DI CONCERTI CHE STATE FACENDO.
– Vi ringrazio per il feedback! “Apocalypse” è un disco molto robusto e sta andando forte. Personalmente spero che porteremo più canzoni recenti nelle prossime apparizioni dal vivo, al momento ne abbiamo inserite otto nel nostro set.
DAL VOSTRO PUNTO DI VISTA, “APOCALYPSE” PRESENTA DELLE DIFFERENZE RISPETTO AI PRECEDENTI “SUFFER TO ABUSE” E “ABUSE TO SUFFER”?
– A mio avviso è più conciso e più aggressivo dei precedenti. Inoltre la produzione è un po’ più nitida e diretta, in linea con il contenuto. Dal punto di vista dei testi non è propriamente un concept album come gli altri, anche se in qualche modo i testi sono tutti collegati tra loro.
LA PANDEMIA HA INFLUENZATO IN QUALCHE MODO IL PROCESSO DI SONGWRITING E LA STESURA DI “APOCALYPSE”? COME HA CONDIZIONATO I ROTTEN SOUND?
– In realtà non molto. Abbiamo cambiato un membro e qualche leggerà difficoltà con i testi ha allungato l’attesa di un anno. Successivamente le fabbriche di vinili ci hanno fatto aspettare ancora un anno per la stampa ma per quanto riguarda il resto, è stato abbastanza simile alle uscite precedenti.
RIMANENDO SEMPRE IN TEMA, “APOCALYSE” È UN VORTICE CONTINUO DI BLAST BEAT, RIFF FURIOSI E STOP’N’GO. IN PIÙ LA VOCE È PAUROSA. AL NOSTRO ORECCHIO, SEMBRA PIÙ APERTA E LEGGERMENTE PIÙ URLATA RISPETTO ALLE URLA CAVERNOSE DEI DISCHI MENO RECENTI. TI È VENUTO NATURALE QUESTO TOCCO DI STILE? OPPURE VOLEVATE PROVARE UN’ALTRA DIREZIONE E FIRMARE IL DISCO IN MANIERA DIVERSA?
– Mika voleva più aggressività alla voce e dopo aver fatto alcune demo includendo stili più vari, includendo anche più growl, ho scelto di registrarlo come lo potete ascoltare. Attualmente questa è l’unica cosa che vorrei cambiare: avere un po’ più di growl, ma probabilmente è anche una questione di gusti. Suppongo che anche le altre mie band, Goatburner e Morbid Evils, suonino in modo diverso, nelle ultime uscite, mentre ad ora, i Rotten Sound risultano per lo più urlanti.
COSA AVETE ASCOLTATO DURANTE IL PROCESSO DI SCRITTURA DI QUESTO ALBUM? QUALE GRUPPO O ALBUM VI HA ISPIRATO PER SCRIVERE “APOCALYPSE”?
– Suppongo che abbiamo sempre delle basi, come Napalm Death, Dropdead, Autopsy, Meshuggah e così via… In realtà non credo che ci sia stato qualcosa di speciale da citare per ispirarci, ma abbiamo continuato a fare i Rotten Sound.
QUALI SONO I VOSTRI ASCOLTI QUANDO NON SCRIVETE? COSA STAI ASCOLTANDO IN QUESTO MOMENTO?
– Io solitamente ascolto i miei brani preferiti in shuffle. In questo periodo ci sono gli Entombed, poco fa mettevo Dälek, Carpenter Brut e Pig Destroyer. A volte scelgo anche degli album interi, ma me li tengo per quando esco di casa. Comunque, di solito, le mie cuffie trasmettono la mia radio personale in maniera casuale.
CAMBIAMO ARGOMENTO… QUALI SONO LE VOSTRE SENSAZIONI IN ATTESA DI SALIRE SUL PALCO, QUI ALL’HELSINKI DEATH FEST? ESSENDO UNA BAND FINLANDESE, VE LO VIVETE COME UNO SHOW FATTO A CASA?
– È davvero un gran bel festival con una bella atmosfera e ottime band. Ad ogni modo non è proprio la nostra città, ma allo stesso tempo credo che in Finlandia tutto sia in qualche modo ‘casa’. Il pubblico ci mette un po’ più del solito a scaldarsi, ma alla fine riceviamo sempre una buona risposta. Credo che ci siamo viziati suonando all’Obscene Extreme da circa vent’anni (ride, ndr).
NOI SIAMO SOLITI A PRESENZIARE AI GRANDI FESTIVAL, TRA I TANTI WACKEN, HELLFEST, BRUTAL ASSAULT, SUMMER BREEZE E ALTRI, MA LE SITUAZIONI PIÙ PICCOLE E INTIME COME L’HELSINKI DEATH FEST SONO CARATTERIZZATE DA UN’ARIA E DA UN’ATMOSFERA DIVERSA, IN MODO ASSOLUTAMENTE POSITIVO.
VOI AVETE LA POSSIBILITÀ DI VEDERE SPESSO DIVERSE REALTÀ, INFATTI RICORDIAMO BENE LA VOSTRA ESIBIZIONE AL DEV DEATH FEST DELLO SCORSO ANNO CON SANGUISUGABOGG E FULL OF HELL A BOLOGNA. COSA PENSATE DI QUESTO TIPO DI SITUAZIONI?
– Ci piacciono tutti i tipi di show, ma di solito suonare al chiuso e sui palchi più piccoli è più intenso, ad eccezione fatta per l’Obscene Extreme.
Tuttavia, abbiamo capito che la nostra configurazione del palco e la disposizione degli strumenti è un lato secondario ma assolutamente significativo per noi. Se suoniamo su palco molto grande, è sempre meglio posizionare gli amplificatori vicino alla batteria e stare più al centro possibile, con i monitor di fronte a noi, invece di sparpagliarci per il palco.
CI SONO CITTÀ O FESTIVAL NEL MONDO IN CUI SUONARE SMUOVE QUALCOSA IN TE DAL PUNTO DI VISTA EMOTIVO?
– Beh, l’Obscene Extreme, il Maryland Death Fest ed il Puntala-Rock fest sono quelli che mi sento di citare. L’Helsinki Death Fest è ovviamente grandioso ma ad alcuni festival sentiamo un livello più alto d’intensità. Non si tratta di una sorta di dichiarazione emotiva ma di uno scambio di energia con la folla.
ANDIAMO VERSO LA CHIUSURA. COSA PENSI DEL ‘PASSAGGIO DI TESTIMONE’ O DELL’EREDITÀ NEL MONDO DEL METAL? NOI SPERIAMO CHE LE FUTURE GENERAZIONI DI MUSICISTI FORMINO NUOVI GRUPPI E PRENDANO ISPIRAZIONE DALLE BAND DI OGGI. DATO CHE MOLTE BAND SI ISPIRANO A QUELLE DEGLI ANNI ’80, POSSIAMO PENSARE CHE TRA DIECI ANNI CI SARANNO MOLTE NUOVE BAND ESTREMAMENTE ISPIRATE A VOI? CHE NE PENSI?
– Ci sono molte nuove band in tutto il mondo in questo momento e alcune di loro riusciranno a sfondare, come hanno già fatto Full of Hell, Gatecreeper e altri nomi più recenti. Per andare avanti servono ovviamente perseveranza, molto lavoro e un pizzico di fortuna.
Poi credo che i gruppi finlandesi più giovani come Cryptic Hatred, Galvanizer, Morbific e altri potrebbero diventare nomi internazionali più importanti in futuro a patto che riescano a evitare la trappola della classe media, che continua a uccidere le grandi band (ride, ndr). Grazie per l’intervista, è stato divertente!