Per scrostarvi le orecchie da colate laviche e schegge di metallo, ecco la vostra dose consigliata di “Non Solo Metal”. Ci sediamo di nuovo in compagnia di un gruppo che ci ha colpito per la sua magnifica attitudine e lo spirito invidiabile, un gruppo che ha grosse qualità e saldi principi. Vi abbiamo consigliato più volte gli scalmanati rocker svedesi Royal Republic, li abbiamo visti dal vivo più che volentieri, eccoci dunque di nuovo a chiacchierare con la loro sezione ritmica, composta da Jonas al basso e Per alla batteria. Fa piacere constatare come il secondo album sia a livello del debutto, e soprattutto come dopo un lungo e intenso ciclo di tour lo stato mentale del gruppo sia ancora più positivo e concentrato, senza che il caratteristico senso dell’umorismo del gruppo possa essere scalfito in alcun modo.
PER QUANTO TEMPO VI SIETE CHIUSI IN STUDIO STAVOLTA?
Jonas: “Per le registrazioni di ‘Save The Nation’ siamo stati molto efficienti. Abbiamo lavorato duro su canzoni e arrangiamenti, in tre settimane il lavoro è stato ultimato”.
Per: “Prima di entrare in studio abbiamo provato a lungo, il tempo là dentro costa davvero moltissimo, conviene essere davvero molto preparati”.
MOLTE LIVE BAND PER LORO NATURA TROVANO IL PASSARE TEMPO IN STUDIO MOLTO STRESSANTE…
Jonas: “Il nostro obiettivo era registrare due strumentali al giorno. Siamo riusciti ad attenerci a quel piano, ma sono state giornate molto lunghe, fatte da almeno dodici ore di lavoro”.
Per: “Forse non è chiaro a tutti, ma si passa moltissimo tempo a settare la strumentazione”.
Jonas: “E’ capitato che passassimo una giornata intera a studiare il setting, per poi finire alle 11 di sera a provare qualche ‘take’ ed essere mandati a casa dal produttore dopo giusto un paio di tentativi: ‘…a posto, potete andare a casa!'”.
IMMAGINO NON SIA PROPRIAMENTE AGEVOLE UNA ROUTINE DEL GENERE PER LE VOSTRE ABITUDINI…
Jonas: “Siamo animali selvaggi, non ci puoi mettere in gabbia! Dobbiamo stare sempre in tour! No, in realtà anche registrare un disco può avere i suoi lati piacevoli e divertenti. Anche avere un day-off a volte è una figata, solo per stare tutto il giorno con le mani in mano”.
COME CERCATE DI COMUNICARE ALLA GENTE CHE SIETE UN GRUPPO CHE VAL LA PENA DI ESSERE VISTO DAL VIVO?
Per: “Cerchiamo di usare le persone. Se qualcuno viene al nostro show c’è la possibilità concreta che ne parli ad un amico, che condivida la sua esperienza e che ci consigli come gruppo valido. Il nostro impegno ovviamente è tornare, tornare e tornare a suonare. Non smetteremo di tornare”.
Jonas: “E’ un concetto vecchio ma sempre valido”.
E’ UNA CRESCITA CHE NECESSITA DI MOLTO TEMPO PERO’…
Per: “Non ci sono molte radio rock davvero grosse. Al momento ci sono piccole realtà fatte da appassionati per appassionati, come questa Rock ‘N’ Roll Radio. Loro ci aiutano molto e rispettiamo moltissimo il loro lavoro, ma per essere passati sulle radio importanti, quelle che davvero influenzano gli ascolti del grande pubblico, bisogna essere ai livelli di Green Day e Foo Fighters”.
IN UNA CANZONE DITE ‘NON SEI QUALCUNO FINCHE’ QUALCUNO NON TI ODIA’: VI SIETE FATTI QUALCHE NEMICO?
Jonas: “Abbiamo nemici?”.
Per: “C’è quel tizio polacco!”.
Jonas: “Hai ragione! Sarà ancora incazzato con noi!”.
Per: “L’ultima volta che siamo stati in Polonia c’era un’auto parcheggiata nel posto riservato al nostro tour bus. Che il parcheggio fosse riservato era palese, dato che c’era un bel cartello che lo evidenziava. Invece ci abbiamo trovato questa macchina minuscola, una Fiat. Abbiamo deciso quindi di sollevarla di peso, con l’aiuto dei ragazzi in tour con noi, e spostarla sul marciapiede, per poi parcheggiare il bus. Quando il proprietario si è reso conto dell’accaduto è andato veramente su tutte le furie, e si è presentato con molti suoi amici e anche delle persone che diceva essere degli agenti di polizia… voleva che gli fossero pagati dei danni che sosteneva avessimo causato alla macchina e ci ha minacciato in ogni modo. Peccato che le ammaccature fossero tutte già presenti, e per sua sfortuna avevamo immortalato tutto su video”.
Jonas: “Caro polacco che hai tentato di incularci, questa è per te: vaffanculo!”.
“STRANGERS FRIENDS LOVERS STRANGERS” INVECE E’ LEGATA ALLE VOSTRE ESPERIENZE AMOROSE… DA ROCKER?
Jonas: “No, in realtà è una storia inventata, come la maggior parte delle storie nei nostri testi”.
Per: “Se ci pensi però è come va di solito, non solo ai rocker. Ti innamori di una persona prima sconosciuta e si diventa amanti, poi spesso di colpo si torna a interrompere il rapporto tornando di fatto completi estranei”.
L’ARMONICA E’ ECCEZIONALE. CHI HA REGISTRATO QUELLE PARTI? NON HO TROVATO NULLA AL RIGUARDO, NEL LIBRETTO.
Jonas: “Davvero ci siamo dimenticati di metterlo? La suona il padre di Adam, e ha registrato il contributo a casa sua”.
STANDO SU ROADRUNNER DOVETE STRIZZARE UN PO’ L’OCCHIO AI METALLARI: COME LO FATE?
Jonas: “Sono io il metallaro del gruppo”.
Per: “Di solito suoniamo qualche riff dei Metallica tra un brano e l’altro. Un paio di volte abbiamo suonato anche un pezzo dei Cannibal Corpse come intro”.
Jonas: “Siamo morbidi fuori ma duri dentro. Se può aver senso dire una roba del genere”.
COME FATE AD ESSERE SEMPRE COSI’ PIENI DI ENERGIE?
Per: “Un sacco di caffè”.
Jonas: “Sì, espresso. E una cosa importante per chiunque passi molto tempo in tour: bisogna dormire il necessario o non si tira avanti”.
Per: “Finché il bus è in movimento dormo come un bambino. Appena si ferma puoi sentire tutti russare, i rumori all’esterno… la tua cuccetta diventa in fretta molto piccola e alienante”.
Jonas: “Quando invece il bus è in movimento è come essere messi nella culla dalla propria madre”.
E’ LA TERZA VOLTA CHE VI VEDO DAL VIVO E HO AVUTO LA POSSIBILITA’ DI INCONTRARVI ANCHE FUORI DALLE VENUE… SEMBRATE ANCHE SEMPRE DI OTTIMO UMORE!
Per: “Siamo giovani, abbiamo la possibilità di girare l’Europa e incontrare un sacco di gente fantastica, perché non dovremmo essere felici? Oggi poi siamo in Italia, e non vediamo davvero davvero davvero l’ora che arrivi il tempo di cenare”.
Jonas: “Mamma mia, il cibo italiano. E’ una cosa talmente magnifica. C’è così tanto sapore e passione in ogni pietanza”.
Per: “Non lo so, altrove c’è sempre troppo sale, troppo burro… Qui ti danno un pezzo di formaggio e ‘cazzo è divino’. Pure se ti mettono in bocca un pomodoro è ‘uaaaaaaaao’! E’ il cibo italiano a renderci felici!”.
COME VI SENTITE NEL MOMENTO DI FARE I BAGAGLI PER IL TOUR?
Jonas: “Non è mai facile salutare i propri cari, ma fa parte del nostro lavoro. E’ necessario”.
Per: “Ricollegandoci al discorso delle radio oggi non si può fare a meno di stare moltissimo on the road. Bisogna conquistare la gente, farsi conoscere, impressionare… e poi tornare di nuovo e ricominciare il ciclo. Ogni volta che ti danno il laminato col tour pensi ‘mio Dio tornerò a casa tra due mesi’, ma quando entri nella modalità concertistica fai fatica a tornare”.
Jonas: “Quando si entra nella routine alzati-prepara tutto-suona-vai a dormire il tempo vola”.
Per: “Qualche volta ci sei talmente dentro che diventa fastidioso avere anche un giorno libero. E’ tutto schedulato, tutto ha una tempistica tra attività promozionali, incontri, soundcheck”.
HO GUARDATO LE VOSTRE DATE E A QUANTO PARE LA GERMANIA E’ LA VOSTRA SECONDA CASA. COME VI CI TROVATE?
Jonas: “La Germania è un paese davvero grande, con ottanta milioni di persone, più di dieci volte la Svezia. La cosa bella di quel paese è che se vuoi lavorartela ci puoi suonare ovunque, tutti i giorni dal lunedì alla domenica. Da noi si può suonare solo venerdì e sabato, con uno spiraglio di possibilità il giovedì, ma è un rischio. Hanno la cultura di andare ad un concerto per divertirsi, non sono molti i posti dove accade. Spesso ci siamo trovati davanti ad un pubblico eccezionale”.
LA CONCORRENZA E’ SEMPRE PIU’ SPIETATA, ORAMAI I GRUPPI GIRANO L’EUROPA ANCHE PIU’ VOLTE IN UN ANNO…
Jonas: “E’ la condizione che si è creata da quando i ricavi degli album si sono azzerati. I musicisti devono suonare per pagare le bollette”.
Per: “Ci sono anche i gruppi nuovi. Sono affamati. Sanno che devono impressionare chi va ai loro concerti, e danno l’anima sul palco. Esistono formazioni che sono in giro da un po’ e che vengono da un’epoca in cui si potevano fare soldi vendendo dischi – non faccio nomi: GuanoApes. Questi salgono sul palco e fanno semplicemente schifo, non sono nemmeno più amici, appena finito di suonare non si rivolgono nemmeno la parola. Non può più esistere roba del genere, bisogna salire sul palco con un sorriso enorme ed una montagna di energia, anche se hai avuto una giornata di merda”.
Jonas: “Bisogna essere anche gentili con tutti. A noi viene particolarmente facile, questo perché lo siamo di natura, ma ti assicuro che non si va da nessuna parte oggi facendo lo stronzo”.
Per: “Un Axl Rose oggi non può emergere. Una frignetta primadonna cacacazzo che chiede un boa nel backstage non può semplicemente nascere in quest’epoca di mercato discografico”.
VI LASCIO IL MICROFONO, CONCLUDETE COME VOLETE:
Per: “Italiani, venite ai nostri concerti, e portateci pure un po’ del vostro cibo meraviglioso, confezionato in maniera tale che possiamo portarcelo con noi sul tour bus”.
Jonas: “Dei formaggi, per esempio!”.