RUNNING WILD – Fratellanza di sangue

Pubblicato il 03/03/2003 da

E’ sempre un piacere poter spendere mezz’ora chiacchierando con un personaggio come Rock’n Rolf, l’uomo a prua della nave Running Wild da ormai diciannove anni (il loro primo demo, dal raffinatissimo titolo di “Heavy Metal Like A Hammerblow” recita 1984 sull’etichetta). Un musicista che ha fatto dell’ortodossia musicale un dogma indiscutibile, confermandosi tedesco “d’acciaio”, oltre che per l’inglese fortissimamente germanico, per la sua fede strenua nei canoni invalicabili di un heavy metal veemente e barbaramente epico. A suggellare la lunga carriera dei nostri arriva “Live 2002”, che condensa in un paio d’ore di musica (e immagini, se acquistate il DVD) il meglio della produzione dei Running Wild proposto da una nuova, impeccabile line up. La tracklist è lievemente sbilanciata verso le ultime produzioni, ma Mr Rock’n Rolf non ha dimenticato di accontentare i fans della prima ora con brani tratti dagli storici “Under Jolly Roger” e “Death Or Glory”.

ALLORA MR. ROLF, PERCHE’ NON COMINCIAMO PARLANDO DI QUESTO NUOVO LIVE ALBUM…
“Sono molto soddisfatto dell’album. Ci siamo presi tutto il tempo di cui avevamo bisogno per realizzarlo, in modo da non ripetere gli errori che avevamo fatto con il nostro precedente live album “Death Or Glory Tour”.”

COSA RICORDI DELLA SERATA IN CUI AVETE REGISTRATO L’ALBUM? SE NON SBAGLIO SI TRATTAVA DI UNA DATA TEDESCA, GIOCAVATE IN CASA…
“Abbiamo scelto quel particolare concerto perché si trattava del nostro ultimo show tedesco. Volevamo che la band fosse molto affiatata e pronta a registrare un live. Abbiamo passato cinque ore a trovare i suoni giusti quel giorno e avevamo impiegato i due giorni precedenti a quella data per spiegare ai tecnici del suono ed ai cameraman che cosa volevamo ottenere. Volevamo essere sicuri che tutto andasse per il meglio, perché quella era l’unica occasione a nostra disposizione per registrare dal vivo.”

IMMAGINO CHE TU TI SIA FIDATO MOLTO DELLA NUOVA LINE-UP, VISTO CHE AVETE REGISTRATO UN LIVE A BREVE DISTANZA DA UNO SCONVOLGIMENTO DI FORMAZIONE…
“Si tratta di gente che lavora nel mondo della musica da anni e mi fido ciecamente. Già dalla prima prova con questi ragazzi mi sono reso conto che c’era tutta la magia che volevo ottenere e mi sembrava di suonare con loro da anni! Il groove era grandioso e quindi ci è sembrato opportuno immortalarlo su un disco dal vivo.”

HAI TROVATO UN’INTESA ANCHE A LIVELLO PERSONALE CON I TUOI NUOVI COMPAGNI?
“Assolutamente sì. Andiamo molto d’accordo e questo è importantissimo per lavorare bene…”

NONOSTANTE CIO’ NESSUNO OLTRE A TE PUO’ SCRIVERE LE CANZONI DEI RUNNING WILD…
“Non c’è nessuna mania di grandezza dietro questo fatto. E’ successo che negli ultimi dieci anni io abbia scritto tutti i brani della band e questo funzionava molto bene. Oggi i Running Wild hanno due anime: in studio la band è totalmente sotto il mio controllo, mentre dal vivo siamo un vero gruppo.”

QUALE DI QUESTE DUE SITUAZIONI PREFERISCI?
“Sicuramente preferisco suonare dal vivo, perché amo la reazione del pubblico. Amo anche lavorare in studio, ma penso che l’heavy metal sia live music.”

COSA RICORDI DELL’ESPERIENZA DEL GODS OF METAL? NON E’ STATO FRUSTRANTE SUONARE DI SPALLA AD UNA BAND, I MANOWAR, CHE HA COSTRETTO TUTTI I GRUPPI A DIMEZZARE I PROPRI VOLUMI?
“Sapevo che c’era la possibilità che accadesse qualcosa del genere. Per questo mi sono assicurato, al momento di firmare il contratto con gli organizzatori, che le cose fossero come le volevamo. Volevamo che i nostri fans vedessero i Running Wild al loro meglio. Volevamo i nostri fuochi d’artificio, e li abbiamo avuti. I fans pagano per vedere uno show soddisfacente e noi non volevamo tradirli.”

FINO A QUALCHE ANNO FA SEMBRAVA CHE LA GERMANIA FOSSE IL PARADISO DELL’HEAVY METAL. COME VEDI LA SITUAZIONE OGGI?
“Le cose sono un po’ cambiate, dal momento che ci sono moltissimi gruppi in competizione tra loro e le uscite sono troppe. I gruppi emergenti hanno grossi problemi ad attirare l’attenzione dei fans, perché c’è troppa concorrenza e la gente non può procurarsi tutti i dischi. E’ molto facile ottenere un contratto, ma estremamente difficile mantenerlo dopo il primo album. Quando abbiamo iniziato era praticamente impossibile avere un contratto, ma una volta che l’avevi ottenuto eri a posto! I gruppi erano molti meno; c’eravamo noi, gli Accept, i Warlock e pochi altri…”

AVETE DECISO DI FARE UN COFANETTO CONTENENTE I VOSTRI ULTIMI TRE LAVORI; A COSA SI DEVE QUESTA DECISIONE?
“Io non c’entro niente! Quando la casa discografica mi ha proposto questa operazione, io ho semplicemente detto che per me non c’era problema. Penso che volessero raccogliere i tre album per poterli vendere ad un buon prezzo a chi volesse avvicinarsi alla band.”

NON PENSI CHE SI TRATTI DI OPERAZIONI MERAMENTE COMMERCIALI?
“Se hai un contratto con un’etichetta devi renderti conto che loro vogliono fare soldi; è il loro lavoro. Non c’è nessun problema se loro vogliono fare una raccolta dei Running Wild o un Live Album, l’importante è che la cosa non abbia dimensioni imbarazzanti, come succede con altre bands.”

DEVO COMPLIMENTARMI CON VOI, PERCHE’ IL VOSTRO LIVE SUONA MOLTO “LIVE”…
“Sono contento che apprezzi la scelta che abbiamo fatto per la produzione. Ho dovuto ri-cantare una strofa in studio perché mi ero dimenticato il testo, ma per il resto è tutto vero.”

IL DISCO CONTIENE MOLTI BRANI RECENTI, MA ANCHE CHICCHE COME ‘PURGATORY’, CHE NON SUONAVATE DAL VIVO DA MOLTO TEMPO…
“Quando ho steso la lista dei brani, ho messo ‘Purgatory’ perché avevo voglia di risuonarla dal vivo. Non c’era niente di programmato, abbiamo semplicemente suonato i pezzi che avevamo voglia di proporre al pubblico.”

VISTO CHE NON HAI UN DISCO DI INEDITI DA PROMUOVERE, CHE NE DICI DI DIRMI IN TUTTA SINCERITA’ DI QUALE ALBUM DEI RUNNING WILD SEI PIU’ SODDISFATTO?
“Non saprei proprio dirti. Forse potrei indicarti le canzoni che mi piacciono di più, ma non riesco a scegliere un disco intero. Ogni album è molto diverso dagli altri ed in tutti c’è una parte di me. Penso che il brano che meglio rappresenta i Running Wild sia ‘Under Jolly Roger’, perché è un classico.”

HO VISTO CHE AVETE APERTO UN CONCORSO PER LE GIOVANI BANDS CHE VOGLIONO PARTECIPARE AL VOSTRO TRIBUTO. PENSO SIA UNA GRANDE IDEA, PERCHE’ SPESSO I TRIBUTE ALBUM SONO MESSI INSIEME IN FRETTA E FURIA DALLA CASA DISCOGRAFICA…
“Non è stata una mia idea. E’ stata un’idea del nostro webmaster che mi è subito piaciuta. Io prenderò parte alla cosa solo quando si tratterà di dare alle stampe l’album, per il resto è tutto nelle mani dei fans. La scelta dei brani e delle bands è ad appannaggio dei ragazzi che visitano il nostro sito.”

HO VISTO CHE UN GRUPPO PUNK, I DONOTS, HA INSERITO UNA VOSTRA COVER IN UN EP; COSA NE PENSI?
“Ho conosciuto personalmente Ingo, il cantante di questo gruppo e lui mi ha confessato che i Running Wild sono sempre stati il suo gruppo preferito. Addirittura ‘Port Royal’ è l’album che l’ha spinto a diventare un musicista. E’ una cosa che ci riempie di gioia. Addirittura mi ha chiesto di cantare sulla loro cover ed io ho accettato. Mi piace molto come hanno reinterpretato il nostro brano. E’ diverso da come l’avrei fatto io, ma mi piace!”

COME PENSATE DI MUOVERVI IN FUTURO? C’E’ GIA’ QUALCOSA DI PRONTO?
“Stiamo lavorando su ‘Sanctuary’, un doppio cd che includerà brani inediti e remix, oltre a dei video e altro materiale molto gustoso come backstage o riprese in studio…”

OK, QUESTA E’ UNA MIA CURIOSITA’: I VOSTRI PRIMI DEMO PORTANO IMPRESSI SIMBOLI ESOTERICI DI VARIA NATURA. SIETE MAI STATI IN CONTATTO CON QUESTO TIPO DI ARGOMENTI O SI TRATTAVA PIUTTOSTO DI UNA FASCINAZIONE ESTETICA?
“Quando abbiamo cominciato usavamo quei simboli in modo politico. Vedevamo il diavolo come un avversario alla morale comune. La gente non ci comprese e molti pensarono che fossimo un gruppo black metal o che avessimo qualche riferimento al satanismo. A quel punto abbiamo smesso di usare quel tipo di simbologie. Non c’è niente di satanico nei nostri primi dischi. Pensa che avevamo un chitarrista che studiava teologia ed ora è un prete!”

QUALCHE COMMENTO FINALE?
“Saremo molto impegnati l’anno prossimo a finire il nuovo disco e a mettere insieme questa raccolta di materiale inedito, quindi penso che le nostre prossime date dal vivo non saranno prima del 2004. Ci vediamo in Italia!”

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