SARGEIST – Dritti All’ Inferno!

Pubblicato il 14/04/2011 da

Pochi sono i gruppi che riescono ancora a suonare un blackmetal animato da una folle quanto chiara devozione alla fiamma nera. I Sargeistsanno celebrare in musica le loro tetre visioni religiose in un modo che non può non impressionare anche chi non è interessato a determinatetematiche. Grandiose atmosfere oscure s’intrecciano incessantemente ad un blackmetal d’alta scuola orchestrato da uno dei migliori chitarristi di sempre del genere: Shatraug, fondatore anche dei finnici Horna. Qui, assieme a duemembri dei famigerati Behexen, Torog e Horns, l’esperto Shatraug ha dato vitaad una delle migliori espressioni del black metal in circolazione! Dopo duefull length album da brividi arriva il nuovo “Let The Devil In”: non fatevipregare due volte per aprire le porte della vostra anima. Fidatevi. Parola diShatraug!

 

 

CIAO SHATRAUG! FINALMENTE, DOPO BEN CINQUE ANNI, AVETEDELIZIATO I VOSTRI FAN CON UN NUOVO, STREPITOSO ALBUM! A COSA VI SIETE ISPIRATISTAVOLTA? AVETE INIZIATO A SCRIVERE LE CANZONI CON UN PRECISO OBIETTIVO DARAGGIUNGERE?
“Non èsuccesso niente di particolare, ci siamo presi giusto il tempo per mettere afuoco la nostra glorificazione e soddisfare le aspettative che pretendiamo danoi stessi ad ogni uscita discografica dei Sargeist. Ho dovuto aspettare alcunianni prima di venire impossessato dall’ispirazione che ha fatto nascere il nuovo‘Let The Devil In’!”.

DURANTE IL PROCESSO DI COMPOSIZIONE DEI BRANI AVETE PENSATODI AGGIUNGERE QUALCOSA DI PARTICOLARE O DI CAMBIARE QUALCHE ELEMENTO DEL VOSTROCLASSICO TRADEMARK? IN COSA “LET THE DEVIL IN” E’ DIFFERENTE RISPETTO AGLIALTRI ALBUM?
“Non credo ci siano grosse differenze rispetto al passato,la musica semplicemente stavolta è stata portata su un livello artistico e didevozione più alto. Il nuovo album suona esattamente alla stessa maniera dellerelease precedenti, non abbiamo sentito il bisogno di alcun cambiamento.L’unica, grande differenza è che stavolta abbiamo registrato in un vero studiodi registrazione ed abbiamo ottenuto una produzione assai più dinamica”.

INFATTI LA PRODUZIONE E’ MOLTO RUVIDA, MA ANCHE PIU’ CHIARADEL SOLITO, DAVVERO PERFETTA PER ESALTARE IL VOSTRO SOUND. SIETE SODDISFATTIDEL RISULTATO FINALE? QUANTO TEMPO AVETE DEDICATO IN STUDIO ALLA PRODUZIONE?
“Sì, siamo pienamente soddisfatti del risultato finale. E’bastata una settimana in studio di registrazione per fare tutto! Non c’erabisogno di sprecare altro tempo”.

QUESTA VOLTA MI SEMBRA CHE ABBIATE PUNTATO DI PIU’SULL’ASPETTO ATMOSFERICO DEL SOUND. QUESTO ALBUM NON E’ SEMPLICEMENTE UNVIOLENTO ATTACCO BLACK METAL SENZ’ANIMA; MI RIFERISCO SPECIALMENTE A BRANI TIPO“NOCTURNAL REVELATION”…
“Le atmosfere e le emozioni hanno sempre giocato un ruolochiave all’interno del sound dei Sargeist, quindi non credo che da questo puntodi vista ci siano delle differenze rispetto al passato”.

QUALI EMOZIONI SONO PRESENTI IN QUESTO ALBUM? NEL PROGETTOSARGEIST PROIETTATE IL LATO OSCURO DEL VOSTRO ANIMO OPPURE QUALCOS’ALTRO?
“Direi che l’emozione principale di quest’album è quellalegata al valore, un tipo di splendore malinconico che affligge senzaprovocare tristezza. Ecco come l’umanità può abbracciare le tenebre”.

SHATRAUG, QUANDO SCRIVI UN NUOVO RIFF CON LA CHITARRA INBASE A COSA DECIDI CHE E’ PIU’ ADATTO AI SARGEIST PIUTTOSTO CHE AL TUO GRUPPOPRINCIPALE, OVVERO GLI HORNA?
“In realtà non c’è alcuna decisione, tutto è fatto inmaniera naturale, sono le emozioni a creare la musica e di conseguenzaa indirizzare in maniera naturale la scelta verso il progetto che più di altri èlegato a quelle determinate note sonore”.

E’ INCREDIBILE QUANTA ENERGIA E QUANTO RITMO RIUSCIATE A DARE ALLA VOSTRAMUSICA IN QUESTO GRANDIOSO ALBUM! QUANTA ATTENZIONE PRESTATE ALLA STRUTTURA DEIBRANI?
“Non ci crederai, ma tutto si basa sulla pura e sempliceintesa tra me e Horns. Tutte le canzoni sono create da noi due in modo deltutto istintivo, non ci mettiamo a pensare a tavolino in che modo potrebbesuonare un determinato brano facendo certe scelte invece di altre”.

SEI D’ACCORDO CON ME SE DICO CHE L’ATMOSFERA DELL’ALBUM E’PIU’ SIMILE AL DEBUTTO “SATANIC BLACK DEVOTION” PIUTTOSTO CHE A “DISCIPLE OFTHE HEINOUS PATH”?
“Per certi versi rispondo di sì, nel senso che il nuovoalbum è la continuazione naturale di quanto fatto da noi in precedenza”.

AVETE INSERITO QUALCHE TEMATICA PARTICOLARE, STAVOLTA, OPPUREI TESTI SONO IN SOSTANZA SEMPRE GLI STESSI?
“Parliamo di rituali satanici, di preghiere, negromanzia,del tempo che è stato e di quello che verrà…”.

I SARGEIST SONO UNA BLACK METAL BAND SATANISTA PERCHE’…
“Perché lo siamo veramente, non rinneghiamo la nostra federeligiosa fanatica per la nostra devozione alla nera fiamma (finalmentequalcuno che non si nasconde dietro giri di parole!, ndR)”.

IL TITOLO DEL NUOVO ALBUM E’ UN INVITO AL DIAVOLO APOSSEDERE LE NOSTRE ANIME. QUALE ARTE PARTICOLARE DEVE UTILIZZARE IL DEMONIOPER POSSEDERE LA NOSTRA ANIMA E QUALE SEME MALIGNO DOVREBBE INSINUARE NELNOSTRO ANIMO?
“La cosadovrebbe dipendere dalle singole caratteristiche di ciascuno di noi… alcuni dinoi diventano posseduti ed innalzano il proprio spirito, mentre altridisgraziatamente non fanno altro che avvicinarsi al suicidio. Lachiave è lasciare libera la propria anima e respirare liberamente il velenodella nostra era. Il seme necessario in realtà dimora già all’interno dellenostre anime, non potrebbe esistere senza di esse”.

IL LEGAME TRA TE, TOROG E HORNS SEMBRA ESSERE MOLTO FORTE.PENSI CHE SIATE RIUSCITI A RAGGIUNGERE IL GIUSTO EQUILIBRIO PER CONTINUARE ASCRIVERE MUSICA SATANICA D’ALTO LIVELLO?
“Direi proprio di sì!”.

POSSIAMO CONSIDERARE “LET THE DEVIL IN” COME IL MIGLIOREALBUM DEI SARGEIST?
“Credo che possiamo considerarlo il miglior album perché cisono tutti gli elementi tipici dei Sargeist, possiede una buona produzione ed èfatto di forti emozioni!”.

CREDI CHE IN QUESTI ULTIMI ANNI I MIGLIORI GRUPPI BLACKMETAL SI TROVINO IN FINLANDIA?
“No, non ritengo sia importante il luogo, in tutto il mondopuoi trovare ottimi gruppi dediti al black metal. La scena finnica sembraessere unita e forte, ed in effetti è vero, però considerarla come la miglioredi tutte è, a mio avviso, un po’ esagerato”.

I SARGEIST HANNO REGISTRATO NUMEROSI SPLIT ALBUM: CHISCEGLIE L’ALTRA BAND PER LO SPLIT, LA VOSTRA ETICHETTA OPPURE VOI? QUAL E’ LAMIGLIORE BAND UNDERGROUND CON LA QUALE AVETE FATTO UNO SPLIT?
“Per lo split CD fatto assieme agli Horned Almighty fui io stesso a chiedere all’altra band se era interessata a collaborare. Per quanto riguardal’ultima tua domanda invece non ho un nome da farti perché tutte le releasehanno avuto un determinato motivo d’esistere in quanto fatte proprio con quella band in particolare”.

NESSUNO METTE IN DUBBIO LA PASSIONE CHE METTETE NEISARGEIST, MA PER VOI QUESTA BAND E’ IMPORTANTE QUANTO LO SONO GLI HORNA ED IBEHEXEN?
“Certo, ed è per questo motivo che i Sargeist esistonoancora! Non c’è ragione di fare una cosa con il cuore se non ci si crede al100%!”.

COSA STATE FACENDO CON HORNA E BEHEXEN IN QUESTO PERIODO?STATE PREPARANDO QUALCHE NUOVA RELEASE?
“Entrambi i gruppi stanno lavorando sui loro rispettivinuovi album. Con gli Horna ho anche da poco realizzato un nuovo 7”, il primocon il nostro nuovo cantante Spellgoth, e ci stiamo anche concentrando maggiormentesull’attività live in programma quest’anno”.

DAVVERO IL MONICKER DELLA VOSTRA BAND SI RIFERISCE AD UNBRANO DEI GRECI ROTTING CHRIST? AVETE ASCOLTATO GLI ULTIMI ALBUM DI QUESTOGRANDE GRUPPO? COSA NE PENSATE?
“Sì. Sargeist è composto da due parole: ‘sarg’ e ‘geist’ cheispirarono il brano dei Rotting Christ intitolato ‘The Old Coffin Spirit’,anche se un tedesco avrebbe tradotto altrimenti il significato di queste dueparole. Ho sempre seguito i Rotting Christ, possiedo anche i loro ultimi album.Ho potuto vederli dal vivo per la prima volta soltanto l’altro anno e pensosiano una buonissima band. La magia che seppero evocare in ‘Thy MightyContract’ ora è svanita, ma sono ancora oggi un gruppo molto ispirato!”.

SPERO DI VEDERVI QUANTO PRIMA IN UN TOUR NEL SUDDELL’EUROPA. SARA’ POSSIBILE UN GIORNO VEDERE INSIEME IN TOUR HORNA, BEHEXEN ESARGEIST?
“Non credo suoneremo mai la stessa sera sullo stessopalco, sarebbe un consumo di forze spirituali troppo grande da poter reggere.Fisicamente sarebbe possibile, ma preferiamo dar vita ai nostri rituali quandopossediamo al 100% l’energia e non soltanto la metà”.

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