SATYRICON – Il Pentacolo brucia ancora

Pubblicato il 11/04/2015 da

L’ultimo omonimo album dei Satyricon ha lasciato freddini numerosi fan, ma forse il noto gruppo norvegese riuscirà a riconquistare un po’ dell’affetto perduto con le sue prossime mosse. L’atteso “Live At The Opera” è infatti in dirittura d’arrivo, così come un nuovo tour europeo – il “The Dawn of a New Age” tour – che promette più di qualche sorpresa. Pare tuttavia esserci molto altro in cantiere: Frost, storico batterista della formazione, si è infatti lasciato scappare qualche altra succosa rivelazione quando lo abbiamo contattato per presentarci il suddetto tour e il nuovo live album. Anche se da molti ascoltatori sono ormai dati per “bolliti”, i Satyricon potrebbero insomma avere in serbo l’ennesimo colpo di coda di una carriera che, al di là di tutto, ha sempre fatto parlare…

Satyr Live Opera DVD 2014

L’IMMINENTE “LIVE AT THE OPERA” E’ STATO REGISTRATO IN UN PRESTIGIOSO TEATRO CON L’AUSILIO DEI 55 ELEMENTI DEL CORO NAZIONALE NORVEGESE. NON E’ DA TUTTI AVERE UNA TALE OPPORTUNITA’. PENSI CHE IL BLACK METAL SIA ORMAI STATO ACCETTATO DAL GRANDE PUBBLICO E DAI COSIDDETTI MASS MEDIA?
“Il black metal sarà sempre un genere di nicchia: è troppo pericoloso per far breccia tra le masse. Rispetto ad un tempo, tuttavia, è sicuramente più conosciuto e rispettato. Certa gente non ha paura di confrontarsi con esso e fortunatamente alcune persone riescono anche a vederlo come una forma d’arte, come è giusto che sia. In Norvegia per fortuna ciò sta avvenendo sempre più spesso e in definitiva siamo grati di aver avuto modo di collaborare con il Norwegian National Opera Chorus e con l’Ultima Oslo Contemporary Music Festival”.

COME E’ NATA L’IDEA DI CIMENTARVI IN UN SIMILE PROGETTO?
“Tutto è nato quando abbiamo deciso di rielaborare il brano ‘To The Mountains’ con l’aiuto di un coro. Il risultato finale ci ha entusiasmato a tal punto che l’idea di portare il tutto su una scala più ampia è venuta naturale. Si è trattato prima di parlare con alcune nostre conoscenze nel Norwegian National Opera Chorus, poi siamo entrati in contatto con il direttore di quest’ultimo e infine è arrivato l’accordo con il suddetto festival. Siamo persone molto ambiziose e abbiamo subito pensato ad andare sino in fondo. Il concerto che abbiamo tenuto è stato appositamente studiato per far sì che il coro fosse tra gli elementi centrali dell’esibizione. Siamo anche arrivati a tenere conto delle struttura del teatro per gestire certi suoni. Abbiamo curato tutto nei minimi dettagli, senza lasciare niente al caso… come del resto abbiamo sempre fatto in tutta la nostra carriera”.

ORA CHE AVETE RAGGIUNTO UN SIMILE TRAGUARDO, COSA VEDI NEL FUTURO DEI SATYRICON? DOPO TUTTI QUESTI ANNI DI CARRIERA E ANNESSE SODDISFAZIONI, AVETE ANCORA DEI SOGNI DA REALIZZARE?
“Secondo me non siamo mai stati tanto ambiziosi come ora: a livello di mentalità, spinta creativa e libertà artistica siamo assolutamente all’apice della nostra carriera. Abbiamo tantissime idee e vari progetti in cantiere. ‘Live At The Opera’ è solo la punta dell’iceberg”.

STATE PER IMBARCARVI NEL “THE DAWN OF A NEW AGE TOUR”…
“Esattamente. Questo è un altro progetto a cui teniamo molto. Non sarà un tour come gli altri. Suoneremo pezzi che non suoniamo da anni, rispolvereremo delle vecchie perle e l’intero show avrà un sapore particolare. Il concerto sarà diviso in diverse parti e includerà anche delle jam session: a volte tra i membri della band, a volte con protagonisti dei musicisti esterni che doneranno un’atmosfera nuova alle nostre composizioni. Avremo violinisti, percussionisti e altri musicisti in alcune delle date di questo tour. Tutto sommato, cercheremo di ricreare l’atmosfera di quei concerti degli anni Settanta, dove il gruppo si lasciava trasportare dal feeling del momento. Abbiamo anche intenzione di proporre delle anticipazioni del nuovo materiale attualmente in lavorazione…”.

VI E’ UN BRANO TRA QUELLI PRESENTI IN SCALETTA CHE TI HA FATTO PIACERE RIVISITARE?
“Il tour si chiama ‘The Dawn Of A New Age’ e credo che ciò possa dare qualche indicazione su quale brano sarò contento di suonare! In ogni caso, non ci saranno solo pezzi dal passato, ma anche brani dagli album più recenti che non sono mai stati proposti dal vivo”.

PENSI CHE RIUSCIRETE A PROPORRE ALCUNI DEGLI ARRANGIAMENTI DI “LIVE AT THE OPERA”?
“Non potremo avere un coro con noi, ma stiamo lavorando con le tastiere per far sì che alcuni brani vengano riproposti nella maniera più fedele possibile a quella di questo live. Ci teniamo a dar sfoggio di tutte le anime del suono dei Satyricon”.

“LIVE AT THE OPERA” VIENE PUBBLICATO DALLA NAPALM RECORDS. IL CONTRATTO CHE VI LEGAVA ALLA ROADRUNNER E’ SCADUTO?
“Con la Napalm abbiamo trovato un accordo vantaggioso per la pubblicazione di questo lavoro. Per il futuro si vedrà, abbiamo vari progetti in cantiere e ognuno di essi potrebbe trovare una sistemazione diversa”.

DOPO TRE ALBUM – “VOLCANO”, “NOW, DIABOLICAL” E “THE AGE OF NERO” – CON CUO AVEVATE SPERIMENTATO CON STRUTTURE SNELLE E “ROCK”, CON “SATYRICON” SEMBRA CHE ABBIATE APERTO UN NUOVO CAPITOLO DELLA VOSTRA CARRIERA…
“L’ultimo disco è stato effettivamente una prova molto particolare. Abbiamo preso le distanze dai lavori che hai citato, cercando di abbracciare una formula nuova, anche in termini di produzione e performance. Non avrebbe avuto senso continuare ad esplorare le sonorità di ‘Volcano’, ecc. Tuttavia, il materiale che stiamo componendo adesso pare essere diverso da quello di ‘Satyricon’. Credo che ci saranno tante sorprese in serbo per chi ci ascolta: come dicevo prima, la nostra mentalità è più aperta che mai”.

QUANDO PENSATE DI ENTRARE IN STUDIO?
“Ancora non abbiamo una data precisa, anche perchè in questo momento ci stiamo concentrando soprattutto sulle imminenti esibizioni live. Inoltre, stiamo lavorando ad un album di cover. Questa è un’altra opera alla quale teniamo molto”.

INTERESSANTE… PUOI GIA’ SVELARE QUALCHE DETTAGLIO A RIGUARDO?
“Non troppi, anche se devo dire che sarà un lavoro che coprirà e omaggerà tutto lo spettro delle nostre influenze. Alcune cover saranno piuttosto fedeli all’originale, altre saranno più imprevedibili”.

DA QUALCHE TEMPO NON SIETE PIU’ UNA LIVE BAND PARTICOLARMENTE ATTIVA. LE VOSTRE APPARIZIONI AI FESTIVAL SONO PIU’ RARE E I TOUR PAIONO PIU’ BREVI RISPETTO A QUELLI DI UNA VOLTA. OLTRE OVVIAMENTE ALLA FASE DI SONGWRITING, SO CHE SATYR SI TIENE OCCUPATO PRODUCENDO VINO. TU INVECE COSA FAI NEL RESTO DEL TUO TEMPO?
“Sembrerà uno scherzo, ma sto per produrre la mia birra assieme ad alcune mie conoscenze. E’ un’esperienza che mi affascina molto e della quale svelerò presto maggiori dettagli. Per il resto la mia vita non è cambiata granchè”.

HAI IN MENTE ALTRI PROGETTI MUSICALI?
“No, i Satyricon rimarranno sempre la mia band. Oltre a loro, ci sono i 1349, per i quali credo che continuerò a registrare la batteria in studio. Mi piace suonare dal vivo con questi ultimi, ma non sempre ne ho l’opportunità (Frost ha difficoltà ad ottenere un visto per gli USA a causa della sua fedina penale, ndR). In ogni caso, non credo che avrò mai modo di affiancare una terza band a queste due. La mia carriera artistica mi soddisfa così”.

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