Per i Satyricon è giunto il momento di prendersi una pausa, dopo aver trascorso la fine del 2008 e l’intero 2009 in tour per promuovere “The Age Of Nero”, loro ultima fatica in studio. Nonostante abbia ancora una volta diviso fan e critica, il disco ha confermato la grande personalità del gruppo norvegese, da tempo protagonista di una carriera incorruttibile e priva di compromessi. Ora Satyr e Frost si stanno preparando a visitare l’Europa per un ultima volta – li vedremo in quel di Bologna il prossimo 8 dicembre assieme a Shining e Dark Fortress – ma già girano voci sul loro prossimo album, il quale, se tutto andrà secondo i piani del famigerato duo, sarà l’ennesimo capitolo della discografia a creare scompiglio tra le frange più conservatrici dei loro sostenitori e dei metal fan in generale. Abbiamo accennato a questo e ad altro pochi giorni fa proprio con Frost, che si è lasciato contattare telefonicamente per far luce sulle ultime mosse e sui piani per il futuro della band, prima della pausa che la terrà probabilmente lontana dai palchi per tutto il 2010.
RECENTEMENTE, SATYR SI E’ LASCIATO SFUGGIRE CHE IL PROSSIMO ALBUM SANCIRA’ UN GROSSO CAMBIAMENTO NEL SOUND DEI SATYRICON. CHE COSA DOBBIAMO ASPETTARCI?
“Dovete aspettarvi più o meno quello che i Satyricon hanno sempre fatto in carriera, ovvero musica di qualità che spicca fra la massa. Ci siamo sempre evoluti di album in album, quindi non capisco come mai certe dichiarazioni stiano suscitando tanto scalpore. Basta ascoltare la nostra discografia in ordine cronologico per rendersi conto che non vi sia nulla di strano in quello che ha dichiarato Satyr. Certo, gli ultimi due o tre lavori hanno determinate atmosfere in comune, ma il discorso può essere anche allargato ai primi dischi, ai quali è poi succeduto un lavoro destabilizzante come ‘Rebel Extravaganza’. Punteremo a realizzare qualcosa del genere… un album che dia nuova linfa vitale alla nostra musica e al nome dei Satyricon”.
AVETE GIA’ QUALCOSA DI PRONTO? CI STATE LAVORANDO?
“Per adesso abbiamo alcune idee… Satyr si metterà sicuramente al lavoro non appena avremo terminato questo ultimo tour europeo. Abbiamo in mente di prenderci almeno un anno di pausa dai tour – a meno che ci arrivino proposte davvero interessanti – e in questo periodo penseremo attentamente alle nostre prossime mosse. Al momento è inutile parlare di quel poco di pronto che abbiamo… da qui a un paio di anni, tutto potrebbe cambiare”.
SATYR HA MENZIONATO ANCHE DI AVER INTENZIONE DI UTILIZZARE SONORITA’ E STRUMENTI DIVERSI DAL SOLITO… PUOI CONFERMARE?
“Sì, ne abbiamo parlato e certamente ne parleremo ancora, ma al momento non posso dirti di più. Vogliamo sperimentare cose nuove, questo senz’altro, ma le modalità sono ancora tutte da definire. So già che in certi ambienti si sta iniziando a parlare di un nostro possibile addio al metal o sciocchezze simili, ma per adesso preferisco proprio non commentare”.
PARLIAMO ALLORA DI QUESTO ULTIMO TOUR PRIMA DELLA PAUSA… COSA POSSIAMO ASPETTARCI DAL VOSTRO SHOW?
“Personalmente sono molto eccitato all’idea di tornare in tour in Europa, soprattutto perchè questa volta abbiamo preparato un set particolare, ne quale oltre ai nuovi classici proporremo qualche vecchia canzone che non suoniamo da un po’. Inoltre, si tratta di un piccolo festival itinerante, con band che sono più o meno sulla nostra stessa lunghezza d’onda. Trovo che si tratti di un bel pacchetto. L’anno scorso abbiamo girato l’Europa con un solo gruppo di supporto, mentre grosse band come i Machine Head e gli Slayer stavano visitando le nostre stesse città nel medesimo periodo. E’ stato un po’ difficile per noi, anche se alla fine il tour si è rivelato comunque un successo. Quest’anno le condizioni paiono più favorevoli e credo che ci sarà da divertirsi sia per noi che per i fan”.
COME VEDI OGGI “THE AGE OF NERO”, A CIRCA UN ANNO DALLA SUA PUBBLICAZIONE?
“Mi piace molto, credo che sia il nostro miglior album. Sono altamente soddisfatto del materiale, della nostra performance e della produzione. E’ sicuramente un disco che ha lasciato il segno… in noi stessi e nella storia dei Satyricon. Ora però, come ti dicevo, è il momento di guardare avanti…”.
NONOSTANTE SIATE UN DUO INSEPARABILE, SATYR VIENE SPESSO CONSIDERATO LA “MENTE” E LA “VOCE” DEI SATYRICON, MENTRE TU “SOLAMENTE” IL BATTERISTA. NE SEI COSCIENTE? COME VIVI QUESTA SITUAZIONE?
“Mi sta benissimo. Satyr è molto abile nel gestire gli aspetti promozionali ed economici della band, è una cosa che gli piace e io non ho niente in contrario, dato che sicuramente è più esperto di me. Io preferisco concentrarmi sulla musica… dare a Satyr i miei input ed eseguire al meglio le mie parti in studio e dal vivo. Mi piace questo metodo di lavoro, lo trovo perfetto per me. In ogni caso, di recente ho iniziato anch’io a prendermi cura di alcune cose, come ad esempio le interviste, e devo dire che tutto sommato non mi dispiace… ogni tanto non è male fare due chiacchiere con qualcuno”.
L’ANNO PROSSIMO, SE TUTTO VA COME PREVISTO, TRASCORRERETE MOLTO TEMPO A CASA. COME LO IMPIEGHERAI? CHE COSA FA FROST QUANDO NON E’ IN TOUR?
“Beh, anche se la band non è in tour, non significa che questa non sia attiva. C’è sempre da definire qualcosa con il management o con la casa discografica, ci sono telefonate da fare, c’è da tenere d’occhio i conti… e poi ovviamente ci si trova per suonare e per lavorare alla nuova musica. I Satyricon sono il nostro primo pensiero e la nostra prima occupazione anche quando non suoniamo live. Detto questo, credo che nel tempo libero continuerò ad esercitarmi e a provare per diventare un batterista migliore… alla fine ciò resta il mio obiettivo principale. Poi ho di recente scoperto il vino e quest’ultimo sta diventando rapidamente una vera passione… vorrei fare degli studi e approfondire la mia conoscenza in merito. Al momento adoro stare a casa, ascoltare un buon disco e sorseggiare del vino rosso”.
DI RECENTE SI E’ SAPUTO CHE FAI PARTE DELLA LINEUP DA STUDIO DEGLI OV HELL, LA NUOVA BAND DI KING, EX GORGOROTH, E DI SHAGRATH DEI DIMMU BORGIR…
“Hai detto bene, faccio parte della lineup da studio. Non suonerò dal vivo con questa band. Il disco penso sia valido: quando ho registrato le mie parti, pensavo che fosse il nuovo lavoro dei Gorgoroth, ma poi sappiamo tutti quello che è successo in seno a quella band. Comunque, credo che piacerà ai black metal fan… King è un musicista di talento”.
COMPARI NEL DOCUMENTARIO DI PROSSIMA USCITA “UNTIL THE LIGHT TAKES US”, IL QUALE PRENDE IN ESAME CERTI ASPETTI DI FAMIGERATI EVENTI COME LE CHIESE BRUCIATE IN NORVEGIA E L’ASSASSINIO DI EURONYMOUS DEI MAYHEM. HAI AVUTO MODO DI VEDERE IL DOCUMENTARIO UNA VOLTA COMPLETATO? CHE TIPO DI ESPERIENZA E’ STATA PER TE?
“No, non ho ancora visto il documentario… a dire il vero, non sapevo nemmeno che fosse pronto. I passaggi in cui compaio e le interviste alle quali ho preso parte risalgono a qualche anno fa e, onestamente, oggi non ho più molto interesse a rivederle. Accettai di partecipare perchè all’epoca l’idea mi sembrava buona e le persone dietro al film erano senz’altro molto appassionate e professionali. Oggi però sono una persona diversa e non so se avrò voglia di vedere quanto è stato realizzato. In ogni caso, auguro il meglio ai registi e a tutte le persone coinvolte nel progetto, spero che abbiano fortuna”.